Sezione Omega (Maxi n. 40)

Non c'entra Altrove? Spero di no.

Sedioli su buoni livelli a quanto pare, anche se continuo a preferirlo insieme a Verni.

Fabri73 ha scritto:Non c'entra Altrove? Spero di no.

Boh, in teoria Zagor affronterà l'organizzazione segreta dell'Omega

mi aspetto un buon maxi, forza christopherino

Ma solo io avevo capito che questo maxi di zamberletti fosse una storia della Golden Baby ?

Arrivano gli uomini in nero!?

basta che non ci siano mostri e universi paralleli....

doctorZeta ha scritto:

Fabri73 ha scritto:Non c'entra Altrove? Spero di no.

Boh, in teoria Zagor affronterà l'organizzazione segreta dell'Omega

Che probabilmente sarà un'organizzazione rivale di Altrove.

Queeto può essere

Maxi a storia unica ma con una sinossi che è già tutto un programma…...  
Per l' acquisto, vedrò…..

natural killer ha scritto:basta che non ci siano mostri e universi paralleli....

Pare di no

Kandrax il druido ha scritto:Ma solo io avevo capito che questo maxi di zamberletti fosse una storia della Golden Baby ?

E' un'altra quella, e non è disegnata da Sedioli ma da Chiarolla: Philadelphia Experiment.

Preacher ha scritto:

Kandrax il druido ha scritto:Ma solo io avevo capito che questo maxi di zamberletti fosse una storia della Golden Baby ?

E' un'altra quella, e non è disegnata da Sedioli ma da Chiarolla: Philadelphia Experiment.

mi sa che pure qui c'è altrove

E vabbè, allora...

Non ho grandi aspettative, però sono curioso di vedere Zamberletti alle prese con un soggetto non western.
Certo che anche qui Altrove...

Conoscendo Zamberletti sarà una storia investigativa di spionaggio con il fantascientifico che fa da contorno. Ci sarà Altrove ma non fantasy spinto.

Spirito errante ha scritto:

doctorZeta ha scritto:

Fabri73 ha scritto:Non c'entra Altrove? Spero di no.

Boh, in teoria Zagor affronterà l'organizzazione segreta dell'Omega

Che probabilmente sarà un'organizzazione rivale di Altrove.

Hanno fatto come per Atlantide che ha Mu come rivale, ora Omega rivale di Altrove.

natural killer ha scritto:basta che non ci siano mostri e universi paralleli....

Quelli inevitabilmente presenti, seppure con un cameo o come Guest stars...ha ha ha

Da me il maxi è gia arrivato e l'ho letto subito perchè voglio passare all'ultimo libro di Ken Follett.

Parto dai disegni di Sedioli che per fortuna sono tornati ad ottimi livelli, dopo l'inciampo dell'albo sulla zenith "allungato" in fretta. Ottimi i primi piani di Zagor e non c'è nessuna sproporzione anatomica come era invece successo sull'albo settembrino della serie regolare.
Quindi bravo Sedioli: sono sicuro che questo è il suo standard.

Passando alla storia forse si sono ispirati al libro "l'istituto", anche se poi la trama è diversa.
Comunque manca completamente del pathos che c'è sul libro di King.
Non è che sia una brutta storia, però non è riuscita a coinvolgermi.
A tratti un po' troppo verbosa, e sopratutto i bambini ragionano e parlano come libri stampati, neanche fossero professori.
C'è molta azione e questo è un punto favorevole, ma poi questa sezione omega si rivela un nulla di chè, come pericolosità e possibilità di riproporla in futuro.
Per me voto complessivo 6

sezione omega
maxi numero 40, testi zamberletti, disegni sedioli
sequel di "christopher deve morire", analogie con "i padroni delle tempeste", sono gli x-men zagoriani
finale più aperto che mai, con zagor e cico che partono alla ricerca di tutti gli altri bambini prodigio...
la storia in sé non è male, uno zamberletti più "anema e core" del solito, vedi il finale strappalacrime
mi è piaciuta soprattutto la prima parte in cui si alternano le vicende dickensiane di christopherino
e l'indagine cittadina, un fenomeno paranormale cui si è costruita attorno una storia di stampo tradizionale
stranamente altrove non viene neanche nominata, sostituita da questa sezione omega pasticciona
però con qualche buona caratterizzazione, non sono i soliti cattivi anonimi alla zamberletti, simil-texiani
c'è lo sfregiato, la sfortunata nancy, la perfida barbara che affama gli orfanelli e li fa cacciare dai cani
bizzarra anche la metamorfosi dell'angelica signora robbins, mena le mani, minaccia torture
disegni sufficienti, ho apprezzato in particolare i personaggi femminili, i bambini, il roseto
bella copertina

voto 6+

Preso questa mattina, non l'ho ancora letto ma qualche considerazione preliminare la vorrei fare comunque:

1) sfogliando l'albo, Sedioli mi pare sia tornato a livelli più che accettabili. Poiché la realizzazione di questa storia è precedente a "Creatura d'acqua", voglio sperare che lo scadimento sia dovuto a ristretti tempi di lavorazione.... In caso contrario, saremmo di fronte ad una brutta involuzione (rara per un disegnatore ancora giovane, ma niente affatto inedita);
2) nell'editoriale Burattini giustamente ricorda lo scomparso Bartoli, ma non accenna minimamente alla sua seconda prova zagoriana, un maxi disegnato da Chiarolla dal titolo di lavorazione "Morte dal passato", e ciò mi fa temere che, a distanza di poco tempo, questa storia finisca nel dimenticatoio al pari della "Miniera degli spettri" di Rauch e D'arcangelo.  
Certo le cose in Bonelli non devono poi andare così male, se dopo le storiche "Marines" e "Il re di Cuenca Verde" altri due episodi già pagati vengono accantonati per sempre.... E (almeno) un altro episodio, realizzato da Perniola/Gramaccioni, temo sia destinato alla stessa fine.
3) Nessun accenno al prossimo maxi di gennaio, chissà cosa saranno quelle grosse novità promesse.

Maxi piacevole, con Sedioli che torna ai suoi soliti standard elevati.
Zamberletti dà vita a uno Zagor a volte un po' troppo texiano nell'affrontare gli avversari, ma tutto sommato sempre presente al momento giusto.
I poteri soprannaturali di "Christofer", che scopriremo essere ereditari, sono l'unica concessione al fantastico in quest'albo dove i mostri hanno tutti sembianze umane.
Omega si rivela alla fine, a dispetto delle enormi risorse sulle quali contare, una organizzazione poco efficace.
Altrove, fortunatamente fuori da questa storia, è ben altra cosa.

Per ora riposto, ma senza il proposito di non riprenderlo in mano.