La marcia della disperazione (n.112/113/114/115/116)

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Messaggio Da Admin Gio 15 Gen 2015, 15:15

La marcia della disperazione (n.112/113/114/115/116) L0E0g3Nfzgf3zSJrfzrvRGsV0w70LSJFHL1tVMzyjX0tEl1e3krai7oEdLtvNspp-- La marcia della disperazione (n.112/113/114/115/116) L0E0g3NfzgcMZP9CcQYE1cnLRIXXxZMQE2va9xReAW3ZvW7xWgvuHl4nwo0CZ0QU--
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Soggetto e sceneggiatura: Guido Nolitta
Disegni e copertina: Gallieno Ferri

Una carovana di ricchi e annoiati europei guidata dal cinico "Memphis" Joe, si è inoltrata nel territorio dei Kiowa, e fa strage di bisonti, mettendo in pericolo la sopravvivenza della tribù. Winter Snake, il sakem dei Kiowa, è pronto ad attaccare i bianchi. Per evitare un massacro, Zagor cerca di convincerli a tornare indietro, ma "Memphis" Joe cattura lui e Cico e li getta in pasto alle formiche rosse!
La bella Frida, che si è innamorata di Zagor, salva la vita ai nostri due eroi. Ormai il destino della carovana sembra comunque segnato: i Kiowa di Winter Snake hanno sferrato l'attacco. Zagor tenta il tutto per tutto per salvare gli europei (anche perché, se saranno massacrati, il governo americano scatenerà una rappresaglia contro gli indiani), e gli aristocratici scoprono loro malgrado cosa significhi la lotta per la vita, nella terra di Frontiera!
Winter Snake ha stretto la carovana in una morsa mortale. E Zagor passa con Frida quella che potrebbe essere l'ultima notte della sua vita. Ma dopo un nuovo, sanguinoso scontro, Winter Snake si ritiene soddisfatto e propone un accordo ai bianchi: lascerà tornare a casa sani e salvi i superstiti, se gli sarà consegnato "Memphis" Joe!
Zagor si è consegnato ai Kiowa di Winter Snake al posto di "Memphis" Joe, ucciso dai nobili dopo che lo Spirito con la Scure si era rifiutato di darlo in mano agli indiani. Il nostro eroe viene torturato, ma i Kiowa non hanno il coraggio di ucciderlo: sarà un duello all'ultimo sangue con Winter Snake a decidere la sua sorte...
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Messaggio Da Admin Gio 15 Gen 2015, 15:15

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Messaggio Da Kramer76 Sab 14 Feb 2015, 16:50

La marcia della disperazione (n.112/113/114/115/116) DkpNBlB

la marcia della disperazione
numeri 112, 113, 114, 115 e 116, testi nolitta, disegni ferri e bignotti
kolossal zagoriano per eccellenza, bisogna stilare una "top ten" apposita solo per questa storia, in rigoroso ordine cronologico...
tra i momenti migliori metto il raduno con zagor nascosto nel totem, uno dei trucchi di molti occhi purtroppo ormai scomparsi dalla serie...
la prateria coperta dalle carcasse dei bisonti, le formiche rosse, ovviamente il violinista klain, il monologo di winter snike ("8 ore di vita")
il famoso bacio: la sabbia è "rossa" in che senso? forse anche in senso"messianico" vista la piega che prende la storia a un certo punto
il sacrificio, l'anatema di zagor ai kiowas, uno dei migliori duelli... e, sì, metto anche anche la criticatissima gag finale con la doppia coppia
esistono lavori di ferri sicuramente più "costanti" di questo, però è comunque all'altezza della situazione, così come bignotti
la mia copertina preferita delle quattro è la prima

voto 10


Ultima modifica di Kramer76 il Gio 10 Dic 2020, 10:32 - modificato 3 volte.
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Messaggio Da Andrea67 Dom 22 Feb 2015, 18:52

