Aquila nera (Maxi n.34)
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FORUM ZAGOR TE NAY LA DARKWOOD DEL WEB :: Zagor-Te-Nay il Forum dello Spirito Con La Scure :: Commenti alle storie
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Re: Aquila nera (Maxi n.34)
natural killer ha scritto:Di Zagor ce n'è uno
tutti gli altri son nessuno
Un emulo del nostro ci può stare per una storia, ma non oltre
Ma anche come personaggio che non emuli per forza Zagor non vorrei rivederlo più, ormai direi che ha detto tutto.
Tanto andrà a nozze con Sarita felice e contento, sai che gli frega di emulare Zagor.
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Re: Aquila nera (Maxi n.34)
capelli d'argento ha scritto: uno Zagor poco protagonista, sballottato dagli eventi e che piglia, in puro stile "toninelliano" una caterva di botte in testa !
Comunque non sono botte in testa "Toninelliane" da quello che mi sembra.
Toninelli ridicolizzava il personaggio facendolo sorprendere da mezze tacche di nemici che lo colpivano alle spalle, qui ci vogliono un gruppo di soldati e un gruppo di ribelli che lo prendono in tanti contro uno per abbatterlo.
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Re: Aquila nera (Maxi n.34)
Concordo .
Con Toninelli Zagor andava in difficoltà con nemici non irresistibili . Ricordo il finale di Testa di Morto , gran bella storia, rovinata dalle botte in testa e da un finale con una fuga indecorosa e una vittoria ottenuta in modo assai discutibile su di un vecchio. Qui invece Zagor cede solo alla soverchia dell'avversario , l'espediente della botta in testa a tradimento è stato usato mille volte da Nolitta . Solo dopo il rinascimento Zagoriano il ns eroe è diventato granitico e sin troppo simile a Tex .
Con Toninelli Zagor andava in difficoltà con nemici non irresistibili . Ricordo il finale di Testa di Morto , gran bella storia, rovinata dalle botte in testa e da un finale con una fuga indecorosa e una vittoria ottenuta in modo assai discutibile su di un vecchio. Qui invece Zagor cede solo alla soverchia dell'avversario , l'espediente della botta in testa a tradimento è stato usato mille volte da Nolitta . Solo dopo il rinascimento Zagoriano il ns eroe è diventato granitico e sin troppo simile a Tex .
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Re: Aquila nera (Maxi n.34)
Walter Dorian ha scritto:capelli d'argento ha scritto: uno Zagor poco protagonista, sballottato dagli eventi e che piglia, in puro stile "toninelliano" una caterva di botte in testa !
Comunque non sono botte in testa "Toninelliane" da quello che mi sembra.
Toninelli ridicolizzava il personaggio facendolo sorprendere da mezze tacche di nemici che lo colpivano alle spalle, qui ci vogliono un gruppo di soldati e un gruppo di ribelli che lo prendono in tanti contro uno per abbatterlo.
Avevo già risposto, Walter. Come, qui di seguito, riportato.
capelli d'argento ha scritto:Sam Fletcher ha scritto: devo dire che quanto meno le botte in testa in questa storia risultano molto più digeribili rispetto a quelle del periodo d'oro toninelliano.
Non è la botta in testa in sé ad essere insopportabile, ma il fatto che Zagor faccia la figura del fesso e non è questo il caso
Vero.Sam Fletcher ha scritto: una volta il numero degli avversari è soverchiante, un'altra è già legato, un'altra ancora viene colpito a tradimento... insomma ci può stare...
Ci può stare ma son sempre troppe, però !
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Re: Aquila nera (Maxi n.34)
"Aquila nera" : letto. Non è facile commentare . Una storia discreta , ma nient'affatto entusiasmante . Certo è un capolavoro rispetto allo Speciale coi mostriciattoli del bosco ... Trama complessa , non annoia , ma forse preferisco le storie più classiche di Zagor, a Darkwood, con trappers e indiani. Avrei preferito scoprire nel finale la vera identità di Aquila Nera , che viene svelata troppo presto. L'azione non manca , Zagor prende un po' troppe botte in testa (sì, lo so, ho letto cosa dice Rauch...ma sono comunque tante in una sola storia ) . Disegni: discreti, meglio i primi piani che i personaggi visti da lontano. Preferisco Verni e/o Verni/Sedioli.
