La nave fantasma (Maxi n°41)
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FORUM ZAGOR TE NAY LA DARKWOOD DEL WEB :: Zagor-Te-Nay il Forum dello Spirito Con La Scure :: Commenti alle storie
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Che voto dai alla storia "La nave fantasma"?
Re: La nave fantasma (Maxi n°41)
Accidenti che velocità
Zagor e Cico arrivano a Baltimora rapidamente anzi come dice Zagor: "ancora prima del previsto"
Fishleg deve avere telefonato urgentemente e Zagor e Cico devono avere preso il primo volo da Darkwood a Baltimora!
Zagor e Cico arrivano a Baltimora rapidamente anzi come dice Zagor: "ancora prima del previsto"
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claudio57- Moderatore
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Re: La nave fantasma (Maxi n°41)
Ho dato la sufficienza, ma proprio risicata risicata.
Eppure l'inizio prometteva bene e c'erano tutti gli ingredienti per un'ottima avventura: l'avvio schioppettante con Zagor che salva la ragazza e sventa l'agguato notturno, il mistero della nave scomparsa, il fascino del triangolo delle Bermude, l'avventura nel mare caraibico con l'equipaggio della Golden Baby e con tanto di squali che rimandano ad avventure nolittiane come Oceano e Il mostro della laguna.
Poi però seguono pagine e pagine di spiegazioni e lungaggini dove non accade niente e il mistero si risolve nell'ennesima bolla spazio-temporale
Ma la cosa più disarmante è l'impressionante numero di refusi anche grossolani.
L'ex-ufficiale olandese la prima volta ci viene presentato come Sung (che in effetti fa molto più coreano che olandese), poi diventa Jong.
L'emissario governativo a bordo dell'"Indipendence" viene sempre raffigurato con baffi e mosca al mento, ma proprio nella sua ultima apparizione, nel primo piano a pag. 279, è totalmente privo di peli in faccia.
Nella pagina seguente il professor Coleman si chiede come abbia potuto il comandante della "Maine" credere alla storia imbastita da Zagor e soci, secondo cui il suddetto professore e la figlia erano spariti, ma la nave della marina militare che interviene nel finale è l'Indipendence, non la Maine, che invece è quella che compare nel prologo di venti anni prima.
E poi ho dei dubbi su un altro passaggio, al quale per non dilungarmi troppo dedicherò in seguito un altro post.
Alla fine la cosa migliore, oltre alle prime 80 pagine, sono proprio i disegni di Chiarolla, che pure non è mai stato in testa ai miei indici di gradimento.
Le ambientazioni marine, tropicali, portuali e la raffigurazione delle navi sono autentici pezzi di bravura.
Non mi sono mai piaciute troppo le sue fisionomie, non solo dei protagonisti, che solitamente mi rendono le scene d'azione particolarmente caotiche e di difficile comprensione, ma qui di azione ce n'è talmente poca (e non sono un sostenitore dell'azione ad ogni costo, mi piacciono anche storie a ritmo lento) che rimane parecchio spazio per ammirare tutto il resto.
Eppure l'inizio prometteva bene e c'erano tutti gli ingredienti per un'ottima avventura: l'avvio schioppettante con Zagor che salva la ragazza e sventa l'agguato notturno, il mistero della nave scomparsa, il fascino del triangolo delle Bermude, l'avventura nel mare caraibico con l'equipaggio della Golden Baby e con tanto di squali che rimandano ad avventure nolittiane come Oceano e Il mostro della laguna.
Poi però seguono pagine e pagine di spiegazioni e lungaggini dove non accade niente e il mistero si risolve nell'ennesima bolla spazio-temporale

