GLI AMANTI DEL RIO GRANDE Tex Color n. 17
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Re: GLI AMANTI DEL RIO GRANDE Tex Color n. 17
Lo scrive Rauch. Potrei prendere questo Color.
Però, che tristezza, leggere su Tex sto titolo da fotoromanzo….
Hasta luego.
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Re: GLI AMANTI DEL RIO GRANDE Tex Color n. 17
un titolo orribile

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Re: GLI AMANTI DEL RIO GRANDE Tex Color n. 17
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Re: GLI AMANTI DEL RIO GRANDE Tex Color n. 17
...e noi poveri appassionati finiamo come Tex in copertina

wakopa- Vincitore COPPA ITALIA
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Re: GLI AMANTI DEL RIO GRANDE Tex Color n. 17
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Re: GLI AMANTI DEL RIO GRANDE Tex Color n. 17
Letto il Color.
In questi ultimi anni ho acquistato, per curiosità, solo quello del "ritorno" di Nizzi ai testi ( storia rivelatasi sufficiente e senza "nizzate", ma nulla di più ) e questo di Rauch, con la speranza di "respirare" nuovamente certe atmosfere glbonelliane anche se dal demenziale "antitexiano" titolo dell' albo potevano sorgere dubbi.
Ebbene la storia di questo Color a me non è dispiaciuta ma non senza qualche perplessità.
L' azione c'è e parecchia, i due pards sono sul pezzo e non si slacciano i cinturoni come ai tempi del peggior Nizzi ( vedasi le ultime pagine quando Tex affronta Don Manuel ), i dialoghi sono sufficientemente texiani e leggo sempre con piacere certe espressioni tipiche del Personaggio, nonché certi gradevoli scambi di battute fra Tex e Carson. Lettura, nel complesso, scorrevole e storia godibile e lineare senza tante cavillosità e sottotrame tipiche del responsabile della testata.
Però…….
Però è una storia a rischio "impaccio" ( anche se Rauch riesce, tutto sommato, a tener dritta la barra ) per un Personaggio "granitico" come Tex ( anche se da anni stanno cercando di "demolirne" il Mito ): il marito cattivo, la moglie vessata e maltrattata e l' amante cowboy, sbaciucchiamenti vari…..
Come ha fatto notare qualcuno su un altro Forum ( che non è TWF ) in cui si parla anche di Tex, certi dialoghi, infatti, messi in bocca a Tex suonano un poco "stranianti" come quando il Nostro, a pag. 71, afferma testuale che ( Tom, l' amante della bella Ruby ) "era cotto di lei" o quando, alla fine, da un consiglio alla bella americana di "scegliere meglio gli uomini in futuro".....
Forse si poteva evitare di far parlare il ranger in questo modo, anche perché non sono le uniche parole, sui due piccioncini, che Tex pronuncia.
Inoltre mi è risultato fastidioso leggere più volte il termine "chiccoso" ( tipicamente di impronta boselliana ) remuda. Ma non era meglio il più classico e diretto: mandria !?
In più, anche l' uso spavaldo del "tu" ( anche qua "influssi boselliani " !?
) che, dopo appena pochi minuti Tex rivolge a un Frank Morris appena conosciuto. Avrei preferito dialoghi con il classico "lei". Gusti personali.
Ad ogni buon conto confermo le mie speranze che Rauch possa scrivere di più per Tex ( sempre tenendo ben a mente che il riferimento è GLB e nessun altro ).
Voti:
alla storia 6,5
ai disegni 5/6 ( troppe "rigidità" e scarsa dinamicità per una Serie come Tex ).
Hasta luego.
In questi ultimi anni ho acquistato, per curiosità, solo quello del "ritorno" di Nizzi ai testi ( storia rivelatasi sufficiente e senza "nizzate", ma nulla di più ) e questo di Rauch, con la speranza di "respirare" nuovamente certe atmosfere glbonelliane anche se dal demenziale "antitexiano" titolo dell' albo potevano sorgere dubbi.
Ebbene la storia di questo Color a me non è dispiaciuta ma non senza qualche perplessità.
L' azione c'è e parecchia, i due pards sono sul pezzo e non si slacciano i cinturoni come ai tempi del peggior Nizzi ( vedasi le ultime pagine quando Tex affronta Don Manuel ), i dialoghi sono sufficientemente texiani e leggo sempre con piacere certe espressioni tipiche del Personaggio, nonché certi gradevoli scambi di battute fra Tex e Carson. Lettura, nel complesso, scorrevole e storia godibile e lineare senza tante cavillosità e sottotrame tipiche del responsabile della testata.
Però…….
Però è una storia a rischio "impaccio" ( anche se Rauch riesce, tutto sommato, a tener dritta la barra ) per un Personaggio "granitico" come Tex ( anche se da anni stanno cercando di "demolirne" il Mito ): il marito cattivo, la moglie vessata e maltrattata e l' amante cowboy, sbaciucchiamenti vari…..
![[,]](/users/2812/70/84/24/smiles/4023523226.gif)
Come ha fatto notare qualcuno su un altro Forum ( che non è TWF ) in cui si parla anche di Tex, certi dialoghi, infatti, messi in bocca a Tex suonano un poco "stranianti" come quando il Nostro, a pag. 71, afferma testuale che ( Tom, l' amante della bella Ruby ) "era cotto di lei" o quando, alla fine, da un consiglio alla bella americana di "scegliere meglio gli uomini in futuro".....

