Brividi da Altrove (Maxi n.35)
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FORUM ZAGOR TE NAY LA DARKWOOD DEL WEB :: Zagor-Te-Nay il Forum dello Spirito Con La Scure :: Commenti alle storie
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Re: Brividi da Altrove (Maxi n.35)
..io leggo solo Zagor e a volte Tex ..dunque il problema non si pone .. ..e poi scusa i Di Vitto mi piacciono ma da li a essere fan , ce ne sta un po in mezzowakopa ha scritto:zannabianca^ ha scritto:
Che ti fa ridere Wakopa se me lo spieghi anche a me...?
la tua e' stata una battuta fulminante
pero' devo concludere che sia stata involontaria dato il tuo stupore
pero' io voglio stabilire con gli amici Klain e toro seduto se la teoria del Morenone regge o meno
e quindi vi chiedo, voi da fans dei Divitto, acquistereste un eventuale maxi di un personaggio bonelliano che non vi cagate di striscio, in cui sia presente una ministoria disegnata dai vostri beniamini ?
toro seduto- LAUREATO IN ZAGOROLOGIA
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Re: Brividi da Altrove (Maxi n.35)
wakopa ha scritto:zannabianca^ ha scritto:
Che ti fa ridere Wakopa se me lo spieghi anche a me...?
la tua e' stata una battuta fulminante
pero' devo concludere che sia stata involontaria dato il tuo stupore
pero' io voglio stabilire con gli amici Klain e toro seduto se la teoria del Morenone regge o meno
e quindi vi chiedo, voi da fans dei Divitto, acquistereste un eventuale maxi di un personaggio bonelliano che non vi cagate di striscio, in cui sia presente una ministoria disegnata dai vostri beniamini ?
Certo che si, ma sarebbe comunque una tantum, solo per l'amicizia che mi lega ai Di Vitto. Ovviamente non diventerei lettore del personaggio qualunque sia.
D'altra parte, ho acquistato il Dampyr scritto da Moreno solo per vedere come si rapportava su un personaggio totalmente diverso da Zagor. Poi é finita li.
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Re: Brividi da Altrove (Maxi n.35)
Kramer76 ha scritto:
mi sarebbe piaciuto uno zagor disegnato da NICOLA MARI, quello sì era sperimentare...
Si, altri mille lettori in meno dal giorno dopo
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Re: Brividi da Altrove (Maxi n.35)
se sperimentare vuol dire "facciamoci piacere tutti, tanto questa è la linea di questi Maxi", allora potrebbero anche provare i tanti disegnatori amatoriali che mandano delle tavole di prova in Bonelli.
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Re: Brividi da Altrove (Maxi n.35)
KLAIN ha scritto:Kramer76 ha scritto:
mi sarebbe piaciuto uno zagor disegnato da NICOLA MARI, quello sì era sperimentare...
Si, altri mille lettori in meno dal giorno dopo
mille capre in meno
Kramer76- Vincitore Champions league/Europa league/Supercoppa/Europeo
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Re: Brividi da Altrove (Maxi n.35)
Anche io avrei preferito di gran lunga Mari, al posto di Piccatto alla prova su Zagor.
Se Barison è andato piuttosto bene, secondo me anche Mari con il suo perfetto uso dei neri, sarebbe andato discretamente bene sulle storie horror zagoriane
Se Barison è andato piuttosto bene, secondo me anche Mari con il suo perfetto uso dei neri, sarebbe andato discretamente bene sulle storie horror zagoriane
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fate molto male a ridere,
al mio mulo non piace la gente che ride...
ha subito l'impressione che si rida di lui
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Re: Brividi da Altrove (Maxi n.35)
Kramer76 ha scritto:la teoria del morenone non regge, della serie:"dobbiamo farcelo piacere per forza"
piccatto e freghieri andavano forte venti anni fa, e ho detto tutto..
mi sarebbe piaciuto uno zagor disegnato da NICOLA MARI, quello sì era sperimentare...
Ma almeno quello di Freghieri è uno Zagor diverso ma è presentabile, riconoscibile, carino.
Questo di Piccatto è brutto, impresentabile. Alcune raffigurazioni sembrano quelle delle storyboard.