Ma la cosa più disarmante è l'impressionante numero di refusi anche grossolani.
L'ex-ufficiale olandese la prima volta ci viene presentato come Sung (che in effetti fa molto più coreano che olandese), poi diventa Jong.
L'emissario governativo a bordo dell'"Indipendence" viene sempre raffigurato con baffi e mosca al mento, ma proprio nella sua ultima apparizione, nel primo piano a pag. 279, è totalmente privo di peli in faccia.
Nella pagina seguente il professor Coleman si chiede come abbia potuto il comandante della "Maine" credere alla storia imbastita da Zagor e soci, secondo cui il suddetto professore e la figlia erano spariti, ma la nave della marina militare che interviene nel finale è l'Indipendence, non la Maine, che invece è quella che compare nel prologo di venti anni prima.
E poi ho dei dubbi su un altro passaggio, al quale per non dilungarmi troppo dedicherò in seguito un altro post.
Alla fine la cosa migliore, oltre alle prime 80 pagine, sono proprio i disegni di Chiarolla, che pure non è mai stato in testa ai miei indici di gradimento.
Le ambientazioni marine, tropicali, portuali e la raffigurazione delle navi sono autentici pezzi di bravura.
Non mi sono mai piaciute troppo le sue fisionomie, non solo dei protagonisti, che solitamente mi rendono le scene d'azione particolarmente caotiche e di difficile comprensione, ma qui di azione ce n'è talmente poca (e non sono un sostenitore dell'azione ad ogni costo, mi piacciono anche storie a ritmo lento) che rimane parecchio spazio per ammirare tutto il resto.
Ultima modifica di Sam Fletcher il Lun Gen 25, 2021 2:47 pm - modificato 1 volta.
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Sam Fletcher- FORUMISTA D'ASSALTO
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Re: La nave fantasma (Maxi n°41)
Allora, ammetto che ad un certo punto con tutte queste navi ho perso il filo e probabilmente mi sfugge qualcosa, ma il dubbio che ho e che sottopongo a chiunque abbia compreso meglio di me è questo: il vascello della visione di Ramath, poi effettivamente incrociato dalla Golden Baby, e quello incontrato ad inizio storia dalla Maine, dal cui diario di bordo si innesca tutta la vicenda, sono la stessa nave? 
Tutto farebbe pensare di no, perché uno è un galeone proveniente dal passato, mentre l'altro batte bandiera degli stati confederati del sud e dunque proviene dal futuro.
Anche graficamente sono diversi: il galeone ha un leone scolpito sotto la prua, di cui non c'è traccia nell'altra imbarcazione.
Eppure quando i nostri liberano il professor Coleman, questi racconta loro di come il capitano della "Maine" avesse riconosciuto nella nave militare varata, mi sembra, a Baltimora, il vascello abbandonato che aveva incontrato 20 anni prima. Quindi ne fornisce la descrizione soffermandosi proprio sul leone di prua, dalla quale Zagor riconosce il galeone su cui era salito per evitare la collisione con la Golden Baby.
Quindi da questo passaggio sembrerebbe evincersi che si tratti della stessa nave, ma se così fosse si tratterebbe dell'ennesimo grossolano errore, più grave di tutti gli altri.

