Benvenuti a Heavenwood (n.665/666/667)

Speriamo....con i Morb nel Color di due anni fa non gli andò bene.

OLIMPIA ha scritto:Storia che aspetto con parecchia curiosità. l'accenno di trama mi pare interessante, e Faraci potrebbe rivelarsi un buon acquisto per Zagor

Faraci mi sembra vada bene per Diabolik. Oppure Topolino....
Brad Barron, pur essendo una sua creatura, più o meno....
Su Cico "a spasso nel tempo", lassamo perde....
Su Tex, lassamo perde....
Su Dyd, lassamo perde...
A 55 anni non ha poi così un gran palmares da ispirare piena fiducia.
Così la vedo io. Poi, tutto è possibile, pard.....

Preso e letto. Giudizio in chiaroscuro, da un lato sono arrivato in fondo senza annoiarmi, e di questi tempi è già un successo, l'idea di fondo non è male, e poi finalmente (per me) si torna a un western tradizionale, dall'altra in questa prima parte succede poco, sembra quasi un albo di introduzione a una storia lunghissima, cosa che non credo sarà. Qualche gag di Cico ma per me Faraci non lo sa gestire, come del resto ha dimostrato nella miniserie dedicata a lui, comunque credo che per Zagor possa essere un buon acquisto, vedremo.

Azzo Olimpia, alle 8,28 già letto. Mi sa che sei stato il più veloce in Italia

gigi brivio ha scritto:Azzo Olimpia, alle 8,28 già letto. Mi sa che sei stato il più veloce in Italia

Forse da lui è arrivato ieri

sam stone ha scritto:

gigi brivio ha scritto:Azzo Olimpia, alle 8,28 già letto. Mi sa che sei stato il più veloce in Italia

Forse da lui è arrivato ieri

Esatto

questo primo albo non mi è dispiaciuto, anche se come dice olimpia succede poco, storia sfuggente, vedremo cosa sarà

mi è piaciuta la cattiveria strisciante (vedi il prete) e il costante sarcasmo di zagor, che del resto è insito nel titolo...

i consueti alti e bassi di mangiantini, meglio quando ci sono ombre e indiani...

la copertina è spettacolare ma questo già si sapeva

simpatico Faraci nei tamburi burattiniani quando si chiede quanto avrebbe sbuffato il Sergione leggendo il suo esordio sulla zenith

ovviamente impossibile rispondere a questo quesito,diciamo che questo primo albo e' abbastanza consolatorio e tranquillizzante per i lettori piu' tradizionalisti magari scossi dall'innovativo speedy-horror di Marolla

ci sono echi timberbilliani nei tronchi,nella manovalanza boscaiola,lo zagor piu' western-cittadino alle prese col prepotente di turno coadiuvato dallo sceriffo corrotto,dal sindaco/giudice carogna,dal reverendo velenoso ed odioso;
ci sono gli irlandesi immigrati ridotti a schiavi;gli indiani mic mac ridotti a larve dall'alcool e non ultima una gag con Cico travestito da donna
che riporta un po' ai fasti del messicano che furono un po' come la ministoria presente nell'ultimo maxi;insomma tutti gli ingredienti che possono contribuire a rendere solido questo esordio,staremo a vedere nel prosieguo perche' effettivamente come scrive Kramer la storia e' un po' sfuggente;

sorprendenti in senso positivo per quanto mi riguarda i disegni;nel senso che il Mangia pare aver trovato il suo zagor definitivo e non quello che mutava da tavola a tavola...c'e' ancora da migliorare nei dinamismi e nei campi lunghi,ma mi sembra un buon lavoro il suo.

i giudidizi di Kramer e Wakopa mi rincuorano non poco da me non e' ancora arrivato ed ero molto dubbioso per questo albo d'esordio sulla zenith di Faraci ...meglio cosi'

Che poi, dico, peggio di Chiaverotti...

