I due sosia (n.4/5)
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I due sosia (n.4/5)

Soggetto, sceneggiatura, disegni e copertina: Gallieno Ferri
Olaf Botegosky è un forzuto manovale che assomiglia moltissimo a Zagor. Il malvagio Kleber si allea con lui: Botegosky si sostituisce a Zagor, ruba le paghe delle guarnigioni della regione e fa incolpare lo Spirito con la Scure. Sembra una situazione senza uscita, destinata invece a risolversi con un incredibile duello di Zagor contro Zagor!
Re: I due sosia (n.4/5)
qui per leggere il topic del vecchio forum : http://ramath.forumup.it/viewtopic.php?t=2483&mforum=ramath
Re: I due sosia (n.4/5)
persivall ha scritto:Bella idea che ruota attorno ad un sosia di Zagor:
ci si serve di lui per scortare (e rubare) un carico d'oro e per un tentativo di rapina in una banca.
Storia piacevole tutta giocata sul fraintendimento per cui ci si fida del falso Zagor e incolpa quello vero.
Di breve durata ma appassionante, soprattutto le scene con Cico di fronte al sosia (prima stupito e poi credulone) e la caccia a Zagor ricercato dalla legge.
Voto storia: 8 :wink:
Re: I due sosia (n.4/5)
Piacevole storia di Ferri nonostante le sue ingenuità quali la tempestività della soluzione pronta (il sosia) subito dopo aver avuto la notizia del carico d'oro, la fortuna della partenza di Zagor, la missione affidata dal Comandante a Zagor, neanche fosse un soldato.
Fumetto dell'epoca, ma godibilissimo.
Voto alla storia: 6,5
Voto ai disegni: 8
Fumetto dell'epoca, ma godibilissimo.
Voto alla storia: 6,5
Voto ai disegni: 8
Ultima modifica di Andrea67 il Gio 30 Nov 2017, 23:16 - modificato 1 volta.
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Hernan Cortes
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Re: I due sosia (n.4/5)
Storia un pò banale con lo sfruttatissimo espediente del sosia a farla da protagonista.
Fà un pò specie vedere la facilità con cui Kleber e soci trovino un sosia di Zagor e come Cico non riesca ad accorgersi dello scambio di persona.
Buono il finale con la lotta tra i due Zagor decisa dall'abilità di quello vero.
Fà un pò specie vedere la facilità con cui Kleber e soci trovino un sosia di Zagor e come Cico non riesca ad accorgersi dello scambio di persona.
Buono il finale con la lotta tra i due Zagor decisa dall'abilità di quello vero.
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Re: I due sosia (n.4/5)
Storia discreta ma che se nella sua ingenuità è comunque piacevole da leggere.
voto storia: 6
voto disegni: 7.5
voto storia: 6
voto disegni: 7.5
Ospite- Ospite
Re: I due sosia (n.4/5)
Quello del doppio è un tema classico della letteratura e si presta ad essere proficuamente utilizzato sia nelle trame comiche (come i sosia della tipica dalla commedia degli equivoci, ad esempio i “Menecmi” di Plauto) che in quelle avventurose fino a quelle horror (i famigerati doppelgänger, la parte oscura della personalità di tanti protagonisti di romanzi famosi, uno su tutti il celeberrimo “Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde” di Stevenson, ma la lista sarebbe lunghissima).
La bellezza di questa storia sta nel fatto che Ferri e Nolitta sono riusciti a fare convivere le due anime.
Da un lato, infatti, assistiamo alle divertenti disavventure di Botegosky, che, assolutamente spaesato nel rifugio di Zagor, si rende ridicolo sotto gli occhi increduli e preoccupati di Cico.
Dall'altro lato Olaf rappresenta la metà cattiva di Zagor. Sembrano veramente due gemelli separati alla nascita, eppure caratterialmente sono lontanissimi l'uno dall'altro: estremamente irascibile e senza scrupoli Botegosky, profondamente onesto e leale Zagor.
