Fuga per la libertà (n.415/416)
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Fuga per la libertà (n.415/416)


Soggetto e sceneggiatura: Moreno Burattini
Disegni: Michele Pepe
Copertina: Gallieno Ferri
Nel Sud degli Stati Uniti, Zagor e Cico salvano dai suoi inseguitori uno schiavo nero, Toby, fuggito da una piantagione. L’intenzione di Toby è di raggiungere il battello fluviale di un certo Baxter, su cui si sono già imbarcate sua moglie e sua figlia, e che dovrebbe portare gli schiavi fuggiaschi nelle terre libere del Nord...
Sfuggire agli uomini di mister Lee, il padrone di Toby, in una terra dove gli uomini neri sono considerati come animali, è una durissima impresa. Zagor, Cico e Toby ci riescono: ma si troveranno di fronte a un'agghiacciante sorpresa, quando avranno raggiunto la fatidica barca di Baxter!
Ultima modifica di Admin il Sab 28 Mag 2016, 04:03 - modificato 1 volta.
Re: Fuga per la libertà (n.415/416)
Il topic nel vecchio forum : http://ramath.forumup.it/viewtopic.php?t=5143&highlight=&mforum=ramath
wakopa- Vincitore COPPA ITALIA
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Re: Fuga per la libertà (n.415/416)
bella storia disegnata dal compianto Pepe che era un disegnatore molto apprezzato da me. Trama nolittiana che ricorda classici del passato tra cui I Mercanti di Schiavi e preludio alle storie africane, ottimamente caratterizzata da un Burattini classico... ho il sospetto però che questa storia in origine doveva far parte della seconda odissea americana (dal dopo Esploratore Scomparso, per intenderci) e poi, per motivi di programmazione e ritardi essa sia stata utilizzata in seguito.
Beh che dire? Bel periodo quello, begli anni ero felice quando lessi questa storia perché mi sentivo più spensierato...
Beh che dire? Bel periodo quello, begli anni ero felice quando lessi questa storia perché mi sentivo più spensierato...
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wakopa- Vincitore COPPA ITALIA
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Re: Fuga per la libertà (n.415/416)
Gran bella storia! Peccato per il finale alla Rambo che proprio non mi è piaciuto...con uno Zagor che si fa giustizia intrappolando Baxter e soci nella nave e faccendoli esplodere dentro!!
Bellissimi i disegni di Pepe
voto storia: 6
voto disegni 8.5

Bellissimi i disegni di Pepe

voto storia: 6
voto disegni 8.5
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Re: Fuga per la libertà (n.415/416)
Salgor ha scritto:Gran bella storia! Peccato per il finale alla Rambo che proprio non mi è piaciuto...con uno Zagor che si fa giustizia intrappolando Baxter e soci nella nave e faccendoli esplodere dentro!!![]()
Bellissimi i disegni di Pepe![]()
voto storia: 6
voto disegni 8.5
ma invece fece bene a farli saltare in aria...