Capolavoro dei capolavori di casa Bonelli.
Non ci sono parole per descrivere questa sceneggiatura.
Momenti più entusiasmanti:
- Zagor che raggiunge la carovana e si batte con Memphis Joe sotto gli occhi delle dame che li paragonano a semidei greci;
- i Kiowas chiedono conto dei bisonti uccisi e vengono respinti dai "tiratori" europei che fanno a gara a chi uccide più indiani; il tutto con Zagor, impotente, legato all'interno di un carro;
- salvataggio di Zagor e Cico da parte di Frida e conseguente bacio notturno tra i neoinnamorati;
- morte del violinista che si fa lasciare una [CENSORED] per non cadere vivo nelle mani degli indiani e dedica l'ultima suonata al collega;
- arrivo dei fuggitivi presso il fortino dove si passa dalla gioia per l'insperata salvezza alla disperazione per la delusione, ed ancora speranza nella fuga verso le canoe seguita da nuova e più cocente delusione;
- proposta di Winter Snake, seguita dall'assassinio di Memphis Joe e successiva, generosissima, offerta di Zagor, accolta con uno "squillante sì" da Winter Snake;
- Zagor al palo della tortura che rammenta ad alcuni Kiowas le circostanze in cui sono stati salvati da lui;
- strepitoso duello con Winter Snake.

Ne volete ancora?

Sono andato a memoria, quindi spero di non aver sbagliato niente, ma l'ho letta tante di quelle volte....

Voto alla storia: 10 e lode ++++++++
Voto ai disegni: 10


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Messaggio Da Ospite Sab 07 Mar 2015, 15:18

La storIa più amata dal sottoscritto come da moltissimi altri zagoriani.Siamo di fronte ad un grandioso capolavoro da qualunque parte si voglia analizzare il racconto che probabilmente oltre ad essere il più bello e' anche il più completo.
L' avventura sarebbe infatti da consigliare ad un neofita perché oltre ad essere situata nel classico ambiente dell'eroe,comprende alcune tra le situazioni più ricorrenti della saga.Comincia con il più bel raduno di capi indiani presenti su queste pagine,dove molti di essi vengono presentati dall'autore o ricordati dall'eroe stesso.Prosegue poi con uno dei motivi più classici e cioe' l'invasione dei bianchi che non rispettano i trattati territoriali con le tribù indiane,ma lo fa con una serie di eventi drammatici e sorprendenti che catturano l'attenzione del lettore.Chi possiede o ha seguito la bellissima serie tv "Alla conquista del West"può riscontrare diverse analogie con uno di questi episodi ed e' interessante constatare che il fumetto e' antecedente al telefilm anni 70.
Una grande storia ha bisogno di comprimari adeguati e qui non c'e' che l'imbarazzo della scelta,ma fra tutti svetta WINTER SNAKE il fiero capo dei Kiova,poi giustamente ripescato in altre avventure in cui diventerà un prezioso alleato dello spirito con la scure.Ma sarebbe un errore considerarlo un nemico anche in questa:l'indiano infatti combatte Zagor per via di un complotto ordito ai loro danni ed in pratica e' come se lui non sapesse di essergli amico.Anche MEMPHIS JOE fa benissimo la sua parte rappresentando la durezza della vita di frontiera(in questo caso in modo negativo) e lo scontro fra lui e' Zagor e' uno tra i più riusciti della serie.La portata di dolce di questa succulenta abbuffata e' la storia d'amore con FRIDA un fatto epocale per l'epoca che fece sgranare gli occhi ai lettori con scene indimenticabili.
Ma la storia si avvale anche di sequenze memorabili:già detto della scazzottata tra Zagor e Joe,non si può non ricordare il commovente abbandono tra le montagne del musicista Klein con in "dono" il suo violino e una pistola da cui lascerà partire un solo colpo.Sembra quasi di sentire la sua nenia funebre che farebbe da colonna sonora alla scena.Ci sono poi due battaglie da antologia tra indiani e fuggiaschi che sembrano quasi sfogare tutta la tensione della fuga dei disperati e dell'inseguimento.
I colpi di scena si susseguono,da ricordare la cocente delusione della scoperta del massacro all'interno dell'avamposto e l'uccisione di Joe da parte di un nobile che Zagor non esita a definire il più sporco individuo mai incontrato.
Il finale dopo altre memorabili sequenze al palo della tortura e nel duello tra Zagor e Winter Snake e' da apoteosi e i disegni di Ferri sono del tutto adeguati al racconto.
Tutto perfetto? Non proprio,un piccolo difetto ci sarebbe ed e' il cambio di disegnatore nella parte finale del racconto che disturba un po' l'omogeneità dell'opera.Solo per questo motivo pur assegnandole il massimo voto,non metto la lode nemmeno a questa storia,aspettando di farlo quando verra' scritta quella definitiva.
VOTO 10