Forse si poteva evitare di far parlare il ranger in questo modo, anche perché non sono le uniche parole, sui due piccioncini, che Tex pronuncia.
Inoltre mi è risultato fastidioso leggere più volte il termine "chiccoso" ( tipicamente di impronta boselliana ) remuda. Ma non era meglio il più classico e diretto: mandria !?

In più, anche l' uso spavaldo del "tu" ( anche qua "influssi boselliani " !?

Ad ogni buon conto confermo le mie speranze che Rauch possa scrivere di più per Tex ( sempre tenendo ben a mente che il riferimento è GLB e nessun altro ).
Voti:
alla storia 6,5
ai disegni 5/6 ( troppe "rigidità" e scarsa dinamicità per una Serie come Tex ).
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Re: GLI AMANTI DEL RIO GRANDE Tex Color n. 17
Ti rispondo molto volentieri nel merito di tutte le tue questioni. cominciando proprio delle due frasi da te riportate. Navigando per vedere un po' di reazioni, mi sono imbattuto anch'io in quel commento inutilmente saccente di cui parli, nell'altro forum, e l'unica cosa che mi ha impedito di rispondere a tono, direttamente lì, come avrebbe meritato una simile scemenza, è solo la mia buona educazione ( ma se vuoi riportare colà le mie esatte parole al riguardo, io non me ne adombro
). Sulla prima frase, non discuto. Può anche non essere texiana (ci stava bene un 'evidentemente', prima del 'era cotto di lei', ma sentirsi fare le pulci su una sciocchezza del genere in un albo pieno zeppo di dialoghi texiani doc, francamente...). Il commento sulla seconda frase invece (definita stupidamente 'perla') la contesto in toto. Se una si sposa (SCEGLIENDOLO!) uno che la frusta, quello è il minimo che le si possa dire, a bocce ferme. Non solo è ineccepibile in generale (e pazienza se urta la sensibilità di qualche femminista), ma ANZI un rimprovero così diretto e senza ipocrisie, se c'è un personaggio a cui sta bene in bocca, quello è proprio TEX! Sempre che uno il personaggio l'abbia mai letto davvero, ovviamente, e non lo conosca solo a chiacchiere! Infatti mi stupisce molto che proprio tu ti sia accodato a questa palese sciocchezza.
Aggiungo una cosa. Estrapolare una frase decontestualizzandola, non è un bel modo di fare. A quel rimprovero ci si arriva dopo un percorso, nella storia, in cui l'esimio Don Manuel ne combina di cotte e di crude e in cui Tex, gradatamente, nei commenti si fa l'esatta idea sul personaggio. Quindi ci sta proprio bene, alla fine!.... La signora che ha criticato la frase, invece, per sua stessa ammissione, ha sfogliato l'albo, annoiata, sul divano. Ma si legge così?
Una storia può piacere o non piacere, ma quando uno legge per trovare le magagne, invece che per divertirsi, è un bel problema. Ma è un problema suo, non dell'autore.
Veniamo al resto
Remuda non è un termine chiccoso. E' il termine esatto. Sarebbe stato un errore chiamarla mandria. Ci dovevo aggiungere 'di cavalli', e l'effetto sarebbe stato nettamente peggiore. La sintesi. La sintesi.
Per quanto riguarda il 'tu', devi considerare che il Tex di Boselli, ovvero l'attuale, ha le sue regole di editing che vanno seguite. Altrimenti ogni autore scrive a modo suo e il prodotto che esce in edicola diventa qualcosa di schizofrenico. Nel Tex in edicola nel 2020, si usa il tu tra cow-boy. Il voi, di rispetto, per le donne, gli sceriffi e gli ufficiali. Tant'è.

