Brividi da Altrove (Maxi n.35)

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Messaggio Da toro seduto Sab 09 Feb 2019, 10:20

Thunderman78 ha scritto:La teoria che si è scelto Piccatto per avvicinare i dylandogghiani fans del disegnatore è la stessa teoria paracula che con un albo con Jovanotti si sarebbero avvicinati tanti fans del cantante... stella2
.. *.* stella2
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Messaggio Da toro seduto Sab 09 Feb 2019, 10:24

Capitan Kidd ha scritto:Maxi con alti e bassi.

Gli alti sono stati le storie La bestia del passato di Barone e Le radici del male di Cavaletto. Nella prima interessante il rapporto conflittuale tra la filosofia zagoriana e il cinismo del paleontologo, credibile e riuscita anche la figura dell'indio. La seconda è molto bella per la minaccia horrorifica che si palesa in tutta la sua violenza e una bella atmosfera angosciante che pervade tutto il racconto.

La morte rossa non male come soggetto ma il finale svacca un po' nel solito Zagor che con troppa faciloneria ammazza tutti.
Lo spirito della vendetta, bel giallo horror con ispirazione al film di Tarantino degli intrappolati in casa per la bufera. Discreto come giallo anche se alla fine le spiegazioni del perché e per come diventano troppe e ho trovato anche un po' forzato che tutti i responsabili di quell'omicidio si trovassero tutti quella notte presenti, tutti quanti a ripararsi nella stessa casa, tutti quanti dalla bufera. Troppe, troppe coincidenze...
Quella di Barbieri è tinta da una discreta atmosfera ammorbante, la affossa un finale confusionario (forse il potere del mostro andava un attimo più sviscerato, sono storie che in poche pagine non funzionano) e disegni inguardabili, non aggiungo altro per rispetto al forum.

E arrivo all'ultima di Burattini. Il solito varco che si apre come se piovesse dal cielo a dicembre per giustificare lo spostamento di Zagor in un'altra dimensione. E che fa Zagor? Uccide come in un videogioco tutti quanti senza alcun pathos e tromba (non che mi dia fastidio, ma se è il momento top di una storia, allora è una storia scarsa). Storia trash allo stato puro.

Per i disegnatori ottimi tutti quanti a parte Piccatto come detto. Troiano va bene, ma solo per determinate storie in contesti fantasy.
Però mi viene da chiedere, ma questo tipo di Maxi non doveva ospitare disegnatori inediti, mai visti su Zagor e dal tratto eccentrico?
E allora a parte Troiano cosa abbiamo visto di sperimentale se tutti quanti sono disegnatori fissi e standard su Zagor? Ecco, mi aspetterei su Maxi del genere di vedere disegnatori esordienti, eccentrici, per la prima volta alle prese con Zagor, perché questo Maxi in merito non ha rispettato le attese.
Poi ripeto, questo dei Maxi con le storie brevi si sta rivelando una bella trovata, ma mi aspetterei sceneggiatori e disegnatori tutti esordienti su Zagor per dargli la giusta connotazione a un Maxi del genere.
...Ottima recensione Kidd .. no-ta
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Messaggio Da natural killer Sab 09 Feb 2019, 10:28

toro seduto ha scritto:
Thunderman78 ha scritto:La teoria che si è scelto Piccatto per avvicinare i dylandogghiani fans del disegnatore è la stessa teoria paracula che con un albo con Jovanotti si sarebbero avvicinati tanti fans del cantante... stella2
.. *.* stella2
 Quanti DyDiani hanno comprato Zenith 666?

Quanti fans di Jovanotti hanno comprato Zenith 686 o la variant?

Quanti hanno poi continuato a seguire Zagor?

Quanti Zagoriani hanno comprato il team un Mystere-Dog con Hellingen e Zagor?

Quanti hanno ancora dubbi sulla strategia editoriale?