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Messaggio Da toro seduto Sab 07 Mar 2015, 16:32

Marco Bancalari ha scritto:La storIa più amata dal sottoscritto come da moltissimi altri zagoriani.Siamo di fronte ad un grandioso capolavoro da qualunque parte si voglia analizzare il racconto che probabilmente oltre ad essere il più bello e' anche il più completo.
L' avventura sarebbe infatti da consigliare ad un neofita perché oltre ad essere situata nel classico ambiente dell'eroe,comprende alcune tra le situazioni più ricorrenti della saga.Comincia con il più bel raduno di capi indiani presenti su queste pagine,dove molti di essi vengono presentati dall'autore o ricordati dall'eroe stesso.Prosegue poi con uno dei motivi più classici e cioe' l'invasione dei bianchi che non rispettano i trattati territoriali con le tribù indiane,ma lo fa con una serie di eventi drammatici e sorprendenti che catturano l'attenzione del lettore.Chi possiede o ha seguito la bellissima serie tv "Alla conquista del West"può riscontrare diverse analogie con uno di questi episodi ed e' interessante constatare che il fumetto e' antecedente al telefilm anni 70.
Una grande storia ha bisogno di comprimari adeguati e qui non c'e' che l'imbarazzo della scelta,ma fra tutti svetta WINTER SNAKE il fiero capo dei Kiova,poi giustamente ripescato in altre avventure in cui diventerà un prezioso alleato dello spirito con la scure.Ma sarebbe un errore considerarlo un nemico anche in questa:l'indiano infatti combatte Zagor per via di un complotto ordito ai loro danni ed in pratica e' come se lui non sapesse di essergli amico.Anche MEMPHIS JOE fa benissimo la sua parte rappresentando la durezza della vita di frontiera(in questo caso in modo negativo) e lo scontro fra lui e' Zagor e' uno tra i più riusciti della serie.La portata di dolce di questa succulenta abbuffata e' la storia d'amore con FRIDA un fatto epocale per l'epoca che fece sgranare gli occhi ai lettori con scene indimenticabili.
Ma la storia si avvale anche di sequenze memorabili:già detto della scazzottata tra Zagor e Joe,non si può non ricordare il commovente abbandono tra le montagne del musicista Klein con in "dono" il suo violino e una pistola da cui lascerà partire un solo colpo.Sembra quasi di sentire la sua nenia funebre che farebbe da colonna sonora alla scena.Ci sono poi due battaglie da antologia tra indiani e fuggiaschi che sembrano quasi sfogare tutta la tensione della fuga dei disperati e dell'inseguimento.
I colpi di scena si susseguono,da ricordare la cocente delusione della scoperta del massacro all'interno dell'avamposto e l'uccisione di Joe da parte di un nobile che Zagor non esita a definire il più sporco individuo mai incontrato.
Il finale dopo altre memorabili sequenze al palo della tortura e nel duello tra Zagor e Winter Snake e' da apoteosi e i disegni di Ferri sono del tutto adeguati al racconto.
Tutto perfetto? Non proprio,un piccolo difetto ci sarebbe ed e' il cambio di disegnatore nella parte finale del racconto che disturba un po' l'omogeneità dell'opera.Solo per questo motivo pur assegnandole il massimo voto,non metto la lode nemmeno a questa storia,aspettando di farlo quando verra' scritta quella definitiva.
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Messaggio Da Ospite Sab 07 Mar 2015, 17:38

