Le didascalie, perché sono sparite?
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Re: Le didascalie, perché sono sparite?
Al giorno d'oggi, preferisco senza. Paradossalmente ora m'infastidiscono più le didascalie che i ballon troppo verbosi
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SENZA ORSATO CHE JUVE SAREBBE?
E ti sta parlando un Bonelli-dipendente...
doctorZeta- ZAGORIANO INDISPENSABILE
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Re: Le didascalie, perché sono sparite?
Non è lo strumento ma come lo si usa...
Le didascalie banali come "nel frattempo" o quelle che ti spiegano solo quello che vedi nella vignetta non hanno più senso. Però quelle che ti spiegano cosa sta provando il personaggio in quel momento o comunque aggiungono qualcosa alla narrazione visiva vanno benissimo. Nei comics americani le usano spesso, di solito come commenti mentali del protagonista a quello che succede.

Le didascalie banali come "nel frattempo" o quelle che ti spiegano solo quello che vedi nella vignetta non hanno più senso. Però quelle che ti spiegano cosa sta provando il personaggio in quel momento o comunque aggiungono qualcosa alla narrazione visiva vanno benissimo. Nei comics americani le usano spesso, di solito come commenti mentali del protagonista a quello che succede.
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http://ucroniasaga.altervista.org/
Re: Le didascalie, perché sono sparite?
Esempio di didascalie informative utilizzate a inizio sequenza e al cambio di scena.
Dida In un caldo pomeriggio estivo in Arizona
Dida Contemporaneamente a Los Angeles
Dida Alcuni giorni dopo a Tucson
e così via, introducono nello spazio e nel tempo l'azione descritta nella sequenza di tavole
Dida In un caldo pomeriggio estivo in Arizona
Dida Contemporaneamente a Los Angeles
Dida Alcuni giorni dopo a Tucson
e così via, introducono nello spazio e nel tempo l'azione descritta nella sequenza di tavole
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the haematologist
natural killer- Moderatore
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Re: Le didascalie, perché sono sparite?
Io ho sempre amato le didascalie di apertura del racconto, sia in Zagor sia in Tex.
Quelle che, in sintesi, collocavano nel tempo e nello spazio l’azione che sarebbe seguita, del tipo: “In un pomeriggio d’estate, sui contrafforti delle Sheldon Mountains” o “In un mattino di primavera, a circa 50 miglia da Fort Bravery” o, ancora, “In un giorno di fine estate, sulla pista per Robson City”
Si trattava di rapide pennellate che, però, avevano un carattere, almeno per me, altamente evocativo.
Sapere che era mattina o pomeriggio, sapere che era estate o inverno o primavera, sapere dove Zagor, o Tex, si trovavano, o verso dove si stavano dirigendo, conferiva un realismo e una freschezza notevoli, fornivano un “effetto presenza”.
Quelle che, in sintesi, collocavano nel tempo e nello spazio l’azione che sarebbe seguita, del tipo: “In un pomeriggio d’estate, sui contrafforti delle Sheldon Mountains” o “In un mattino di primavera, a circa 50 miglia da Fort Bravery” o, ancora, “In un giorno di fine estate, sulla pista per Robson City”
Si trattava di rapide pennellate che, però, avevano un carattere, almeno per me, altamente evocativo.
Sapere che era mattina o pomeriggio, sapere che era estate o inverno o primavera, sapere dove Zagor, o Tex, si trovavano, o verso dove si stavano dirigendo, conferiva un realismo e una freschezza notevoli, fornivano un “effetto presenza”.
Gianpy- New Entry
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Re: Le didascalie, perché sono sparite?
daccordissimo con Gianpy. Ricordo con molto piacere quelle su Haiti ad inizio della storia "Oceano" o, un po' più recenti, quelle di Rauch all'inizio della storia di Panama
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Il gregge sappia che il lupo uccide qualche pecora, ma è il pastore che le ammazza tutte.
GIOB225- LAUREATO IN ZAGOROLOGIA
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Re: Le didascalie, perché sono sparite?
esatto, togliere le didascalie
e mettere poi km di spiegazioni nei ballon
non ha senso
e mettere poi km di spiegazioni nei ballon
non ha senso
ZACCA- Amministratore
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Re: Le didascalie, perché sono sparite?
GIOB225 ha scritto:daccordissimo con Gianpy. Ricordo con molto piacere quelle su Haiti ad inizio della storia "Oceano" o, un po' più recenti, quelle di Rauch all'inizio della storia di Panama
Ecco!
Basta un incipit come questo, e come le didascalia delle tavole successive, per essere trasportati sul posto