Tutto farebbe pensare di no, perché uno è un galeone proveniente dal passato, mentre l'altro batte bandiera degli stati confederati del sud e dunque proviene dal futuro.
Anche graficamente sono diversi: il galeone ha un leone scolpito sotto la prua, di cui non c'è traccia nell'altra imbarcazione.
Eppure quando i nostri liberano il professor Coleman, questi racconta loro di come il capitano della "Maine" avesse riconosciuto nella nave militare varata, mi sembra, a Baltimora, il vascello abbandonato che aveva incontrato 20 anni prima. Quindi ne fornisce la descrizione soffermandosi proprio sul leone di prua, dalla quale Zagor riconosce il galeone su cui era salito per evitare la collisione con la Golden Baby.
Quindi da questo passaggio sembrerebbe evincersi che si tratti della stessa nave, ma se così fosse si tratterebbe dell'ennesimo grossolano errore, più grave di tutti gli altri.
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Sam Fletcher- FORUMISTA D'ASSALTO
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Re: La nave fantasma (Maxi n°41)
Sulle domande di Sam Fletcher: ho dubbi anch'io , ma forse qualcun altro può aiutarci . La storia non è male, un po' verbosa , a volte stancante. Certo "Incubo sul mare" mi è piaciuta di più, tanto per rimanere ad una storia marinaresca. Ma rispetto alle due Zenith su Kandrax e gli zombi è un capolavoro.
Mi sono piaciuti i disegni di un artista bravo, Chiarolla, che su Zagor ho invece in genere detestato. Troppo brutto e alieno il suo Zagor , ma stavolta è migliore, anche se un po' mutevole da vignetta a vignetta . Cico invece è perfetto e questo è un gran merito poiché molti disegnatori di Zagor lo realizzano male, a mio parere .
Storia: 6,5
Disegni: 7,5
Mi sono piaciuti i disegni di un artista bravo, Chiarolla, che su Zagor ho invece in genere detestato. Troppo brutto e alieno il suo Zagor , ma stavolta è migliore, anche se un po' mutevole da vignetta a vignetta . Cico invece è perfetto e questo è un gran merito poiché molti disegnatori di Zagor lo realizzano male, a mio parere .
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L'uomo lupo- DIPLOMATO IN ZAGOROLOGIA
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Re: La nave fantasma (Maxi n°41)
Non l'ho ancora letto ma spero che siano più vicini alla realtà i giudizi dell'altro Forum (positivi) altrimenti siamo messi proprio male. Non leggo una buona storia dal Maxi di Perniola.
P.S. devo ancora leggere la storia di Faraci, perché aspetto di avere in mano il terzo albo.
P.S. devo ancora leggere la storia di Faraci, perché aspetto di avere in mano il terzo albo.
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Hernan Cortes
Andrea67- PROFETA DI ZTN
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Re: La nave fantasma (Maxi n°41)
Spero anch'io la stessa cosa di Andrea, dato che non l'ho ancora letto.
Magico Vento- MASTER IN ZAGOR
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Re: La nave fantasma (Maxi n°41)
leggere per credere

claudio57- Moderatore
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Re: La nave fantasma (Maxi n°41)
la vedo come teSam Fletcher ha scritto:
Eppure quando i nostri liberano il professor Coleman, questi racconta loro di come il capitano della "Maine" avesse riconosciuto nella nave militare varata, mi sembra, a Baltimora, il vascello abbandonato che aveva incontrato 20 anni prima. Quindi ne fornisce la descrizione soffermandosi proprio sul leone di prua, dalla quale Zagor riconosce il galeone su cui era salito per evitare la collisione con la Golden Baby.
Quindi da questo passaggio sembrerebbe evincersi che si tratti della stessa nave, ma se così fosse si tratterebbe dell'ennesimo grossolano errore, più grave di tutti gli altri.

pero' sono i rischi che si corrono quando si scrivono storie cervellotiche/mysteriche...
gli stessi autori possono anche controbattere che non si tratta di errori ma di distorsioni temporali,spaziali,visioni indotte dalle nebbie magnetiche etc

Comunque,
e' la prima storia di Zamberletti che mi tiene incollato alla lettura ,vieppiu' meritevole se si considera che trattasi del balenottero formato assai incline all'abbiocco

Nel'introduzione il curatore non si esime dall'ennesimo maanchenolittismo

per giustificare il mysterismo della storia,cita la giaguariana storia texiana di Nolitta,pero' bonta' sua ci risparmia questa volta Altrove

e dire che il finale col pacco "top secret" era tipico da base di Altrove

La storia avvince e a me basterebbe gia' solo questo,pero' scendendo nell'analisi, diciamo che per i miei gusti comincia a sbracare e a mettere troppa carne al fuoco quando s'appalesa l'energumeno mastrolindaro col cagnolone

fino ad allora Zamb aveva creato una suspance niente male

la situazione precipita poi quando si scopre che gli energumeni e i cagnacci erano piu' d'uno

e risalivano ad un antica popolazione violentata dai conquistadores come si evince dalla visione di Ramath

a me hanno ricordato un po' i Matam della citta' nascosta di Melloncelliana memoria

Per quanto riguarda i disegni,mastro Chiarolla ci offre tavole strepitose

quanto dovrebbero imparare da lui molti disegnatori alle prese goffamente coi campi lunghi (vedi pag.22 per esempio