Secondo me e' la più bella storia dell'intera testata ed il duello tra zagor e winter snake è sicuramente tra i più emozionanti che abbia mai letto, ogni volta che lo rileggo sento un brivido scorrermi lungo la schiena. Il tuffo nel fiume con tutti gli indiani in appprensione perchè dubbiosi sul fatto che zagor possa essersi salvato da tale salto ed il successivo urlo del re di darwood che fuga il dubbio di cui sopra è da enciclopedia del fumetto : MAGISTRALE; STREPITOSO; SUPREMO!!!!!!
Anche la frase dello stregone (più o meno dovrebbe essere così : zagor non può morire, è come lo spirito della natura che risorge ad ogni primavera) è da incorniciare.

La trama e' molto fluida, emozionantissima e senza un attimo di pausa narrativa, inoltre winter snake e' personaggio meraviglioso, fiero, carismatico e leale, ossia tutte le caratteristiche che deve possedere un capo.

Questa avventura ha anche il pregio di introdurre un fantastico personaggio femminile quale frida, che forse e' l'unica ragazza che è' riuscita a rubare il cuore al nostro eroe.
In ogni caso e' la donna a cui zagor e' più sentimentalmente legato.

Il grande nolitta ci regala anche una scena molto struggente, ossia quella del violinista klein che, con la gamba spezzata, aspetta la morte. È tra le scene più toccanti dell'intera testata, veramente mitica!!!

Le tavole di ferri sono stratosferiche, peccato che il finale sia stato disegnato da bignotti.

Voto sceneggiatura : 10 e LODE!!!!!! Un autentico capolavoro!!!

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Messaggio Da Ospite Dom 08 Mar 2015, 16:15

Grazie Toro seduto no-ta commentare queste storie e' sublime benvenuto

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Messaggio Da Ospite Ven 15 Apr 2016, 21:54

Storia capolavoro  Exclamation
Sceneggiatura da Oscar!

Frida

La marcia della disperazione (n.112/113/114/115/116) 110

La marcia della disperazione (n.112/113/114/115/116) 410

La marcia della disperazione (n.112/113/114/115/116) 510

Klain

La marcia della disperazione (n.112/113/114/115/116) 210

Zagor si consegna a Winter Snake

La marcia della disperazione (n.112/113/114/115/116) 310

al palo della tortura

La marcia della disperazione (n.112/113/114/115/116) 610

il duello finale Exclamation

La marcia della disperazione (n.112/113/114/115/116) 910

voto storia e disegni: 10

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Messaggio Da wakopa Sab 16 Apr 2016, 10:14

Marco65 ha scritto:Comincia con il più bel raduno di capi indiani presenti su queste pagine,dove molti di essi vengono presentati dall'autore o ricordati dall'eroe stesso.
La marcia della disperazione (n.112/113/114/115/116) R93cwy
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Messaggio Da wakopa Sab 16 Apr 2016, 10:17

Admin ha scritto:
Una carovana di ricchi e annoiati europei guidata dal cinico "Memphis" Joe...
La marcia della disperazione (n.112/113/114/115/116) 34ffki9
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Messaggio Da wakopa Sab 16 Apr 2016, 10:23

il modo migliore per omaggiare il maestro tz/

La marcia della disperazione (n.112/113/114/115/116) 2lxnh2
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Messaggio Da KLAIN Sab 16 Apr 2016, 11:25

Andrebbe ricordato anche Bignot, che ha aiutato Gallieno negli sfondi e realizzato una ottantina di pagine

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Messaggio Da toro seduto Sab 16 Apr 2016, 16:54

KLAIN ha scritto:Andrebbe ricordato anche Bignot, che ha aiutato Gallieno negli sfondi e realizzato una ottantina di pagine
.. no-ta no-ta
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Messaggio Da Ospite Dom 17 Apr 2016, 12:03

secondo me introdurre i disegni di Bignotti fu un peccato, fosse stato tutto disegnato da Ferri sarebbe stato fantastico. Dal mio punto di vista un capolavoro di tale fatta avrebbe dovuto essere stato interamente disegnato dal Maestro, ed al fine di togliere un pò di lavoro a Ferri, avere dato a Bignotti un'altra storia. Considerando la magnificenza delle tavole ferriane, avere immesso disegni di un'altro artista non è stato il massimo.

