La fratellanza infernale (Zagor + n.6)
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Che voto dai alla storia (soggetto e sceneggiatura) "La fratellanza infernale?
La fratellanza infernale (Zagor + n.6)
Soggetto: Zamberletti Antonio
Sceneggiatura: Zamberletti Antonio
Disegni: Mangiantini Marcello
Copertina: Piccinelli Alessandro
Antiche leggende africane parlano degli isithfuntela, defunti richiamati in vita grazie a oscuri riti di magia praticati da persone che, nel corso dei secoli e nel loro peregrinare da un angolo all’altro della terra, sono state chiamate semplicemente stregoni. Uno di loro viene costretto a usare i suoi poteri per strappare alla morte gli uomini di una banda di assassini conosciuta con il nome di Fratellanza, sconfitta e sterminata molti anni prima nei pressi di Darkwood. I banditi tornati in vita sono accecati dall’odio, invulnerabili alle normali armi e consumati dal desiderio di vendetta. Sulla loro strada trovano Zagor, che li dovrà affrontare e fermare prima che tornino a seminare il terrore a Darkwood.
Ultima modifica di Walter Dorian il Mar 25 Ott 2022, 20:38 - modificato 4 volte.
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Re: La fratellanza infernale (Zagor + n.6)
Se non ci fosse Zamberletti sarei allettato da questa trama.
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Re: La fratellanza infernale (Zagor + n.6)
Piace anche a me questa trama sui vampiri delle leggende africane, speriamo che Zamby non mandi tutto in vacca con troppe sottotrame che ingolfano la vicenda.
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Re: La fratellanza infernale (Zagor + n.6)
Spero quantomeno in un horror-weird inserito in un contesto realistico.
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Re: La fratellanza infernale (Zagor + n.6)
La sinossi mi gasa un sacco, gli autori meno
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Re: La fratellanza infernale (Zagor + n.6)
la fratellanza infernale
zagor più numero 6, testi zamberletti, disegni mangiantini
ormai dal maxi zamberlettiano non si scappa, almeno uno all'anno, questo è meglio di quello dell'anno scorso
continua a farmi storcere il naso questo autore, peraltro perfetto discepolo burattiniano (scrive storie verbose)
cico ormai relegato al suo consueto ruolo ancillare, un pò meglio zagor vagamente polemico (i gatti )
non mi ha convinto quella che doveva essere la scena clou, con gli zombi e i demoni che svolazzano...
lontani dallo spettacolare MAROLLA, nonché dall'inconfondibile capone e dalla sua versione di PET SEMATARY
però mi è piaciuta non poco la vena malinconica della storia, sulla quale zamberletti, del resto, insiste molto
la storia d'amore impossibile, la genesi della fratellanza e la presa di coscienza del proprio status di non morti
e anche se zamberletti, probabilmente, non lo ammetterebbe mai, e nonostante l'abuso di "tizzoni di inferno"
la storia è la classica storia a metà tra zagor...e dylan dog, basti vedere il bel finale epistolare per credere
un albo da sufficienza piena, insomma, forse qualcosina in più se non fosse per il mio rapporto di amore e odio
anche verso il disegnatore, che come sempre alterna buone cose e ad altre che mi lasciano sempre perplesso
tra le cose buone, per citarne giusto due, il prologo e l'epilogo, da pag.187 in poi, bello l'ultimo primo piano
tra le meno buone, qualche primo piano orrido (esempio pagina 17, prima vignetta), personaggi pupazzeschi
per concludere, due curiosità: zamberletti tende sempre a ripetersi, quasi lo stesso tema di "vulture peak"
i due innamorati ricordano quelli di "il segreto dei druidi", ma del resto... stephen king ha fatto anche di più...
sapevate che ha copiato "pet sematary" da ZEDER di pupi avati, scritto da MAURIZIO COSTANZO?
