Paura sull'Alta Sierra (n.401/402)
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Paura sull'Alta Sierra (n.401/402)


Soggetto e sceneggiatura: Stefano Marzorati
Disegni: Roberto D'Arcangelo
Copertina: Gallieno Ferri
Un serial killer si aggira sulle montagne. Attacca i trapper della regione del Green River e li uccide, gettandoli nelle fauci dei suoi feroci cani. Ha rapito il marito di Joanna Ashley e lo tortura selvaggiamente: più che un uomo, una belva assetata di sangue!
Zagor, Cico, Doc e Joanna giungono in un luogo desolato chiamato Golgotha. Un allucinante villaggio popolato di relitti umani, il cui leader è lo spietato Eldon Jarret. E c'è un misterioso legame fra Jarret e il selvaggio serial killer delle montagne .
Ultima modifica di Admin il Lun 30 Mag 2016, 02:49 - modificato 1 volta.
Re: Paura sull'Alta Sierra (n.401/402)
Il topic nel vecchio forum : http://ramath.forumup.it/viewtopic.php?t=4640&highlight=&mforum=ramath
Re: Paura sull'Alta Sierra (n.401/402)
L'esordio di Marzorati e D'Arcangelo è una storia che può essere divisa in due parti ben distinte.
La prima è la caccia al killer che fa strage di trapper e indiani sulle Skull Mountains: dopo un avvio un po' lento, va dato atto allo sceneggiatore di essere riuscito a creare una certa tensione narrativa, anche in virtù di più sequenze agghiaccianti e cruente. Dall'arrivo di Zagor e Cico a Fort Bridger le domande si moltiplicano: chi uccide i mountain men? Perché? Perché invece risparmia Jonathan Ashley? Quale legame ha l'assassino con i lupi?
Inoltre, si intuisce che il nemico è scaltro e conosce molto bene il territorio e non sarà facile stanarlo.
La seconda parte ruota intorno a Golgotha, un paese non lontano da Fort Bridger. Gli abitanti di Fort Bridger, però, ignorano dell'esistenza di Golgotha e viceversa (e questo è uno dei punti meno credibili della vicenda).
Di colpo i Nostri si ritrovano catapultati in una situazione completamente diversa ma comunque angosciante: il paese è abitato da gente non proprio finita comandata da un pazzo sanguinario e sadico.
Il limite principale di questa storia sta proprio qui: le due vicende dovrebbero essere una sola, ma il collegamento tra loro e la motivazione della furia omicida di Caleb sono deboli, insoddisfacenti.
Apprendiamo infatti da Ashley che Caleb a causa delle angherie subite in gioventù è impazzito ed odia tutto il genere umano.
Tutto qui? E i lupi che c'entrano (ed ad un certo punto che fine fanno)? E le letture deliranti?
Insomma, per quanto non manchino diversi spunti interessanti, la storia non si può dire completamente riuscita.
Peccato, perché Marzorati aveva caratterizzato bene i personaggi, i dialoghi erano buoni (notevole quello tra Zagor e Joanna nella foresta sulla vita dei mountain men e di Zagor), certe situazioni intriganti (Cico affabulatore che spaventa i compagni con le storie del terrore).
Godibile anche la prova di D'Arcangelo il cui tratto richiama moltissimo quello di Milazzo: abbastanza riusciti i volti, belle le sequenze nella neve...
Voto alla storia: 6,5
Voto ai disegni: 7+
La prima è la caccia al killer che fa strage di trapper e indiani sulle Skull Mountains: dopo un avvio un po' lento, va dato atto allo sceneggiatore di essere riuscito a creare una certa tensione narrativa, anche in virtù di più sequenze agghiaccianti e cruente. Dall'arrivo di Zagor e Cico a Fort Bridger le domande si moltiplicano: chi uccide i mountain men? Perché? Perché invece risparmia Jonathan Ashley? Quale legame ha l'assassino con i lupi?
Inoltre, si intuisce che il nemico è scaltro e conosce molto bene il territorio e non sarà facile stanarlo.
La seconda parte ruota intorno a Golgotha, un paese non lontano da Fort Bridger. Gli abitanti di Fort Bridger, però, ignorano dell'esistenza di Golgotha e viceversa (e questo è uno dei punti meno credibili della vicenda).
Di colpo i Nostri si ritrovano catapultati in una situazione completamente diversa ma comunque angosciante: il paese è abitato da gente non proprio finita comandata da un pazzo sanguinario e sadico.
Il limite principale di questa storia sta proprio qui: le due vicende dovrebbero essere una sola, ma il collegamento tra loro e la motivazione della furia omicida di Caleb sono deboli, insoddisfacenti.
Apprendiamo infatti da Ashley che Caleb a causa delle angherie subite in gioventù è impazzito ed odia tutto il genere umano.
Tutto qui? E i lupi che c'entrano (ed ad un certo punto che fine fanno)? E le letture deliranti?
Insomma, per quanto non manchino diversi spunti interessanti, la storia non si può dire completamente riuscita.
Peccato, perché Marzorati aveva caratterizzato bene i personaggi, i dialoghi erano buoni (notevole quello tra Zagor e Joanna nella foresta sulla vita dei mountain men e di Zagor), certe situazioni intriganti (Cico affabulatore che spaventa i compagni con le storie del terrore).
Godibile anche la prova di D'Arcangelo il cui tratto richiama moltissimo quello di Milazzo: abbastanza riusciti i volti, belle le sequenze nella neve...
Voto alla storia: 6,5
Voto ai disegni: 7+
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Re: Paura sull'Alta Sierra (n.401/402)
In effetti, ci sono troppe domande senza risposta in questa storia, che è comunque godibile, ma che poteva dare molto di più.
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Hernan Cortes
Andrea67- PROFETA DI ZTN
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Re: Paura sull'Alta Sierra (n.401/402)
i danni dello spiegazionismo

