Sezione Omega (Maxi n. 40)
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Re: Sezione Omega (Maxi n. 40)
Buona storia, che ho letto con piacere e che rappresenta puro ossigeno dopo quelle precedenti viste sul mensile e sul color.
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Disegni: voto 7
Una considerazione: dopo la scomparsa della figlia di Skrull, era proprio necessario aggiungerne 2 di mutanti: Christopher e sua madre???
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Una considerazione: dopo la scomparsa della figlia di Skrull, era proprio necessario aggiungerne 2 di mutanti: Christopher e sua madre???
MASSIMO- LAUREATO IN ZAGOROLOGIA
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Re: Sezione Omega (Maxi n. 40)
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Re: Sezione Omega (Maxi n. 40)
La storia di per sé non è male, la trama è intrigante e i disegni fanno il loro dovere. Per un attimo ho temuto che saltasse fuori qualche "scuola per giovani dotati" in stile X-Men, per fortuna sono stato smentito. Il tema del bambino con poteri mentali è un classico ma Zagor ha sempre rielaborato i classici. La sezione Omega è molto probabilmente ispirata al "progetto Stargate" statunitense, voluto dalla CIA negli anni '70 e chiuso dopo 17 anni per mancanza di risultati (e 20 milioni di dollari spesi in fuffa).
L'unica cosa che non mi è piaciuta tanto è la psicologia del ragazzino.
chi scrive narrativa sa che scrivere una storia con protagonista un bambino è una rogna mortale. Un po' come usare il punto di vista di un protagonista di etnia ed estrazione sociale completamente diversa da quella dell'autore (io che scrivo una storia con protagonista un musulmano in Siria, per esempio), ma forse pure peggio.
Questo perché noi adulti i bambini non siamo in grado di capirli. Vediamo i loro comportamenti ma cerchiamo di giudicarli applicando dei parametri che non sono i loro. Per questo, scrivere un protagonista bambino è difficilissimo, perché è un attimo che "esci" dal personaggio facendolo comportare in modo non realistico. In questa storia, infatti, Christopher si comporta né più e né meno che come un adulto in miniatura. Nella prima storia di Christopher, scritta da Bartoli su soggetto di Burattini, la psicologia del bambino era resa molto meglio: quello sembrava per davvero un bambino confuso, spaventato e traumatizzato.
Nel complesso comunque una buona storia.
L'unica cosa che non mi è piaciuta tanto è la psicologia del ragazzino.
chi scrive narrativa sa che scrivere una storia con protagonista un bambino è una rogna mortale. Un po' come usare il punto di vista di un protagonista di etnia ed estrazione sociale completamente diversa da quella dell'autore (io che scrivo una storia con protagonista un musulmano in Siria, per esempio), ma forse pure peggio.
Questo perché noi adulti i bambini non siamo in grado di capirli. Vediamo i loro comportamenti ma cerchiamo di giudicarli applicando dei parametri che non sono i loro. Per questo, scrivere un protagonista bambino è difficilissimo, perché è un attimo che "esci" dal personaggio facendolo comportare in modo non realistico. In questa storia, infatti, Christopher si comporta né più e né meno che come un adulto in miniatura. Nella prima storia di Christopher, scritta da Bartoli su soggetto di Burattini, la psicologia del bambino era resa molto meglio: quello sembrava per davvero un bambino confuso, spaventato e traumatizzato.
Nel complesso comunque una buona storia.
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Re: Sezione Omega (Maxi n. 40)
prossimamente....doctorZeta ha scritto:Zagor e gli X-Men...
MASSIMO- LAUREATO IN ZAGOROLOGIA
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Re: Sezione Omega (Maxi n. 40)
Spirito errante ha scritto:Lapalette ha scritto:
Questo Cristopher nonostante parli più come un adolescente mi piace di più di quello della vicenda Bartoliana, meno lagnoso e vittima, più riflessivo e concreto.
Io quello della storia di Bartoli non l'ho visto uno che faceva piagnistei, anzi mi sembrava anche più letale di questo.
Comunque anche per me Zamberletti ha preso più dimestichezza col personaggio.
Il bambino è pericoloso ma la compassione che si prova per lui da parte di tutti e alcuni dialoghi ne fecero una storia più da Libro Cuore che da Zagor.
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Re: Sezione Omega (Maxi n. 40)
avrebbero dovuto sopprimerlo secondo voi?
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Re: Sezione Omega (Maxi n. 40)
No vabbé, era pubblicabile come storia, anche per rispetto all'autore scomparso prematuramente. Però c'è più buonismo che azione e sense of wonder, questo sì.
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Re: Sezione Omega (Maxi n. 40)
Lapalette ha scritto:Spirito errante ha scritto:Lapalette ha scritto:
Questo Cristopher nonostante parli più come un adolescente mi piace di più di quello della vicenda Bartoliana, meno lagnoso e vittima, più riflessivo e concreto.