Aggiungo una cosa. Estrapolare una frase decontestualizzandola, non è un bel modo di fare. A quel rimprovero ci si arriva dopo un percorso, nella storia, in cui l'esimio Don Manuel ne combina di cotte e di crude e in cui Tex, gradatamente, nei commenti si fa l'esatta idea sul personaggio. Quindi ci sta proprio bene, alla fine!.... La signora che ha criticato la frase, invece, per sua stessa ammissione, ha sfogliato l'albo, annoiata, sul divano. Ma si legge così?
Una storia può piacere o non piacere, ma quando uno legge per trovare le magagne, invece che per divertirsi, è un bel problema. Ma è un problema suo, non dell'autore.

Veniamo al resto

Remuda non è un termine chiccoso. E' il termine esatto. Sarebbe stato un errore chiamarla mandria. Ci dovevo aggiungere 'di cavalli', e l'effetto sarebbe stato nettamente peggiore. La sintesi. La sintesi.
Per quanto riguarda il 'tu', devi considerare che il Tex di Boselli, ovvero l'attuale, ha le sue regole di editing che vanno seguite. Altrimenti ogni autore scrive a modo suo e il prodotto che esce in edicola diventa qualcosa di schizofrenico. Nel Tex in edicola nel 2020, si usa il tu tra cow-boy. Il voi, di rispetto, per le donne, gli sceriffi e gli ufficiali. Tant'è.

Ultima modifica di Zeb Dowler il Lun 10 Ago 2020, 13:15 - modificato 2 volte.
Zeb Dowler- Sceneggiatore
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Re: GLI AMANTI DEL RIO GRANDE Tex Color n. 17
Sulla questione del linguaggio texiano, cui il Personaggio deve una discreta parte del suo successo insieme alla sua proverbiale "graniticità" senza dubbi di sorta ( d' altronde GLB era Tex e viceversa, basta "gustarsi" qualche sua rara intervista per rendersene conto
), il problema è che dopo GLB soltanto Nizzi, peraltro in parte e fino ad un certo punto, ha saputo "riprodurlo".
L' attuale curatore sul fronte dialoghi texiani ( per tacere della centralità di Tex, spesso "offuscata" da altri sconosciuti comprimari, tra l' altro spero che la linea editoriale non vada ad incidere pure su questo, se no siamo daccapo
) è quanto di più lontano ci possa essere dal modello originario e quando si sforza di avvicinarsi i risultati sono mediocri. Sempre parere personale, anche se ci sono altri lettori che la pensano allo stesso modo.
In lei ( o posso usare il "tu" ? ) invece vedo una certa spontaneità nell' usare tipiche espressioni glbonelliane, magari mi sbaglio, ma se fosse così sarebbe già un buon punto di partenza.
Puo' essere che la seconda frase, dopo una rilettura, non sia poi così in effetti fuori luogo.
Il fatto è che dopo tanti anni di delusioni e di progressivo, personale, disamoramento verso il Personaggio ( vuoi per i macroscopici evidenti ed indubitabili stravolgimenti nizziani iniziati dalla metà circa degli anni '90 ed andati avanti per 3 lustri, vuoi per altrettanti, anche se più "subdoli" cambiamenti boselliani, per non parlare di personali delusioni verso autori cui avevo riposto speranze, come Faraci e Ruju ) può essere scattato un "meccanismo di lettura" di un albo di Tex con un' attenzione magari fin troppo viscerale......
In ogni caso, considerato quanto da me scritto, non credo mi si possa "imputare" di non aver dato a Cesare ( Rauch ) quel che è di Cesare ( Rauch ). Pur con qualche ( credo ) legittima "diffidenza" dovuta ai motivi di cui sopra.
In fondo, se un lettore come il sottoscritto si augura di poter leggere presto altre storie ( magari non proprio tipo questa....
) di Jacopo Rauch, beh......
P.S.1: sull' uso di certi termini, tipo "remuda", resto della mia trascurabilissima opinione.
P.S.2: il Tex è uno solo, quello di GLB. L' originale. Verso un siffatto Personaggio dei fumetti, sulla cresta dell' onda da 70 e passa anni, l'autore di turno dovrebbe, per rispetto verso il suo ideatore, mettersi al suo servizio. Non viceversa. Questo in linea generale, s' intende. Almeno così la penso io.
Un cordiale saluto.

