Cinnamon Wells (Tex d'Autore n.8)
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Cinnamon Wells (Tex d'Autore n.8)
Solo il piombo di Tex Willer è più rovente del sole del deserto!
TEX ROMANZI A FUMETTI
N° : 8
Periodicità: semestrale
[size=35]CINNAMON WELLS
uscita: 18/09/2018
Soggetto: Chuck Dixon
Sceneggiatura: Chuck Dixon
Disegni: Mario Alberti
Copertina: Mario Alberti
Colori: Matteo Vattani
A Cinnamon Wells una banda di rapinatori uccide lo sceriffo durante la fuga. Il giovane vicesceriffo mette insieme una squadra per dare la caccia ai banditi. Sulla pista di sangue, per loro fortuna, trovano Tex Willer… Ma davanti a loro c’è un deserto senz’acqua![/size]
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the haematologist
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Re: Cinnamon Wells (Tex d'Autore n.8)
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Re: Cinnamon Wells (Tex d'Autore n.8)
Bella storia western.
Chuck Dixon mostra tutta la sua abilità confezionando una bella storia western.
Una bella storia western con Tex.
Non una storia di Tex.
Troppe le situazioni in cui il nostro si comporta non propriamente da Tex.
E Carson compare soltanto nelle ultima tavole (che ci faceva A Cinnamon Wells?) Già appariva forzata la presenza di Tex, ma Carson da dove sbuca?
Terribile la citazione Fleminghiana "Mi chiamo Willer. Tex Willer!"
Curiosa la meritata fine dei rapinatori, ma Tex non è mai riuscito a vederli....
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Re: Cinnamon Wells (Tex d'Autore n.8)
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Re: Cinnamon Wells (Tex d'Autore n.8)
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Re: Cinnamon Wells (Tex d'Autore n.8)
D'accordo con Natural Killer sulla presenza forzata e tirata per i capelli di Carson nel finale. O seguiva anche lui le tracce insieme a Tex oppure era meglio non farlo apparire per niente...Così invece sembra che se ne sia stato bello beato a farsi gli affarucci suoi...
Per il resto è una storia godibile, con qualche bel momento di stampo cinematografico. Bravo Dixon a scrivere una breve storia carina in poche pagine che non è mai semplice.
Disegni di Alberti un po' tirati via nei campi lunghi mi aspettavo di più.
Storia 7
Disegni 7-
Per il resto è una storia godibile, con qualche bel momento di stampo cinematografico. Bravo Dixon a scrivere una breve storia carina in poche pagine che non è mai semplice.
Disegni di Alberti un po' tirati via nei campi lunghi mi aspettavo di più.
Storia 7
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Re: Cinnamon Wells (Tex d'Autore n.8)
Storia che non verrà ricordata dai posteri, secondo me: storiella discreta, con disegni più che sufficienti, non di più....
L'albo NON vale il prezzo.....
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MASSIMO- LAUREATO IN ZAGOROLOGIA
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Re: Cinnamon Wells (Tex d'Autore n.8)
Mah ,non mi trovo d'accordo con i commenti negativi o comunque scettici
sara' che a me questa collana piace parecchio
La colorazione e' sempre portentosa
gia' vedere un fumetto con cui si e' cresciuti,colorato a questo modo fa la differenza
sul Tex non Tex ,lo trovo un discorso relativo, perche' il western di Dixon e' antiepico,anti retorico ,per cui bisogna sforzarsi di vedere i personaggi anche sotto una diversa lente, senza per questo che vengano deformati:e a mio avviso non vengono deformati
si tratta di una scrittura piu' secca ,piu' asciutta che puo' ricordare quella di Segura e bisogna fare i complimenti anche al traduttore (immagino Boselli)per averla(suppongo) lasciata il piu' possibile uguale all'originale
Dixon col western ci sa fare, non e' un caso che abbia scritto la miniserie dedicata alla trilogia Leoniana...