copertina discreta, ma quelle scartate erano molto meglio
voto 6
Kramer76- Vincitore Champions league/Europa league/Supercoppa/Europeo
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Re: La fratellanza infernale (Zagor + n.6)
Una storia di mio gusto con il giusto mix tra frontiera e arcano. Cico è troppo sacrificato, ma forse la cosa è stata inevitabile, visto quanti personaggi vengono introdotti e lo spazio lasciato loro per una efficacie caratterizzazione psicologica. Di Zamberletti mi piace proprio come riesca a sfornare characters affascinanti in ogni avventura e non abbia paura di farli fuori quando serve. Fortunatamente qui ce ne ha lasciato qualcuno per un'eventuale prossima storia.
Altra cosa apprezzabile è come abbia costruito la trama mostrando e lasciando in sospeso, così che lo spiegone, quando finalmente arriva, non è un peso ma una parte attesa e perfino essenziale della storia.
Componente grafica. Trovo i disegni di Mangiantini eccellenti per quanto riguarda l'ambientazione, i costumi, le scene di lotta, ma continua a non convincermi lo Zagor col volto affusolato.
Voto complessivo 9
Altra cosa apprezzabile è come abbia costruito la trama mostrando e lasciando in sospeso, così che lo spiegone, quando finalmente arriva, non è un peso ma una parte attesa e perfino essenziale della storia.
Componente grafica. Trovo i disegni di Mangiantini eccellenti per quanto riguarda l'ambientazione, i costumi, le scene di lotta, ma continua a non convincermi lo Zagor col volto affusolato.
Voto complessivo 9
Il sassaroli- FORUMISTA GRINTOSO
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Re: La fratellanza infernale (Zagor + n.6)
Invece doveva farli uccidere proprio tutti. Possibile che si debba pensare sempre a un seguito?
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SENZA ORSATO CHE JUVE SAREBBE?
E ti sta parlando un Bonelli-dipendente...
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Re: La fratellanza infernale (Zagor + n.6)
Ho inserito il sondaggio con la scala dei voti da 1 a 10.
Per votare cliccate l'opzione di sondaggio del voto che volete dare alla storia.
Nel votare considerate solo la storia (soggetto e sceneggiatura) non fate la media con i disegni. Se volete esprimere un voto per i disegni fatelo nel post. Grazie.
Per votare cliccate l'opzione di sondaggio del voto che volete dare alla storia.
Nel votare considerate solo la storia (soggetto e sceneggiatura) non fate la media con i disegni. Se volete esprimere un voto per i disegni fatelo nel post. Grazie.
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Re: La fratellanza infernale (Zagor + n.6)
Una storia in linea con la qualità standard di Zamberletti, autore che dal ritorno di Blondie a Sezione Omega e La nave fantasma avevo visto migliorato, ma che le ultime storie mi hanno fatto ricredere.
Di buono c'è il soggetto, morti in grado di essere risvegliati secondo antiche credenze africane. A inizio storia quando Cico accenna a quel piano di fare il consulente per valutare il cibo speravo in una di quelle gag nolittiane, ma invece restano solo buoni propositi e non se ne fa nulla e Cico fa il solito ruolo del figurante senza né arte né parte di Zamberletti.
Poi da quando Zagor interroga uno dei banditi si comincia con i dialoghi verbosi che contrassegnano tutta la storia. Dialoghi lunghi, telecronache mentali che affermano cose che o avverranno o che il lettore ha già capito. I dialoghi non servono per Zamberletti per approfondire psicologicamente i personaggi, ma per spiegare cose già chiare o che potrebbero essere mostrate in presa diretta e che invece non fa.
I membri della fratellanza poi vengono riportati in vita con Ann che pronuncia una formuletta magica, che ci stava, ma almeno costruisci le giuste premesse, mostrami Ann che sa fare qualcosa o qualche avvisaglia che questi potevano tornare in vita. Invece no. Questa dal nulla pronuncia una formula magica che scatena un vortice e questi tornano in vita. Una scena priva di ogni sense of wonder.