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Re: Aquila nera (Maxi n.34)
capelli d'argento ha scritto:
Avevo già risposto, Walter. Come, qui di seguito, riportato.capelli d'argento ha scritto:
Ci può stare ma son sempre troppe, però !
Ah, non avevo letto.
Capito, però considera che è un Maxi come se fossero tre albi normali, a me non sembrano troppe.
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Re: Aquila nera (Maxi n.34)
Walter Dorian ha scritto:
Ah, non avevo letto.
Figurati….
Mah…. Certo che, unite alla "rincorsa" continua di Zagor a star dietro agli eventi, mi hanno "indispettito" …..Walter Dorian ha scritto:Capito, però considera che è un Maxi come se fossero tre albi normali, a me non sembrano troppe.
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Re: Aquila nera (Maxi n.34)
Leggo in molti delusi dall'aver scoperto l'identità di Aquila Nera troppo presto. Sì ma non era lui il personaggio centrale e focale della vicenda, bensì Goldberg.
Forse è stato poco azzeccato anche il titolo Aquila nera all'albo che ha creato in tal senso inutili aspettative.
Forse è stato poco azzeccato anche il titolo Aquila nera all'albo che ha creato in tal senso inutili aspettative.
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Re: Aquila nera (Maxi n.34)
Senza "forse".Spirito errante ha scritto:Forse è stato poco azzeccato anche il titolo Aquila nera all'albo che ha creato in tal senso inutili aspettative.
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Re: Aquila nera (Maxi n.34)
[quote="Spirito errante"]Leggo in molti delusi dall'aver scoperto l'identità di Aquila Nera troppo presto. Sì ma non era lui il personaggio centrale e focale della vicenda, bensì Goldberg.
Forse è stato poco azzeccato anche il titolo Aquila nera all'albo che ha creato in tal senso inutili aspettative. [/quote]
Mi era sfuggita , mi perdoni chi l'ha mossa , ma la ritengo una critica priva di senso . Il lettore affezionato ha già intuito tutto dalle caratteristiche di Aquila Nera ( costume quasi uguale a quello di Zagor , stessa scure , stesso urlo e stesso modo di combattere ) non fatica troppo a fare 2+2 , non poteva che essere Rolando, per altro la storia [b]non punta mai all'indovina chi[/b], neanche con Goldberg ( anche se l'autore ci gioca un pò all'inizio mantenendolo nell'ombra è bastato mostrare la sua mano d'acciaio per intuirne l' identità ) . Tanto meno è mai in dubbio l'identità di Aquila Nera , già chiara dalle primissima pagine . Proprio la nota identità di Aquila nera permette al lettore di gustarsi piuttosto il confronto psico-filosofico con Zagor , il doppio gioco di Goldberg e la suspense che sta tutta nel ...ce la farà il nostro eroe ?
Una piccola critica mi sento invece di muoverla sulla natura fisica di Aquila Nera , quella si ingannatrice sia in copertina e in alcune tavole . In qualche vignetta lo Zorro in chiave Zagoriana è possente come il ns eroe , c'ha un torace da apneista , sembra Zagor , anzi Supermike , poi qualche vignetta dopo si toglie la maschera e si ridimensiona alla mole di quello sbarbatello di Rolando
Forse è stato poco azzeccato anche il titolo Aquila nera all'albo che ha creato in tal senso inutili aspettative. [/quote]
Mi era sfuggita , mi perdoni chi l'ha mossa , ma la ritengo una critica priva di senso . Il lettore affezionato ha già intuito tutto dalle caratteristiche di Aquila Nera ( costume quasi uguale a quello di Zagor , stessa scure , stesso urlo e stesso modo di combattere ) non fatica troppo a fare 2+2 , non poteva che essere Rolando, per altro la storia [b]non punta mai all'indovina chi[/b], neanche con Goldberg ( anche se l'autore ci gioca un pò all'inizio mantenendolo nell'ombra è bastato mostrare la sua mano d'acciaio per intuirne l' identità ) . Tanto meno è mai in dubbio l'identità di Aquila Nera , già chiara dalle primissima pagine . Proprio la nota identità di Aquila nera permette al lettore di gustarsi piuttosto il confronto psico-filosofico con Zagor , il doppio gioco di Goldberg e la suspense che sta tutta nel ...ce la farà il nostro eroe ?