Gianpy- New Entry
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Re: Le didascalie, perché sono sparite?
Andatevi a rileggere l'ultimo cangaceiro con la ristampa di Mister No in edicola, le didascalie che aprono la storia, quello è un esempio di come dovrebbero essere realizzate, meglio quelle che quattro dialoghi spiegazionisti che ingolfano soltanto la lettura.
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La scienza non ci ha ancora insegnato se la pazzia sia o no più sublime dell'intelligenza.
(Edgar Allan Poe)
Spirito errante- DIPLOMATO IN ZAGOROLOGIA
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Re: Le didascalie, perché sono sparite?
Spirito errante ha scritto:Andatevi a rileggere l'ultimo cangaceiro con la ristampa di Mister No in edicola, le didascalie che aprono la storia, quello è un esempio di come dovrebbero essere realizzate, meglio quelle che quattro dialoghi spiegazionisti che ingolfano soltanto la lettura.
Condivido! Beh, gli albi usciti in quel periodo contengono didascalie fantastiche.
Mi riferisco, ad esempio al racconto "Il caimano d'argento" e, in particolare, a "L'uomo dalla maschera rossa".
Spettacolari le didascalie che accompagnano l'inoltrarsi di Mister No e del capo della polizia/banda criminale, nel dedalo di canali della palude, ove poi avviene lo scontro finale.
Sempre agli albori di Mister No, interessanti le didascalie in "Operazione Poseidon"
Ricordo che, in alcuni casi, provavo maggiore emozione a leggere le didascalie che a leggere i dialoghi.
Gianpy- New Entry
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Re: Le didascalie, perché sono sparite?
Eh sono d'accordo sulla bellezza delle didascalie nolittiane... Però le devi saper usare, e non è cosa da tutti!
Con altri sceneggiatori (mi vengono in mente ad esempio Lavezzolo sul Piccolo Ranger o Torelli sul Piccolo Sceriffo o, in empi più recenti, Toninelli su Zagor) appesantivano oltre modo la lettura.
Tra l'altro quelle didascalie nelle storie di Zagor fecero da apripista a quelle per Mister No, dove assunsero un'importanza fondamentale nella narrazione, mettendo in luce ed approfondendo le tematiche della trama e il contesto in cui agiva il pilota.
Anche Castelli ne fece un analogo uso sia nei suoi Mister No sia nelle prime annate di Martin Mystere, con risultati più che buoni.

Con altri sceneggiatori (mi vengono in mente ad esempio Lavezzolo sul Piccolo Ranger o Torelli sul Piccolo Sceriffo o, in empi più recenti, Toninelli su Zagor) appesantivano oltre modo la lettura.
Tra l'altro quelle didascalie nelle storie di Zagor fecero da apripista a quelle per Mister No, dove assunsero un'importanza fondamentale nella narrazione, mettendo in luce ed approfondendo le tematiche della trama e il contesto in cui agiva il pilota.
Anche Castelli ne fece un analogo uso sia nei suoi Mister No sia nelle prime annate di Martin Mystere, con risultati più che buoni.

kento- FORUMISTA GRINTOSO
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Re: Le didascalie, perché sono sparite?
Sempre Mister No, il racconto relativo al "Voodoo", il comandante Kovacs, Haiti... Non ricordo i titoli.
In quei lontani albi, le didascalie assolvevano il compito anche di "rallentare" la lettura e, quindi, consentire al lettore di "rimanere", "sostare" maggiormente nel racconto.
Senza didascalie il racconto "fugge via" e viene letto in un attimo e, credo, rimanga meno impresso.
In quei lontani albi, le didascalie assolvevano il compito anche di "rallentare" la lettura e, quindi, consentire al lettore di "rimanere", "sostare" maggiormente nel racconto.
Senza didascalie il racconto "fugge via" e viene letto in un attimo e, credo, rimanga meno impresso.
Gianpy- New Entry
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Re: Le didascalie, perché sono sparite?
kento ha scritto:Eh sono d'accordo sulla bellezza delle didascalie nolittiane... Però le devi saper usare, e non è cosa da tutti!![]()
Con altri sceneggiatori (mi vengono in mente ad esempio Lavezzolo sul Piccolo Ranger o Torelli sul Piccolo Sceriffo o, in empi più recenti, Toninelli su Zagor) appesantivano oltre modo la lettura.
Ma lui si riferisce a quelle snelle di Nolitta, non a quelle kilometriche di Kinowa o Il piccolo ranger, c'è una notevole differenza.
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Walter Dorian- Moderatore
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