Una pallottola per Kelso (n.409/410)

Soggetto e sceneggiatura: Maurizio Colombo
Disegni: Maurizio Dotti
Copertina: Gallieno Ferri

Zagor va nel Sud degli States, chiamato da un vecchio amico, un ex scout di nome Bob. La regione è sull’orlo di una guerra indiana, causata da una banda di desperados che uccide uomini bianchi facendo apparire i delitti come opera dei pacifici indiani Creek. Il leader dei criminali è un feroce assassino, chiamato Kelso…
Grazie alle rivelazioni di Blevins, un ex soldato diventato prete, si apre uno squarcio sul passato di Kelso. Il sanguinario desperado era un ufficiale dell'esercito, divorato dall'odio per gli indiani, al punto che, un giorno, i suoi scout pellerossa si ribellarono, crivellandolo di colpi. Ma Kelso è sopravvissuto, trasformandosi in una inarrestabile macchina di morte!

Il topic nel vecchio forum : http://ramath.forumup.it/viewtopic.php?t=5127&highlight=&mforum=ramath

grande Dotti

wakopa ha scritto:

..eccezionale ..

E invece a me Dotti non è piaciuto molto. Disegni molto sporchi ed imprecisi.

ve li meritate i disegnatori ingessati(senza fare nomi...)

Andrea67 ha scritto:E invece a me Dotti non è piaciuto molto. Disegni molto sporchi ed imprecisi.

Quindi adesso Dotti è diventato bravo????
Va bene, non me ne ero accorto, ma mantengo il mio giudizio.

P.S. Correggo "bravo" con "adatto".

Andrea67 ha scritto:Quindi adesso Dotti è diventato bravo????
Va bene, non me ne ero accorto, ma mantengo il mio giudizio.

P.S. Correggo "bravo" con "adatto".

... scusami Andrea ma Dotti non ti piace neanche su Tex ??? a parer mio el Supremo e' un Gioiello a livello grafico ( anche di storia ) non hai mai visto un Dampyr disegnato da Dotti .... E' davvero uno spettacolo ; provare per credere ..

toro seduto ha scritto:

Andrea67 ha scritto:Quindi adesso Dotti è diventato bravo????
Va bene, non me ne ero accorto, ma mantengo il mio giudizio.

P.S. Correggo "bravo" con "adatto".

... scusami Andrea ma Dotti non ti piace neanche su Tex ??? a parer mio el Supremo e' un Gioiello a livello grafico ( anche di storia ) non hai mai visto un Dampyr disegnato da Dotti .... E' davvero uno spettacolo ; provare per credere ..

Hai ragione! Su Tex mi è piaciuto, e anche tanto (ho dato 9 ai suoi disegni), quindi confermo che non lo ritengo adatto a Zagor. Almeno su questa storia così mi è sembrato.

Buonissima storia western, con ottimi personaggi, soprattutto Kelso che si rivela un ottimo nemico!
Mi è piaciuto anche Bob il guercio, divertente qualche scambio di battute con Cico, bellissima la gag finale quando Cico gli da fuoco al capello
Ottimi i disegni di Dotti, peccato che i volti di Zagor e Cico sono completamente differenti...
voto storia: 7
voto disegni: 7.5

Sicuramente una bella storia...di Tex però.
Dialoghi sicuramente non da Zagor, un personaggio (Bob), che non solo non si sa da dove sia uscito, ma che ricorda molto Damned Dick, un cattivo tanto cattivo da risultare irreale, un esercito spuntato dal nulla (all'inizio erano solo cinque gli uomini di Kelso), ma quanti soldi aveva il padre di Kelso?
Disegni troppo sporchi e confusi, nonostante siano precisi, come ha scritto qualcuno, nelle divise e nei cinturoni. Peccato che non lo siano nei volti dei protagonisti.
In conclusione, storia cruda e realistica, molto Texiana e quindi western, genere che adoro anche in Zagor (si può prendere ad esempio la storia successiva a questa per capire come si deve intendere il west in Zagor se proprio non vogliamo scomodare Nolitta), ma scritta molto male per far parte di questa saga. Comunque sufficiente!