C'e' una scorrevolezza ,un'essenzialita',un'imprevedibilita' di situazioni che raramente vedo nelle ordinarie letture del ranger ;
mi e' piaciuto tutto, dalla stupenda tavola iniziale con gli odori che provengono dalla baracca che danno l'idea precisa del sudiciume western
la morte del vicesceriffo che e' un pugno nello stomaco ,l'esplosione del lago ordita da coloni che pregustavano l'arrivo della ferrovia,il crudo e leale duello tra Tex e Il bandito refrattario anche ad una prigione piu' leggera, il finale antiretorico per eccellenza ,dove persino gli Apache fanno il doppio gioco e sostituiscono il famoso destino che spesso puniva i colpevoli nelle storie del grande vecchio
Rispetto a "Frontera", i disegni di Alberti paiono effettivamente piu' sintetici, quasi che i disegnatore si sia imposto uno stile piu' caricaturale e Fontizzante , pero' c'e' qualcosa che me li rende intriganti e non e' solo la colorazione
sara' che a me questa collana piace parecchio
La colorazione e' sempre portentosa
gia' vedere un fumetto con cui si e' cresciuti,colorato a questo modo fa la differenza
sul Tex non Tex ,lo trovo un discorso relativo, perche' il western di Dixon e' antiepico,anti retorico ,per cui bisogna sforzarsi di vedere i personaggi anche sotto una diversa lente, senza per questo che vengano deformati:e a mio avviso non vengono deformati
si tratta di una scrittura piu' secca ,piu' asciutta che puo' ricordare quella di Segura e bisogna fare i complimenti anche al traduttore (immagino Boselli)per averla(suppongo) lasciata il piu' possibile uguale all'originale
Dixon col western ci sa fare, non e' un caso che abbia scritto la miniserie dedicata alla trilogia Leoniana...
C'e' una scorrevolezza ,un'essenzialita',un'imprevedibilita' di situazioni che raramente vedo nelle ordinarie letture del ranger ;
mi e' piaciuto tutto, dalla stupenda tavola iniziale con gli odori che provengono dalla baracca che danno l'idea precisa del sudiciume western
la morte del vicesceriffo che e' un pugno nello stomaco ,l'esplosione del lago ordita da coloni che pregustavano l'arrivo della ferrovia,il crudo e leale duello tra Tex e Il bandito refrattario anche ad una prigione piu' leggera, il finale antiretorico per eccellenza ,dove persino gli Apache fanno il doppio gioco e sostituiscono il famoso destino che spesso puniva i colpevoli nelle storie del grande vecchio
Rispetto a "Frontera", i disegni di Alberti paiono effettivamente piu' sintetici, quasi che i disegnatore si sia imposto uno stile piu' caricaturale e Fontizzante , pero' c'e' qualcosa che me li rende intriganti e non e' solo la colorazione
wakopa- Vincitore COPPA ITALIA
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Re: Cinnamon Wells (Tex d'Autore n.8)
wakopa ha scritto:
sul Tex non Tex ,lo trovo un discorso relativo, perche' il western di Dixon e' antiepico,anti retorico ,per cui bisogna sforzarsi di vedere i personaggi anche sotto una diversa lente, senza per questo che vengano deformati:e a mio avviso non vengono deformati
si tratta di una scrittura piu' secca ,piu' asciutta che puo' ricordare quella di Segura e bisogna fare i complimenti anche al traduttore (immagino Boselli)per averla(suppongo) lasciata il piu' possibile uguale all'originale
Dixon col western ci sa fare, non e' un caso che abbia scritto la miniserie dedicata alla trilogia Leoniana...
C'e' una scorrevolezza ,un'essenzialita',un'imprevedibilita' di situazioni che raramente vedo nelle ordinarie letture del ranger ;
Appunto
Per essere un albo di Tex necessariamente Tex ci doveva essere.
Il problema era inserire Tex nella storia di una sanguinosa rapina con uccisione dello sceriffo da parte di una banda multietnica, fuga nel deserto e arrivo in Messico con epilogo a sorpresa senza la determinante presenza di Tex.