Una piccola critica mi sento invece di muoverla sulla natura fisica di Aquila Nera , quella si ingannatrice sia in copertina e in alcune tavole . In qualche vignetta lo Zorro in chiave Zagoriana è possente come il ns eroe , c'ha un torace da apneista , sembra Zagor , anzi Supermike , poi qualche vignetta dopo si toglie la maschera e si ridimensiona alla mole di quello sbarbatello di Rolando
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Re: Aquila nera (Maxi n.34)
Liberty Secular Sam ha scritto:Mi era sfuggita , mi perdoni chi l'ha mossa , ma la ritengo una critica priva di senso . Il lettore affezionato ha già intuito tutto dalle caratteristiche di Aquila Nera ( costume quasi uguale a quello di Zagor , stessa scure , stesso urlo e stesso modo di combattere ) non fatica troppo a fare 2+2 , non poteva che essere Rolando,Spirito errante ha scritto:Leggo in molti delusi dall'aver scoperto l'identità di Aquila Nera troppo presto. Sì ma non era lui il personaggio centrale e focale della vicenda, bensì Goldberg.
Forse è stato poco azzeccato anche il titolo Aquila nera all'albo che ha creato in tal senso inutili aspettative.
Sì infatti, dicevo che il titolo Aquila nera ha creato delle aspettative altisonanti al lettore che magari sperava o che al personaggio gli venisse dato un ruolo più centrale, o che la sua identità venisse celata per buona parte della storia.
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Re: Aquila nera (Maxi n.34)
Liberty Secular Sam ha scritto:neanche con Goldberg ( anche se l'autore ci gioca un pò all'inizio mantenendolo nell'ombra è bastato mostrare la sua mano d'acciaio per intuirne l' identità ) .
Io l'avevo intuito anche dalla scena iniziale del massacro, dove si vede nella collinetta in penombra.
Anche se non è molto intuibile, Rauch ci ha giocato bene su questo.
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Re: Aquila nera (Maxi n.34)
Storia molto bella di Rauch, a me è piaciuta molto, al netto di qualche parte della sceneggiatura troppo ingolfata, comunque un bel Maxi.
PRO
1)Lo spunto è decisamente interessante: praticamente "un altro Zagor" che imita il nostro Spirito con la scure che strizza l'occhio a Zorro, personaggio che a sua volta ha molti punti in comuni con il nostro. Forse come detto da altri amici forumisti Aquila Nera come personaggio man mano che la storia entra nel vivo sembra come ritagliarsi un ruolo come uno tra i tanti e non come "personaggio della storia", ma l'idea in sé è uno spunto molto interessante per far tornare il giovane Rolando con una motivazione convincente e allo stesso tempo originale.
2)Bello anche l'incipit, con la morte di Don Lope in apertura dopo l'assalto alla fattoria, che getta un alone drammatico su tutta la vicenda iniziale.
3)Tutti i personaggi sono caratterizzati idelogicamente e caratterialmente dando a ognuno una loro mentalità che li definisce e nonostante ce ne siano molti me li ha fatti riconoscere e restare impressi (ancora adesso) nel corso e nel prosieguo della vicenda.
4)Davvero azzeccata l'idea del ripescaggio di Goldberg. Un nemico a cui Rauch conferisce il giusto spessore e dose di cattiveria. L'ho visto ancora più perfido dell'episodio de Il vagone blindato che putacaso Rauch scrisse sempre con Sedioli ai disegni. Un nemico che vuole usare tutti ma al contempo tutti vuole gabbare per i suoi scopi.
