Tigre! (n.136/137/138)
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Tigre! (n.136/137/138)



Soggetto e sceneggiatura: Guido Nolitta
Disegni: Gallieno Ferri
Copertina: Gallieno Ferri
Gli indiani Cheraw sono tormentati da misteriose belve che si cibano di carne umana. Zagor partecipa a una battuta di caccia al misterioso animale e scopre che si tratta di due tigri, scappate dalla gabbia di Harry Kellog, un ricco proprietario terriero della zona, che si è trasferito in America dopo aver vissuto molti anni in India. Ma le uccisioni di indiani continuano, anche dopo la morte delle due tigri…
La belva sanguinaria che ha provocato tante morti non è una tigre. È Wilfred Kellog, il fratello minore di Harry, trasformato in un mostruoso uomo dalla testa di felino. Kellog vuole operarlo, trapiantando su di lui gli organi di un giovane indiano, nella speranza di farlo tornare umano. E, intanto, racconta a Zagor e Cico la sua incredibile storia…
Wilfred Kellog, anni prima, aveva ucciso una delle tigri bianche della regione di Orissa, in India, che vivevano soltanto nelle terre del rajah Kubal Singh, e la cui caccia era proibita. Il rajah, per punirlo, l'aveva fatto sottoporre a strani riti da una vecchia strega, Dharma. E il 7 luglio, giorno sacro al dio indiano Jagannath, era diventato un uomo-tigre. Ma, mentre Harry Kellog sta parlando, il suo mostruoso fratello si libera …
Ultima modifica di Admin il Lun 30 Mag 2016, 02:53 - modificato 1 volta.
Re: Tigre! (n.136/137/138)
Il topic nel vecchio forum : http://ramath.forumup.it/viewtopic.php?t=4532&highlight=&mforum=ramath
Re: Tigre! (n.136/137/138)