wakopa- Vincitore COPPA ITALIA
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Re: Paura sull'Alta Sierra (n.401/402)
Storia che a me è molto piaciuta! Molto inquietante a tratti... tra la famiglia Garrett e questo spietato assassino Caleb. Confermo anch'io per alcuni punti negativi della storia, quelli citati da Strepa, peccato perchè il mio voto sarebbe stato molto più alto!
Ho molto apprezzato la presenza di Doc nella storia.
I disegni di D'Arcangelo mi sono sempre piaciuti, e poi a colori son molto migliorati
voto storia: 7.5
disegni: 8
Ho molto apprezzato la presenza di Doc nella storia.
I disegni di D'Arcangelo mi sono sempre piaciuti, e poi a colori son molto migliorati

voto storia: 7.5
disegni: 8
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Re: Paura sull'Alta Sierra (n.401/402)
Lo vedi? In questa storia che ci voleva, non ce n'è.wakopa ha scritto:i danni dello spiegazionismo![]()
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Hernan Cortes
Andrea67- PROFETA DI ZTN
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Re: Paura sull'Alta Sierra (n.401/402)

paura sull'alta sierra
numeri 401 e 402, testi marzorati, disegni d'arcangelo
sorprendente questa toccata e fuga di marzorati, il primo albo è un gioiellino, il secondo un pò meno però ha un finale distruttivo
la confezione "glaciale" è quella che ha fatto le fortune del "rinascimento zagoriano", ma ci sono tracce di toninelli (gli sgorbi di golgotha)
più che di toninelli, trattasi in realtà di citazione cinematografica, è una "famiglia" da film horror come quella dei naufragatori rauchiani
storia macabra: i lupi che pasteggiano con membra umane, il ladro assiderato, la squaw nel camino, il tale che va in giro con la moglie morta
caleb è un ottimo personaggio che ruba la scena a tutti, anche a zagor, con i suoi trucchi alla "rambo", i mocassini da grizzly e il monologo
i dialoghi sono talvolta addirittura "lirici", vedi la riflessione di joanna (altro bel personaggio) sui trappers che è anche la chiave di tutto
"spogliati delle fattezze umane per assumere quelle delle prede, sguardo inquieto e sfuggente, come lupi spintisi troppo lontano dai loro rifugi"
riflessione, peraltro, accompagnata da una bella vignetta in cui due trappers sembrano provare gusto mentre scuoiano un'alce
simpatica anche la sfida tra cico e il trapper su chi racconta la storia più paurosa, cico racconta "vendetta vudu" mimando uno zombi
nei disegni ci sono già tutti i difetti che porteranno bonelli ad allontanare d'arcangelo (ad esempio uno zagor bruttino)
però è indubbio che siano ancora più che accettabili, anzi adatti al tipo di storia
buone copertine
voto 8
Ultima modifica di Kramer76 il Lun 09 Ago 2021, 12:07 - modificato 16 volte.
Kramer76- Vincitore Champions league/Europa league/Supercoppa/Europeo
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Re: Paura sull'Alta Sierra (n.401/402)
Kramer76 ha scritto:paura sull'alta sierra di Marzorati è una di quelle storie "straculte", tipo de angelis, colombo...
sono soprattutto i dialoghi di questi autori ad avere una marcia in piu',salta all'orecchio o al'occhio