Di contro abbiamo uno Zagor che mena, interroga i nemici e non si scompone minimamente di fronte a leggende africane, morti che resuscitano, gente morta riportata in extremis in vita...è tutto normale.
Di positivo ci sono i personaggi, adeguatamente caratterizzati e alcune scene liriche e drammatiche in cui il mestiere di Zamberletti si vede; penso a quella di uno dei banditi che ritrova Grace la sua amata insieme a un altro, il pentimento di Logan di essere tornato in vita, il tormento interiore di Ann. Carino anche il finale con tutte le didascalie. Non bastano però ad alzare l'asticella di una vicenda verbosa e senza sense of wonder che si attesa sulla mediocrità.
Disegni. Il solito Mangiantini, alterna cose molto buone ad altre da rivedere. Mi è piaciuto tutto il prologo del naufragio, l'ambientazione boschiva, le scene notturne, su Zagor però è troppo incostante tra un eroe a volte bamboccesco e a volte che ha una muscolatura di un ventenne.
Storia: 5
Disegni: 7
Di buono c'è il soggetto, morti in grado di essere risvegliati secondo antiche credenze africane. A inizio storia quando Cico accenna a quel piano di fare il consulente per valutare il cibo speravo in una di quelle gag nolittiane, ma invece restano solo buoni propositi e non se ne fa nulla e Cico fa il solito ruolo del figurante senza né arte né parte di Zamberletti.
Poi da quando Zagor interroga uno dei banditi si comincia con i dialoghi verbosi che contrassegnano tutta la storia. Dialoghi lunghi, telecronache mentali che affermano cose che o avverranno o che il lettore ha già capito. I dialoghi non servono per Zamberletti per approfondire psicologicamente i personaggi, ma per spiegare cose già chiare o che potrebbero essere mostrate in presa diretta e che invece non fa.
I membri della fratellanza poi vengono riportati in vita con Ann che pronuncia una formuletta magica, che ci stava, ma almeno costruisci le giuste premesse, mostrami Ann che sa fare qualcosa o qualche avvisaglia che questi potevano tornare in vita. Invece no. Questa dal nulla pronuncia una formula magica che scatena un vortice e questi tornano in vita. Una scena priva di ogni sense of wonder.
Di contro abbiamo uno Zagor che mena, interroga i nemici e non si scompone minimamente di fronte a leggende africane, morti che resuscitano, gente morta riportata in extremis in vita...è tutto normale.
Di positivo ci sono i personaggi, adeguatamente caratterizzati e alcune scene liriche e drammatiche in cui il mestiere di Zamberletti si vede; penso a quella di uno dei banditi che ritrova Grace la sua amata insieme a un altro, il pentimento di Logan di essere tornato in vita, il tormento interiore di Ann. Carino anche il finale con tutte le didascalie. Non bastano però ad alzare l'asticella di una vicenda verbosa e senza sense of wonder che si attesa sulla mediocrità.
Disegni. Il solito Mangiantini, alterna cose molto buone ad altre da rivedere. Mi è piaciuto tutto il prologo del naufragio, l'ambientazione boschiva, le scene notturne, su Zagor però è troppo incostante tra un eroe a volte bamboccesco e a volte che ha una muscolatura di un ventenne.
Storia: 5
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Re: La fratellanza infernale (Zagor + n.6)
Un soggetto abbastanza originale quello di morti che tornano in vita grazie agli Isifhuntela ma messo su carta con tutti i peggiori crismi dello Zamberletti autore (dialoghi verbosissimi, scene che si potevano accorciare, telecronache). Questo mix tra western, horror con morti che ritornano e un pizzico di misticismo e dramma però convince abbastanza, almeno non si sono visti i soliti personaggi intercambiabili di Zamberletti che invece sono abbastanza caratterizzati. Nonostante scene un po' raffazzonate alle quali manca una certa spettacolarità (specie quelle con gli uomini della fratellanza che appaiono come mostri) e una risoluzione finale un po' sempliciotta. Buono il campionario di personaggi.