tigre!
numeri 136, 137 e 138, testi nolitta, disegni ferri
la mia storia horror preferita e uno dei miei zagor preferiti in assoluto, mi piace praticamente ogni vignetta, incredibile...
qualsiasi cosa voglia dire "sense of wonder" qui si tocca con mano, c'è tutto il fascino esercitato dall'india sul sergione viaggiatore
memorabile il monologo del rajah nazivegano (il dettaglio della nobildonna con tazzina), splendida la tigre bianca dell'orissa
la lunga notte della tigre, la cantilena ossessiva, la strega di biancaneve... dharma e kubal singh non sono cattivi, ma nemmeno buoni...
sono personaggi tipicamente nolittiani come anche harry kellog, sulla scia dell'avvoltoio e del re delle aquile...
zagor è testimone di una tragedia ma si ritaglia comunque un suo spazio, bello il duello con la tigre
e la sua irascibilità nel finale: "ti ripeto che mi stai mettendo le mani addosso..."
tre copertine stupende, una meglio dell'altra
voto 10
Ultima modifica di Kramer76 il Gio 10 Dic 2020, 10:37 - modificato 5 volte.
Kramer76- Vincitore Champions league/Europa league/Supercoppa/Europeo
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Re: Tigre! (n.136/137/138)
"Tigre!", come altre storie nolittiane, è molto più di una orrorifica storia di stregoneria.
La vicenda narrata si dipana, tra flashback e presente, secondo il classico schema tragico Hýbris/Némesis: Wilfred Kellogg, a causa della sua arroganza, in spregio al Paese che lo ospita, si macchia di sacrilegio (Hýbris ) e per questo viene trasformato in belva, secondo la più ortodossa e crudele legge del contrappasso, con una punizione estrema (Némesis).
Nolitta sembra chiederci: è giusta una punizione così definitiva che non ammette redenzione?
Per rispondere, confronta due diverse visioni del mondo, quella dell'uomo comune e quella dell'uomo di scienza: da una parte quella dello stupido ed ottuso selvaggio Zagor, per cui ogni vita ha uguale dignità ed uccidere è sempre sbagliato e dall'altra quella del civilizzato e colto Harry Kellogg, Mengele ante litteram, che, sia pure malvolentieri, non esita a condurre crudeli esperimenti su giovani cavie pellerossa ed a sacrificare innumerevoli vite per restituire sembianze umane al fratello.
La domanda è: qual è il limite che la scienza e la ricerca non devono superare? E' lecito, in nome della pietas, di un grande amore (fraterno, filiale, coniugale, qualsivoglia insomma) violare la sacralità della vita altrui?
Kellogg, alla fine della storia, decide di no e salva Zagor dalle fauci della bestia, uccidendo suo fratello.
E' un gesto di resa estrema, che porta con sé conseguenze terribili. Tutta la vita di Kellogg, dedicata a salvare Wilfred, è ora priva di significato, tutto è stato vano, inutili i sacrifici, gli esperimenti, le morti.
Vuota è anche la sua esistenza e Kellogg si uccide.
A tutto questo Cico e Zagor assistono inermi ed impotenti, incatenati al muro o nella foresta, è uguale: nulla possono di fronte al Male, che questa volta ha vinto su tutta la linea: Wilfred è morto (e solo la morte ha spezzato il sortilegio di Dharma) ed ha conosciuto il terrore di essere preda e non cacciatore; Harry è morto, dopo avere inutilmente vissuto per soccorrere e proteggere il fratello.
"Tigre!" conclude la Golden Age, non solo perché da qui in poi i capolavori si faranno sempre più rari e si alterneranno a storie di livello (talvolta molto) inferiore, ma anche perché qui l'Eroe si sublima.
Non ha più certezze: non può fare a meno di confrontarsi con la sua inadeguatezza, non può fare a meno di constatare che, a volte, il Male vince e non puoi farci nulla.
Ecco perché sfoga il suo malumore sui poveri pionieri che l'aiutano nella caccia al mostro, colpevoli solo di volere conoscere la verità.
La verità è che la verità fa male: fa male capire di non farcela (come quando Zagor combatte con la belva e sta per soccombere), fa male capire di non capire, fa male rendersi conto di non essere neppure stato in grado di salvare Harry.
L'Eroe è nudo, indifeso, dubbioso.
L'Eroe è solo un uomo.
Voto alla storia: 10
Voto ai disegni: 10
La vicenda narrata si dipana, tra flashback e presente, secondo il classico schema tragico Hýbris/Némesis: Wilfred Kellogg, a causa della sua arroganza, in spregio al Paese che lo ospita, si macchia di sacrilegio (Hýbris ) e per questo viene trasformato in belva, secondo la più ortodossa e crudele legge del contrappasso, con una punizione estrema (Némesis).
Nolitta sembra chiederci: è giusta una punizione così definitiva che non ammette redenzione?