Ospite- Ospite
Re: Fuga per la libertà (n.415/416)
Bellissima storia il cui finale è stato criticato dai c.d. perbenisti e che, in effetti, è contrario alla psicologia zagoriana.
Però, poiché il fine giustifica i mezzi, quello era certamente il modo più sicuro per liberare tutti gli schiavi prigionieri nella miniera, considerando che le leggi di allora, ancora schiaviste, non avrebbero consentito una denuncia con arresto dei colpevoli.
Diciamo che ogni tanto ci può stare uno Zagor così. Del resto ce lo aveva già fatto vedere Nolitta in una sua vecchia storia: "Il fiore che uccide".
Molto belli i disegni del compianto Pepe.
Voto alla storia: 8,4
Voto ai disegni: 8,5
P.S. comunicazione importantissima: nella posta del primo albo, S. Bonelli comunica, anche con un certo entusiasmo, che Moreno aveva in preparazione il ritorno di Supermike. Che fine ha fatto?
Però, poiché il fine giustifica i mezzi, quello era certamente il modo più sicuro per liberare tutti gli schiavi prigionieri nella miniera, considerando che le leggi di allora, ancora schiaviste, non avrebbero consentito una denuncia con arresto dei colpevoli.
Diciamo che ogni tanto ci può stare uno Zagor così. Del resto ce lo aveva già fatto vedere Nolitta in una sua vecchia storia: "Il fiore che uccide".
Molto belli i disegni del compianto Pepe.
Voto alla storia: 8,4
Voto ai disegni: 8,5
P.S. comunicazione importantissima: nella posta del primo albo, S. Bonelli comunica, anche con un certo entusiasmo, che Moreno aveva in preparazione il ritorno di Supermike. Che fine ha fatto?
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Hernan Cortes
Andrea67- PROFETA DI ZTN
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Re: Fuga per la libertà (n.415/416)
Di programmi trasmessi in TV nella mia infanzia non ho grandi ricordi. Mi è però rimasto impresso uno sceneggiato che la Rai trasmise a partire dai primi di settembre del 1978: si intitolava “Radici”.
Chi ha la mia età forse lo ricorda: raccontava la vera storia di un giovane africano, Kunta Kinte, catturato dagli schiavisti e venduto in America. Il suo padrone gli cambiò il nome in Toby e cercò di piegare la sua fierezza senza mai riuscirci: Kunta Kinte tentò di fuggire ripetutamente, finché il padrone gli amputò una parte del piede per impedirgli di correre. Kunta comunque si “sposò” con un'altra schiava e dalla loro unione nacque una bimba che chiamarono Kizzy.
Rileggendo “Fuga per la libertà” mi è tornato in mente quello sceneggiato, cui, a giudicare dai nomi dei protagonisti, penso che Burattini si sia ispirato (o al libro da cui è stato tratto), almeno per la prima parte, ricavandone una bellissima storia avvincente fino alla fine, sorretta da un'ottima sceneggiatura.
Zagor è qui al top: pronto a lottare contro tutti per la libertà di un uomo. Determinato, scaltro, coriaceo alla fine riesce a raggiungere il battello che dovrebbe portare in salvo Toby, la sua famiglia e gli altri schiavi fuggitivi.
Ma qui un colpo di scena ribalta la prospettiva. In realtà i poveri neri sono caduti dalla padella nella brace: anziché andare al nord, il battello consegna il suo carico umano a gente ancora più priva di scrupoli dei precedenti padroni, gente che sfrutterà fino alla morte i nuovi arrivati nelle miniere di zolfo.
Solo Zagor può impedire un simile scempio e lo fa nel modo più definitivo: facendo saltare per aria i colpevoli. E' questa una scelta obbligata: Zagor sa che non può consegnarli alla giustizia, perché nessuno si preoccuperebbe degli schiavi maltrattati o morti. Questa volta deve sporcarsi le mani e lo fa senza dubbi o rimorsi.
Nulla ci è detto degli schiavi rimasti nella miniera, ma ci piace pensare che, morto il padrone, siano riusciti a sopraffare le ormai demotivate guardie e a riconquistare la libertà.
Anche Cico riacquista per un momento quell'intraprendenza che nei primi numeri gli aveva tante volte fatto salvare Zagor: veramente ingegnoso il modo in cui riesce a consentire all'amico e a Toby di uscire dalla grotta dove erano finiti in trappola.
Il tutto è raccontato magistralmente dal bravissimo Pepe, un disegnatore che personalmente ho sempre apprezzato moltissimo e la cui versione di Zagor trovo tutt'oggi una delle più riuscite ed autorevoli.
Voto alla storia: 9
Voto ai disegni: 9
Chi ha la mia età forse lo ricorda: raccontava la vera storia di un giovane africano, Kunta Kinte, catturato dagli schiavisti e venduto in America. Il suo padrone gli cambiò il nome in Toby e cercò di piegare la sua fierezza senza mai riuscirci: Kunta Kinte tentò di fuggire ripetutamente, finché il padrone gli amputò una parte del piede per impedirgli di correre. Kunta comunque si “sposò” con un'altra schiava e dalla loro unione nacque una bimba che chiamarono Kizzy.
Rileggendo “Fuga per la libertà” mi è tornato in mente quello sceneggiato, cui, a giudicare dai nomi dei protagonisti, penso che Burattini si sia ispirato (o al libro da cui è stato tratto), almeno per la prima parte, ricavandone una bellissima storia avvincente fino alla fine, sorretta da un'ottima sceneggiatura.
Zagor è qui al top: pronto a lottare contro tutti per la libertà di un uomo. Determinato, scaltro, coriaceo alla fine riesce a raggiungere il battello che dovrebbe portare in salvo Toby, la sua famiglia e gli altri schiavi fuggitivi.
Ma qui un colpo di scena ribalta la prospettiva. In realtà i poveri neri sono caduti dalla padella nella brace: anziché andare al nord, il battello consegna il suo carico umano a gente ancora più priva di scrupoli dei precedenti padroni, gente che sfrutterà fino alla morte i nuovi arrivati nelle miniere di zolfo.
Solo Zagor può impedire un simile scempio e lo fa nel modo più definitivo: facendo saltare per aria i colpevoli. E' questa una scelta obbligata: Zagor sa che non può consegnarli alla giustizia, perché nessuno si preoccuperebbe degli schiavi maltrattati o morti. Questa volta deve sporcarsi le mani e lo fa senza dubbi o rimorsi.
Nulla ci è detto degli schiavi rimasti nella miniera, ma ci piace pensare che, morto il padrone, siano riusciti a sopraffare le ormai demotivate guardie e a riconquistare la libertà.
Anche Cico riacquista per un momento quell'intraprendenza che nei primi numeri gli aveva tante volte fatto salvare Zagor: veramente ingegnoso il modo in cui riesce a consentire all'amico e a Toby di uscire dalla grotta dove erano finiti in trappola.
Il tutto è raccontato magistralmente dal bravissimo Pepe, un disegnatore che personalmente ho sempre apprezzato moltissimo e la cui versione di Zagor trovo tutt'oggi una delle più riuscite ed autorevoli.
Voto alla storia: 9
Voto ai disegni: 9
Ultima modifica di strepa il Mer 17 Giu 2015, 08:07 - modificato 1 volta.
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Re: Fuga per la libertà (n.415/416)