Poi con le storie marinare si esalta e penso che anche i suoi piu' accesi detrattori possano perdonargli qualche interpretazione personale dei personaggi principali;io gli perdono per esempio il fatto che nell'800 le donne andassero in giro con la scollatura della figlia di Coleman,in citta' non c'era la nebbia magnetica

ho votato:BUONO

wakopa- Vincitore COPPA ITALIA
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Re: La nave fantasma (Maxi n°41)
Il parere positivo di Wakopa rialza un po' le mie aspettative

Magico Vento- MASTER IN ZAGOR
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Re: La nave fantasma (Maxi n°41)
Chissà, forse Zamberletti ha in mente un seguito....
Comunque anche a me questo maxi è piaciuto, storia che mi ha costretto a non interrompere la lettura nonostante l'ora tarda nella quale l'avevo iniziata. Questo fatto già è positivo.
Curioso poi che i libri elencati da Moreno nel commento finale, io li avessi letti quasi tutti.
Disegni veramente belli e adeguati alla sceneggiatura, evidentemente Chiarolla si trova a suo agio nelle storie marinare e tropicali.
Voto ai disegni 7
Comunque anche a me questo maxi è piaciuto, storia che mi ha costretto a non interrompere la lettura nonostante l'ora tarda nella quale l'avevo iniziata. Questo fatto già è positivo.
Curioso poi che i libri elencati da Moreno nel commento finale, io li avessi letti quasi tutti.
Disegni veramente belli e adeguati alla sceneggiatura, evidentemente Chiarolla si trova a suo agio nelle storie marinare e tropicali.
Voto ai disegni 7
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KLAIN- DOTTORE DEL FORUM
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Re: La nave fantasma (Maxi n°41)
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Ultima modifica di Kramer76 il Ven Mar 26, 2021 10:38 am - modificato 1 volta.
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Re: La nave fantasma (Maxi n°41)
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E ti sta parlando un Bonelli-dipendente...
doctorZeta- ZAGORIANO INDISPENSABILE
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Re: La nave fantasma (Maxi n°41)
Bell'incipit con un intrigante mistero che fa da sfondo e questo lo salva parzialmente. L'impronta principale è quella zamberlettiana: la ricerca fantascientifica-misteriosa con innesti spionistici e polizieschi. Tutta la trovata di base dei varchi temporali è un po' folle ma viene declinata con alcune trovate che la rendono pregna di interesse.
Certo, mano a mao riaffiorano tutti i difetti tipici di Zamberletti: cattivi anonimi, personaggi secondari caratterizzati alla carlona, momenti risibili con i guerrieri con tanto di mezzi lupi e mezzi cani selvatici al seguito. Le scene d'azione le ho trovate un po' brutte.
Sui disegni ho visto un Chiarolla a suo agio con mari, navi, nebbia, foreste, ma gli ho visto fare di meglio. Gli anni passano anche per lui.
Voto
Storia 6-- Disegni 7,5
Certo, mano a mao riaffiorano tutti i difetti tipici di Zamberletti: cattivi anonimi, personaggi secondari caratterizzati alla carlona, momenti risibili con i guerrieri con tanto di mezzi lupi e mezzi cani selvatici al seguito. Le scene d'azione le ho trovate un po' brutte.
Sui disegni ho visto un Chiarolla a suo agio con mari, navi, nebbia, foreste, ma gli ho visto fare di meglio. Gli anni passano anche per lui.
Voto
Storia 6-- Disegni 7,5
Smash- LAUREATO IN ZAGOROLOGIA
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Re: La nave fantasma (Maxi n°41)