Io quello della storia di Bartoli non l'ho visto uno che faceva piagnistei, anzi mi sembrava anche più letale di questo.
Comunque anche per me Zamberletti ha preso più dimestichezza col personaggio.
Il bambino è pericoloso ma la compassione che si prova per lui da parte di tutti e alcuni dialoghi ne fecero una storia più da Libro Cuore che da Zagor.
I dialoghi da Libro cuore sono un altro discorso, tu hai parlato di bambino lagnoso e vittima, quando nella storia bartoliana ne fa di cotte e di crude e sembra più indemoniato, indipendentemente dalla compassione che provano per lui gli altri. Ma il ragazzino non è lagnoso, debole o vittima.
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Re: Sezione Omega (Maxi n. 40)
Il Moro ha scritto:La storia di per sé non è male, la trama è intrigante e i disegni fanno il loro dovere. Per un attimo ho temuto che saltasse fuori qualche "scuola per giovani dotati" in stile X-Men
spero che non ci facciano un seguito con bambini x-men, visto il finale aperto...
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Re: Sezione Omega (Maxi n. 40)
Il Moro ha scritto:
chi scrive narrativa sa che scrivere una storia con protagonista un bambino è una rogna mortale. Un po' come usare il punto di vista di un protagonista di etnia ed estrazione sociale completamente diversa da quella dell'autore (io che scrivo una storia con protagonista un musulmano in Siria, per esempio), ma forse pure peggio.
Questo perché noi adulti i bambini non siamo in grado di capirli. Vediamo i loro comportamenti ma cerchiamo di giudicarli applicando dei parametri che non sono i loro. Per questo, scrivere un protagonista bambino è difficilissimo, perché è un attimo che "esci" dal personaggio facendolo comportare in modo non realistico. .
Però Moreno uno sceneggiatore che scrive un bambino protagonista si dovrebbe accorgere e tenere in mente che certi dialoghi con quella proprietà di linguaggio non sono da affibbiare a un ragazzino di 12 anni (non so quanti ne possa avere Cristopher...). Cioè non serve aver studiato pedagogia per saperlo.
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Re: Sezione Omega (Maxi n. 40)
Mah, sono consuetudini.... Allora è perfettamente normale che un uomo dei boschi, i trapper e un messicano che certo non deve essere andato all'università si esprimano in un linguaggio grammaticalmente perfetto?
Anche i bambini dei romanzi di Dickens parano correttamente e mostrano un elevato livello di istruzione!
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Re: Sezione Omega (Maxi n. 40)
Concordo con Kento.
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Re: Sezione Omega (Maxi n. 40)
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Re: Sezione Omega (Maxi n. 40)
kento ha scritto:Mah, sono consuetudini.... Allora è perfettamente normale che un uomo dei boschi, i trapper e un messicano che certo non deve essere andato all'università si esprimano in un linguaggio grammaticalmente perfetto?
Si esprimono in un linguaggio grammaticalmente perfetto perché il lettore nel baloon vuole un linguaggio perfetto. Se fai parlare Zagor, Cico e i trappers con un italiano stentato rovini la lettura anche a chi legge. Ma almeno due ragazzini potresti anche farli esprimere con termini semplici e senza ficcargli in bocca certi pensieri dotti, perché sentirli parlare così è innaturale, così come è innaturale quando senti parlare Zagor da uomo dei boschi con termini troppo dotti.
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Re: Sezione Omega (Maxi n. 40)
Spirito errante ha scritto:Lapalette ha scritto:Spirito errante ha scritto:
Io quello della storia di Bartoli non l'ho visto uno che faceva piagnistei, anzi mi sembrava anche più letale di questo.
Comunque anche per me Zamberletti ha preso più dimestichezza col personaggio.
Il bambino è pericoloso ma la compassione che si prova per lui da parte di tutti e alcuni dialoghi ne fecero una storia più da Libro Cuore che da Zagor.
I dialoghi da Libro cuore sono un altro discorso, tu hai parlato di bambino lagnoso e vittima, quando nella storia bartoliana ne fa di cotte e di crude e sembra più indemoniato, indipendentemente dalla compassione che provano per lui gli altri. Ma il ragazzino non è lagnoso, debole o vittima.
Ho detto che lo fanno passare per vittima, i personaggi che gli stanno intorno e l'autore stesso, quindi anche se fa danno con i suoi poteri dal lettore e dagli altri personaggi come una povera vittima indifesa viene percepito, mentre qui no.
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Re: Sezione Omega (Maxi n. 40)
Walter Dorian ha scritto:Il Moro ha scritto:
chi scrive narrativa sa che scrivere una storia con protagonista un bambino è una rogna mortale. Un po' come usare il punto di vista di un protagonista di etnia ed estrazione sociale completamente diversa da quella dell'autore (io che scrivo una storia con protagonista un musulmano in Siria, per esempio), ma forse pure peggio.