Avevo aspettative rasoterra (date le premesse scoraggianti del periodo texiano pimpumpam ) ma il primo albo di Faraci mi ha sorpreso positivamente!
Mi è piaciuto il ritmo lento della sceneggiatura, quasi nolittiano, il presentare i vari coprotagonisti in modo da renderne bene le caratteristiche di ognuno, apparentemente quasi tutti negativi (compresi gli ubriaconi Micmac), ed inoltre ha gestito ottimamente Cico, sia come situazioni brillanti che nel ruolo di spalla.
Non resta che attendere conferme nel secondo albo.
Disegni che non mi soddisfano, purtroppo sarà un problema mio ma non riesco mai a dargli più di una risicata sufficienza.

Buona la prima!
lettura piacevole, si legge che è un piacere
niente interruzioni nozionistiche o flashback di storie passate
Heaverwood non è un normale villaggio di frontiera anzi è tutto l'opposto
leggendo l'albo se ne comprende il titolo
gli stranieri non sono graditi e quelli che trovano lavoro alla segheria sono ridotti in stato di schiavitù
Ottimo esordio di Faraci
ed ora aspetto la seconda parte

Molto carina la prima parte. 
Dopo la velocissima storia di Marolla, in questa storia ritroviamo ritmi un po' più compassati e classici (Zagor infatti non si danna poi molto nello scoprire chi ha compiuto il delitto narrato nelle prime pagine), tanto che ciò mi fa credere che questo episodio si svilupperà su tre albi, anziché sui canonici due... 

Molto buona la gestione di Cico, e divertente la gag escogitata dallo sceneggiatore... Finalmente il pancione non fa SOLO battute sul cibo, ma ci viene mostrata anche la sua dabbenaggine, la sfortuna ed il suo essere maldestro. 

Non tutte le cose mi sono piaciute (il fatto che in un villaggio ai margini di Darkwood non conoscano Zagor, ad esempio, o la scazzottata con i due gorilla un po' gratuita), ma per ora sono moderatamente soddisfatto, e la voglia di leggere il seguito c'è, eccome... Bravo Tito! 

Mangiantini molto bravo nel caratterizzare paesaggi e comprimari, ma il su Cico continua a non piacermi. 

Storia di impianto solido e ben strutturata.
Niente magia, sovrannaturale e esoterismi vari.
Si gioca subito a carte scoperte con il lettore che senza necessità di ricorrere a spiegazionismi è messo in grado di collocare ogni personaggio nel suo ruolo.
Platea affollata ma non disordinata. Molti personaggi a recitare l'esordio di Faraci sulla Zenith e tutti paiono ben caratterizzati e credibili.
Zagor deciso, risoluto e a tratti fin troppo texiano, ma apprezzabile.
Cico torna ad essere Paperino e non sorprende che lo faccia proprio con Tito...
Mangiantini dà una prova sicura, mostrando di aver finalmente assimilato a fondo il personaggio, sempre riconoscibile e in grado di esibire costantemente anatomie perfette e notevole dinamicità plastica.

Primo albo sicuramente promosso, aspettiamo con fiducia il proseguimento.

Anche io, come Klain, mi aspettavo poco, ma almeno per ora sono stato smentito.
Il soggetto non è particolarmente originale, ma ben imbastito e molto scorrevole.
Non mi ha dato fastidio l'inizio lento, dove in effetti accade poco, perché comunque di carne al fuoco ne viene messa e se la storia si dipana su 3 albi, come mi pare di aver capito, c'è spazio sufficiente per sviluppare adeguatamente tutte le varie sotto-trame ed includere anche l'appropriata dose di azione.
Anche a me, come a Kramer, è piaciuto molto l'atteggiamento sornione di Zagor, che sospetta già di tutti, ma mantiene un basso profilo.
Onesta anche la gag di Cico.
So che non è particolarmente apprezzato e anche se non sempre centra il viso dei due protagonisti, Mangiantini a me è sempre piaciuto per il suo tratto chiaro e pulito che agevola notevolmente la lettura.

P.S. Il titolo del prossimo albo è ancora più brutto di questo

doctorZeta ha scritto:Che poi, dico, peggio di Chiaverotti...

Non penso che fare lo sceneggiatore di servizio per Zagor sia la sua massima aspirazione lavorativa, ma, anche se è prematuro dirlo, chissà che non si possa dire di aver trovato un valido sceneggiatore in grado di dare una mano a Burattini e Rauch...