Mangianti alterna uno Zagor atletico a uno bamboccesco. Personaggi che assumono a volte mimiche grottesche. Molto bene il suo Cico.
Voto 6 alla storia
Ai disegni un 6,5
Mangianti alterna uno Zagor atletico a uno bamboccesco. Personaggi che assumono a volte mimiche grottesche. Molto bene il suo Cico.
Voto 6 alla storia
Ai disegni un 6,5
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Re: La fratellanza infernale (Zagor + n.6)
doctorZeta ha scritto:Invece doveva farli uccidere proprio tutti. Possibile che si debba pensare sempre a un seguito?
Ma non penso che Zamberletti abbia tenuto in vita Hale e Walsh per scriverne un seguito per il futuro.
Semplicemente sono rimasti vivi, si può immaginare per loro l'evoluzione che si vuole.
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Re: La fratellanza infernale (Zagor + n.6)
Un incipit niente male, poi eccola lì che tra banditi e inseguimento penso subito che Zamberletti avrà virato sul western pim pum pam. Una storia d'azione inframezzata da scene dove i personaggi si fermano per dare vita a lunghe spiegazioni di avvenimenti che potrebbero essere narrati benissimo in presa diretta, peraltro sovrastati da dialoghi neanche tanto ficcanti dove i personaggi giocano a fare ricostruzioni a chi la sa più lunga dell'altro.
Un plot rovinato poi dalla magia nera usata alla carta, con questa che recita una formula e fa ritornare questi gaglioffi della fratellanza come se stesse aggiungendo 6 persone su un gruppo whatsapp di Ferragosto. I personaggi invece - unico pregio che riconosco allo Zamby - sono pregni di credibilità e in ognuno di loro viene esaltato il dramma umano, l'incertezza per essere tornato a una vita dove il confine tra vita e morte è molto labile, dove si riflette se sia meglio essere morti o una vita da condannati a vivere in eterno. Ma alla fine quel poco che c'è di buono viene sovrastato dai limiti tecnici, ritmici e di scrittura che questo autore ha palesemente dimostrato in nove anni di militanza zagoriana e che fanno pedalare la storia sul velocipede della noia.
STORIA 5,5
DISEGNI 7
Un plot rovinato poi dalla magia nera usata alla carta, con questa che recita una formula e fa ritornare questi gaglioffi della fratellanza come se stesse aggiungendo 6 persone su un gruppo whatsapp di Ferragosto. I personaggi invece - unico pregio che riconosco allo Zamby - sono pregni di credibilità e in ognuno di loro viene esaltato il dramma umano, l'incertezza per essere tornato a una vita dove il confine tra vita e morte è molto labile, dove si riflette se sia meglio essere morti o una vita da condannati a vivere in eterno. Ma alla fine quel poco che c'è di buono viene sovrastato dai limiti tecnici, ritmici e di scrittura che questo autore ha palesemente dimostrato in nove anni di militanza zagoriana e che fanno pedalare la storia sul velocipede della noia.
STORIA 5,5
DISEGNI 7
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Re: La fratellanza infernale (Zagor + n.6)
Verbosa e per certi versi pacchiana.
Non me la prendo certo per l'inserimento dei mostri, ma dell'uso pacchiano che se ne è fatto della magia. Da parte di Ann non c'è il minimo sforzo mentale, il minimo dubbio interiore delle conseguenze dell'azione che sta per compiere, no, prende e scatena una magia recitando una formula magica richiamando i morti in vita come se fosse uno scherzo. Per giunta vediamo uno Zagor che affronta questi morti viventi come se fossero esseri umani qualunque ai quali sparare e prendere a mazzate con la scure. Ma che tensione e pathos si spera di trasmettere al lettore se l'eroe è il primo che non reagisce con stupore a certi eventi???