Questo perché noi adulti i bambini non siamo in grado di capirli. Vediamo i loro comportamenti ma cerchiamo di giudicarli applicando dei parametri che non sono i loro. Per questo, scrivere un protagonista bambino è difficilissimo, perché è un attimo che "esci" dal personaggio facendolo comportare in modo non realistico. .
Però Moreno uno sceneggiatore che scrive un bambino protagonista si dovrebbe accorgere e tenere in mente che certi dialoghi con quella proprietà di linguaggio non sono da affibbiare a un ragazzino di 12 anni (non so quanti ne possa avere Cristopher...). Cioè non serve aver studiato pedagogia per saperlo.
è la stessa cosa che ho detto io!
Re: Sezione Omega (Maxi n. 40)
Piacevolmente sorpreso da questo Maxi zamberlettiano. Avevo avuto alcuni campanelli d'allarme, il ritorno di un personaggio la cui storia precedente non mi era piaciuta proprio, un paventato coinvolgimento di Altrove che invece Zamberletti ha evitato pur inserendo un'organizzazione emula. Ma comunque il fantasy cialtronesco, caciarone e che sbraca resta alla larga, così come Altrove e così come i poteri del ragazzino sono ridotti a poche scene che consentono di sprigionare anche un bel po' di sense of wonder.
Cosa altro mi è piaciuto? Uno Zagor riflessivo quando serve e tosto quando c'è da menare le mani. Le insidie e gli agguati sono ben preparati e mai scontati nel senso che il Nostro ogni tanto deve sudare per avere la meglio. Anche se avrei sfruttato meglio la scena quando colpito di striscio cade giù dal burrone e si rialza come se non avesse accusato il colpo. I cattivi sono tutti uguali e un po' manichei, ma siamo ben lontani dai cattivoni monocordi di Mignacco o di uno stesso Zamberletti. Appropò, mi è dispiaciuta anche a me la dipartita troppo frettolosa di Brady. Peccato anche per Miriam che avrei visto bene come l'antagonista di turno, molto perfida a tenere sotto scacco quattro marmocchi e invece si rivela una pedina come tante. Alla fine manca un'antagonista principale, secondo me un villain di riferimento dovrebbe starci sempre e in realtà non mi è chiaro chi tra Neff e Watson sia il capo di quest'organizzazione
Sempre ben presente Cico, non è quel soprammobile buono soltato a dire qualche battuta sul che se magnamo a pranzo o a cena.
Bel finale con un pizzico di sentimento e la resa dei conti. Convincente anche la spiegazione del mistero.
Tra i difetti sto anche io con chi non tollera il linguaggio di Cristopher e la ragazzina, soprattutto quest'ultima parla come se fosse una trentenne, anche Cristopher parla come se fosse un ragazzo già maturo e questo è un po' sconcertante.
Disegni di Sedioli senza picchi ma comunque molto rassicurante il suo tratto.
Voto 7,5 (7,5 sia alla storia che ai disegni)
Cosa altro mi è piaciuto? Uno Zagor riflessivo quando serve e tosto quando c'è da menare le mani. Le insidie e gli agguati sono ben preparati e mai scontati nel senso che il Nostro ogni tanto deve sudare per avere la meglio. Anche se avrei sfruttato meglio la scena quando colpito di striscio cade giù dal burrone e si rialza come se non avesse accusato il colpo. I cattivi sono tutti uguali e un po' manichei, ma siamo ben lontani dai cattivoni monocordi di Mignacco o di uno stesso Zamberletti. Appropò, mi è dispiaciuta anche a me la dipartita troppo frettolosa di Brady. Peccato anche per Miriam che avrei visto bene come l'antagonista di turno, molto perfida a tenere sotto scacco quattro marmocchi e invece si rivela una pedina come tante. Alla fine manca un'antagonista principale, secondo me un villain di riferimento dovrebbe starci sempre e in realtà non mi è chiaro chi tra Neff e Watson sia il capo di quest'organizzazione
Sempre ben presente Cico, non è quel soprammobile buono soltato a dire qualche battuta sul che se magnamo a pranzo o a cena.
Bel finale con un pizzico di sentimento e la resa dei conti. Convincente anche la spiegazione del mistero.
Tra i difetti sto anche io con chi non tollera il linguaggio di Cristopher e la ragazzina, soprattutto quest'ultima parla come se fosse una trentenne, anche Cristopher parla come se fosse un ragazzo già maturo e questo è un po' sconcertante.
Disegni di Sedioli senza picchi ma comunque molto rassicurante il suo tratto.
Voto 7,5 (7,5 sia alla storia che ai disegni)
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"Non c'è cosa più deprimente dell'appartenere a una moltitudine nello spazio.
Né più esaltante dell'appartenere a una moltitudine nel tempo."Nicolás Gómez Dávila
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