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Messaggio Da Ospite Sab 09 Feb 2019, 14:40

natural killer ha scritto:

Quanti hanno ancora dubbi sulla strategia editoriale?



c'e' una strategia editoriale ?  *.* *.* *.*

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Messaggio Da capelli d'argento Sab 09 Feb 2019, 15:28

AANGELO ha scritto:
natural killer ha scritto:

Quanti hanno ancora dubbi sulla strategia editoriale?



c'e' una strategia editoriale ?  *.* *.* *.*

Questa……. kulè [,]

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Messaggio Da Ospite Sab 09 Feb 2019, 16:07

natural killer ha scritto:
toro seduto ha scritto:
Thunderman78 ha scritto:La teoria che si è scelto Piccatto per avvicinare i dylandogghiani fans del disegnatore è la stessa teoria paracula che con un albo con Jovanotti si sarebbero avvicinati tanti fans del cantante... stella2
.. *.* stella2
 Quanti DyDiani hanno comprato Zenith 666?

Quanti fans di Jovanotti hanno comprato Zenith 686 o la variant?

Quanti hanno poi continuato a seguire Zagor?

Quanti Zagoriani hanno comprato il team un Mystere-Dog con Hellingen e Zagor?

Quanti hanno ancora dubbi sulla strategia editoriale?

Se per aumentare di un centinaio di copie le vendite facendo storie sconclusionate per scontentare i tuoi 32.000 lettori non è una strategia intelligente.
Di Jovanotti penso che l'aumento ci sarà stato solo per l'albo a cui l'albetto con Jovanotti era allegato.

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Messaggio Da Claudio L. Sab 09 Feb 2019, 17:35

Ha più senso fare un team-up per guadagnare euro, perché ipoteticamente i lettori combinati delle due testate che comprerebbero l'albo, supererebbe la media delle singole testate. Sperare che Piccatto alle matite di Zagor, porti i lettori dylaniani a fiondarsi in edicola ad acquistare Zagor… mi sembra una fantasia, non strategia.

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Messaggio Da natural killer Sab 09 Feb 2019, 17:38

ma secondo voi quanti zagoriani avrebbero comprato un albo di Martin Mystere disegnato da Ferri?

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Messaggio Da newprincevaliant Sab 09 Feb 2019, 18:35

Beh però Ferri non e' Piccatto....

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Messaggio Da Wonder Sab 09 Feb 2019, 21:19

Ciao, ho letto solo ieri il maxi,
purtroppo ne sono rimasto veramente deluso, si certo meglio di quello dell'anno scorso ( I racconti di Darkwood ) ma per i miei gusti proprio non ci siamo,
non voglio entrare nel merito delle storie o dei disegni è proprio il format (si dice cosi?? ) che non mi piace,
storie messe insieme senza una logica (o almeno io non l'ho capita),
praticamente le storie sono sempre le stesse Zagor e Cico  si trovano per caso in un paese dove succede qualcosa di strano indagano fanno un combattimento e ovviamente vincono, in questo albo non si sa se i cattivi (mostri o altre entità) sono sconfitti per sempre o se poi in un futuro magari rinascono.
Praticamente una storia dura 40 pagine mentre l'albo normale (Zenith) ha 98 pagine ma le 58 pagine di differenza sono tutto ciò che fa la"storia" quello che crea il "colore" l'atmosfera l'attesa di come si sviluppa la storia, io sinceramente non sono attratto da un prodotto di questo tipo (certo è il mio gusto personale) quindi non prenderò più sicuramente un fumetto fatto in questo modo, indipendentemente da chi lo disegna o da chi lo scrive.

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Messaggio Da Preacher Dom 10 Feb 2019, 02:53

natural killer ha scritto:ma secondo voi quanti zagoriani avrebbero comprato un albo di Martin Mystere disegnato da Ferri?