wakopa- Vincitore COPPA ITALIA
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Re: Paura sull'Alta Sierra (n.401/402)
Prima ed ultima di Marzorati, ed è un peccato perchè, almeno da questa prova, le premesse per fare bene c'erano tutte.
Il primo albo è bellissimo, pieno di suspence e di personaggi, che ci vengono presentati uno per uno. Poi, arrivati a Golgotha - a proposito, è molto strano che nessuno conoscesse l'esistenza di quella comunità - vi è la solita accolita di mostri, secondo un clichè forse un pò troppo abusato negli ultimi tempi, ma che fa sempre presa sul lettore.
Il finale, purtroppo, è troppo affrettato, si risolve tutto in 6/8 tavole, quando ce ne voleva almeno il triplo per rendere al meglio la fine dei "cattivi", che cadono in maniera troppo anonima.
Nel complesso, comunque, buona storia.
I disegni di D'Arcangelo, anche lui all'esordio, migliori nettamente delle sue successive prove. Ho notato come, nel primo albo, disegni uno Zagor con la faccia più piena, per poi renderla più sfilacciata come al suo solito. Non ho capito il perchè di questo cambiamento visto che rendeva molto meglio all'inizio.
Voto alla storia: 7,6
Voto ai disegni: 6,5
Il primo albo è bellissimo, pieno di suspence e di personaggi, che ci vengono presentati uno per uno. Poi, arrivati a Golgotha - a proposito, è molto strano che nessuno conoscesse l'esistenza di quella comunità - vi è la solita accolita di mostri, secondo un clichè forse un pò troppo abusato negli ultimi tempi, ma che fa sempre presa sul lettore.
Il finale, purtroppo, è troppo affrettato, si risolve tutto in 6/8 tavole, quando ce ne voleva almeno il triplo per rendere al meglio la fine dei "cattivi", che cadono in maniera troppo anonima.
Nel complesso, comunque, buona storia.
I disegni di D'Arcangelo, anche lui all'esordio, migliori nettamente delle sue successive prove. Ho notato come, nel primo albo, disegni uno Zagor con la faccia più piena, per poi renderla più sfilacciata come al suo solito. Non ho capito il perchè di questo cambiamento visto che rendeva molto meglio all'inizio.
Voto alla storia: 7,6
Voto ai disegni: 6,5
Ultima modifica di Andrea67 il Dom 07 Apr 2019, 00:32 - modificato 1 volta.
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Hernan Cortes
Andrea67- PROFETA DI ZTN
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Re: Paura sull'Alta Sierra (n.401/402)

Bella storia, con qualche passaggio poco chiaro e che l'autore lascia irrisolto che la rovina un po: per esempio, quando Zagor ritrova Jonathan dentro la capanna di Caleb lo riconosce subito, come faceva a sapere che si trattava di lui ? Non mi sembra proprio che lo aveva visto in foto, né poteva sapere che era rimasto vivo.
Sembra molto strano che uno che odia tutto il genere umano risparmi Jonathan solo per alleviare la sua solitudine quando come compagni aveva scelto i lupi.

A parte queste due incongruenze comunque, è una storia che si fa leggere benissimo. La prima parte con la partenza per le montagne innevate e carica di mistero e tensione, Marzorati svela un po' troppo presto che a compiere certi omicidi è una creatura umana, ma ciò non spezza quella tensione che si viene a creare.
Poi la seconda parte con l'incontro con la comunità di Golgotha tende ad accrescere ancora di più l'atmosfera sinistra della storia, perché l'idea di questa cittadella di reietti psicopatici comandati da quella carogna del sindaco è molto bella

Molto concitato e intenso il finale: la fuga da Golgotha, prima Doc e poi Zagor feriti gravemente, la lotta tra due fuochi tra Caleb e il Sindacco e famiglia, col primo che alla fine si vendica sul secondo. Un po' compresso ma nulla è lasciato al caso in questo finale.

