Le schiave del Messico (690)
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toro seduto
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wakopa
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Le schiave del Messico (690)
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Re: Le schiave del Messico (690)
cercavo Barranco

wakopa- Vincitore COPPA ITALIA
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Re: Le schiave del Messico (690)
wakopa ha scritto:cercavo Barranco![]()
la prima cosa che ho pensato anch'io vedendo i disegni di Prisco.

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Maurizio
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Re: Le schiave del Messico (690)
...chissa' ..magari nascosto tra i messicani ..wakopa ha scritto:cercavo Barranco![]()



toro seduto- LAUREATO IN ZAGOROLOGIA
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Re: Le schiave del Messico (690)
Barranco appartiene al mondo di Zagor notoriamente incompatibile per ambientazione spaziale, temporale e spirituale con quello di Tex

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the haematologist
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Re: Le schiave del Messico (690)
Ora che è arrivato in edicola posso aggiungere il mio commento.
Ben orchestrata la sceneggiatura di Ruju, che riserva anche qualche sorpresa e mostra, se ce ne fosse stato ancora bisogno, che la lunghezza della storia è relativa e che anche la durata di un solo albo permette la produzione di belle storie compiute. Racconto giocato tra leadership e gerarchie nelle bande messicane che si contendono un carico di schiave del Messico. Il potente Saldivar, lo scaltro Tejas e il bieco Padilla risultano i meglio caratterizzati tra le fila dei bandidos, ma anche tra le donne spiccano, per diversi aspetti, la giovane Anita che trascina Tex e Carson nell'avventura, la bella cantante che si erge a protagonista pur senza che ne si conosca il nome e perfino la matura Marisol che fa del buon senso la sua arma migliore.
I disegni di Prisco non sono certo una sorpresa dopo averlo ammirato sulle pagine di Zagor nei Maxi Uomini in guerra e Gli uccisori di indiani oltre che sulla serie regolare con Un capestro per Gambit e le due storie della trasferta sudamericana Sulle tracce di Dexter Green e Terra del fuoco. Ottima la sua prova d'esordio su Tex con il quale prende sempre più confidenza partendo da modelli Ticciani e Fuschiani fino ad arrivare al suo Tex che sarà quello che verosimilmente ritroveremo nella storia che sta realizzando su testi dello Zagoriano Rauch.
L'albo autoconclusivo ci priva dell'attesa di vedere come andrà a finire e della possibilità di fare congetture sulla possibile evoluzione, ma d'altra parte quando, come in questo caso, ci presenta una storia con il giusto equilibrio di azione, ritmo e sentimento mi lascia decisamente soddisfatto.
Ben orchestrata la sceneggiatura di Ruju, che riserva anche qualche sorpresa e mostra, se ce ne fosse stato ancora bisogno, che la lunghezza della storia è relativa e che anche la durata di un solo albo permette la produzione di belle storie compiute. Racconto giocato tra leadership e gerarchie nelle bande messicane che si contendono un carico di schiave del Messico. Il potente Saldivar, lo scaltro Tejas e il bieco Padilla risultano i meglio caratterizzati tra le fila dei bandidos, ma anche tra le donne spiccano, per diversi aspetti, la giovane Anita che trascina Tex e Carson nell'avventura, la bella cantante che si erge a protagonista pur senza che ne si conosca il nome e perfino la matura Marisol che fa del buon senso la sua arma migliore.
I disegni di Prisco non sono certo una sorpresa dopo averlo ammirato sulle pagine di Zagor nei Maxi Uomini in guerra e Gli uccisori di indiani oltre che sulla serie regolare con Un capestro per Gambit e le due storie della trasferta sudamericana Sulle tracce di Dexter Green e Terra del fuoco. Ottima la sua prova d'esordio su Tex con il quale prende sempre più confidenza partendo da modelli Ticciani e Fuschiani fino ad arrivare al suo Tex che sarà quello che verosimilmente ritroveremo nella storia che sta realizzando su testi dello Zagoriano Rauch.
L'albo autoconclusivo ci priva dell'attesa di vedere come andrà a finire e della possibilità di fare congetture sulla possibile evoluzione, ma d'altra parte quando, come in questo caso, ci presenta una storia con il giusto equilibrio di azione, ritmo e sentimento mi lascia decisamente soddisfatto.
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the haematologist
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Re: Le schiave del Messico (690)
A tratti , ma solo a tratti questo albo conclusivo ha ricordato gli straordinari e sulfurei one shot del grande vecchio
merito del manierismo del buon Ruju fino a quando rimane nei binari
quando poi va oltre le righe con la schiava cantante improvvistata pistolera,nonche' burina romana(lo dici a tu sorella)
li' poi si scade nel ridicolo
per non parlare del baloon di chiusura con quell' "hurra' " degno di letture protofanciullesche, non certo di un fumetto come Tex che gia' nei '50 nasceva come fumetto un po' piu' per adulti
Prisco se la cava bene, straordinarie le sue ragazze
senza ricorrere a modelli formosi fuoriluogo e fuori tempo
l'impressione e' che abbia voluto rifarsi un po' a Ticci nei volti dei pards, il che gli ha dato modo anche di non replicare magari un volto zagoriano