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Re: Brividi da Altrove (Maxi n.35)
Ma poi quanti fans di Piccatto dylandogghiani avranno presi un Maxi che costa quasi 7 pleuri dove è presente una storia di poche pagine del summenzionato disegnatore? Una decina, a voler essere ottimisti? Per una decina di nuovi lettori una tantum, ne hai fatti scontenti decine di migliaia di lettori fidelizzati.
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Re: Brividi da Altrove (Maxi n.35)
Premesso che io non acquisterei una testata per cui non nutro alcun interesse nemmeno se fosse disegnata dal Maestro redivivo, non getterei troppo la croce addosso a Burattini.
Il suo ruolo gli impone di difendere e promuovere il prodotto. Non potrà mai dire "Eh sì, è vero abbiamo fatto una ca...ta a metterci dentro pure Piccatto", anche se magari lo pensa.
Il suo ruolo gli impone di difendere e promuovere il prodotto. Non potrà mai dire "Eh sì, è vero abbiamo fatto una ca...ta a metterci dentro pure Piccatto", anche se magari lo pensa.
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...e probabilmente Zagor è già morto!
Che gli dei ti perdonino, pazzo! Lo spirito con la scure non può morire!
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Re: Brividi da Altrove (Maxi n.35)
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E ti sta parlando un Bonelli-dipendente...
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Re: Brividi da Altrove (Maxi n.35)
Sam Fletcher ha scritto:Premesso che io non acquisterei una testata per cui non nutro alcun interesse nemmeno se fosse disegnata dal Maestro redivivo, non getterei troppo la croce addosso a Burattini.
Il suo ruolo gli impone di difendere e promuovere il prodotto. Non potrà mai dire "Eh sì, è vero abbiamo fatto una ca...ta a metterci dentro pure Piccatto", anche se magari lo pensa.
e quindi diamo contro ad haters e detrattori x difendere un'idiozia ?
la politica di Burattini è oltremodo controproducente
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Re: Brividi da Altrove (Maxi n.35)
AANGELO ha scritto:
e quindi diamo contro ad haters e detrattori x difendere un'idiozia ?
la politica di Burattini è oltremodo controproducente
Ma io non mi riferivo alle risposte più o meno piccate e più o meno giustificate (non è questa la sede adatta per discuterne) che può dare a chi critica le sue storie.
Mi riferivo piuttosto alla sua difesa d'ufficio del maxi, che sposa la tesi secondo cui autori e disegnatori esterni attirerebbero nuovi lettori da altre testate: è una tesi che non condivido, ma lui in qualità di curatore di Zagor non avrebbe potuto pronunciarsi altrimenti.
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Sam Fletcher- FORUMISTA D'ASSALTO
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Re: Brividi da Altrove (Maxi n.35)
Sam Fletcher ha scritto:Premesso che io non acquisterei una testata per cui non nutro alcun interesse nemmeno se fosse disegnata dal Maestro redivivo, non getterei troppo la croce addosso a Burattini.
Infatti. Se Ferri quando era in vita avesse disegnato una storia di Julia (es.) di cui non me ne frega niente non è che mi avrebbe invogliato ad acquistarne l'albo in edicola.
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Re: Brividi da Altrove (Maxi n.35)
Tra le righe di Moreno ho letto una cosa, che i disegnatori che non piacciono dopotutto sono autori di 40 tavole disegnate, in un Maxi di 288 con altre sei storie. Quindi se non piace uno, potranno piacere gli altri sei.
Ecco, questo mi dà da pensare che uno come Piccatto lo abbiano dirottato in una ministoria di un Maxi, così fa meno danno in una pubblicazione con quasi 300 pagine dove però si possono ammirare altri disegnatori.
Che non sto dicendo che plaudo la scelta editoriale, ma semplicemente è una furbata.
Ecco, questo mi dà da pensare che uno come Piccatto lo abbiano dirottato in una ministoria di un Maxi, così fa meno danno in una pubblicazione con quasi 300 pagine dove però si possono ammirare altri disegnatori.
Che non sto dicendo che plaudo la scelta editoriale, ma semplicemente è una furbata.
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Re: Brividi da Altrove (Maxi n.35)
La teoria che si è scelto Piccatto per avvicinare i dylandogghiani fans del disegnatore è la stessa teoria paracula che con un albo con Jovanotti si sarebbero avvicinati tanti fans del cantante...