L' attuale curatore sul fronte dialoghi texiani ( per tacere della centralità di Tex, spesso "offuscata" da altri sconosciuti comprimari, tra l' altro spero che la linea editoriale non vada ad incidere pure su questo, se no siamo daccapo


In lei ( o posso usare il "tu" ? ) invece vedo una certa spontaneità nell' usare tipiche espressioni glbonelliane, magari mi sbaglio, ma se fosse così sarebbe già un buon punto di partenza.
Puo' essere che la seconda frase, dopo una rilettura, non sia poi così in effetti fuori luogo.
Il fatto è che dopo tanti anni di delusioni e di progressivo, personale, disamoramento verso il Personaggio ( vuoi per i macroscopici evidenti ed indubitabili stravolgimenti nizziani iniziati dalla metà circa degli anni '90 ed andati avanti per 3 lustri, vuoi per altrettanti, anche se più "subdoli" cambiamenti boselliani, per non parlare di personali delusioni verso autori cui avevo riposto speranze, come Faraci e Ruju ) può essere scattato un "meccanismo di lettura" di un albo di Tex con un' attenzione magari fin troppo viscerale......
In ogni caso, considerato quanto da me scritto, non credo mi si possa "imputare" di non aver dato a Cesare ( Rauch ) quel che è di Cesare ( Rauch ). Pur con qualche ( credo ) legittima "diffidenza" dovuta ai motivi di cui sopra.
In fondo, se un lettore come il sottoscritto si augura di poter leggere presto altre storie ( magari non proprio tipo questa....



P.S.1: sull' uso di certi termini, tipo "remuda", resto della mia trascurabilissima opinione.
P.S.2: il Tex è uno solo, quello di GLB. L' originale. Verso un siffatto Personaggio dei fumetti, sulla cresta dell' onda da 70 e passa anni, l'autore di turno dovrebbe, per rispetto verso il suo ideatore, mettersi al suo servizio. Non viceversa. Questo in linea generale, s' intende. Almeno così la penso io.

Un cordiale saluto.

Ultima modifica di capelli d'argento il Lun 10 Ago 2020, 12:59 - modificato 1 volta.
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Re: GLI AMANTI DEL RIO GRANDE Tex Color n. 17
Ovviamente puoi darmi del tu, come chiunque sul forum. 
Apprezzo le tue gentili considerazioni sul sottoscritto, ma dissento totalmente con te, su quelle su Boselli. Il quale è un autore con una personalità e una forza tale, da potersi permettere di operare anche qualche 'ammodernamento' in un personaggio della potenza di Tex. Di tutti, solo lui e Nolitta ne sono stati capaci, senza stravolgerlo (secondo me). Si tratta di qualcosa di veramente notevole!
Aggiungo una cosa. La buona riuscita della storia in edicola e di quella di febbraio, la si deve in grandissima parte anche al suo editing. Non solo nei dialoghi, asciugati in qualche punto in modo mirabile (ti posso assicurare), ma anche nella stesura stessa della storia, con i suoi consigli e le sue correzioni.
Visto che si parlava di dare a Cesare quel che è di Cesare... ;-)
Un saluto anche a te.

Apprezzo le tue gentili considerazioni sul sottoscritto, ma dissento totalmente con te, su quelle su Boselli. Il quale è un autore con una personalità e una forza tale, da potersi permettere di operare anche qualche 'ammodernamento' in un personaggio della potenza di Tex. Di tutti, solo lui e Nolitta ne sono stati capaci, senza stravolgerlo (secondo me). Si tratta di qualcosa di veramente notevole!
Aggiungo una cosa. La buona riuscita della storia in edicola e di quella di febbraio, la si deve in grandissima parte anche al suo editing. Non solo nei dialoghi, asciugati in qualche punto in modo mirabile (ti posso assicurare), ma anche nella stesura stessa della storia, con i suoi consigli e le sue correzioni.
Visto che si parlava di dare a Cesare quel che è di Cesare... ;-)
Un saluto anche a te.

Ultima modifica di Zeb Dowler il Lun 10 Ago 2020, 13:54 - modificato 3 volte.
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Re: GLI AMANTI DEL RIO GRANDE Tex Color n. 17
Ok.Zeb Dowler ha scritto:Ovviamente puoi darmi del tu, come chiunque sul forum.
Non voglio andare oltre su quanto sopra esposto ma mi sia consentito soltanto di affermare che il buon Sergio Bonelli ha stravolto Tex, eccome...Zeb Dowler ha scritto:.....dissento totalmente con te, su quelle su Boselli. Il quale è un autore con una personalità e una forza tale, da potersi permettere di operare anche qualche 'ammodernamento' in un personaggio della potenza di Tex. Di tutti, solo lui e Nolitta ne sono stati capaci, senza stravolgerlo (secondo me). Si tratta di qualcosa di veramente notevole!
Forse solo con "El Muerto" c' ha preso. Forse.