Per rispondere, confronta due diverse visioni del mondo, quella dell'uomo comune e quella dell'uomo di scienza: da una parte quella dello stupido ed ottuso selvaggio Zagor, per cui ogni vita ha uguale dignità ed uccidere è sempre sbagliato e dall'altra quella del civilizzato e colto Harry Kellogg, Mengele ante litteram, che, sia pure malvolentieri, non esita a condurre crudeli esperimenti su giovani cavie pellerossa ed a sacrificare innumerevoli vite per restituire sembianze umane al fratello.
La domanda è: qual è il limite che la scienza e la ricerca non devono superare? E' lecito, in nome della pietas, di un grande amore (fraterno, filiale, coniugale, qualsivoglia insomma) violare la sacralità della vita altrui?
Kellogg, alla fine della storia, decide di no e salva Zagor dalle fauci della bestia, uccidendo suo fratello.
E' un gesto di resa estrema, che porta con sé conseguenze terribili. Tutta la vita di Kellogg, dedicata a salvare Wilfred, è ora priva di significato, tutto è stato vano, inutili i sacrifici, gli esperimenti, le morti.
Vuota è anche la sua esistenza e Kellogg si uccide.
A tutto questo Cico e Zagor assistono inermi ed impotenti, incatenati al muro o nella foresta, è uguale: nulla possono di fronte al Male, che questa volta ha vinto su tutta la linea: Wilfred è morto (e solo la morte ha spezzato il sortilegio di Dharma) ed ha conosciuto il terrore di essere preda e non cacciatore; Harry è morto, dopo avere inutilmente vissuto per soccorrere e proteggere il fratello.
"Tigre!" conclude la Golden Age, non solo perché da qui in poi i capolavori si faranno sempre più rari e si alterneranno a storie di livello (talvolta molto) inferiore, ma anche perché qui l'Eroe si sublima.
Non ha più certezze: non può fare a meno di confrontarsi con la sua inadeguatezza, non può fare a meno di constatare che, a volte, il Male vince e non puoi farci nulla.
Ecco perché sfoga il suo malumore sui poveri pionieri che l'aiutano nella caccia al mostro, colpevoli solo di volere conoscere la verità.
La verità è che la verità fa male: fa male capire di non farcela (come quando Zagor combatte con la belva e sta per soccombere), fa male capire di non capire, fa male rendersi conto di non essere neppure stato in grado di salvare Harry.
L'Eroe è nudo, indifeso, dubbioso.
L'Eroe è solo un uomo.
Voto alla storia: 10
Voto ai disegni: 10
Ospite- Ospite
Re: Tigre! (n.136/137/138)
Bravo Nolitta a descrivere lo stato d'animo dei personaggi, iniziando dagli indiani capeggiati da Nakai - che devono affrontare l'incubo dell'ignoto, nei panni di una belva a loro sconosciuta - e proseguendo col sig. Kellog, il cui dramma interiore lo spinge al punto di diventare un assassino, pur di salvare l'amato fratello vittima di un sortilegio.
In questa avventura non é chiaro chi siano i cattivi, forse perchè di cattivi veri non ce ne sono: non lo é il Rajah, che si vendica del giovane Kellog, ma dopo essere stato da lui ingenerosamente provocato. E non lo é Kellog senior, che viene trasformato da pacifico coltivatore a scienziato/assassino a causa degli eventi avversi, da lui non provocati.
E Dharma e il Rajah? Vengono conosciuti da Zagor soltanto attraverso il racconto di Kellog, ma rimangano nell'immaginario e nel ricordo di ogni zagoriano, tanto da essere ripescati, in un'avventura recente, questa volta come avversari diretti.
Tornando un attimo indietro, spettacolare il combattimento all'arma bianca di Zagor contro la tigre, splendidamente illustrato dal Maestro, che qui si é veramente superato.
Voto alla storia: 10
Voto ai disegni: 10 e lode
In questa avventura non é chiaro chi siano i cattivi, forse perchè di cattivi veri non ce ne sono: non lo é il Rajah, che si vendica del giovane Kellog, ma dopo essere stato da lui ingenerosamente provocato. E non lo é Kellog senior, che viene trasformato da pacifico coltivatore a scienziato/assassino a causa degli eventi avversi, da lui non provocati.
E Dharma e il Rajah? Vengono conosciuti da Zagor soltanto attraverso il racconto di Kellog, ma rimangano nell'immaginario e nel ricordo di ogni zagoriano, tanto da essere ripescati, in un'avventura recente, questa volta come avversari diretti.
Tornando un attimo indietro, spettacolare il combattimento all'arma bianca di Zagor contro la tigre, splendidamente illustrato dal Maestro, che qui si é veramente superato.
Voto alla storia: 10
Voto ai disegni: 10 e lode
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Andrea67- PROFETA DI ZTN
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Re: Tigre! (n.136/137/138)