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Re: Brividi da Altrove (Maxi n.35)
Sam Fletcher ha scritto:AANGELO ha scritto:
e quindi diamo contro ad haters e detrattori x difendere un'idiozia ?
la politica di Burattini è oltremodo controproducente
Ma io non mi riferivo alle risposte più o meno piccate e più o meno giustificate (non è questa la sede adatta per discuterne) che può dare a chi critica le sue storie.
Mi riferivo piuttosto alla sua difesa d'ufficio del maxi, che sposa la tesi secondo cui autori e disegnatori esterni attirerebbero nuovi lettori da altre testate: è una tesi che non condivido, ma lui in qualità di curatore di Zagor non avrebbe potuto pronunciarsi altrimenti.
potrebbe astenersi : meglio il silenzio, che una parola detta male
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Re: Brividi da Altrove (Maxi n.35)
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Mi sono rivisto e riletto il Maxi per approfondire alcuni aspetti. Partiamo da quella che per me è la storia migliore, quella più emozionante. “La morte Rossa”. A mio avviso Testi ha fatto un buon lavoro per una storia di solo 40 pagine, e la cosa non era facile. I disegni degli Esposito poi li trovo formidabili. Le scene d’azione con i vari combattimenti hanno inquadrature spettacolari e sono davvero coinvolgenti. Però va notato il fatto che alcuni volti di Zagor non sono proprio all’altezza della situazione. Per esempio la differenza di qualità tra il volto di Zagor a pag.24 e quello di pag. 50 è esagerata(le 2 foto di sopra). Ecco perché trovo la cosa molto strana, e alquanto misteriosa. Ma il fascino della storia rimane, con l’atmosfera ambigua del carnevale che, come già detto da alcuni forumisti, strizza l’occhio al “Tragico Carnevale “ nolittiano. Per arrivare infine al momento di maggiore pathos quando la statua della Morte Rossa prende vita e sta per sopraffare lo Spirito con la Scure. Insomma abbiamo un concentrato esplosivo di azione ed emozione in sole 40 pagine. Difficile pretendere qualcosa di più.....
Passiamo ora alla storia soporifera di Paolucci, Lo Spirito della vendetta, le cui atmosfere ricordano un po’ il film di Quentin Tarantino “The Hateful Eight”, con i vari personaggi bloccati da una tempesta di neve. Solo che Paolucci non è Quentin Tarantino, per cui la storia viene salvata sostanzialmente dai disegni di Barison, che sono davvero molto suggestivi, direi impeccabili. Peccato che in alcune vignette mi sembra di vedere Tex anziche’ Zagor. Avranno sbagliato Maxi ?? Chi lo sa
Passiamo alla storia più angosciante, Le radici del male. Qui Cavaletto fa un ottimo lavoro, viene anche supportato da un bravo Mangiantini, i cui disegni hanno delle buone anatomie. Abbastanza curati anche gli effetti speciali e le ombreggiature. Però come già detto in precedenza, Zagor e Cico sono sgradevoli, e lo stile in generale delle inchiostrature lo trovo un po’ dozzinale. Se si vuole migliorare l’estetica del proprio stile bisognerebbe studiare di più gli autori classici che hanno fatto(o che stanno facendo) la storia del fumetto.
L’ultima storia disegnata da Troiano la trovo controversa. È vero che a tratti sembra una parodia di Conan il barbaro, però devo dire che alcuni volti di Zagor disegnati da Troiano sono più azzeccati dei volti di Zagor disegnati da Bisi. E la cosa la trovo sorprendente .
A proposito di Bisi, i suoi disegni che riguardano la storia “La bestia dal passato” li ho trovati un po’ deludenti. Bisi ha uno stile morbido con delle linee precise, ma quali sono i risultati prodotti in questa storia? In primis il mostro dell’amazzonia è un po’ banalotto, sembra uscito da un parco giochi della Walt Disney. A tratti quel mostro ispira anche simpatia, oltre che empatia. Poi i volti di Zagor, come già detto nel mio commento precedente, hanno delle espressioni infantili. Sembra di vedere un cartone animato di Asterix e Obelix. Ma il difetto più grave secondo me è il fisico di Zagor, che ci appare visibilmente ingrassato, goffo, direi cicciottello. Troppi corn flakes o troppi Kinder Ferrero ?? Forse dovrebbe mettersi a dieta.