Il problema è stato risolto facendo arrivare Tex a Cinnamon Wells subito dopo la fuga dei rapinatori mentre il giovane vicesceriffo organizza la posse con i poco volenterosi concittadini.
Per quale motivo Tex arriva a Cinnamon Wells? Per portare i cadaveri di due rubagalline che derubavano i cercatori d'argento.
Ma perchè, Tex, avrebbe dovuto occuparsi di loro?
E perchè, Tex, li avrebbe uccisi? Sorvoliamo sul come...
E ammesso che Tex si sia trovato costretto a ucciderli, perchè se li tira dietro anzi che seppellirli sul posto?
Va bene, Tex doveva arrivare per partecipare alla posse e anche se si poteva trovare un pretesto migliore o non trovarne affatto, eccolo qui
I rapinatori hanno ucciso lo sceriffo e qui la partecipazione di Tex non fa una piega.
Tre compiti fondamentali per Tex, vendicare la morte dello sceriffo, supportare e tutelare il giovane vice e acciuffare i rapinatori.
Di questi tre compiti neanche uno viene alla fine assolto.
Tex e il giovane Barry, rimasti soli dopo che gli onesti cittadini hanno fatto dietro front ai margini del deserto, seguono le tracce senza fretta, dandosi due giorni di tempo per raggiungere i fuggiaschi. Ma l'apache del gruppo li vede durante la notte e il messicano Gus si apposta per fermarli, senza che Tex si accorga di niente o fiuti il pericolo.
Il messicano fa secco il vicesceriffo al primo colpo, mentre Tex risponde al fuoco e fa volare il fucile al sicario e gli ferisce il cavallo mentre tenta la fuga. Ma Tex non lo segue, dopo aver dato sepolture al povero Barry profetizza che tanto non sarebbe andato lontano.
Effettivamente è così, raggiunti i compari il messicano ha giusto il tempo di dare al cavallo il colpo di grazia (che Tex non sente...) prima di essere mollato, appiedato e senz'acqua nel deserto, mentre Tex è distratto dai movimenti di tre balordi che fanno saltare un pozzo e si precipita verso la carica esplosiva senza raggiungerla per tempo e finendo investito dalla esplosione. Mentre gli avvoltoi gli volteggiano intorno Tex viene soccorso dall'assassino del vicesceriffo e per par condicio si ritrovano entrambi appiedati, senza fucile e soprattutto senz'acqua mentre iniziano il gioco a rimpiattino. I rapinatori escono di scena e non se ne parla più fino all'epilogo.
A questo punto in un deserto mai stato tanto affollato arriva un convoglio di coloni che subiscono l'amara sorpresa di non trovare il pozzo su cui contavano e a malincuore cedono la poca acqua residua e due muli a Tex e il messicano che si incaricano di andare in paese e tornare con l'acqua e riprendono le loro schermaglie a chi è più veloce con la colt.
Trascorre un'altra notte e Tex raggiunge i balordi che hanno fatto saltare il pozzo e con la collaborazione di Gus li fa secchi tutti e tre.
Ancora un giorno va via e dopo il tramonto, in prossimità di Cinnamon Wells, Gus decide di non arrendersi e andare a vedere il gioco di Tex che (e finalmente Tex è Tex) è più veloce e regola in duello il messicano e arriva per la seconda volta in paese trascinandosi dietro un cadavere...
Stavolta non ha necessità di ripresentarsi perchè viene riconosciuto e senza la minima sorpresa trova ad aspettarlo un Kit Carson che probabilmente, mentre Tex era nel deserto, se la spassava al Red Light... Tex racconta dei balordi che hanno distrutto il pozzo, ormai in fila da messer Belzebù, mentre i rapinatori (a già... i rapinatori...) a parte Gus rimasto nella polvere, sono probabilmente in Messico, chissà dove. Ed ecco che Carson mostra la necessità della sua presenza chiosando "Beh non puoi sempre prenderli tutti... lascia che sia il destino a occuparsi di loro" e lanciando il climax dell'ultima tavola dove i banditi ormai giunti in Messico abbandonano questa valle di lacrime per mano degli Apache amici del loro complice Athay.