5)Zagor: non ha una caratterizzazione molto centrale, ma nel suo essere premuroso nei confronti degli intenti bellicosi e rivoluzionari del suo piccolo alter ego Rolando, Rauch centra bene la sua personalità. Personalità che mi è piaciuta anche nei combattimenti dove si dimostra una furia che non si arrende e i nemici per aver ragione su di lui devono accopparlo in gruppi di più persone.
CONTRO
1)Piani, contropiani, doppi e tripli giochi: sono troppi e a un certo punto la storia soprattutto verso la conclusione mi è sembrata un po' ingolfata da tutti questi espedienti e contorcimenti mentali delle intenzioni dei singoli personaggi per cui ho faticato un po' a starvi dietro.
2)La riapparizione finale di Don Lope mi ha lasciato un senso di amaro in bocca. Secondo me era meglio lasciare il vecchio ucciso e avrebbe reso il finale lieto ma con un pizzico di amaro in più che non ci sarebbe stato affatto male.
DISEGNI
Ottimo Sedioli soprattutto nei primi piani. Trovo che il disegnatore ravennate abbia smussato qualche suo difetto degli ultimi tempi su alcuni volti non in primo piano troppo convincenti. Ben caratterizzati graficamente tutti gli altri personaggi, in particolare le versioni di Rolando e Ines "cresciuti" rispetto a Bandidos di Boselli/Della Monica.
Storia: 7,5/8
Disegni: 8
PRO
1)Lo spunto è decisamente interessante: praticamente "un altro Zagor" che imita il nostro Spirito con la scure che strizza l'occhio a Zorro, personaggio che a sua volta ha molti punti in comuni con il nostro. Forse come detto da altri amici forumisti Aquila Nera come personaggio man mano che la storia entra nel vivo sembra come ritagliarsi un ruolo come uno tra i tanti e non come "personaggio della storia", ma l'idea in sé è uno spunto molto interessante per far tornare il giovane Rolando con una motivazione convincente e allo stesso tempo originale.
2)Bello anche l'incipit, con la morte di Don Lope in apertura dopo l'assalto alla fattoria, che getta un alone drammatico su tutta la vicenda iniziale.
3)Tutti i personaggi sono caratterizzati idelogicamente e caratterialmente dando a ognuno una loro mentalità che li definisce e nonostante ce ne siano molti me li ha fatti riconoscere e restare impressi (ancora adesso) nel corso e nel prosieguo della vicenda.
4)Davvero azzeccata l'idea del ripescaggio di Goldberg. Un nemico a cui Rauch conferisce il giusto spessore e dose di cattiveria. L'ho visto ancora più perfido dell'episodio de Il vagone blindato che putacaso Rauch scrisse sempre con Sedioli ai disegni. Un nemico che vuole usare tutti ma al contempo tutti vuole gabbare per i suoi scopi.
5)Zagor: non ha una caratterizzazione molto centrale, ma nel suo essere premuroso nei confronti degli intenti bellicosi e rivoluzionari del suo piccolo alter ego Rolando, Rauch centra bene la sua personalità. Personalità che mi è piaciuta anche nei combattimenti dove si dimostra una furia che non si arrende e i nemici per aver ragione su di lui devono accopparlo in gruppi di più persone.
CONTRO
1)Piani, contropiani, doppi e tripli giochi: sono troppi e a un certo punto la storia soprattutto verso la conclusione mi è sembrata un po' ingolfata da tutti questi espedienti e contorcimenti mentali delle intenzioni dei singoli personaggi per cui ho faticato un po' a starvi dietro.
2)La riapparizione finale di Don Lope mi ha lasciato un senso di amaro in bocca. Secondo me era meglio lasciare il vecchio ucciso e avrebbe reso il finale lieto ma con un pizzico di amaro in più che non ci sarebbe stato affatto male.