Sui disegni di Chiarolla sicuramente sì. Sul fatto che questa storia, come molte altre di recente, abbia forti connotazioni Mysteriane pure, sul fatto che questo sia un bene ho qualche riserva.
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Sam Fletcher- FORUMISTA D'ASSALTO
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Re: La nave fantasma (Maxi n°41)
Sam Fletcher ha scritto:Allora, ammetto che ad un certo punto con tutte queste navi ho perso il filo e probabilmente mi sfugge qualcosa, ma il dubbio che ho e che sottopongo a chiunque abbia compreso meglio di me è questo: il vascello della visione di Ramath, poi effettivamente incrociato dalla Golden Baby, e quello incontrato ad inizio storia dalla Maine, dal cui diario di bordo si innesca tutta la vicenda, sono la stessa nave?
Sono la stessa nave. Quando il capitano scende a perquisire giù trova quel diario con scritto CONFEDERATION navy ship Shenandoah, la stessa nave della quale parla Coleman a pag.176, che però a inizio storia non ha quel leone a prua che appare a Zagor nella visione.
Smash- LAUREATO IN ZAGOROLOGIA
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Re: La nave fantasma (Maxi n°41)
Interessante la recensione che ho postato: praticamente tra le righe significa "ben vengano queste storie di Zagor per rilanciare Martin Mystère..."
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doctorZeta- ZAGORIANO INDISPENSABILE
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Re: La nave fantasma (Maxi n°41)
Smash ha scritto:Sam Fletcher ha scritto:Allora, ammetto che ad un certo punto con tutte queste navi ho perso il filo e probabilmente mi sfugge qualcosa, ma il dubbio che ho e che sottopongo a chiunque abbia compreso meglio di me è questo: il vascello della visione di Ramath, poi effettivamente incrociato dalla Golden Baby, e quello incontrato ad inizio storia dalla Maine, dal cui diario di bordo si innesca tutta la vicenda, sono la stessa nave?
Sono la stessa nave. Quando il capitano scende a perquisire giù trova quel diario con scritto CONFEDERATION navy ship Shenandoah, la stessa nave della quale parla Coleman a pag.176, che però a inizio storia non ha quel leone a prua che appare a Zagor nella visione.
Concordo con Smash. Passaggio abbastanza contorto. A giorni butto giù qualcosa anche io.
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Né più esaltante dell'appartenere a una moltitudine nel tempo."Nicolás Gómez Dávila
Preacher- MASTER IN ZAGOR
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Re: La nave fantasma (Maxi n°41)
OLIMPIA ha scritto:Per me pollice verso, ho votato mediocre perchè sono arrivato in fondo fra uno sbadiglio e l'altro... Inizio che mi sembrava anche promettente, ma poi ci si perde presto in una trama mezza strampalata, fra nemici improbabili e spiegazioni a iosa, poi io di stì varchi temporali ne ho francamente pieni gli zebedei... Chiarolla non è fra i miei preferiti, per i suoi disegni non c'è da entusiasmarsi però comunque la sufficienza la strappa, non è lui il punto debole di questa storia. Voto 5 anche per me
graziano ha scritto:Sono arrivato a pagina 250 poi ho mollato, 2 palle.... Adesso ogni storia deve essere collegata a fatti realmente accaduti, spiega, spiega... Per gli altri sarà sicuramente un capolavoro come sempre![]()
Sam Fletcher ha scritto:Ho dato la sufficienza, ma proprio risicata risicata.
.....Alla fine la cosa migliore, oltre alle prime 80 pagine, sono proprio i disegni di Chiarolla, che pure non è mai stato in testa ai miei indici di gradimento.