Buoni anche i comprimari della spedizione(anche se 3 si somigliavano un po' troppo). Ottimo il personaggio di Johanna che oltre ad essere una bella donna, si dimostra coraggiosa ad affrontare sia una tragedia per ritrovare il marito, sia nell'affrontare i pregiudizi maschilisti degli uomini di montagna della spedizione.
Peccato per Marzorati, che avrebbe meritato altre possibilità.
Di D'arcangelo non mi sono mai piaciuti i suoi Zagor e Cico, ma con quel chiaroscuro molto forte, dà a questa storia quella giusta atmosfera sinistra.
STORIA: 7+
DISEGNI: 6
Walter Dorian- FORUMISTA MAXIMUS
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Re: Paura sull'Alta Sierra (n.401/402)
Questo racconto mi piacque molto, in tutta l'avventura si respirava un'atmosfera molto inquietante. Bellissima la caratterizzazione del capo dell'allucinante villaggio e dei relitti umani che vi vivevano, anche il killer era veramente terrificante e schizzato.
L'ho gia' riletto 2 o 3 volte, e sempre con molto piacere.
E' un peccato che marzorati non abbia più scritto per zagor
L'ho gia' riletto 2 o 3 volte, e sempre con molto piacere.
E' un peccato che marzorati non abbia più scritto per zagor
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Re: Paura sull'Alta Sierra (n.401/402)
Discreta storia un po' penalizzata dai disegni. I comprimari vengono presentati ad uno ad uno ma in certe scene si stenta a riconoscerli.
L'atmosfera inquietante della prima parte genera un senso d'angoscia, tanto da far pensare a qualcosa di sopranaturale che viene però poi a scemare con lo scorrere delle pagine.
L'improbabile cittadella di Golgotha è in effetti un po' fuori contesto ma i suoi abitanti sono così deliranti che quasi lo giustificano
Inspiegabile il fatto che Caleb aspetti così tanto prima di compiere la sua vendetta, prendendosela prima per così tanto tempo con chi gli capita sotto tiro, semmai la sua pazzia avrebbe dovuto generare il percorso contrario.
Infastidisce inoltre che i personaggi muoiano come le mosche, a volte senza che nemmeno si sprechi una parola per loro.
Bene il personaggio femminile e la prima copertina ma il finale è troppo compresso e che fine fanno i lupi?
VOTO 6+
L'atmosfera inquietante della prima parte genera un senso d'angoscia, tanto da far pensare a qualcosa di sopranaturale che viene però poi a scemare con lo scorrere delle pagine.
L'improbabile cittadella di Golgotha è in effetti un po' fuori contesto ma i suoi abitanti sono così deliranti che quasi lo giustificano

Inspiegabile il fatto che Caleb aspetti così tanto prima di compiere la sua vendetta, prendendosela prima per così tanto tempo con chi gli capita sotto tiro, semmai la sua pazzia avrebbe dovuto generare il percorso contrario.
Infastidisce inoltre che i personaggi muoiano come le mosche, a volte senza che nemmeno si sprechi una parola per loro.
Bene il personaggio femminile e la prima copertina ma il finale è troppo compresso e che fine fanno i lupi?
VOTO 6+
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Re: Paura sull'Alta Sierra (n.401/402)
strepa ha scritto:
Godibile anche la prova di D'Arcangelo il cui tratto richiama moltissimo quello di Milazzo: abbastanza riusciti i volti, belle le sequenze nella neve...

wakopa- Vincitore COPPA ITALIA
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Re: Paura sull'Alta Sierra (n.401/402)
beh a colori non è male D'Arcangelo...
La ricordo come una bella storia questa. Marzorati ha scritto anche alcuni bellissimi Mister No e una storia doppia di Nathan Never (più varie rubriche sui vecchi e gloriosi Almanacchi) e secondo me aveva un notevole talento come sceneggiatore. Peccato che non ci abbia riprovato su Zagor.
La ricordo come una bella storia questa. Marzorati ha scritto anche alcuni bellissimi Mister No e una storia doppia di Nathan Never (più varie rubriche sui vecchi e gloriosi Almanacchi) e secondo me aveva un notevole talento come sceneggiatore. Peccato che non ci abbia riprovato su Zagor.
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Re: Paura sull'Alta Sierra (n.401/402)
Ma che è saltato in mente all'editore di togliere 'sto disegnatore e mettere al suo posto "Mano Tremante con matite non cancellate e sbavature nei disegni"?
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Re: Paura sull'Alta Sierra (n.401/402)
Robert Gray ha scritto:Ma che è saltato in mente all'editore di togliere 'sto disegnatore
Troppo essenziale e sempre abbozzate le pose.
Walter Dorian- FORUMISTA MAXIMUS
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