Sì ma Ferri è un idolo, Piccatto su Dylan Dog era ben considerato una volta, ora anche i lettori dylaniati lo considerano in calo.
Piccatto sarebbe un po' un nostro Chiarolla: autore eccentrico, avanti con gli anni e che divide un po' i giudizi, e sinceramente se uscisse un albo di Dylan Dog disegnato da Chiarolla non sarei assolutamente incuriosito e interessato all'acquisto e non penso ci saranno file di zagoriani per accaparrarselo. *.* Wink

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Messaggio Da Andrea67 Sab 16 Feb 2019, 21:11

Netto passo indietro rispetto al primo Maxi storie brevi. Questa volta si è puntato sull’horror e la scelta è stata, a mio parere, completamente errata. Probabilmente, questo genere ha bisogno di tempi più lunghi per poter dare al lettore quella suspence e quel pathos necessari per un coinvolgimento emotivo dello stesso.

Storia di raccordo: (Burattini/Voltolini)
Non una vera e propria storia com’era stato, invece, nel primo Maxi di questo genere, ma l’occasione per raccontare le avventure seguenti.
Positivo Voltolini.
Voto alla storia: s.v.
Voto ai disegni: 8  

La morte rossa: (Testi/Esposito Bros.)
Lungi da me voler criticare l’autore, ma probabilmente e semplicemente non è adatto a Zagor. Forse ha scambiato la testata con un’altra, tipo quella di Dylan Dog, però penso che qualcuno dovrebbe dirglielo. Difficilmente ho letto qualcosa di più inadatto e, a questo punto, contrariamente a quanto avevo pensato dopo il suo esordio nello Speciale, spero che sia finita qui.
Gli Esposito non eccelsi come in altre occasioni, ma sempre, comunque, molto bravi.
Voto alla storia: 4
Voto ai disegni: 8

Dal profondo della terra: (Barbieri/Piccatto-Riccio)
Barbieri, per scrivere questa storia, deve essersi ispirato allo Zagor di Testi e non a quello di Nolitta o di Burattini. Un mostro patetico, giunto dal nulla e senza alcun pathos, una soluzione suggerita a Zagor dallo stesso mostro, che quindi si sarebbe autodistrutto, ed un Cico inesistente.
Disegni meno terribili di quelli del famigerato 666, ma Zagor è sempre inguardabile.
Voto alla storia: 5,5
Voto ai disegni: 5

La bestia dal passato: (Barone/Bisi)
Più Darkwoodiana delle precedenti, quantomeno ci regala dei bei personaggi ed un discreto finale. Piacevoli anche i duelli tra Zagor e la belva.
Ottimo il solito Bisi.
Voto alla storia: 6,5
Voto ai disegni: 9

Le radici del male: (Cavaletto/Mangiantini)
Allo stesso livello della precedente, vede Zagor e Cico alle prese con un nemico alieno che viene sconfitto dallo Spirito con la scure grazie ad una geniale intuizione. Molto coinvolgenti le scene d’azione sotto la pioggia e al buio illustrate dal bravo Mangiantini.
Voto alla storia: 6,5
Voto ai disegni: 8,5

Lo spirito della vendetta: (Paolucci/Barison)
È Paolucci a scrivere la migliore del lotto, nella quale, nonostante l’esiguo numero di pagine, c’è spazio perfino per il colpo di scena finale. Ben caratterizzati anche i vari personaggi e stupenda la location, che meritava, probabilmente, avventura di ben altro respiro.
Barison migliore che in altre sue precedenti prove.
Voto alla storia: 7
Voto ai disegni: 7,5

Sacrificio umano: (Burattini/Troiano)
Onesto pim pum pam con ciliegina sulla torta finale. Moreno, è chiaro, ha fatto di meglio, ma non griderei allo scandalo per questa mini storia. E neanche per i disegni che, nonostante non siano tra i migliori, sono comunque adatti alla trama.
Voto alla storia: 6,5
Voto ai disegni: 6,5


Ultima modifica di Andrea67 il Sab 18 Apr 2020, 16:55 - modificato 2 volte.