Buona questa prima parte.
Si su Tex, Faraci, era partito molto bene (secondo me) per poi purtroppo perdere parecchio smalto in fase di soggetto, costruendo trame con spesso trovate ripetitive (tante sparatorie, spesso storie che ruotavano attorno a fuggiaschi o evasi).

Al momento su Zagor è partito davvero bene, anche a me è piaciuta la "lentezza", appunto tra virgolette perchè la storia ha i suoi giusti tempi, non passa da una parte all'altra come spesso è successo anche in tempi recenti.
Abbiamo così modo di capire i vari personaggi e di goderci qualche gag di Cico.
A me è piaciuta molto quella del vestito, si forse nulla di che, ma ci voleva e ci sta bene in questa storia.
Tito potrebbe essere davvero un valido aiuto per Burattini e Rauch, perchè è comunque un autore con esperienza e su Zagor potrebbe portare novità ma restare comunque legato alla tradizione bonelliana.

Insomma buona la prima.
Non male i disegni, anche se anch'io ho notato qualche tavola tirata via, probabilmente Marcello ha messo l'accelleratore.
Il suo Cico coi baffetti a me piace, lo trovo divertente

Storia ancora da decifrare ma che intrattiene e ti impegna anche, tra personaggi ambigui, sceriffi corrotti, indiani ubriaconi e una buona gestione di Cico.

Il ritmo talvolta è altalenante ma non ho visto forzature. Positivamente sorpreso insomma, seppur con moderata cautela.

Disegni. Il solito ondivago Mangiantini che alterna decororosi primi piani a figure dove Zagor sembra o troppo magro o ragazzino.

OLIMPIA ha scritto:sembra quasi un albo di introduzione a una storia lunghissima, cosa che non credo sarà.

Bè però è il primo di tre albi, ci può stare che sia stato un albo introduttivo.
A giorni butto giù anche io qualcosa.

kento ha scritto: o la scazzottata con i due gorilla un po' gratuita):

Idem. Zagor gli va addosso un po' troppo gratuitamente, mentre uno dei due scagnozzi parte subito senza una valida scintilla.

Ho letto l' albo e non saprei che dire.....
Ritmo lento, 3/4 cambi di scenario, sembra debba succedere di tutto in questa cittadina appena arriva Zagor....
Tra l' altro un perfetto sconosciuto , per gli abitanti, come hanno già fatto rilevare alcuni utenti nei loro post. Ma pure Zagor e Cico ( Faraci gli mette in bocca una giustificazione poco plausibile ) non conoscono questo "strano" paese..... Mah.....
Qualche scena "forzata", come ad esempio la scazzottata con gli sgherri di Draver, il solito prepotente di turno.
Non è che Faraci pensa di essere ancora su Tex...!?
Di contorno pure un giallo alla "Nizzi" !? Chissà... Vedremo....
Sul fronte grafico direi che mi risulta piuttosto monocorde l' espressività del volto di Zagor; poi, sui campi lunghi, disegni approssimativi e anche con qualche problema di proporzione.
Hasta luego.

Ragazzi, però voi dite che siamo vicino a Darkwood dove si svolge la vicenda e quindi gli abitanti del paese dovrebbero conoscere Zagor, ma a pag.10 Zagor rivolgendosi a Cico quando arrivano a Heavenwood parla di essere lontano dalla loro palude.

Quando ho visto le tavole in anteprima sul sito della Bonelli con quella specie di mostriciattolo tra gli alberi mi è venuto da pensare che anche questa non fosse una storia del tutto realistica: poi invece è una visione dell'indiano provocata dall'alcool.
Le storie horror a me piacciono, ma a questo giro si sentiva il bisogno di una vicenda più tipicamente western.
Questa di Faraci lo è; semplice, lineare anche se priva di spunti originali.
Comunque per ora è troppo presto per dare giudizi in positivo o negativo.
Per i disegni di Mangiantini sono in parte daccordo con capelli d'argento: alcuni primi piani di Zagor non sono male e si riconosce il tratto che lui ormai ha dato al personaggio, nei campi lunghi invece sembra che a volte le figure siano solo abbozzate.