DISEGNI
Ottimo Sedioli soprattutto nei primi piani. Trovo che il disegnatore ravennate abbia smussato qualche suo difetto degli ultimi tempi su alcuni volti non in primo piano troppo convincenti. Ben caratterizzati graficamente tutti gli altri personaggi, in particolare le versioni di Rolando e Ines "cresciuti" rispetto a Bandidos di Boselli/Della Monica.
Storia: 7,5/8
Disegni: 8
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Re: Aquila nera (Maxi n.34)
Rientrato ieri dalle vacanze l'ho letto tutto d'un fiato oggi pomeriggio, un bel maxi mi è piaciuta sia la storia che i disegni di Sedioli, quest'ultimo insieme a Verni lo trovo davvero un punto di riferimento e vorrei leggere molte storie disegnate da lui e dal suo collega. Una nota in merito la trama: avrei preferito che Don Lope fosse rimasto ucciso durante l'assalto in modo tale da rendere un po' più drammatica la vicenda ma comunque resta un bel lavoro. Ottima la parte di Zagor, il quale ha fatto di tutto per cercare di evitare il massacro senza passare mai in secondo piano rispetto la vicenda. Per concludere direi: STORIA 7, disegni 8.
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Re: Aquila nera (Maxi n.34)
A me il maxi é piaciuto, un po' più la prima parte un po' meno la seconda, ma alla fine lo promuovo. Il ripescaggio dei vecchi personaggi é funzionale alla trama, e il vecchio Steel credo che lo rivedremo a gennaio per la resa dei conti.
Disegni con i soliti pro e contro, francamente Sedioli lo preferisco in coppia con Verni.
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Re: Aquila nera (Maxi n.34)
Storia più che discreta, che non mi ha annoiato, con la 'ripresa' di personaggi piacevoli e soprattutto di un vecchio nemico che tornerà presto a farsi sentire. Avrei risparmiato a Zagor certe botte in testa, soprattutto nella seconda parte dell'albo.....
I disegni non mi son piaciuti: certi primi piani di Zagor ben resi, alternati ad altri fatti male: preferisco Sedioli quando è in coppia con Verni.
I disegni non mi son piaciuti: certi primi piani di Zagor ben resi, alternati ad altri fatti male: preferisco Sedioli quando è in coppia con Verni.
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Re: Aquila nera (Maxi n.34)
Ho letto un bel Maxi, una storia che mi è piaciuta, qualche difetto ma passabile.
Tantissimi sono i colpi di scena e i capovolgimenti di fronte e poi questa spy story proiettata in un western californiano piena di trame intricate e doppi giochi per me è stata appassionante da seguire.
Un plauso a Rauch per aver centrato molto bene la Nolittianità del nostro quando Rolando gli mostra la sua voglia di fare la rivoluzione lui gli si mette contro cercando di farlo ragionare risolvendo la situazione. Ho rivisto anche in certe scene quello Zagor incazzoso, impetuoso e istintivo che tanto mi piace.
L'anello debole forse è proprio Rolando a cui è dedicato il titolo del Maxi. Secondo me viene accantonato un po' troppo presto e relegato al ruolo di semplice comprimario quando magari gli si poteva infondere più spessore facendogli tenere la maschera per tutto il racconto in modo che la sua figura da capo dei rivoltosi venisse più enfatizzata.
Sedioli senza particolari picchi ma fa il suo onesto lavoro.
Storia 8-
Disegni 7+
Tantissimi sono i colpi di scena e i capovolgimenti di fronte e poi questa spy story proiettata in un western californiano piena di trame intricate e doppi giochi per me è stata appassionante da seguire.
Un plauso a Rauch per aver centrato molto bene la Nolittianità del nostro quando Rolando gli mostra la sua voglia di fare la rivoluzione lui gli si mette contro cercando di farlo ragionare risolvendo la situazione. Ho rivisto anche in certe scene quello Zagor incazzoso, impetuoso e istintivo che tanto mi piace.