Su queste contrapposizioni e sul disorientamento di chi conosce Zagor si basa la veloce trama de “I due sosia”. Il risultato è una storia piacevole, forse la migliore tra queste iniziali, con uno Zagor in gran spolvero e un Cico disorientato come non mai.
Unico rimpianto è che l'avventura è fin troppo breve e che una situazione potenzialmente devastante viene bruciata in una manciata di tavole.
L'idea del sosia e quella del doppio cattivo sono però talmente intriganti che verranno riprese entrambe molti anni dopo dagli altri sceneggiatori di Zagor: Olaf Botegosky tornerà ad opera di Toninelli prima (il discreto "Zagor contro Zagor") e di Burattini (l'ottimo “L'uomo che sconfisse la morte”) ed il tema del doppelgänger è la base bel Zagor speciale “Anima Nera”.
Non vorrei sbilanciarmi ma credo che Olaf Botegosky sia l'avversario che, fin'ora, si è ripresentato nell'arco di tempo più lungo: da quei lontani n. 4 e 5 (parlo degli Zenith) datati ottobre 1965 allo zagorone del 2012, sono passati quasi 47 anni.
Questo record sarà battuto da Hellingen che tornerà quest'anno, ben oltre 49 anni dalla sua prima apparizione nei n. 11 e 12 del 1966!
Voto alla storia: 7+
Voto ai disegni: 8
La bellezza di questa storia sta nel fatto che Ferri e Nolitta sono riusciti a fare convivere le due anime.
Da un lato, infatti, assistiamo alle divertenti disavventure di Botegosky, che, assolutamente spaesato nel rifugio di Zagor, si rende ridicolo sotto gli occhi increduli e preoccupati di Cico.
Dall'altro lato Olaf rappresenta la metà cattiva di Zagor. Sembrano veramente due gemelli separati alla nascita, eppure caratterialmente sono lontanissimi l'uno dall'altro: estremamente irascibile e senza scrupoli Botegosky, profondamente onesto e leale Zagor.
Su queste contrapposizioni e sul disorientamento di chi conosce Zagor si basa la veloce trama de “I due sosia”. Il risultato è una storia piacevole, forse la migliore tra queste iniziali, con uno Zagor in gran spolvero e un Cico disorientato come non mai.
Unico rimpianto è che l'avventura è fin troppo breve e che una situazione potenzialmente devastante viene bruciata in una manciata di tavole.
L'idea del sosia e quella del doppio cattivo sono però talmente intriganti che verranno riprese entrambe molti anni dopo dagli altri sceneggiatori di Zagor: Olaf Botegosky tornerà ad opera di Toninelli prima (il discreto "Zagor contro Zagor") e di Burattini (l'ottimo “L'uomo che sconfisse la morte”) ed il tema del doppelgänger è la base bel Zagor speciale “Anima Nera”.
Non vorrei sbilanciarmi ma credo che Olaf Botegosky sia l'avversario che, fin'ora, si è ripresentato nell'arco di tempo più lungo: da quei lontani n. 4 e 5 (parlo degli Zenith) datati ottobre 1965 allo zagorone del 2012, sono passati quasi 47 anni.
Questo record sarà battuto da Hellingen che tornerà quest'anno, ben oltre 49 anni dalla sua prima apparizione nei n. 11 e 12 del 1966!
Voto alla storia: 7+
Voto ai disegni: 8
Ospite- Ospite
Re: I due sosia (n.4/5)
Il soggetto dei due Zagor è originale( ancor più per quell'epoca) e intriga molto.
Le lotte tra Zagor e Olaf,lo stesso Olaf che gabba Cico; ogni volta che appare "la figura" di Zagor quando lo leggi ti pervade una certa incertezza e senso di pathos,e questo è positivo.
Storia che,al di là della brevità eccessiva-con un albo in più si poteva sviluppare un bel soggetto- fa acqua in più punti.