fuga per la libertà
numeri 415 e 416, testi burattini, disegni pepe e della monica
"buona la seconda" per burattini, dopo la modesta storia con liberty sam, questa invece è praticamente perfetta per me
perfetto equilibrio tra scene d'azione e pause riflessive, tra drammaticità e divertimento, perfetto commiato per pepe
l'icona dello zagor granitico di burattini: lui in catene che guarda in cagnesco l'aguzzino, mentre questo gli solleva il volto con la pala
anche cico più risoluto del solito, anche se iniziative del genere le prendeva anche nolitta, ad esempio in "condanna a morte"
il finale non è da zagor, ma ci può stare in una storia in cui l'utopia zagoriana è alle prese con il razzismo legalizzato
i travestimenti sono senza dubbio da zagor, e gli autori attuali dovrebbero ricordarselo: "in fondo lo spirito con la scure è un pò attore"
lo scafista baxter ricorda il capitano seabrook e addirittura si spaccia per capo di una "organizzazione non governativa"
a posteriori, risulta beffardo anche il finale in cui zagor spedisce i fuggiaschi a casa dei cherokee, che di lì a poco verranno deportati...
da segnalare alcune pagine disegnate da della monica, all'inizio e a cavallo tra primo e secondo albo
da ricordare anche la quadrupla con l'infernale solfatara
stupenda la prima copertina
voto 9+
Ultima modifica di Kramer76 il Gio 21 Ott 2021, 09:06 - modificato 7 volte.
Kramer76- Vincitore Champions league/Europa league/Supercoppa/Europeo
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Data d'iscrizione : 19.01.15
Re: Fuga per la libertà (n.415/416)
strepa ha scritto:
Ma qui un colpo di scena ribalta la prospettiva. In realtà i poveri neri sono caduti dalla padella nella brace: anziché andare al nord, il battello consegna il suo carico umano a gente ancora più priva di scrupoli dei precedenti padroni, gente che sfrutterà fino alla morte i nuovi arrivati nelle miniere di zolfo.
Per me non è stato nessun colpo di scena, ho sempre pensato che questo battelliere non era assolutamente un poco di buono e aveva il suo tornaconto; uno che si parte dal Nord degli USA per venire a Sud a liberare degli schiavi- con tutti i rischi in cui poteva incappare-avevo intuito che non lo facesse certo per beneficienza.

La storia è abbastanza lineare, senza punti morti, molto scorrevole. Entra subito nel vivo con Zagor che di impulso libera Toby e poi parte la fuga e i relativi inseguimenti.
Mi ha fatto piacere vedere uno Zagor "politicamente scorretto"(che auspico molto più spesso) che prende in prestito la canoa di quel pescatore prendendolo anche in giro e dandogli una botta in testa senza troppi complimenti, o che quando una carogna di turno annega nelle sabbie mobili non sta lì a disperarsi.