Lo lascio in edicola per qualche "nuova" leva che, magari, si trovasse a passare di lì.....
![[,]](/users/2812/70/84/24/smiles/4023523226.gif)
P.S.: Zamberletti dovrebbe esordire a breve su Tex. Sarei tentato di acquistare un suo albo per vedere....l' effetto che fa...

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capelli d'argento- DOTTORE DEL FORUM
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Re: La nave fantasma (Maxi n°41)
Preacher ha scritto:Smash ha scritto:
Sono la stessa nave. Quando il capitano scende a perquisire giù trova quel diario con scritto CONFEDERATION navy ship Shenandoah, la stessa nave della quale parla Coleman a pag.176, che però a inizio storia non ha quel leone a prua che appare a Zagor nella visione.
Concordo con Smash. Passaggio abbastanza contorto. A giorni butto giù qualcosa anche io.
Sì, alla fine penso anch'io che nelle intenzioni dovesse essere la stessa nave, ma hanno combinato un bel papocchio.
A parte il leone di prua che prima non c'è e poi per magia spunta, ci sarebbe anche la bandiera degli stati confederati che invece fa bella mostra nella prima apparizione per poi sparire successivamente... vabbè, si sarà persa durante qualche distorsione temporale.
Ma la cosa più grave è che prima è una nave degli stati confederati sudisti e dunque proviene da futuro, poi i nostri dicono esplicitamente trattarsi di un galeone in uso il secolo prima.
Questo è uno strafalcione madornale!
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Sam Fletcher- FORUMISTA D'ASSALTO
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Re: La nave fantasma (Maxi n°41)
Al netto di tutto un bel maxi , avventura , mare , mistero ...le cose che mi piacciono in Zagor . ho trovato un Zamberletti in buona crescita dopo Blondie ..disegni come al solito stupendi , grande Chiarolla che non dimostra davvero i suoi 78 anni ...un tratto davvero sicuro e dinamico , stupendi tutti i suoi galeoni e tempeste marine ..grandissima la scena della lotta con gli squali ..per me storia 7,5 , disegni 8,5 ..in definitiva un maxi davvero buono per me con l'unica delusione che questo balenottero lungo sara' l'ultimo della serie

toro seduto- LAUREATO IN ZAGOROLOGIA
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Re: La nave fantasma (Maxi n°41)
Buon Maxi. Nonostante siano quasi 300 tavole l'ho letto senza una pausa, non mi ha mai fatto calare l'attenzione nonostante l'abbia letto in tarda notte. Zamberletti riesce a coniugare molto bene l'avventura di stampo marinaresco, la leggenda della nave fantasma, con il mistero del Triangolo delle bermude, che man mano che si va avanti con lo sfogliare delle pagine avvince e si infittisce sempre di più. Bello l'incipit con Zagor che mena le mani salvando la figlia di Coleman da quei tre. Piacevoli poi altri intermezzi: Dalla visione di Ramath, allo sbarco sull'isola misteriosa fino alla liberazione di Coleman. L'azione, il mistero e l'avventura vengono mescolati e coniugati molto bene.
Succede poi un difetto tipico di Zamberletti, quello di ingolfare la storia di troppi cattivi e personaggi ognuno dei quali risulta un po' anonimo, il che ti rende difficoltoso identificare chi sia il nemico principale, se Hassler, se i guerrieri indigeni dell'isola, se il capo di quella società o il comandante della nave. Se sui guerrieri di colore una spiegazione plausibile è stata data sugli animali metà lupi e metà iene non si è capito da dove provenissero e cosa avesse generato quel loro aspetto ibrido...
Avrei preferito sinceramente una soluzione di una trama e un mistero che si fossero concentrati tutti sul Triangolo delle Bermude anziché su qualche malintenzionato e qualche capetto interessato a rubare l'idea a qualche scienziato per qualche progetto bellico. Comunque anche come è andata così non è stata male, solo che è stata ingolfata di troppi personaggi monocordi.
Comunque un bel Maxi, rispettati pienamente tutti i comprimari originali nelle loro caratterizzazioni, anche se Zarkoff così galletto io non me lo ricordavo.
Disegni. Chiarolla si esalta tra navi, mari, cornici di paesaggi tropicali.
Sul suo Zagor sapete come la penso ma riesce a imprimere alle tavole un notevole dinamismo. Ben raffigurati tutti i comprimari principali, tranne Orsovic, secondo me troppo magro.
Storia: 7
Disegni: 7
Succede poi un difetto tipico di Zamberletti, quello di ingolfare la storia di troppi cattivi e personaggi ognuno dei quali risulta un po' anonimo, il che ti rende difficoltoso identificare chi sia il nemico principale, se Hassler, se i guerrieri indigeni dell'isola, se il capo di quella società o il comandante della nave. Se sui guerrieri di colore una spiegazione plausibile è stata data sugli animali metà lupi e metà iene non si è capito da dove provenissero e cosa avesse generato quel loro aspetto ibrido...
Avrei preferito sinceramente una soluzione di una trama e un mistero che si fossero concentrati tutti sul Triangolo delle Bermude anziché su qualche malintenzionato e qualche capetto interessato a rubare l'idea a qualche scienziato per qualche progetto bellico. Comunque anche come è andata così non è stata male, solo che è stata ingolfata di troppi personaggi monocordi.
Comunque un bel Maxi, rispettati pienamente tutti i comprimari originali nelle loro caratterizzazioni, anche se Zarkoff così galletto io non me lo ricordavo.
Disegni. Chiarolla si esalta tra navi, mari, cornici di paesaggi tropicali.