Per concludere, della storia disegnata da Piccatto ho già detto. I disegni li ho rivisti per scrupolo e confermo il mio giudizio negativo. Proprio non riesco a farmeli piacere. Aggiungo solo che il Piccatto visto su Dylan Dog è un lontano ricordo. Adesso vediamo uno stile abbastanza ripulito, troppo minimalista, ideale per correre a 300 km all’ora, e guadagnare di più. Insomma ...la paraculata si commenta da sola. Inoltre questi disegni sono veramente brutti esteticamente.
Mi sono rivisto e riletto il Maxi per approfondire alcuni aspetti. Partiamo da quella che per me è la storia migliore, quella più emozionante. “La morte Rossa”. A mio avviso Testi ha fatto un buon lavoro per una storia di solo 40 pagine, e la cosa non era facile. I disegni degli Esposito poi li trovo formidabili. Le scene d’azione con i vari combattimenti hanno inquadrature spettacolari e sono davvero coinvolgenti. Però va notato il fatto che alcuni volti di Zagor non sono proprio all’altezza della situazione. Per esempio la differenza di qualità tra il volto di Zagor a pag.24 e quello di pag. 50 è esagerata(le 2 foto di sopra). Ecco perché trovo la cosa molto strana, e alquanto misteriosa. Ma il fascino della storia rimane, con l’atmosfera ambigua del carnevale che, come già detto da alcuni forumisti, strizza l’occhio al “Tragico Carnevale “ nolittiano. Per arrivare infine al momento di maggiore pathos quando la statua della Morte Rossa prende vita e sta per sopraffare lo Spirito con la Scure. Insomma abbiamo un concentrato esplosivo di azione ed emozione in sole 40 pagine. Difficile pretendere qualcosa di più.....
Passiamo ora alla storia soporifera di Paolucci, Lo Spirito della vendetta, le cui atmosfere ricordano un po’ il film di Quentin Tarantino “The Hateful Eight”, con i vari personaggi bloccati da una tempesta di neve. Solo che Paolucci non è Quentin Tarantino, per cui la storia viene salvata sostanzialmente dai disegni di Barison, che sono davvero molto suggestivi, direi impeccabili. Peccato che in alcune vignette mi sembra di vedere Tex anziche’ Zagor. Avranno sbagliato Maxi ?? Chi lo sa
Passiamo alla storia più angosciante, Le radici del male. Qui Cavaletto fa un ottimo lavoro, viene anche supportato da un bravo Mangiantini, i cui disegni hanno delle buone anatomie. Abbastanza curati anche gli effetti speciali e le ombreggiature. Però come già detto in precedenza, Zagor e Cico sono sgradevoli, e lo stile in generale delle inchiostrature lo trovo un po’ dozzinale. Se si vuole migliorare l’estetica del proprio stile bisognerebbe studiare di più gli autori classici che hanno fatto(o che stanno facendo) la storia del fumetto.
L’ultima storia disegnata da Troiano la trovo controversa. È vero che a tratti sembra una parodia di Conan il barbaro, però devo dire che alcuni volti di Zagor disegnati da Troiano sono più azzeccati dei volti di Zagor disegnati da Bisi. E la cosa la trovo sorprendente .
A proposito di Bisi, i suoi disegni che riguardano la storia “La bestia dal passato” li ho trovati un po’ deludenti. Bisi ha uno stile morbido con delle linee precise, ma quali sono i risultati prodotti in questa storia? In primis il mostro dell’amazzonia è un po’ banalotto, sembra uscito da un parco giochi della Walt Disney. A tratti quel mostro ispira anche simpatia, oltre che empatia. Poi i volti di Zagor, come già detto nel mio commento precedente, hanno delle espressioni infantili. Sembra di vedere un cartone animato di Asterix e Obelix. Ma il difetto più grave secondo me è il fisico di Zagor, che ci appare visibilmente ingrassato, goffo, direi cicciottello. Troppi corn flakes o troppi Kinder Ferrero ?? Forse dovrebbe mettersi a dieta.