Di buono ci ho visto qualche scena sentimentale intensa, una storia che ha una certa coralità dove ogni personaggio ha il suo spazio adeguato. In questo si vede che Zamberletti è sceneggiatore più da romanzo che da fumetto. Quel poco di buono che si vede però viene soffocato da quintali di baloons con dialoghi verbosi dove si parla di quello che già sta raccontando il disegno o di quello che potrebbe essere mostrato in presa diretta.
Molto ondivago Mangiantini.
Storia: 5+
Disegni: 6,5
Non me la prendo certo per l'inserimento dei mostri, ma dell'uso pacchiano che se ne è fatto della magia. Da parte di Ann non c'è il minimo sforzo mentale, il minimo dubbio interiore delle conseguenze dell'azione che sta per compiere, no, prende e scatena una magia recitando una formula magica richiamando i morti in vita come se fosse uno scherzo. Per giunta vediamo uno Zagor che affronta questi morti viventi come se fossero esseri umani qualunque ai quali sparare e prendere a mazzate con la scure. Ma che tensione e pathos si spera di trasmettere al lettore se l'eroe è il primo che non reagisce con stupore a certi eventi???
Di buono ci ho visto qualche scena sentimentale intensa, una storia che ha una certa coralità dove ogni personaggio ha il suo spazio adeguato. In questo si vede che Zamberletti è sceneggiatore più da romanzo che da fumetto. Quel poco di buono che si vede però viene soffocato da quintali di baloons con dialoghi verbosi dove si parla di quello che già sta raccontando il disegno o di quello che potrebbe essere mostrato in presa diretta.
Molto ondivago Mangiantini.
Storia: 5+
Disegni: 6,5
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Re: La fratellanza infernale (Zagor + n.6)
votato mediocre senza i disegni,altrimenti era peggio
concordo con il capitano kidd
il soggetto non era niente male,anzi proprio quell'horror/sovrannaturale che ci sta sulle pagine di zagor
il problema che viene declinato dozzinalmente dalla sceneggiatura
il rito e le formule per riportare in vita i morti,sono ridicole oltre che senza alcuna preparazione emotiva...
il bello e' che ci dobbiamo beccare i "maanche Nolitta" o "volete solo trafficanti d'armi e whisky"
ma codesti signori lo sanno che noi da ragazzini leggevamo storie intense come "vudu", " il vampiro", "kandrax" "tigre" e ora da adulti ci dobbiamo sorbire ste robe?
Poi il modo di scrivere di Burattini ha fatto scuola ormai;e' prodigo di esercizi manieristici da aprte degli affiliati
autotelecronache mentali,macchinosita' verbose,zagor automa muscolare per cui uno zombie o un bandito sono la stessa cosa
Apprezzabile una certa malinconia di fondo nella storia tragica di Ann e Ormond che rende la storia appena potabile.
Sui disegni che dire,Mangiantini passa per uno veloce(almeno cosi' dicono),ma non sarebbe il caso di rallentare e produrre qualcosa di meglio? la cosa che salta agli occhi e' la differenza tra i personaggi da fermo e quando sono in movimento
in questo secondo caso ,a parte che sembrano dei pupazzetti,sono proprio trasfigurati nei volti
zagor pare davvero un bimbominkia rispetto a quando e' in primo piano da fermo, ma succede un po' a tutti i protagonisti anche nei campi lunghi- ed e' chiaramente qualcosa che attiene alla fretta
concordo con il capitano kidd
il soggetto non era niente male,anzi proprio quell'horror/sovrannaturale che ci sta sulle pagine di zagor
il problema che viene declinato dozzinalmente dalla sceneggiatura
il rito e le formule per riportare in vita i morti,sono ridicole oltre che senza alcuna preparazione emotiva...
il bello e' che ci dobbiamo beccare i "maanche Nolitta" o "volete solo trafficanti d'armi e whisky"
ma codesti signori lo sanno che noi da ragazzini leggevamo storie intense come "vudu", " il vampiro", "kandrax" "tigre" e ora da adulti ci dobbiamo sorbire ste robe?