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Messaggio Da Ospite Dom 17 Apr 2016, 12:44

credo Kit che l'intervento di Bignotti (personalmente poi a me piaceva molto il suo disegno) sia dovuto a un'emergenza dell'epoca... penso che Ferri abbia avuto bisogno di una mano se non non sarebbe riuscito a portare a termine la storia. Altre spiegazioni non le trovo, se no l'avrebbe tranquillamente disegnata tutta lui. Anche in un'altra storia Ferri lavorà a "due mani" e mi riferisco a quella con Luigi Merati... capita.


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Messaggio Da Ospite Lun 18 Apr 2016, 11:37

Guitarjim1982 ha scritto:credo Kit che l'intervento di Bignotti (personalmente poi a me piaceva molto il suo disegno) sia dovuto a un'emergenza dell'epoca... penso che Ferri abbia avuto bisogno di una mano se non non sarebbe riuscito a portare a termine la storia.

Sì. Ferri mi sembra stava lavorando alla storia del primo numero di Mister No ed era oberato di lavoro, quindi la storia la completò Bignotti.

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Messaggio Da Ospite Mar 19 Apr 2016, 21:06

Walter Dorian ha scritto:
Guitarjim1982 ha scritto:credo Kit che l'intervento di Bignotti (personalmente poi a me piaceva molto il suo disegno) sia dovuto a un'emergenza dell'epoca... penso che Ferri abbia avuto bisogno di una mano se non non sarebbe riuscito a portare a termine la storia.

Sì. Ferri mi sembra stava lavorando alla storia del primo numero di Mister No ed era oberato di lavoro, quindi la storia la completò Bignotti.

Capisco che ferri era super impegnato, ma non c'era un'altra soluzione per alleviarlo da un po' di lavoro, però facendogli ultimare un capolavoro come la marcia della disperazione ?

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Messaggio Da Ospite Mer 20 Apr 2016, 11:17

si vede che altra soluzione, all'epoca, non ci fu, Kit.

Inoltre in quel periodo ricordiamo che serie popolari come Zagor, Mister No ma anche Tex erano portate avanti da un gruppo ristretto di disegnatori. Mica come oggi. Ok, la produzione è aumentata, certo, ma qua abbiamo i velocissimi che al massimo disegnano dieci-quindici tavole al mese, mentre invece stacanovisti come Letteri, Donatelli, Fusco e il nostro Ferri superavano le trenta pagine mensili. E anche di più, alcuni, come Polese di Storia del West. Tempi pionieristici!

Ah, e mi viene in mente che Bignotti sia intervenuto anche in molte pagine dell'ultima storia di Hellingen scritta da Nolitta, la mitica Magia senza tempo.

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Messaggio Da wakopa Mer 20 Apr 2016, 11:22

Guitarjim1982 ha scritto:
Inoltre in quel periodo ricordiamo che serie popolari come Zagor, Mister No ma anche Tex erano portate avanti da un gruppo ristretto di disegnatori. Mica come oggi. Ok, la produzione è aumentata, certo, ma qua abbiamo i velocissimi che al massimo disegnano dieci-quindici tavole al mese, mentre invece stacanovisti come Letteri, Donatelli, Fusco e il nostro Ferri superavano le trenta pagine mensili.

e Ferri che disegnava di fretta ,si mangia comunque a colazione qualunque disegnatore zagoriano odierno vedi il Torricelli in edicola senza fare nomi stella2
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Messaggio Da Ospite Mer 20 Apr 2016, 11:24

wakopa ha scritto:
Guitarjim1982 ha scritto:
Inoltre in quel periodo ricordiamo che serie popolari come Zagor, Mister No ma anche Tex erano portate avanti da un gruppo ristretto di disegnatori. Mica come oggi. Ok, la produzione è aumentata, certo, ma qua abbiamo i velocissimi che al massimo disegnano dieci-quindici tavole al mese, mentre invece stacanovisti come Letteri, Donatelli, Fusco e il nostro Ferri superavano le trenta pagine mensili.