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Walter Dorian- FORUMISTA MAXIMUS
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Re: La nave fantasma (Maxi n°41)
Partito bene, ma poi è diventato difficile andare avanti con la lettura, mi sono trascinato a forza fino alla fine. Gli elementi per un bel maxi c'erano tutti, ma poi troppe, troppe parole e si perde il filo della trama. Un 6 striminzito alla storia, 7 ai disegni di Chiarolla
Acquistata a Liverpool dalla Confederazione, entra in servizio come incrociatore della marina sudista il 19 ottobre 1864. E’ conosciuta per essere stata l’ultima unità confederata ad arrendersi, mesi dopo che tutte le forze di terra avevano deposto le armi, il comandante Waddell consegnò la nave alle autorità del porto di Liverpool il 6 novembre 1865. I cannoni confederati furono smontati ed accatastati nei ponti inferiori e la bandiera confederata fu ammainata per l’ultima volta. Durante il servizio catturò 38 navi nemiche.

Nota sulla nave citata all’inizio: la CSS Shenandoah.Sam Fletcher ha scritto:Tutto farebbe pensare di no, perché uno è un galeone proveniente dal passato, mentre l'altro batte bandiera degli stati confederati del sud e dunque proviene dal futuro.
Acquistata a Liverpool dalla Confederazione, entra in servizio come incrociatore della marina sudista il 19 ottobre 1864. E’ conosciuta per essere stata l’ultima unità confederata ad arrendersi, mesi dopo che tutte le forze di terra avevano deposto le armi, il comandante Waddell consegnò la nave alle autorità del porto di Liverpool il 6 novembre 1865. I cannoni confederati furono smontati ed accatastati nei ponti inferiori e la bandiera confederata fu ammainata per l’ultima volta. Durante il servizio catturò 38 navi nemiche.

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Claudio L.- MASTER IN ZAGOR
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Re: La nave fantasma (Maxi n°41)
Lo sto iniziando adesso, il commento positivo di Walter mi dà un po' più di speranza!

Magico Vento- MASTER IN ZAGOR
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Re: La nave fantasma (Maxi n°41)
Sam Fletcher ha scritto:Preacher ha scritto:Smash ha scritto:
Sono la stessa nave. Quando il capitano scende a perquisire giù trova quel diario con scritto CONFEDERATION navy ship Shenandoah, la stessa nave della quale parla Coleman a pag.176, che però a inizio storia non ha quel leone a prua che appare a Zagor nella visione.
Concordo con Smash. Passaggio abbastanza contorto. A giorni butto giù qualcosa anche io.
Sì, alla fine penso anch'io che nelle intenzioni dovesse essere la stessa nave, ma hanno combinato un bel papocchio.
A parte il leone di prua che prima non c'è e poi per magia spunta, ci sarebbe anche la bandiera degli stati confederati che invece fa bella mostra nella prima apparizione per poi sparire successivamente... vabbè, si sarà persa durante qualche distorsione temporale.
Ma la cosa più grave è che prima è una nave degli stati confederati sudisti e dunque proviene da futuro, poi i nostri dicono esplicitamente trattarsi di un galeone in uso il secolo prima.
Questo è uno strafalcione madornale!
Forse Sam - ipotizzo eh... - la storia Zamberletti l'ha scritta a pezzi in periodi differenti non ricordandosi di alcuni passaggi.
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Né più esaltante dell'appartenere a una moltitudine nel tempo."Nicolás Gómez Dávila
Preacher- MASTER IN ZAGOR
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Re: La nave fantasma (Maxi n°41)
toro seduto ha scritto:grande Chiarolla che non dimostra davvero i suoi 78 anni ...un tratto davvero sicuro e dinamico
Verissimo toro seduto! Una grande prova nonostante l'età! E dire che c'era chi diceva che da L'incendiario sarebbe calato di brutto...
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Lapalette- DIPLOMATO IN ZAGOROLOGIA
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