Nolitta torna ad ingolosire gli amanti del brivido con questa straordinaria avventura e lo fa chiudendo alla grande l'epocale Goldon age.Dopo il licantropo,il vampiro,gli zombi e l'uomo pesce,entra in scena l'uomo tigre,ma il bello della storia non e' tanto la comparsa del mostro quanto il dramma che si consuma nell'antefatto e nell'epilogo.
Una volta a mio parere queste storie sul paranormale,piacevano di più non solo perché centellinate con una certa parsimonia,ma anche perché, le reazioni dei protagonisti, al manifestarsi di ciò,erano molto più incredule,sbigottite,diciamo pure spaventate.Nel corso degli anni le presenze di questo tipo si moltiplicheranno e probabilmente,dopo l'ennesimo mostro comparso dietro l'angolo o dopo il millesimo fenomeno paranormale,e' normale che siano gli stessi personaggi a fumetti ad abituarsi ancor prima dei lettori...
L'avventura in questione ci viene presentata in maniera del tutto anomala almeno per l'epoca,la parte più importante sta nel lungo flashback dove Zagor non ha niente a che vedere,ma anche nella fase finale il ruolo dell'eroe e' molto marginale.I veri protagonisti sono i fratelli Kellog dei quali il comportamento criminoso passa in secondo piano rispetto al raccapricciante dramma che li unisce.
Dharma la strega e il rajah Kubal Sing invece più che la malvagità dei cattivi rappresentano gli oscuri misteri orientali e i loro personaggi saranno un po sviliti molto tempo dopo in un'altra avventura a mio parere poco riuscita.Da notare il discutibile comportamento di Zagor(anche se in stato di forte stress) nei confronti di alcuni viandanti coinvolti nel dramma,non solo pretende di andarsene senza dare uno straccio di spiegazione ma si mette pure a menare cazzotti per il solo fatto di essere toccato.Avrei voluto vedere la stessa scena a parti invertite..
Meravigliosi come sempre i disegni di Ferri con tanto di splendide copertine.
Termina qui la Golden age,negli anni a venire ci saranno altre storie eccezionali,probabilmente alcune all'altezza di queste,ma con questo termine viene simboleggiato un lungo ed irripetibile periodo di storie consecutive ad altissimo livello che tutti gli zagoriani ancora oggi ricordano.
VOTO 8/9
Una volta a mio parere queste storie sul paranormale,piacevano di più non solo perché centellinate con una certa parsimonia,ma anche perché, le reazioni dei protagonisti, al manifestarsi di ciò,erano molto più incredule,sbigottite,diciamo pure spaventate.Nel corso degli anni le presenze di questo tipo si moltiplicheranno e probabilmente,dopo l'ennesimo mostro comparso dietro l'angolo o dopo il millesimo fenomeno paranormale,e' normale che siano gli stessi personaggi a fumetti ad abituarsi ancor prima dei lettori...
L'avventura in questione ci viene presentata in maniera del tutto anomala almeno per l'epoca,la parte più importante sta nel lungo flashback dove Zagor non ha niente a che vedere,ma anche nella fase finale il ruolo dell'eroe e' molto marginale.I veri protagonisti sono i fratelli Kellog dei quali il comportamento criminoso passa in secondo piano rispetto al raccapricciante dramma che li unisce.
Dharma la strega e il rajah Kubal Sing invece più che la malvagità dei cattivi rappresentano gli oscuri misteri orientali e i loro personaggi saranno un po sviliti molto tempo dopo in un'altra avventura a mio parere poco riuscita.Da notare il discutibile comportamento di Zagor(anche se in stato di forte stress) nei confronti di alcuni viandanti coinvolti nel dramma,non solo pretende di andarsene senza dare uno straccio di spiegazione ma si mette pure a menare cazzotti per il solo fatto di essere toccato.Avrei voluto vedere la stessa scena a parti invertite..
Meravigliosi come sempre i disegni di Ferri con tanto di splendide copertine.
Termina qui la Golden age,negli anni a venire ci saranno altre storie eccezionali,probabilmente alcune all'altezza di queste,ma con questo termine viene simboleggiato un lungo ed irripetibile periodo di storie consecutive ad altissimo livello che tutti gli zagoriani ancora oggi ricordano.
VOTO 8/9
Ultima modifica di Marco65 il Lun 08 Feb 2016, 15:04 - modificato 1 volta.
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Re: Tigre! (n.136/137/138)
Riletto proprio oggi questa mitica storia e, concordo con alcuni che dicono che con questa termina la golden age .. una storia in cui sono concentrati tutti i dogmi del grande Nolitta , horror , magia , avventura si fondono in questo grande racconto dal finale tragico e drammatico , come solo Sergio Bonelli sapeva fare .... I Disegni qui sono al Top e, anche se Ferri e' stato un po aiutato un po da Bignotti ( molti sfondi se non ricordo male ) il risultato finale e' eccezionale , per me e' un doppio 10