Per concludere, della storia disegnata da Piccatto ho già detto. I disegni li ho rivisti per scrupolo e confermo il mio giudizio negativo. Proprio non riesco a farmeli piacere. Aggiungo solo che il Piccatto visto su Dylan Dog è un lontano ricordo. Adesso vediamo uno stile abbastanza ripulito, troppo minimalista, ideale per correre a 300 km all’ora, e guadagnare di più. Insomma ...la paraculata si commenta da sola. Inoltre questi disegni sono veramente brutti esteticamente.
Ultima modifica di LuxorAlfa il Gio 07 Feb 2019, 00:16 - modificato 1 volta.
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Re: Brividi da Altrove (Maxi n.35)
D'accordissimo su tutto tranne sul finale della Morte rossa e la sua apparizione che giudichi molto d'impatto. Per me Testi ha ripetuto lo stesso errore che ha fatto nella storia delle Fearsome Critters, far apparire i mostri per poi farli sconfiggere in una sequenza frenetica e senza nessun pathos.
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Re: Brividi da Altrove (Maxi n.35)
Sono d’accordo con te sul finale un po’ frenetico ed affrettato. Però in una storia di 40 pagine era forse difficile fare di meglio. A me la storia è piaciuta comunque
Ultima modifica di LuxorAlfa il Gio 07 Feb 2019, 00:40 - modificato 1 volta.
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Re: Brividi da Altrove (Maxi n.35)
La morte rossa IMHO era un soggetto meritevole di essere sviluppato in più pagine, aveva il potenziale per leggere qualcosa di divertente.
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Re: Brividi da Altrove (Maxi n.35)
prima di farci piacere questi,dovremmo correre a rivalutare Chiomenti e CubbinoLuxorAlfa ha scritto:
I disegni li ho rivisti per scrupolo e confermo il mio giudizio negativo. Proprio non riesco a farmeli piacere. Aggiungo solo che il Piccatto visto su Dylan Dog è un lontano ricordo. Adesso vediamo uno stile abbastanza ripulito, troppo minimalista, ideale per correre a 300 km all’ora, e guadagnare di più.
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Re: Brividi da Altrove (Maxi n.35)
A me le storie sono piaciute grosso modo tutte quante, tranne le ultime due.
Quella di Paolucci ritengo che abbia un inizio inquietante, poi però si perde quando troppi personaggi restano ingolfati e coinvolti sulla responsabilità di aver scatenato lo spirito, e la spiegazione in merito dell'autore rende il finale farraginoso.
Controversa quella di Moreno, un omaggio a Conan il barbaro e all'heroic fantasy da dove viene Troiano. Una storia che funziona solo in un Maxi del genere, così come il disegnatore può andare bene solo in atmosfere fantasy simili e non su un horror, western ecc.
A proposito di genere, ho visto poca aderenza con i racconti dello scrittore Poe (quello vero). Ripeto, le storie in larga parte sono buone, però l'idea mi è sembrata quella di "facciamo un Maxi con Poe e allora raccontiamo storie horror". Se lo stile dei racconti doveva essere quello di Poe sono assenti le donne sepolte vive, i ricchi caduti in disgrazia dentro i castelli, gli omicidi sanguinolenti. L'unica storia che si avvicina a questo stile è proprio quella di Testi della Morte rossa.
Quella di Paolucci ritengo che abbia un inizio inquietante, poi però si perde quando troppi personaggi restano ingolfati e coinvolti sulla responsabilità di aver scatenato lo spirito, e la spiegazione in merito dell'autore rende il finale farraginoso.
Controversa quella di Moreno, un omaggio a Conan il barbaro e all'heroic fantasy da dove viene Troiano. Una storia che funziona solo in un Maxi del genere, così come il disegnatore può andare bene solo in atmosfere fantasy simili e non su un horror, western ecc.
A proposito di genere, ho visto poca aderenza con i racconti dello scrittore Poe (quello vero). Ripeto, le storie in larga parte sono buone, però l'idea mi è sembrata quella di "facciamo un Maxi con Poe e allora raccontiamo storie horror". Se lo stile dei racconti doveva essere quello di Poe sono assenti le donne sepolte vive, i ricchi caduti in disgrazia dentro i castelli, gli omicidi sanguinolenti. L'unica storia che si avvicina a questo stile è proprio quella di Testi della Morte rossa.