Voto alla storia: 6,8
Voto ai disegni: 7

Dopo “Lampo mortale”, Colombo torna ai testi di Zagor con una storia di vendetta, prettamente western, ben congegnata, (s)gradevole, cruda e violentissima.
Concordo con Andrea67: questo non è Zagor, ma Tex. Negli atteggiamenti, nei dialoghi il protagonista richiama più il ranger che non lo Spirito con la scure che conosciamo.
Tuttavia la vicenda è scorrevole, i dialoghi spesso originali e divertenti, con battute inedite su Zagor e belle scene comiche (come quella del saloon dove il proprietario minaccia di suicidarsi, ad esempio, o la gag finale di Cico che butta il sigaro acceso sulla tesa del cappello nuovo di Bob, facendolo infuriare).
Il titolo è azzeccatissimo anche se non è chiaro a chi si riferisca: agli uomini di Kelso che fanno strage di indiani e bianchi o a Zagor e Bob che fanno strage degli uomini di Kelso?
Qualche appunto a Colombo va fatto: chi è questo Bob il Guercio, che sembra un amicone di Zagor? Com'è possibile che i Creek non reagiscano alle scorrerie di Kelso che trucida interi villaggi? Perché il comandante dell'esercito non interviene di persona con i suoi uomini per punire pretestuosamente i Creek, ma lascia che a farlo sia Kelso? Se, come spiega alla resa dei conti, il suo scopo è di fare carriera sfruttando la repressione dei Creek non può mica prendersi il merito di Kelso, ma deve essere lui a guidare le operazioni, cosa che si guarda bene dal fare...
Anche i disegni di Dotti non mi convincono appieno: il tratto è a volte accurato, a volte approssimativo, i volti e il corpi dei personaggi sono troppo spesso imprecisi, se non addirittura irriconoscibili.

Voto alla storia: 6,5
Voto ai disegni: 6+

una pallottola per kelso
numeri 409 e 410, testi colombo, disegni dotti
è rinascimento zagoriano inoltrato, ma l'ombra di toninelli aleggia su questo felice periodo zagoriano più di quanto si possa pensare...
ambientazione texiana (o spaghetti western come "lampo mortale"), l'iperviolenza dei cacciatori di scalpi, le uniformi realistiche, il "pard" bob
ma, a differenza che nel medioevo zagoriano, zagor è in forma e soprattutto lo è cico, maltrattato dal pard guercio, ma non dall'autore
molto bella la scena in chiesa con la statua dell'arcangelo michele, bello anche l'elogio metafumettistico tributatogli dal biografo eastwoodiano
è uno zagor moderno nella forma e nella sostanza: kelso, più che ben stevens, ricorda preacher e vento mortale, razzista per il gusto di esserlo
bello cattivo l'inizio, con il giudice/maggiore che legge "l'ultimo dei mohicani", la violenza inenarrabile, ma solo suggerita, su janice
anche bob non scherza, impiccando il sergente alla fine, mentre l'iguana "satana" finisce calpestata dai cavalli
inevitabilmente i dialoghi sono texiani ("i chierichetti"), ma innaffiati da uno scatenato citazionismo alla marolla e dalla coralità boselliana
lo zagor di dotti, soprattutto nel primo albo, è poco riuscito, quasi rinuncia a farlo bene, ricorda cubbino o l'allievo mangiantini...
si sente la mancanza del correttore pepe... ma, per il resto, i disegni sono eccelsi, della stessa categoria degli andreucci, ricchi di dettagli
vedi ad esempio gli indiani, la tavolata con il prete, la posa di cico, zagor in braccia conserte, bob spaparanzato, il cavallo caduto in trappola
spassoso il dettaglio dello striscione con "happy birthday judge" e la "p" aggiunta successivamente
troppo spoglia la prima copertina, con uno zagor strano, anche kelso non è venuto tanto bene...

voto 9+

Storia stupenda, tra le migliori del genere puramente western. Zagor inoltre e' un vero duro, in certi frangenti sembra tex willer, le battute sono eccezionali, crude e dure, mi ricordarono quelle dei mitici films di sergio leone quali la triologia di "per un pugno di dollari".
Anche i nemici sono ostici, molto carismatici e ben caratterizzati, in questo albo non ho trovato un difetto, grande colombo!!!!

Anche i disegni di dotti sono di altissimo livello e contribuiscono alla buona riuscita di questo racconto.

Andrea67 ha scritto:Quindi adesso Dotti è diventato bravo????
Va bene, non me ne ero accorto, ma mantengo il mio giudizio.

P.S. Correggo "bravo" con "adatto".

Quoto

Non riesco proprio a riconoscere Zagor in questo tipo di storie in cui prevale un linguaggio texiano ridondante soprattutto nei duetti con un improbabile amico di un lontano passato e che sembra uscito anch'esso da una storia di aquila della notte.
Il nemico ha un certo fascino, ma si occupa di Zagor solo marginalmente, una pallotola dell'eroe che come dice il titolo dell'albo mette fine piuttosto banalmente alla sua esistenza.
Dialoghi frettolosi e uccisioni in serie male evidenziate anche a causa di disegni che non gradisco.
VOTO 6 POLITICO
Agli appassionati del genere può piacere.