Belle storie, senza dubbio, ma con Tex , non di Tex.
Non era nelle sue corde e, con ogni probabilità, non lo "sopportava" nemmeno tanto.
Mister No e Zagor sono lì a dimostrarlo: personaggi che più antitetici di Tex non si potrebbe.
Suvvia....

![[,]](/users/2812/70/84/24/smiles/4023523226.gif)
Zeb Dowler ha scritto:Un saluto anche a te.

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Re: GLI AMANTI DEL RIO GRANDE Tex Color n. 17
Storia carina, nulla per cui spellarsi le mani ma si lascia leggere piacevolmente.
Molto credibili i personaggi soprattutto la coppia di amanti che non erano persone pulite come colombi come da consuetudine nel West americano. Risoluti anche i nostri pards.
Disegni molto minuziosi e dinamici quelli di Scascitelli, bella la colorazione di Celestini.
Boccio solo Frediani con i suoi redazionali che spiattellano la trama prima di leggere la storia.
STORIA: 7
DISEGNI: 8
Molto credibili i personaggi soprattutto la coppia di amanti che non erano persone pulite come colombi come da consuetudine nel West americano. Risoluti anche i nostri pards.
Disegni molto minuziosi e dinamici quelli di Scascitelli, bella la colorazione di Celestini.
Boccio solo Frediani con i suoi redazionali che spiattellano la trama prima di leggere la storia.
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DISEGNI: 8
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Re: GLI AMANTI DEL RIO GRANDE Tex Color n. 17
Color discreto, Rauch, che stimo molto, ma che credo può fare di meglio, mette in scena una storia con deriva romantica che si lascia leggere con piacere, senza però entusiasmare particolarmente. Anche Scascitelli fà un discreto lavoro, il tratto è molto "vintage", e con quei visi che sembrano spesso ricalcati dai divi Hollywoodiani, ma il risultato nel complesso non è male. A far scendere il mio indice di gradimento è probabilmente anche l'eccesso di offerta, ieri ho letto questo, il mensile, e l'ultimo Tex Willer, mentre fino a non troppo tempo fa leggevo gli albi, non solo di Tex, lo stesso giorno di uscita, ora mi accorgo che a volte passano giorni o addirittura settimane prima che li legga, e non è un buon segno.
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Re: GLI AMANTI DEL RIO GRANDE Tex Color n. 17
Bravissimo Rauch, che dimostra di essere sceneggiatore di razza e che potrà darci belle soddisfazioni anche su Tex. Qui ci ha messo dentro di tutto e ne è uscito alla grande: simpatici siparietti tra i due pards, cattivi che più cattivi non si può, varie sparatorie che non annoiano, un bel piano ardito finale quando tutto sembra perduto, ma soprattutto mi è piaciuto il modo in cui si è arrivati al fulcro della vicenda, la sua preparazione lenta ma intensa, l’inserimento anche dei Rurales, la storia d’amore senza particolare miele. Complimenti vivissimi Jacopo, sei proprio bravo.
Voto alla storia: 7,8
Voto ai disegni: 7,5
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Re: GLI AMANTI DEL RIO GRANDE Tex Color n. 17
Jacopo Rauch, uno dei più apprezzati interpreti attuali di Zagor, mostra di sapersi disimpegnare egregiamente anche su Tex.
I differenti registri narrativi delle due collane non impediscono a Jacopo di raccontare una storia che, nonostante la presenza di diversi elementi a rischio (la love story tra l'ex ballerina e il cowboy, il ricco haciendero e possessivo marito messicano, la fuga dei due amanti), rimane saldamente sui binari della produzione texiana, grazie a dialoghi che richiamano la tradizione e una perfetta gestione della coppia Tex - Carson che appaiono in gran spolvero, senza lasciare il sopravento alla love story.
Scascitelli, al di là della scelta di utilizzare volti hollywoodiani per i vari protagonisti, che non mi ha entusiasmato, risulta penalizzato dalla colorazione, a mio avviso, su questo numero, non all'altezza delle precedenti prove di Celestini
I differenti registri narrativi delle due collane non impediscono a Jacopo di raccontare una storia che, nonostante la presenza di diversi elementi a rischio (la love story tra l'ex ballerina e il cowboy, il ricco haciendero e possessivo marito messicano, la fuga dei due amanti), rimane saldamente sui binari della produzione texiana, grazie a dialoghi che richiamano la tradizione e una perfetta gestione della coppia Tex - Carson che appaiono in gran spolvero, senza lasciare il sopravento alla love story.
Scascitelli, al di là della scelta di utilizzare volti hollywoodiani per i vari protagonisti, che non mi ha entusiasmato, risulta penalizzato dalla colorazione, a mio avviso, su questo numero, non all'altezza delle precedenti prove di Celestini
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