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Re: Brividi da Altrove (Maxi n.35)
A proposito di Bisi, i suoi disegni che riguardano la storia “La bestia dal passato” li ho trovati un po’ deludenti. Bisi ha uno stile morbido con delle linee precise, ma quali sono i risultati prodotti in questa storia? In primis il mostro dell’amazzonia è un po’ banalotto, sembra uscito da un parco giochi della Walt Disney. A tratti quel mostro ispira anche simpatia, oltre che empatia. Poi i volti di Zagor, come già detto nel mio commento precedente, hanno delle espressioni infantili. Sembra di vedere un cartone animato di Asterix e Obelix. Ma il difetto più grave secondo me è il fisico di Zagor, che ci appare visibilmente ingrassato, goffo, direi cicciottello. Troppi corn flakes o troppi Kinder Ferrero ?? Forse dovrebbe mettersi a dieta.
Secondo me Luxor, ha modificato di suo i bozzetti di Zagor solo per questa storia che in quanto contenuta in un Maxi doveva presentare disegni un po' originali rispetto a come li vediamo solitamente nelle storie sulla regolare e altri Extra. Quindi credo che abbia variato lui di sua voglia, non che si sia involuto nel tratto.
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Re: Brividi da Altrove (Maxi n.35)
Finalmente trovo il tempo per un veloce commento su questo Maxi.
Sullo specifico non ci entro, nel senso che mi limito a scrivere che non mi è affatto dispiaciuto leggerlo, nel suo complesso. Essendo un numero "fuori serie" mi sta bene l'idea di soggetti brevi. Poi il genere fanta-horror mi piace particolarmente, quindi ho apprezzato, sì!
Della serie: non è bello ciò che è bello, ma ciò che piace, ritengo inutile disquisire sui disegni, tranne che ... su quelli di Piccatto, ovviamente!!! E' davvero inverosimile difenderlo, mi dispiace dal punto di vista umano, ma non mi piace l'ipocrisia!
Invece su Troiano, limitato a questo evento però, non dico nulla, lo si può anche accettare. Un po' come per Chiarolla, ovvero "non è" Zagor, ma parliamo di validi disegnatori.
Quindi qualcuno potrebbe chiedermi: "stai dicendo che Piccatto non lo sia"? Ebbene sì, lo dico! Forse in passato lo è stato, ma oggi non lo è sicuramente più!
Sullo specifico non ci entro, nel senso che mi limito a scrivere che non mi è affatto dispiaciuto leggerlo, nel suo complesso. Essendo un numero "fuori serie" mi sta bene l'idea di soggetti brevi. Poi il genere fanta-horror mi piace particolarmente, quindi ho apprezzato, sì!
Della serie: non è bello ciò che è bello, ma ciò che piace, ritengo inutile disquisire sui disegni, tranne che ... su quelli di Piccatto, ovviamente!!! E' davvero inverosimile difenderlo, mi dispiace dal punto di vista umano, ma non mi piace l'ipocrisia!
Invece su Troiano, limitato a questo evento però, non dico nulla, lo si può anche accettare. Un po' come per Chiarolla, ovvero "non è" Zagor, ma parliamo di validi disegnatori.
Quindi qualcuno potrebbe chiedermi: "stai dicendo che Piccatto non lo sia"? Ebbene sì, lo dico! Forse in passato lo è stato, ma oggi non lo è sicuramente più!
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Re: Brividi da Altrove (Maxi n.35)
Maxi con alti e bassi.
Gli alti sono stati le storie La bestia del passato di Barone e Le radici del male di Cavaletto. Nella prima interessante il rapporto conflittuale tra la filosofia zagoriana e il cinismo del paleontologo, credibile e riuscita anche la figura dell'indio. La seconda è molto bella per la minaccia horrorifica che si palesa in tutta la sua violenza e una bella atmosfera angosciante che pervade tutto il racconto.
La morte rossa non male come soggetto ma il finale svacca un po' nel solito Zagor che con troppa faciloneria ammazza tutti.
Lo spirito della vendetta, bel giallo horror con ispirazione al film di Tarantino degli intrappolati in casa per la bufera. Discreto come giallo anche se alla fine le spiegazioni del perché e per come diventano troppe e ho trovato anche un po' forzato che tutti i responsabili di quell'omicidio si trovassero tutti quella notte presenti, tutti quanti a ripararsi nella stessa casa, tutti quanti dalla bufera. Troppe, troppe coincidenze...