Poi il modo di scrivere di Burattini ha fatto scuola ormai;e' prodigo di esercizi manieristici da aprte degli affiliati
autotelecronache mentali,macchinosita' verbose,zagor automa muscolare per cui uno zombie o un bandito sono la stessa cosa
Apprezzabile una certa malinconia di fondo nella storia tragica di Ann e Ormond che rende la storia appena potabile.
Sui disegni che dire,Mangiantini passa per uno veloce(almeno cosi' dicono),ma non sarebbe il caso di rallentare e produrre qualcosa di meglio? la cosa che salta agli occhi e' la differenza tra i personaggi da fermo e quando sono in movimento
in questo secondo caso ,a parte che sembrano dei pupazzetti,sono proprio trasfigurati nei volti
zagor pare davvero un bimbominkia rispetto a quando e' in primo piano da fermo, ma succede un po' a tutti i protagonisti anche nei campi lunghi- ed e' chiaramente qualcosa che attiene alla fretta
wakopa- Vincitore COPPA ITALIA
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Re: La fratellanza infernale (Zagor + n.6)
Io ho l'impressione che il "problema" stia proprio nel credere di poter provare le stesse emozioni di 30, 40, 50 anni fa, quando invece è impossibile. Ma è impossibile non perché le storie siano meno affascinanti, quanto perché i "noi" di 30, 40, 50 anni fa non esistono più, sono stati sostituiti dai "noi" di oggi, più vecchi, più scafati, più concreti, più smaliziati e soprattutto meno disposti a lasciarci meravigliare.wakopa ha scritto:
ma codesti signori lo sanno che noi da ragazzini leggevamo storie intense come "vudu", " il vampiro", "kandrax" "tigre" e ora da adulti ci dobbiamo sorbire ste robe?
Il sassaroli- FORUMISTA GRINTOSO
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Re: La fratellanza infernale (Zagor + n.6)
Eh sì, come se non esistessero i 30, i 40 e i 50enni negli anni '70 e gli under 30 erano tutti ingenui creduloni.
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Re: La fratellanza infernale (Zagor + n.6)
Un'altra storia da media di Zamberletti, senza infamia e senza lode, che una volta letta finisce imbustata e che penso dimenticherò da qui a breve e non credo che riprenderò.
L'horror viene usato soltanto in copertina come polo attrattivo per qualche lettore e serve soltanto a giustificare a rendere plausibile il ritorno dei morti della banda della fratellanza.
Zamberletti fa capire subito che per Cico non ci sarà spazio, prima accenna a una possibile gag, poi lo toglie di mezzo. Poi prosegue tra una storia di spari, inseguimenti e cazzotti dove manca il sussulto vero anche se in compenso ho visto una certa profondità psicologica donata ai personaggi, in questo Zamberletti si conferma un bell'autore.
Alla fine però resta una storia leggibile e nulla più.
Mangiantini bravissimo negli sfondi e nelle ambientazioni, un po' meno nelle anatomie e in alcuni volti allungati di Zagor.
Votato sufficiente.
L'horror viene usato soltanto in copertina come polo attrattivo per qualche lettore e serve soltanto a giustificare a rendere plausibile il ritorno dei morti della banda della fratellanza.
Zamberletti fa capire subito che per Cico non ci sarà spazio, prima accenna a una possibile gag, poi lo toglie di mezzo. Poi prosegue tra una storia di spari, inseguimenti e cazzotti dove manca il sussulto vero anche se in compenso ho visto una certa profondità psicologica donata ai personaggi, in questo Zamberletti si conferma un bell'autore.
Alla fine però resta una storia leggibile e nulla più.
Mangiantini bravissimo negli sfondi e nelle ambientazioni, un po' meno nelle anatomie e in alcuni volti allungati di Zagor.
Votato sufficiente.