toro seduto- LAUREATO IN ZAGOROLOGIA
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Re: Tigre! (n.136/137/138)
La Storia.
versione mondadori

versione debenedetti

versione bonelli

doppioni originali

cover alternativa

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doppioni originali

cover alternativa

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Re: Tigre! (n.136/137/138)
..grande Kramer !! 

toro seduto- LAUREATO IN ZAGOROLOGIA
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Re: Tigre! (n.136/137/138)
Magnifica. Dove un orrore di stampo esotico rappresentato dai malefici dell'India viene fuori in tutta la sua suggestione
narrazione aristotelica nel senso di luogo-tempo e azione micidiale
la scena della trasformazione, il duello con la tigre sono sequenze di ottima levatura
Ferri si esalta al massimo
Voto 10
narrazione aristotelica nel senso di luogo-tempo e azione micidiale
la scena della trasformazione, il duello con la tigre sono sequenze di ottima levatura
Ferri si esalta al massimo
Voto 10
Smash- LAUREATO IN ZAGOROLOGIA
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Re: Tigre! (n.136/137/138)
Andrea67 ha scritto:Bravo Nolitta a descrivere lo stato d'animo dei personaggi, iniziando dagli indiani capeggiati da Nakai - che devono affrontare l'incubo dell'ignoto, nei panni di una belva a loro sconosciuta -

wakopa- Vincitore COPPA ITALIA
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Re: Tigre! (n.136/137/138)
e questa tavola (insieme a quelle che la precedono e la seguono), visualizza il concettoMarco65 ha scritto:
Una volta a mio parere queste storie sul paranormale,piacevano di più non solo perché centellinate con una certa parsimonia,ma anche perché, le reazioni dei protagonisti, al manifestarsi di ciò,erano molto più incredule,sbigottite,diciamo pure spaventate.Nel corso degli anni le presenze di questo tipo si moltiplicheranno e probabilmente,dopo l'ennesimo mostro comparso dietro l'angolo o dopo il millesimo fenomeno paranormale,e' normale che siano gli stessi personaggi a fumetti ad abituarsi ancor prima dei lettori...


wakopa- Vincitore COPPA ITALIA
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Re: Tigre! (n.136/137/138)
Altra storia capolavoro, bellissima e drammatica la scena della trasformazione di Wilfred!
Grandissimi i personaggi! Affascinante il racconto di Kellog sul sortileggio fatto da Dharma ai danni di suo fratello Wilfred.
Bellissimi i disegni del maestro Ferri.
voto storia: 9.5
voto disegni: 10

Grandissimi i personaggi! Affascinante il racconto di Kellog sul sortileggio fatto da Dharma ai danni di suo fratello Wilfred.
Bellissimi i disegni del maestro Ferri.
voto storia: 9.5
voto disegni: 10
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Re: Tigre! (n.136/137/138)
Non leggo questa storia da moltissimo tempo, quindi non la ricordo nei dettagli. Rammento comunque che, pur ritenendola di buona fattura, non è' tra le mie preferite.
Vorrei invece prendere in considerazione la copertina di "tigre", che secondo me è STRATOSFERICA, è la cover che preferisco in assoluto. Ferri superò veramente sè stesso