Quella di Barbieri è tinta da una discreta atmosfera ammorbante, la affossa un finale confusionario (forse il potere del mostro andava un attimo più sviscerato, sono storie che in poche pagine non funzionano) e disegni inguardabili, non aggiungo altro per rispetto al forum.
E arrivo all'ultima di Burattini. Il solito varco che si apre come se piovesse dal cielo a dicembre per giustificare lo spostamento di Zagor in un'altra dimensione. E che fa Zagor? Uccide come in un videogioco tutti quanti senza alcun pathos e tromba (non che mi dia fastidio, ma se è il momento top di una storia, allora è una storia scarsa). Storia trash allo stato puro.
Per i disegnatori ottimi tutti quanti a parte Piccatto come detto. Troiano va bene, ma solo per determinate storie in contesti fantasy.
Però mi viene da chiedere, ma questo tipo di Maxi non doveva ospitare disegnatori inediti, mai visti su Zagor e dal tratto eccentrico?
E allora a parte Troiano cosa abbiamo visto di sperimentale se tutti quanti sono disegnatori fissi e standard su Zagor? Ecco, mi aspetterei su Maxi del genere di vedere disegnatori esordienti, eccentrici, per la prima volta alle prese con Zagor, perché questo Maxi in merito non ha rispettato le attese.
Poi ripeto, questo dei Maxi con le storie brevi si sta rivelando una bella trovata, ma mi aspetterei sceneggiatori e disegnatori tutti esordienti su Zagor per dargli la giusta connotazione a un Maxi del genere.
Gli alti sono stati le storie La bestia del passato di Barone e Le radici del male di Cavaletto. Nella prima interessante il rapporto conflittuale tra la filosofia zagoriana e il cinismo del paleontologo, credibile e riuscita anche la figura dell'indio. La seconda è molto bella per la minaccia horrorifica che si palesa in tutta la sua violenza e una bella atmosfera angosciante che pervade tutto il racconto.
La morte rossa non male come soggetto ma il finale svacca un po' nel solito Zagor che con troppa faciloneria ammazza tutti.
Lo spirito della vendetta, bel giallo horror con ispirazione al film di Tarantino degli intrappolati in casa per la bufera. Discreto come giallo anche se alla fine le spiegazioni del perché e per come diventano troppe e ho trovato anche un po' forzato che tutti i responsabili di quell'omicidio si trovassero tutti quella notte presenti, tutti quanti a ripararsi nella stessa casa, tutti quanti dalla bufera. Troppe, troppe coincidenze...
Quella di Barbieri è tinta da una discreta atmosfera ammorbante, la affossa un finale confusionario (forse il potere del mostro andava un attimo più sviscerato, sono storie che in poche pagine non funzionano) e disegni inguardabili, non aggiungo altro per rispetto al forum.
E arrivo all'ultima di Burattini. Il solito varco che si apre come se piovesse dal cielo a dicembre per giustificare lo spostamento di Zagor in un'altra dimensione. E che fa Zagor? Uccide come in un videogioco tutti quanti senza alcun pathos e tromba (non che mi dia fastidio, ma se è il momento top di una storia, allora è una storia scarsa). Storia trash allo stato puro.
Per i disegnatori ottimi tutti quanti a parte Piccatto come detto. Troiano va bene, ma solo per determinate storie in contesti fantasy.
Però mi viene da chiedere, ma questo tipo di Maxi non doveva ospitare disegnatori inediti, mai visti su Zagor e dal tratto eccentrico?
E allora a parte Troiano cosa abbiamo visto di sperimentale se tutti quanti sono disegnatori fissi e standard su Zagor? Ecco, mi aspetterei su Maxi del genere di vedere disegnatori esordienti, eccentrici, per la prima volta alle prese con Zagor, perché questo Maxi in merito non ha rispettato le attese.
Poi ripeto, questo dei Maxi con le storie brevi si sta rivelando una bella trovata, ma mi aspetterei sceneggiatori e disegnatori tutti esordienti su Zagor per dargli la giusta connotazione a un Maxi del genere.
Ospite- Ospite
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