e Ferri che disegnava di fretta ,si mangia comunque a colazione qualunque disegnatore zagoriano odierno vedi il Torricelli in edicola senza fare nomi stella2

d'accordissimo! Ma anche Galleppini direi si mangia tantissimi disegnatori di Tex odierni. Li vorrei vedere fare quaranta tavole mensili e svariate copertine senza perdere niente di quel magico tratto. Perché, ricordiamolo, Galep è stato uno dei più grandi. In un'intervista a Ferri di qualche anno fa lui lo chiamò il "grande maestro" riferendosi all'autore grafico di Tex. Ma questi erano davvero grandi artisti, niente da dire. Exclamation

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Messaggio Da Ospite Mer 20 Apr 2016, 11:36

kit carson ha scritto:
Walter Dorian ha scritto:
Guitarjim1982 ha scritto:credo Kit che l'intervento di Bignotti (personalmente poi a me piaceva molto il suo disegno) sia dovuto a un'emergenza dell'epoca... penso che Ferri abbia avuto bisogno di una mano se non non sarebbe riuscito a portare a termine la storia.

Sì. Ferri mi sembra stava lavorando alla storia del primo numero di Mister No ed era oberato di lavoro, quindi la storia la completò Bignotti.

Capisco che ferri era super impegnato, ma non c'era un'altra soluzione per alleviarlo da un po' di lavoro, però facendogli ultimare un capolavoro come la marcia della disperazione ?

"Nolitta per fare la prima storia del primo numero di Mister No voleva solo me"(Ferri dal suo libro).
Poi c'è da considerare che all'epoca non c'era uno staff di decine di disegnatori come ora, ma erano solo in tre.

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Messaggio Da chinaski89 Mer 20 Apr 2016, 13:10

Guitarjim1982 ha scritto:
wakopa ha scritto:
Guitarjim1982 ha scritto:
Inoltre in quel periodo ricordiamo che serie popolari come Zagor, Mister No ma anche Tex erano portate avanti da un gruppo ristretto di disegnatori. Mica come oggi. Ok, la produzione è aumentata, certo, ma qua abbiamo i velocissimi che al massimo disegnano dieci-quindici tavole al mese, mentre invece stacanovisti come Letteri, Donatelli, Fusco e il nostro Ferri superavano le trenta pagine mensili.

e Ferri che disegnava di fretta ,si mangia comunque a colazione qualunque disegnatore zagoriano odierno vedi il Torricelli in edicola senza fare nomi stella2

d'accordissimo! Ma anche Galleppini direi si mangia tantissimi disegnatori di Tex odierni. Li vorrei vedere fare quaranta tavole mensili e svariate copertine senza perdere niente di quel magico tratto. Perché, ricordiamolo, Galep è stato uno dei più grandi. In un'intervista a Ferri di qualche anno fa lui lo chiamò il "grande maestro" riferendosi all'autore grafico di Tex. Ma questi erano davvero grandi artisti, niente da dire. Exclamation

Sono d'accordo che fossero grandi artisti ma sulla velocità c'è da dire che prima erano pagati molto meno, per cui compensavano con una maggior velocità (ed anche se erano bravissimi a non farlo vedere tirando parecchio via sugli sfondi). Poi sul resto d'accordissimo anche se al mitico Galep io tra gli storici ho sempre preferito Letteri e soprattutto Ticci
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Messaggio Da Ospite Mer 20 Apr 2016, 13:38

a me piaceva tanto Letteri e Ticci lo adoro. Galep è un fatto emozionale. Quando ho visto i dipinti di Galleppini e anche altre sue opere oltre Tex mi sono reso conto di quanto fosse grande.

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Messaggio Da chinaski89 Mer 20 Apr 2016, 14:04

Io ho visto dei suoi affreschi per una chiesa mi pare in Sardegna veramente notevoli
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