Vorrei invece prendere in considerazione la copertina di "tigre", che secondo me è STRATOSFERICA, è la cover che preferisco in assoluto. Ferri superò veramente sè stesso



Ospite- Ospite
Re: Tigre! (n.136/137/138)
Una storia indimenticabile, che si mantiene viva sia nelle scene d'azione nella caccia alla tigre, sia nel lungo flashback, sia nel finale palpitante e drammatico. Bellissimo, ostico e affascinante l'esotico e mostruoso personaggio l'uomo tigre: i suoi omicidi sono spettacolari e pieni di adrenalina. Ben delineati i Kellog, viziati e sprezzanti, ma, soprattutto Wilfred dei cattivi non a 360° ma con quelle sfumature che li rendevano grandi! Grande Sergio !
1)Bravo Nolitta a mescolare sapientemente i momenti comici del pasticcione messicano con l'azione dove lo stesso con Zagor si rende protagonista:

2)Magistrale questa scena dove è racchiusa gran parte della filosofia zagoriana.

3) In finale drammatico con la fine della caccia alla tigre e Zagor caratterizzato come l'eroe umano ma anche non infallibile impotente davanti al destino amaro e crudele.

Disegni spettacolari.
Storia: 10
Disegni: 9,5

1)Bravo Nolitta a mescolare sapientemente i momenti comici del pasticcione messicano con l'azione dove lo stesso con Zagor si rende protagonista:

2)Magistrale questa scena dove è racchiusa gran parte della filosofia zagoriana.

3) In finale drammatico con la fine della caccia alla tigre e Zagor caratterizzato come l'eroe umano ma anche non infallibile impotente davanti al destino amaro e crudele.

Disegni spettacolari.
Storia: 10
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Capitan Kidd- SAPIENTONE DI ZAGOR
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Re: Tigre! (n.136/137/138)
Anche se nel finale si vede che il tocco non è tutto di Ferri(secondo me fu Bignotti ad aiutarlo...). Comunque condivido in tutto per il resto.

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Re: Tigre! (n.136/137/138)
Gag di Cico finalmente ad alto livello
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E ti sta parlando un Bonelli-dipendente...
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Re: Tigre! (n.136/137/138)
doctorZeta ha scritto:Gag di Cico finalmente ad alto livello
Perché prima di questa storia non ci sono state gag esilaranti ?

Walter Dorian- FORUMISTA MAXIMUS
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Re: Tigre! (n.136/137/138)
Appunto! Ci sono mille esempi precedenti sia di ruolo attivo di Cico sia di gag divertentissime! Potrei citarne 10 così in un secondo
chinaski89- DOTTORE DEL FORUM
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Re: Tigre! (n.136/137/138)
il solito post-it alla zeta
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Re: Tigre! (n.136/137/138)
Kramer76 ha scritto:il solito post-it alla zeta

Walter Dorian- FORUMISTA MAXIMUS
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Re: Tigre! (n.136/137/138)
Ragà, qui sono il top!!!!
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Re: Tigre! (n.136/137/138)
Se dici "finalmente ad alto livello" sembra che prima facessero schifo
chinaski89- DOTTORE DEL FORUM
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Re: Tigre! (n.136/137/138)
Beh e la gag in Odissea Americana quando suonando il flauto invece di scacciare i topi Cico richiama i serpenti? La trovai divertentissima e tuttora mi fa sorridere. E in Zagor contro il Vampiro quando Rakosi cerca di mordergli il collo senza riuscirci? Sublime.
E potrei andare avanti con gli esempi di alta memorabilità chichiana
E potrei andare avanti con gli esempi di alta memorabilità chichiana

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Re: Tigre! (n.136/137/138)
Indovinala grillo? Mi ha lasciato assolutamente indifferente... E potrei continuare con altre gag reclamizzate... (Ma non stiamo andando OT?)
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