Kleber e Simons,che sono due rubagalline, una volta messo a segno il primo colpo,non si accontentano e decidono di metterne a segno un altro,liberando Zagor pur sapendo della pericolisità e della fama di Zagor stesso per loro,così l'esercito avrebbe puntato tutte le attenzioni su Zagor e loro avrebbero agito indisturbati.
Fatto sta,che nelle pagine seguenti dell'esercito dietro a Zagor non si vede traccia,ma i due rubagalline cambiano piano con Simons che tenta di piazzare la dinamite per creare kaos e far sì che le attenzioni non siano rivolte su di loro;quindi ??? che cosa lo hanno programmato a fare il piano precedente senza neanche dire il perchè lo avrebbero cambiato ?
Proprio due geni questi due!
Botegoski si rivela un discreto villain anche coriaceo,ma le azioni si susseguono in modo troppo frenetico,e Zagor sgama il suo sosia troppo presto,senza neanche porsi dubbi,tentennamenti,sofferenze psicologiche per quello che stava succedendo.
STORIA: 4.5
DISEGNI: 7.5
Le lotte tra Zagor e Olaf,lo stesso Olaf che gabba Cico; ogni volta che appare "la figura" di Zagor quando lo leggi ti pervade una certa incertezza e senso di pathos,e questo è positivo.
Storia che,al di là della brevità eccessiva-con un albo in più si poteva sviluppare un bel soggetto- fa acqua in più punti.
Kleber e Simons,che sono due rubagalline, una volta messo a segno il primo colpo,non si accontentano e decidono di metterne a segno un altro,liberando Zagor pur sapendo della pericolisità e della fama di Zagor stesso per loro,così l'esercito avrebbe puntato tutte le attenzioni su Zagor e loro avrebbero agito indisturbati.
Fatto sta,che nelle pagine seguenti dell'esercito dietro a Zagor non si vede traccia,ma i due rubagalline cambiano piano con Simons che tenta di piazzare la dinamite per creare kaos e far sì che le attenzioni non siano rivolte su di loro;quindi ??? che cosa lo hanno programmato a fare il piano precedente senza neanche dire il perchè lo avrebbero cambiato ?
Proprio due geni questi due!
Botegoski si rivela un discreto villain anche coriaceo,ma le azioni si susseguono in modo troppo frenetico,e Zagor sgama il suo sosia troppo presto,senza neanche porsi dubbi,tentennamenti,sofferenze psicologiche per quello che stava succedendo.
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DISEGNI: 7.5
Walter Dorian- FORUMISTA MAXIMUS
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Data d'iscrizione : 03.01.14
Re: I due sosia (n.4/5)
Con questo racconto c'e' un primo segnale di rialzo nel livello delle storie di questa collana.La variante del sosia e' un classico motivo d'avventura e qui si fa buon uso dell'espediente con colpi di scena ed equivoci in serie,soprattutto quando Olaf Botegoski si trova alle prese con Cico.
Ci sono delle ingenuità ma il nemico e' di quelli che si fanno ricordare.tanto e' vero che verra' ripescato da Toninelli prima,con l'interessante "Zagor contro Zagor" e da Burattini poi con l'ottima "L'uomo che sconfisse la morte".
Anche Kleber e' un classico cervello di capo banda.
Ferri continua col sovracarico di lavoro che oltre ai disegni lo vede impegnato nella sceneggiatura.
VOTO 6,5
Ci sono delle ingenuità ma il nemico e' di quelli che si fanno ricordare.tanto e' vero che verra' ripescato da Toninelli prima,con l'interessante "Zagor contro Zagor" e da Burattini poi con l'ottima "L'uomo che sconfisse la morte".
Anche Kleber e' un classico cervello di capo banda.
Ferri continua col sovracarico di lavoro che oltre ai disegni lo vede impegnato nella sceneggiatura.