Queste sono le situazioni che ho trovato poco da Tex.
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Re: Cinnamon Wells (Tex d'Autore n.8)
sei troppo fiscale
con questo tipo di prodotto che nasce poi proprio con l'ambizione di vedere con lenti diverse la texianita'
sulla seconda mi meraviglia che un lettore esperto e di vecchia data come te, non abbia presente quante volte sia stato decisivo "il destino gbonelliano" per non parlare di alcune storie nolittiane(ma queste lasciamole pure stare perche' sono tanti i puristi texiani che vedono Nolitta come eretico )
Comunque Killer, gia' il fatto che questo romanzo ci abbia fatto discutere,depone a suo favore
Io lo consiglio davvero a chi magari e' stufo di leggere la solita storia boselliana o rujana,la definizione "d'autore" questa volta non e' buttata a caso
con questo tipo di prodotto che nasce poi proprio con l'ambizione di vedere con lenti diverse la texianita'
sulla prima questione, mi pare giusto che Tex restituendo il denaro delle ruberie, mostri alla gente anche i responsabili ;natural killer ha scritto:
Per quale motivo Tex arriva a Cinnamon Wells? Per portare i cadaveri di due rubagalline che derubavano i cercatori d'argento.
1)Ma perchè, Tex, avrebbe dovuto occuparsi di loro?
E perchè, Tex, li avrebbe uccisi? Sorvoliamo sul come...
E ammesso che Tex si sia trovato costretto a ucciderli, perchè se li tira dietro anzi che seppellirli sul posto?
2)Tre compiti fondamentali per Tex, vendicare la morte dello sceriffo, supportare e tutelare il giovane vice e acciuffare i rapinatori.
Di questi tre compiti neanche uno viene alla fine assolto.
Ed ecco che Carson mostra la necessità della sua presenza chiosando "Beh non puoi sempre prenderli tutti... lascia che sia il destino a occuparsi di loro" e lanciando il climax dell'ultima tavola dove i banditi ormai giunti in Messico abbandonano questa valle di lacrime per mano degli Apache amici del loro complice Athay.[/size]
sulla seconda mi meraviglia che un lettore esperto e di vecchia data come te, non abbia presente quante volte sia stato decisivo "il destino gbonelliano" per non parlare di alcune storie nolittiane(ma queste lasciamole pure stare perche' sono tanti i puristi texiani che vedono Nolitta come eretico )
Comunque Killer, gia' il fatto che questo romanzo ci abbia fatto discutere,depone a suo favore
Io lo consiglio davvero a chi magari e' stufo di leggere la solita storia boselliana o rujana,la definizione "d'autore" questa volta non e' buttata a caso
wakopa- Vincitore COPPA ITALIA
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Re: Cinnamon Wells (Tex d'Autore n.8)
natural killer ha scritto:
Bella storia western.
Chuck Dixon mostra tutta la sua abilità confezionando una bella storia western.
Una bella storia western con Tex.
Confermo il primo commento.
Il prodotto poi è di alta qualità, nella rilegatura, nel formato, nei materiali, nella impaginazione e colorazione.
Peccato non ci sia una collana analoga per Zagor.
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Re: Cinnamon Wells (Tex d'Autore n.8)
Bel Tex d'autore: la storia non sembra avere solo quelle pagine, perché si dipana molto bene con molti elementi e sottotrame. Diverso anche il finale con i banditi che scappano e vengono traditi dal loro pare indiano. Niente da fare per Tex in questa storia, ma sicuramente promossa
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SENZA ORSATO CHE JUVE SAREBBE?
E ti sta parlando un Bonelli-dipendente...
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