L'anello debole forse è proprio Rolando a cui è dedicato il titolo del Maxi. Secondo me viene accantonato un po' troppo presto e relegato al ruolo di semplice comprimario quando magari gli si poteva infondere più spessore facendogli tenere la maschera per tutto il racconto in modo che la sua figura da capo dei rivoltosi venisse più enfatizzata.
Sedioli senza particolari picchi ma fa il suo onesto lavoro.
Storia 8-
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Re: Aquila nera (Maxi n.34)
Anche a me tutto sommato senza particolari entusiasmi è piaciuta la storia.
Molto intricata come trama tra le varie sottotrame, ma non annoia mai. Qualche difetto spiegazionista (tipo Zagor che si sta tagliando le corde con il coltello conficcato nel muro per liberarsi, mi basta che mi si faccia vedere la vignetta, senza che lo dica Zagor), ma la tensione narrativa è sempre ben alta.
Zagor verrà anche abbattuto e catturato più di qualche volta, ma in quasi 300 tav. ci sta e poi si mostra sempre indomito.
Anche io sono rimasto un po' con l'amaro in bocca per la riapparizione finale di Don Lope, mentre ho visto bene la soluzione di Jacopo di aver fatto sposare Ines non con Rolando onde evitare un finale mieloso.
Sedioli ? Non male e a suo agio con questo western spionaggio tutto polveroso.
Un voto? 7,5 alla storia e 7 ai disegni.
Molto intricata come trama tra le varie sottotrame, ma non annoia mai. Qualche difetto spiegazionista (tipo Zagor che si sta tagliando le corde con il coltello conficcato nel muro per liberarsi, mi basta che mi si faccia vedere la vignetta, senza che lo dica Zagor), ma la tensione narrativa è sempre ben alta.
Zagor verrà anche abbattuto e catturato più di qualche volta, ma in quasi 300 tav. ci sta e poi si mostra sempre indomito.
Anche io sono rimasto un po' con l'amaro in bocca per la riapparizione finale di Don Lope, mentre ho visto bene la soluzione di Jacopo di aver fatto sposare Ines non con Rolando onde evitare un finale mieloso.
Sedioli ? Non male e a suo agio con questo western spionaggio tutto polveroso.
Un voto? 7,5 alla storia e 7 ai disegni.
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Re: Aquila nera (Maxi n.34)
Bravissimo Rauch ad imbastire una trama contorta ma affascinante. Numerosi i nemici ed i colpi di scena, compreso l’ultimo, veramente inaspettato. Zagor, in alcuni casi, è vittima degli eventi, ma si riscatta alla fine quando, pur non essendo decisivo (lo sono i soldati di Don Lope, infatti), si rende protagonista di alcune eroiche azioni, tra le quali, la più importante, la liberazione di Ines, del marito e del suocero. Un po’ esagerata, invece, ho trovato la rappresentazione di Rolando che, da ragazzino quasi imberbe, è diventato un nuovo Zagor e, nella prima parte della storia, è riuscito perfino a fargli ombra.
Bravo Rauch anche, conscio, probabilmente di aver trovato uno spietato antagonista per il nostro eroe, a non far morire Mister Steel, che così tornerà buono per un altro episodio.
Sedioli, senza Verni, ci perde parecchio, ma i suoi disegni sono sempre discreti.
Voto alla storia: 8
Voto ai disegni: 7,5
Bravo Rauch anche, conscio, probabilmente di aver trovato uno spietato antagonista per il nostro eroe, a non far morire Mister Steel, che così tornerà buono per un altro episodio.
Sedioli, senza Verni, ci perde parecchio, ma i suoi disegni sono sempre discreti.
Voto alla storia: 8
Voto ai disegni: 7,5
Ultima modifica di Andrea67 il Mar 11 Dic 2018, 11:19 - modificato 1 volta.