VOTO 6,5
Ospite- Ospite
Re: I due sosia (n.4/5)
Tra i primi albi, è quello che mi è piaciuto di meno, è una vicenda che ho trovato un po' improbabile, per lo più sviluppata in modo alquanto banale. Cico non è sicuramente un tipo sveglio ma come è possibile che abbia difficoltà a riconoscere il suo compagno di avventure? Zagor ed suo sosia si assomigliano come due gocce d'acqua, ma come è possibile che abbiano anche lo stesso identico tono di voce?
Ospite- Ospite
Re: I due sosia (n.4/5)

i due sosia
numero 4 e 5, testi e disegni ferri
mai piaciuta particolarmente, però ammetto che è sullo stesso livello delle altre ferriane
esilarante a posteriori il finto passato strappalacrime di olaf...
anche la copertina non mi ha mai colpito particolarmente
voto 6
Ultima modifica di Kramer76 il Gio 10 Dic 2020, 11:08 - modificato 4 volte.
Kramer76- Vincitore Champions league/Europa league/Supercoppa/Europeo
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Re: I due sosia (n.4/5)
Kramer gli sceneggiatori sono alla frutta... per questo pescano nel passato. Tex e Zagor sono due fumetti che escono ininterrottamente da così tanto tempo e sono pieni di paletti narrativi che diventa difficile ideare storie nuove. Boselli sta chiedendo nel forum di Tex se i lettori sono favorevoli a storie ambientate nel passato di Tex e al ritorno di personaggi degli storici primi numeri... è inevitabile questa cosa. Sulla mania di trovare tragedie nel background dei personaggi mi trovi d'accordo, ma è un espediente letterario che fa tanto romanzo d'appendice e, a parte Hellingen, Burattini e soci stanno usando questa cosa solo nei Color. La serie inedita veleggia in buone acque tutto sommato, con personaggi nuovi e idee da sviluppare. Vedremo come va.
Ospite- Ospite
Re: I due sosia (n.4/5)
l'Olaf di Ferri in fondo non era ben definito,ma la smacchiettizzazione di Laplume mi mando' al tappetoKramer76 ha scritto:
la mania di scavare nel passato di personaggi e macchiette varie e soprattutto di trovarci per forza violenze sopite e altre tragedie

sorvoliamo su quello che il curatore ha permesso di fare a Batterton, speriamo che gli altri li lascino stare

admin,prego mettere in cima



wakopa- Vincitore COPPA ITALIA
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Re: I due sosia (n.4/5)
Ricordavo "I due sosia" come la più riuscita tra le storie ferriane, invece rileggendola devo dire che mi è sembrata macchinosa e forzata, soprattutto nella parte centrale e in quella finale. L'avvio resta ottimo, così come alcune situazioni (il primo incontro fra Cico e Olaf, l'arresto di Zagor, il classico "Sono io!-No, sono io!"..) ma in generale l'ho ridimensionata, nulla più che un divertissement con esiti abbastanza puerili (incredibile come un tale trio di balordi sia potuto riuscire nel loro intento).
Dies Irae- New Entry
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Re: I due sosia (n.4/5)
Io la trovo una delle più avvincenti degli albori di Zagor. Ricordo che apprezzai molto il modo di come Zagor smaschera Botegosky. Una storia godibile come un ottimo Ferri.
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Il tessitore- DIPLOMATO IN ZAGOROLOGIA
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Re: I due sosia (n.4/5)
L'EROE ALLO SPECCHIO
L'Idea di base è un classico , ogni eroe presto o tardi è chiamato a misurarsi con un suo sosia , un suo "gemello alternativo" .
Il soggetto non è male , l'opera risente del tempo , solo dieci anni dopo sarebbe stata sviluppata con maggiore maturità e ricchezza , ma non sarei troppo duro nel giudicarla .
Pur riconoscendo i difetti da voi evidenziati va anche contestualizzata .
Il formato a striscia che richiedeva tempi strettissimi ( sia di narrazione che di produzione ) e l'uso massiccio di didascalie ( usate al tempo per limitare al minimo i momenti morti ) imposero un ritmo forsennato e forse frammentario , specie nel finale . Se oggi Zagor è ancora in edicola lo dobbiamo comunque anche a queste storie ( che a quanto pare videro Gallieno Ferri parzialmente ai testi ) che supplirono momentaneamente alla piccola crisi creativa del grande Nolitta . Ottima la Gag di Cico che beve e poi vede doppio .