Zagor che gioca bene anche d'astuzia: ottima la trovata del travisamento prendendo in uso i vestiti del passante ucciso, nonché la trappola nel finale che mette in pratica. Bene anche Cico risoluto, quando interviene in aiuto di Zagor mandando in frantumi il ponte facendolo esplodere, un messicano che prende anche l'iniziativa ogni tanto come quando invita i compagni di viaggio a muoversi.
Sui dialoghi c'è un'anomalia(ma è un'inezia per carità): Toby che una volta esclama "per gli dei", un'altra volta parla di "Il cielo e Dio". O sei cattolico o protestante, oppure animista.
Curiosità: Fred uno degli schiavisti al soldo di Lee, è quasi identico a Luke, uno dei banditi che appare in "La maledizione di Tonka",

guarda caso sempre disegnata da Pepe che anche in questa storia sforna un'ottima prova con i suoi chiaroscuri netti e uno Zagor massiccio.

Storia: 8
Disegni: 8,5
Walter Dorian- FORUMISTA MAXIMUS
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Re: Fuga per la libertà (n.415/416)
Discreta storia molto scorrevole e lineare con tematiche storiche approfondite ma già sfruttate piuttosto spesso ( i mercanti di schiavi/ Liberty Sam e ci sarà in seguito La terra della libertà) lo stesso Baxter ricorda molto il Seabrook di Libertà o morte e il suo tradimento non sorprende affatto perché che sia una carogna ce l'ha scritto in faccia.
Per quanto mi riguarda non riesco a capire come possa piacere lo Zagor scorretto che sfotte pure il pescatore dopo avergli sottratto la barca, ci sta invece il finale in cui fa saltare per aria i malviventi sapendo di non poterli consegnare alla giustizia.
Mi sembra incongrua la punizione del taglio di un piede auspicata dal padrone in caso di recupero dello schiavo, in questo caso sarebbe problematico continuare a sfruttarlo sul lavoro e improbabile la vendita.
Buona prova del compianto Pepe ai disegni.
VOTO 6/7
Per quanto mi riguarda non riesco a capire come possa piacere lo Zagor scorretto che sfotte pure il pescatore dopo avergli sottratto la barca, ci sta invece il finale in cui fa saltare per aria i malviventi sapendo di non poterli consegnare alla giustizia.
Mi sembra incongrua la punizione del taglio di un piede auspicata dal padrone in caso di recupero dello schiavo, in questo caso sarebbe problematico continuare a sfruttarlo sul lavoro e improbabile la vendita.
Buona prova del compianto Pepe ai disegni.
VOTO 6/7
Ospite- Ospite
Re: Fuga per la libertà (n.415/416)
Marco65 ha scritto:
Per quanto mi riguarda non riesco a capire come possa piacere lo Zagor scorretto che sfotte pure il pescatore dopo avergli sottratto la barca
Mi piace quello Zagor che si libera di quella pietà che a volte lo contraddistingue, non mi crea disagio. Basta poi che nei comportamenti rimanga eroico.
Walter Dorian- FORUMISTA MAXIMUS
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Re: Fuga per la libertà (n.415/416)
Bellissima storia, una fuga memorabile e piena di pura azione.
A me piacque molto anche il finale : dobbiamo tenere in considerazione che zagor aveva a che fare con canaglie della peggior specie, veri rifiuti umani senza alcun scrupolo, che non avrebbero certo cessato la loro attività di mercanti di carne umana.
Quindi, secondo me, non è vero che è stata travisata la psicologia zagoriana : zagor, per atonomasia, è il difensore dei deboli e della gente oppressa, di conseguenza, visto che nessun giudice avrebbe condannato gli schiavisti, altre persone di colore avrebbero sicuramente subito gli stessi torti dei salvati.
Di conseguenza, viste le premesse, l'unica soluziore che poteva garantire un futuro migliore a centinaia di persone di colore era la soppressione degli schiavisti.
Tutti siamo consci che, se possibile, zagor preferisce altre soluzioni meno cruente, ma in questo caso non c'erano alternative
A me piacque molto anche il finale : dobbiamo tenere in considerazione che zagor aveva a che fare con canaglie della peggior specie, veri rifiuti umani senza alcun scrupolo, che non avrebbero certo cessato la loro attività di mercanti di carne umana.
Quindi, secondo me, non è vero che è stata travisata la psicologia zagoriana : zagor, per atonomasia, è il difensore dei deboli e della gente oppressa, di conseguenza, visto che nessun giudice avrebbe condannato gli schiavisti, altre persone di colore avrebbero sicuramente subito gli stessi torti dei salvati.
Di conseguenza, viste le premesse, l'unica soluziore che poteva garantire un futuro migliore a centinaia di persone di colore era la soppressione degli schiavisti.
Tutti siamo consci che, se possibile, zagor preferisce altre soluzioni meno cruente, ma in questo caso non c'erano alternative
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