merito del manierismo del buon Ruju fino a quando rimane nei binari

quando poi va oltre le righe con la schiava cantante improvvistata pistolera,nonche' burina romana(lo dici a tu sorella)
li' poi si scade nel ridicolo

per non parlare del baloon di chiusura con quell' "hurra' " degno di letture protofanciullesche, non certo di un fumetto come Tex che gia' nei '50 nasceva come fumetto un po' piu' per adulti

Prisco se la cava bene, straordinarie le sue ragazze


l'impressione e' che abbia voluto rifarsi un po' a Ticci nei volti dei pards, il che gli ha dato modo anche di non replicare magari un volto zagoriano

wakopa- Vincitore COPPA ITALIA
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Re: Le schiave del Messico (690)
Storia discreta, con una buona caratterizzazione dei due pards. Tanta azione, scene veloci e buon linguaggio. Ruju si riprende dopo il passo falso della precedente doppia, dimostrando che sa ancora scrivere un buon Tex.
Prisco è un buon acquisto e si vede che può ancora migliorare.
Voto alla storia: 7
Voto ai disegni: 8
Prisco è un buon acquisto e si vede che può ancora migliorare.
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Re: Le schiave del Messico (690)
Storia da pochi fronzoli e molta azione, Ruju si rifà bene dopo la deludente prova precedente.
Stona un po' il fatto che Tex e Carson si siano fatti seguire da Saldivar troppo facilmente, anche se l'azione si regge bene e fa impatto.
Bravo Prisco a riprodurre molto bene l'ambientazione polverosa e malfamata del Messico, mentre il suo Tex è molto simile a quello di Ticci.
Storia 7
Disegni 8
Stona un po' il fatto che Tex e Carson si siano fatti seguire da Saldivar troppo facilmente, anche se l'azione si regge bene e fa impatto.
Bravo Prisco a riprodurre molto bene l'ambientazione polverosa e malfamata del Messico, mentre il suo Tex è molto simile a quello di Ticci.
Storia 7
Disegni 8
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Maurizio
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Re: Le schiave del Messico (690)
Per essere un One Shot è una buona storia, con tanta azione e ottimi dialoghi.
Fa un po' specie che due volponi come Tex e Carson si facciano seguire da un mezzo esercito senza accorgersene, ma nell'economia della storia ci può stare e ci regala un bel finale.
Ottimi i disegni di Prisco.
Fa un po' specie che due volponi come Tex e Carson si facciano seguire da un mezzo esercito senza accorgersene, ma nell'economia della storia ci può stare e ci regala un bel finale.
Ottimi i disegni di Prisco.
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Re: Le schiave del Messico (690)
Buona storia per essere una breve. C'è ritmo, Tex e Carson sempre che vanno al sodo (anche se Carson mi piacerebbe più ironico). Mentre si fanno ingannare da Saldivar troppo ingenuamente.
Storia da compitino discreto senza picchi estasianti, con buoni disegni di Prisco, abbastanza vicino a Ticci come stile.
Storia: 7-
Disegni: 8
Storia da compitino discreto senza picchi estasianti, con buoni disegni di Prisco, abbastanza vicino a Ticci come stile.
Storia: 7-
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Re: Le schiave del Messico (690)
Non è stato male questo albo autoconclusivo. Molto belli i disegni e anche il soggetto. Qualche piccolo passo falso nella sceneggiatura e in alcuni dialoghi, ma nel complesso si notano appena.

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Spirito senza scure- Moderatore
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Re: Le schiave del Messico (690)
Storia in un solo albo Senza infamia e senza particolare lode , finale esplosivo che taglia corto. ottimi disegni invece del sempre più bravo Prisco.
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