A mio parere va inquadrata come una commedia avventurosa .
Ospite- Ospite
Re: I due sosia (n.4/5)
grande storia : è stato l'ultimo albo x completare la collezione di Zagor, decenni fa
Ospite- Ospite
Re: I due sosia (n.4/5)
Liberty Secular Sam ha scritto: Se oggi Zagor è ancora in edicola lo dobbiamo comunque anche a queste storie ( che a quanto pare videro Gallieno Ferri parzialmente ai testi ) che supplirono momentaneamente alla piccola crisi creativa del grande Nolitta . [/b][/size]
Concordo, soprattutto perché partire con una nuova serie con questo grande ritmo di produzione non è mai facile.
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Né più esaltante dell'appartenere a una moltitudine nel tempo."Nicolás Gómez Dávila
Preacher- MASTER IN ZAGOR
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Re: I due sosia (n.4/5)
Evidentemente il personaggio ebbe sufficiente gradimento ! Nonostante tutto le storie di Ferri , considerata l'epoca e il formato penalizzante in cui uscirono inizialmente non son poi cosi male , trovo più strampalate alcune del grande GLBonelli per esempio. Probabilmente già impegnato di suo si limitò a tappare i buchi .
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Re: I due sosia (n.4/5)
La storia, secondo me, è un po' troppo breve e si poteva sviluppare meglio.
Come idea è originale, ma nella storia c'è ancora qualche piccola incongruenza (ad esempio come fa Olaf ad attraversare le paludi davanti alla capanna di Zagor?).
I disegni di Ferri sono ancora molto classici, ma comunque più che discreti.
Molto bella invece la copertina.
STORIA: 7
DISEGNI: 7,5
Come idea è originale, ma nella storia c'è ancora qualche piccola incongruenza (ad esempio come fa Olaf ad attraversare le paludi davanti alla capanna di Zagor?).
I disegni di Ferri sono ancora molto classici, ma comunque più che discreti.
Molto bella invece la copertina.
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Magico Vento- MASTER IN ZAGOR
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Re: I due sosia (n.4/5)
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Re: I due sosia (n.4/5)
Magico Vento ha scritto:La storia, secondo me, è un po' troppo breve e si poteva sviluppare meglio.
Sono d'accordo, un personaggio come Botegosky meritava di essere trattato più avanti da Nolitta e non nelle primissime storie dal sapore troppo ingenuo. A me di questa sono piaciute le gag esilaranti.
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Maurizio
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Re: I due sosia (n.4/5)
Fortunatamente Olaf tornerà

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Re: I due sosia (n.4/5)
Gallieno Ferri, anche qui autore completo, realizza in 70 tavole e due terzi (conteggio sempre gli strilli del numero successivo e i riassunti del precedente) una storia semplice, ma ben congegnata, con colpi di scena, caratterizzando sia in fase di sceneggiatura, sia in fase di disegno, l'incredulità dei protagonisti.
A Forte Kadar, un soldato ubriaco spiffera troppo su un carico d'oro destinato ad un altro forte e due loschi figuri, Kleber e Simons (questa volta i nomi ci vengono presentati per bene) prendono subito la palla al balzo. Saputo che il comandante del forte che nell'albo (bonellide) numero 4 è chiamato semplicemente maggiore, mentre nel numero 5 diventa il capitano Farrel, voglia affidare la scorta a Zagor, trovano un sosia di Zagor e se ne servono. Costui, tale Olaf Botegosky, si sostituisce a Cico come gag: incontrato a rifugio il messicano, è ovvio che possa apparire pieno di contraddizioni: il volere la buona cucina (fuori dalle caratteristiche del vero Zagor), si siede sullo sgabello rotto (appena fatto notare a Cico prima di lasciare la capanna), s'irrita facilmente, beve dell'acido e finisce dritto in una trappola.