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Messaggio Da Ospite Dom 17 Feb 2019, 20:53

LA MORTE ROSSA
La prima parte è inquietante, bella anche l'idea del mostro che si ispira alla vera storia epigona di Poe e al Golem. Il finale scade un po' con dialoghi fanciulleschi tra Zagor e il mostro. Bella invece l'idea di Zagor di svignarsela travestendosi come le guardie mascherate. Deluso dagli Esposito! Tra volti raffazzonati e pose troppo molleggiate.

DAL PROFONDO DELLA TERRA
La meno bella, senza suspense, caotica, combattimenti senza nessuna emozione. Nemmeno i disegni improponibili l'hanno aiutata.

LA BESTIA DEL PASSATO
Storia semplice, forse troppo lineare ma che non presenta gravi falle. Bravo Barone che ha centrato molto bene Zagor coi dialoghi. Belli i disegni di Bisi.

LE RADICI DEL MALE
Molto inquietante e angosciosa, forse il finale è un po' strozzato, ma veramente buona.

LO SPIRITO DELLA VENDETTA
Bel giallo horror, complimenti a Paolucci, forse la rivelazione del giallo è un po' meccanica.

SACRIFICIO UMANO
Burattini azzarda il tema del sesso ma lo fa in una storia dove sembrava di leggere Conan e non Zagor.
L'ennesimo varco aperto senza una motivazione convincente.
Troiano va bene per il fantasy e non per Zagor.

Sulla storia di raccordo di Burattini e Voltolini, non è una storia ma più che altro un'idea di raccontare quelle successive (che è una buona idea).

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Messaggio Da Ospite Mar 19 Feb 2019, 09:58

Nulla di cui strapparsi le vesti ma a me sono piaciucchiate tutte sul 7 o sul 6,5, compresa quella di Burattini molto surreale, buzzurra, sconcia, tamarra *.*. La migliore Le radici del male, anche se il finale l'ho trovato un po' convulso.
Male ancora Testi che parte da buone premesse ma naufraga in un finale dove Zagor a cazzotti ammazza in quattro e quatt'otto canaglie e demoni che chiacchierano. Dopo le Fearsome Critters continua a non convincere.
Disegni tutti molto buoni anche se mi aspettavo anche io più sperimentalità. Troiano è adatto solo a quel genere e il tratto di Piccatto è troppo sintetico e scarno.

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Messaggio Da Ospite Ven 15 Mar 2019, 14:09

natural killer ha scritto:ma secondo voi quanti zagoriani avrebbero comprato un albo di Martin Mystere disegnato da Ferri?


molti di + di quanto possa attrarre jovanotti

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Messaggio Da Ospite Sab 18 Mag 2019, 23:52

Io un Texone di Ferri l'avrei comprato di corsa pur non collezionando Tex

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Messaggio Da Preacher Dom 19 Mag 2019, 00:50

rapallo1968 ha scritto:Io un Texone di Ferri l'avrei comprato di corsa pur non collezionando Tex

Il valore artistico di Ferri per noi zagoriani non è lo stesso di Piccatto per i lettori dylaniati. Piccatto per Dylan potrebbe essere paragonato a Chiarolla, e sinceramente se Chiarolla facesse una storia per Zona X non è che mi invoglierebbe a prenderlo non collezionando Martin Mystere.

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Messaggio Da Ospite Sab 25 Mag 2019, 00:19

Lascio la mia tardiva opinione. La formula antologica dei racconti brevi la ritengo funzionale al formato Maxi perchè - pur nei suoi inevitabili alti e bassi - consente di diversificare il mood tenendo desta l'attenzione, senza rischiare di prendere per sfinimento causa noia imperante. Buona la cornice che fornisce respiro senza rubare spazio alle singole storie, un adeguato fil rouge che apporta osservazioni pertinenti e mai ridondanti. Numerose le citazioni da eventi o personaggi dal passato più o meno recente e la cosa non può che farmi piacere; la continuity zagoriana è un punto di forza che merita di essere sempre valorizzato. Di contro continuo a ritenere indigesta la deriva martinmystèriana con Altrove e la caratterizzazione insopportabilmente compiaciuta di Edgar Allan Poe/Agente Raven ma tant'è.. se non altro qui assolve al ruolo di ininfluente corollario. Comunque, dal meglio al peggio:

- Le radici del male (voto: 8 )
Quella che a mio avviso riesce meglio di tutte a cogliere quel senso di perturbante dovuto a una minaccia inspiegabile e irrazionale, con un plot twist d'eccezione ben integrato alla costruzione narrativa. E' quasi un peccato che un simile soggetto sia andato sprecato all'interno del contenitore Maxi ma del resto c'è abbastanza materiale valido per sviluppare un sequel collocato all'interno dello Zenith. Cavaletto promosso con riserve (troppo poco per valutare la personalità dei protagonisti), chissà se proprio con Zagor riuscirà a trovare la consacrazione che gli è sempre sfuggita su Dylan Dog.

- Lo spirito della vendetta (voto: 7)
Il riferimento a The Hateful Eight è palese e proprio in questo trova la quadratura di un'atmosfera centrata, nonostante la storia sia di una semplicità estrema con tanto di epilogo ultratelefonato. Sarà la tormenta di neve o il non-luogo senza apparente via di fuga ma c'è qualcosa che la rende superiore alle sue stesse ambizioni, probabilmente merito dell'abile storytelling di Emanuele Barison capace di andare oltre alle suggestioni scritte.

- La morte rossa (voto: 6,5)
Inizia molto bene nel solco dell'indimenticabile (benché tragico) carnevale di nolittiana memoria. Poi ovviamente si getta di culo nelle ortiche con la soluzione più scontata di sempre: il classico mostrone assurdo da sconfiggere a colpi di pugni ben assestati e botte di fortuna. Il discorso sul vampiro poteva guadagnare qualcosa se rielaborato nella definizione di un avversario ricondotto a Rakosi ma così è proprio buttato lì un tanto al kg.. In ogni caso preso come mero divertissement mantiene quanto poco promette e tanto basta per fargli guadagnare la piena sufficienza.

- La bestia dal passato (voto: 6)
Tutto qui? Sì, tutto qui. Non c'è molto da dire; storia di disarmante semplicità con un cattivo contrapposto a due vittime a loro modo destinate a fare una brutta fine (una per istinto animale, l'altra per interesse venale). Nel mezzo il processo di redenzione che porta alla giustizia con l'inevitabile contrappasso. Guadagna mezzo punto per il finale amaro in cui la vittoria corrisponde alla sconfitta ma è davvero pochissima cosa.

- Dal profondo della terra (voto: 4,5)
Sarà che a Piccatto sono da sempre abituato per via di Dylan Dog ma personalmente non lo ritengo così catastrofico, anche se alla spigolosa stilizzazione degli ultimi anni preferisco anni luce le piene e dettagliate rotondità del suo tratto storico (da qui a sostenere che non sappia disegnare ce ne passa.. ma avete mai letto Golconda!, Cagliostro o Gli spietati?). Detto ciò, su Zagor resta stridente e inadeguato come pochi. Il problema di questa storia è però dovuto alla scrittura prolissa e ridondante che a un certo punto si ferma (cinque pagine per spiegare una situazione riassumibile in meno di due) per poi tirare sbrigativamente verso un finale a dir poco frettoloso. L'escamotage della mente di Zagor unita a quella della creatura che gli mostra come sconfiggerla (?!) sembra inizialmente intrigante (l'essere alieno vuole morire? sceglie volutamente di essere ucciso da Zagor?), invece si preferisce glissare del tutto su questa ipotesi puntando verso quel finale improponibile col nostro che si spara la posa mentre la visuale si allontana verso l'alto. Imbarazzante.