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Re: La fratellanza infernale (Zagor + n.6)
vabbe' l'amico Sassa' usa l'escamotage della madeleine proustiana pur di non ammettere la differenza abissale tra autori nel creare atmosfereWalter Dorian ha scritto:Eh sì, come se non esistessero i 30, i 40 e i 50enni negli anni '70 e gli under 30 erano tutti ingenui creduloni.
dai confessa, sei un infiltrato della Bonelli che si diverte a trollare,non trovo altra spiegazioneIl sassaroli ha scritto:Trovo i disegni di Mangiantini eccellenti
Voto complessivo 9
wakopa- Vincitore COPPA ITALIA
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Re: La fratellanza infernale (Zagor + n.6)
wakopa ha scritto:dai confessa, sei un infiltrato della Bonelli che si diverte a trollare,non trovo altra spiegazione
secondo me è un detrattore sotto mentite spoglie, che spara voti a caso credendo di fare dello spirito(come no), ma non è meglio passare il tempo con la settimana enigmistica?
Kramer76- Vincitore Champions league/Europa league/Supercoppa/Europeo
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Re: La fratellanza infernale (Zagor + n.6)
Io certi capolavori e non parlo solo di Zagor capita di rileggerli a distanza di anni e mi danno sempre le stesse sensazioni della prima volta.
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Re: La fratellanza infernale (Zagor + n.6)
Ovvio. Tra 50 anni i nostri figli diranno lo stesso di Attack on Titan e Naruto.Smash ha scritto:Io certi capolavori e non parlo solo di Zagor capita di rileggerli a distanza di anni e mi danno sempre le stesse sensazioni della prima volta.
Il sassaroli- FORUMISTA GRINTOSO
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Re: La fratellanza infernale (Zagor + n.6)
Non mi è piaciuta, non fa parte di quel tipo di storie che mi esaltano, ma l’ho trovata anche scritta frettolosamente, con dei buchi narrativi evidenti. Il primo che mi viene in mente è lo sceriffo: sembrava dovesse essere una figura importante, addirittura lo svedese lascia un messaggio a Zagor, e poi? Ce ne dimentichiamo completamente. A proposito dello svedese, perché farlo morire e resuscitare? In quel modo non ha senso. Ne avrebbe avuto di più, magari, se ciò fosse avvenuto in presenza della moglie. E poi, era legato quando si è buttato in acqua, ma ad un certo punto lo vediamo libero. E il bandito innamorato? Finisce tutto con una lacrima? Troppi buchi, quindi, morti che resuscitano, ma possono farlo soltanto una volta, zombie che diventano normali toccando esseri umani, che a loro volta diventano zombie. Zagor che si preoccupa di salvare un bandito, abbandonando le due donne rapite (generoso sì, ma stiamo esagerando), e che poi si fa mettere nel sacco da tre scagnozzi che aveva già sconfitto (e qui ridiventa fesso), Cico non pervenuto. “Zamberletti, torna al realismo e, soprattutto, impegnati, rileggiti le sceneggiature”.
Voto alla storia: 5,5
Voto ai disegni: 7
Voto alla storia: 5,5
Voto ai disegni: 7
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Hernan Cortes
Andrea67- PROFETA DI ZTN
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Re: La fratellanza infernale (Zagor + n.6)
Il sassaroli ha scritto:Ovvio. Tra 50 anni i nostri figli diranno lo stesso di Attack on Titan e Naruto.Smash ha scritto:Io certi capolavori e non parlo solo di Zagor capita di rileggerli a distanza di anni e mi danno sempre le stesse sensazioni della prima volta.
E' qui che sbagli con la tua teoria.
perché storie come Thunderman o Sfida al campione mi diedero una certa suggestione perché lette da ragazzino, ma non quanto certe grandi storie di Nolita.
e tutt'oggi non le ricordo di certo bene, nonostante sono state tra i primi albi che ho maneggiato con le mani sporche di Nutella e marmellata.
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