Recuperato il carro e con il vero Zagor incarcerato, incolpato proprio da Farrel, anziché fermarsi s'infila in un colpo ancora più grosso, la banca di Weirton. Usando lo stratagemma dei due Zagor, uno da una parte ad attirare tutti, mentre il falso Zagor con i complici fa bottino indisturbato, Zagor, dopo aver messo fuorigioco il sosia, sventa il piano e si riprende la propria identità anche davanti a Farrel.
Cico poco protagonista anche se dà la lima a Zagor per liberarsi dalla cella.
Vediamo le sue gag:
1) si prende il sasso in testa con il foglio illustrativo di Zagor nel carcere del forte
2) penetra nel forte, credendo di aver abbattuto le sentinelle, invece sono i due ceffi a farlo perché la liberazione del Nostro era un loro piano
3)si prende pugni da Zagor (una costante ormai) per far capire chi è il vero Zagor
4) ma non si può definirla gag, Cico dal cuore tenero, si avvicina ad Olaf per asciugargli le lacrime ma viene messo fuori gioco
Gli scontri tra Zagor e Olaf sono imprevedibili, ma Zagor ne esce sempre vincitore (mi sta stufando però che Zagor in ogni storia vede le stelline, marchio di fabbrica del Maestro (manco fosse un personaggio di Street fighter...)
Personaggi principali:
- Kleber
- Simons
- Olaf Botegosky
- capitano Farrel
Luoghi:
- Forte Kadar
- rifugio
- Weirton
Voto: 7/8
A Forte Kadar, un soldato ubriaco spiffera troppo su un carico d'oro destinato ad un altro forte e due loschi figuri, Kleber e Simons (questa volta i nomi ci vengono presentati per bene) prendono subito la palla al balzo. Saputo che il comandante del forte che nell'albo (bonellide) numero 4 è chiamato semplicemente maggiore, mentre nel numero 5 diventa il capitano Farrel, voglia affidare la scorta a Zagor, trovano un sosia di Zagor e se ne servono. Costui, tale Olaf Botegosky, si sostituisce a Cico come gag: incontrato a rifugio il messicano, è ovvio che possa apparire pieno di contraddizioni: il volere la buona cucina (fuori dalle caratteristiche del vero Zagor), si siede sullo sgabello rotto (appena fatto notare a Cico prima di lasciare la capanna), s'irrita facilmente, beve dell'acido e finisce dritto in una trappola.
Recuperato il carro e con il vero Zagor incarcerato, incolpato proprio da Farrel, anziché fermarsi s'infila in un colpo ancora più grosso, la banca di Weirton. Usando lo stratagemma dei due Zagor, uno da una parte ad attirare tutti, mentre il falso Zagor con i complici fa bottino indisturbato, Zagor, dopo aver messo fuorigioco il sosia, sventa il piano e si riprende la propria identità anche davanti a Farrel.
Cico poco protagonista anche se dà la lima a Zagor per liberarsi dalla cella.
Vediamo le sue gag:
1) si prende il sasso in testa con il foglio illustrativo di Zagor nel carcere del forte
2) penetra nel forte, credendo di aver abbattuto le sentinelle, invece sono i due ceffi a farlo perché la liberazione del Nostro era un loro piano
3)si prende pugni da Zagor (una costante ormai) per far capire chi è il vero Zagor
4) ma non si può definirla gag, Cico dal cuore tenero, si avvicina ad Olaf per asciugargli le lacrime ma viene messo fuori gioco
Gli scontri tra Zagor e Olaf sono imprevedibili, ma Zagor ne esce sempre vincitore (mi sta stufando però che Zagor in ogni storia vede le stelline, marchio di fabbrica del Maestro (manco fosse un personaggio di Street fighter...)
Personaggi principali:
- Kleber
- Simons
- Olaf Botegosky
- capitano Farrel
Luoghi:
- Forte Kadar
- rifugio
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