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Re: Aquila nera (Maxi n.34)
Comunque tra le tante critiche mosse che Zagor sia in balia degli eventi non la condivido.
se consideriamo che è grazie a quell'incendio appiccato nel presidio militare che vacilla tutto
se consideriamo che è grazie a quell'incendio appiccato nel presidio militare che vacilla tutto
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Re: Aquila nera (Maxi n.34)
Letto anche io questo Maxi di fine estate. Storia gradevole nonostante tutta la vicenda sia molto intricata. In alcune parti sono dovuto tornare indietro per riprendere vari pezzi e ricollegare i fili, ma il tutto devo dire che si legge in modo appassionante e coinvolgente, grazie a un Rauch che dota i vari e tanti personaggi di una spiccata personalità e donandogli varie sfaccettature. Molto positiva anche l'ambientazione ben resa della polverosa e arida California sull'orlo di una ribellione con l'ombra di Goldberg, un vecchio nemico rauchiano che si rivela molto più carismatico e diabolico di quello che ricordavo nell'episodio del Vagone blindato.
Testa e scaltrezza invece, sono le doti che Rauch esalta in questo Zagor, più dei muscoli e dell'abilità con la scure: i consigli che dà a Rolando, la scelta di mettersi né con i ribelli né con il governo, i travestimenti da soldato e l'introduzione d'astuzia nel fortino militare.
Anche io vedendo la copertina con Zagor e il giovane Rolando nelle vesti di Aquila nera prendere a randellate i soldati mi aspettavo che il giovane sarebbe stato protagonista al fianco di Zagor fino alla fine invece mano a mano che la vicenda si dipana diventa un comprimario come tanti. Ottima invece la riproposizione di Ines, a tal proposito ho gradito la scelta di Rauch di farla sposare col marito riccone e agiato e non con Rolando, evitando un finale mieloso.
Finale comunque molto gradevole e con una bella suspense, anche se ci sono un po' rimasto della riapparizione di Don Lope. Non perché trovi il fatto che si sia salvato incongruente, però non so...una sua morte mi avrebbe dato quel tocco di amaro e tragico alla vicenda.
Qualche passaggio verboso c'è e in questo spero che Rauch non si stia adeguando alla politica dei sistemi narrativi citazionisti-spiegazionisti del resto della testata, dove si buttano nel mucchio qualche dialogo costruito per spiegare come mai Zagor si trovi in quel posto o come faccia a fare una determinata azione: tutte cose dove il lettore le intuisce comunque. Voto 7,5 comunque alla fine, perché il buon lavoro di Rauch traspare da ogni pagina, è una storia che tiene sulle corde, e ha più pregi che difetti.
Disegni solidi e a tratti minimalisti quelli di Sedioli, veramente buone le sue prospettive. Un 7,5 pieno anche a lui.
Testa e scaltrezza invece, sono le doti che Rauch esalta in questo Zagor, più dei muscoli e dell'abilità con la scure: i consigli che dà a Rolando, la scelta di mettersi né con i ribelli né con il governo, i travestimenti da soldato e l'introduzione d'astuzia nel fortino militare.
Anche io vedendo la copertina con Zagor e il giovane Rolando nelle vesti di Aquila nera prendere a randellate i soldati mi aspettavo che il giovane sarebbe stato protagonista al fianco di Zagor fino alla fine invece mano a mano che la vicenda si dipana diventa un comprimario come tanti. Ottima invece la riproposizione di Ines, a tal proposito ho gradito la scelta di Rauch di farla sposare col marito riccone e agiato e non con Rolando, evitando un finale mieloso.
Finale comunque molto gradevole e con una bella suspense, anche se ci sono un po' rimasto della riapparizione di Don Lope. Non perché trovi il fatto che si sia salvato incongruente, però non so...una sua morte mi avrebbe dato quel tocco di amaro e tragico alla vicenda.
Qualche passaggio verboso c'è e in questo spero che Rauch non si stia adeguando alla politica dei sistemi narrativi citazionisti-spiegazionisti del resto della testata, dove si buttano nel mucchio qualche dialogo costruito per spiegare come mai Zagor si trovi in quel posto o come faccia a fare una determinata azione: tutte cose dove il lettore le intuisce comunque. Voto 7,5 comunque alla fine, perché il buon lavoro di Rauch traspare da ogni pagina, è una storia che tiene sulle corde, e ha più pregi che difetti.