- Sacrificio umano (voto: n/d)
Come dato per scontato da Howitzer, anch'io preferisco pensare che questa storia sia tutta farina del sacco di Poe; nulla più che una weird tale inventata di sana pianta in cui l'agente Raven immagina il nostro alla stregua di un invincibile barbaro che sbaraglia tutti gli avversari finendo col conquistare la bella (capirai, un bacio con la lingua e con lo schiocco e.. basta, nessun tabù è stato infranto). Vedere questa sorta di Zagor alternativo e testosteronico in stile elseworld può anche essere divertente (perchè non un fuoriserie strutturato a mò di "what if?") ma francamente lo reputo invalutabile.

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Messaggio Da Ospite Lun 27 Mag 2019, 15:43

Dies Irae ha scritto:

- Dal profondo della terra (voto: 4,5)
Sarà che a Piccatto sono da sempre abituato per via di Dylan Dog ma personalmente non lo ritengo così catastrofico, anche se alla spigolosa stilizzazione degli ultimi anni preferisco anni luce le piene e dettagliate rotondità del suo tratto storico (da qui a sostenere che non sappia disegnare ce ne passa.. ma avete mai letto Golconda!, Cagliostro o Gli spietati?). .

Anche Ai confini del tempo, Dies. Non diciamo che non sappia disegnare, però ultimamente il tratto si è fatto sempre più sintetico e tirato via. E te lo dice uno che ai tempi di Dylan Dog Piccatto lo stimava.

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Messaggio Da Magico Vento Lun 25 Mag 2020, 12:15

I racconti di Altrove
Soggetto e Sceneggiatura: 6,5
Disegni: 8
La storia cornice non è nulla di che, ma il finale (anche se fosse forse un po' scontato fin dall'inizio) mi è piaciuto abbastanza e alza un po' la valutazione.
Buoni invece i disegni di Voltolini.

La Morte Rossa
Soggetto e Sceneggiatura: 7,5
Disegni: 8,5
Forse la storia migliore di questo Maxi. Testi ai testi ( clap ) fa un buon lavoro e realizza una storia abbastanza inquietante. Ho apprezzato questa storia anche per il fatto di aver letto il vero racconto di Poe (La maschera della Morte Rossa), che seppur brevissimo era molto inquietante.
Più che buoni i disegni degli Esposito.

Dal profondo della Terra
Soggetto e Sceneggiatura: 7-
Disegni: 6,5
Questa storia non mi è piaciuta molto: anche se l'atmosfera misteriosa che si era creata all'inizio era intrigante, la storia non si conclude in modo altrettanto riuscito.
Piccatto, che già non mi faceva impazzire su Magico Vento, non lo fa neanche qui su Zagor.

La Bestia dal passato
Soggetto e Sceneggiatura: 7
Disegni: 9
Questa storia invece mi è piaciuta abbastanza, nonostante fosse molto lineare e semplice. I disegni di Bisi sono i migliori dell'albo insieme a quelli degli Esposito.

Le radici del male
Soggetto e Sceneggiatura: 7,5
Disegni: 7+
Questa storia sfrutta invece al meglio l'atmosfera angosciosa che si viene a creare fin dall'inizio. L'intuizione finale di Zagor, che capisce come sconfiggere il nemico, invece non è molto convincente.
Disegni discreti per Mangiantini.

Lo spirito della vendetta
Soggetto e Sceneggiatura: 6,5
Disegni: 7/8
Questa breve storia non mi ha colpito particolarmente, nulla di eccezionale.
Disegni più che discreti per Barison.

Sacrificio umano
Soggetto e Sceneggiatura: 6,5
Disegni: 6,5
Un'altra storia abbastanza deludente, non mi ha colpito quasi per niente.
Disegni sufficienti per Troiano.

In conclusione, ho trovato questo Maxi abbastanza deludente, sia per disegni sia per (e soprattutto) le storie.
Voto complessivo: 6,5
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