Disegni solidi e a tratti minimalisti quelli di Sedioli, veramente buone le sue prospettive. Un 7,5 pieno anche a lui.
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Né più esaltante dell'appartenere a una moltitudine nel tempo."Nicolás Gómez Dávila
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Re: Aquila nera (Maxi n.34)
La storia è carina ma sono rimasto un pò deluso del fatto che le scene d'azione con Rolando e Zagor assieme siano pochissime...anzi una sola in pratica! Neanche nella "battaglia" finale succede niente, poi si toglie quasi subito il costume, meh.
La storia in se mi piace ma sono di parte per due motivi:
-Queste storie a sfondo geopolitico mi piacciono un botto
-Mister Steel! Sebbene sia comparso solo una volta è uno dei cattivi che mi sono rimasti più impressi! Uno dei miei preferiti, tra l'altro considero il Vagone Blindato ed i Rapinatori come una delle migliori storie di Zagor stile puro western! Avro riletto quella storia non so quante volte!
ps: però non ho capito una cosa, Goldemberg voleva diventare Presidente con l'appoggio degli USA e poi farsi annettere o voleva restare in proprio? Cioè...in fin dei conti lui non ha fatto proprio il "cattivo", ha eseguito solo gli ordini del governo americano
pps: ma...Zagor e Cico hanno mandato a monte l'annessione di uno stato! Ma i servizi segreti non li perseguiteranno per questo??
Vabbè disegni Sedioli manco ve lo dico
La storia in se mi piace ma sono di parte per due motivi:
-Queste storie a sfondo geopolitico mi piacciono un botto
-Mister Steel! Sebbene sia comparso solo una volta è uno dei cattivi che mi sono rimasti più impressi! Uno dei miei preferiti, tra l'altro considero il Vagone Blindato ed i Rapinatori come una delle migliori storie di Zagor stile puro western! Avro riletto quella storia non so quante volte!
ps: però non ho capito una cosa, Goldemberg voleva diventare Presidente con l'appoggio degli USA e poi farsi annettere o voleva restare in proprio? Cioè...in fin dei conti lui non ha fatto proprio il "cattivo", ha eseguito solo gli ordini del governo americano
pps: ma...Zagor e Cico hanno mandato a monte l'annessione di uno stato! Ma i servizi segreti non li perseguiteranno per questo??
Vabbè disegni Sedioli manco ve lo dico
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Re: Aquila nera (Maxi n.34)
KLAIN ha scritto:il vecchio Steel credo che lo rivedremo a gennaio per la resa dei conti.
Ma a gennaio c'è Il mistero del Pueblo di Burattini e Kerac, mica il ritorno a Britannia.
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Re: Aquila nera (Maxi n.34)
RemovedQuasar ha scritto:
ps: però non ho capito una cosa, Goldemberg voleva diventare Presidente con l'appoggio degli USA e poi farsi annettere o voleva restare in proprio? Cioè...in fin dei conti lui non ha fatto proprio il "cattivo", ha eseguito solo gli ordini del governo americano
Non voleva farsi annettere dagli USA, ma proclamare la California indipendente grazie all'appoggio dei ribelli e diventarne Presidente, lo dice anche in un passaggio coi suoi uomini.
Ospite- Ospite
Re: Aquila nera (Maxi n.34)
RemovedQuasar ha scritto:Mister Steel! Sebbene sia comparso solo una volta è uno dei cattivi che mi sono rimasti più impressi! Uno dei miei preferiti, tra l'altro considero il Vagone Blindato ed i Rapinatori come una delle migliori storie di Zagor stile puro western! Avro riletto quella storia non so quante volte!
una storia semplice, diretta, efficace
da riscoprire, in effetti!
Kramer76- Vincitore Champions league/Europa league/Supercoppa/Europeo
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