I racconti di Darkwood (Maxi n.31)
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Re: I racconti di Darkwood (Maxi n.31)
La storia "Sette passi" è una macchietta;
non a caso è di Mignacco. E' una storia umoristica.
Belli i disegni di Bastianoni ma non
bastano a salvare una trama da
b-movies mangiaspaghetti.
non a caso è di Mignacco. E' una storia umoristica.
Belli i disegni di Bastianoni ma non
bastano a salvare una trama da
b-movies mangiaspaghetti.
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ARSÈNE LUPIN, LADRO GENTILUOMO
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Re: I racconti di Darkwood (Maxi n.31)
Finito di leggere il maxi: sono finalmente soddisfatto, era ora!!! un mix di autori e disegnatori di buon livello e storie tanto diverse con grafiche differenti, ma cucite abilmente insieme da Burattini e Della Monica.
Belli 'I racconti di Darkwood', non si può tirare fuori granchè dai raccordi fra una storia e l'altra, ma credo che Moreno se la cavi bene. Ottimo Raffaele Della Monica, che sicuramente è ormai il disegnatore migliore dello Spirito con la scure. S=6,5 D=7,5
Il mio nome è Banack. Non un capolavoro, ma una buona prova di Toninelli, mi piacciono molto le due figure femminili. Toffanetti il disegnatore mi ha convinto. S=7 D=6,5
Memorie dal passato. Forse Zagor è solo di contorno, ma la storia mi è piaciuta parecchio, brava la Contu. Mangiantini bravo, molto di più con le tavole bianco-nero-grigie. S=7,5 D=7
Voci sepolte. La storia di Di Orazio, non male come idea, ma non mi sembra sviluppata al meglio nella seconda parte, buoni i disegni di Sedioli, che io non amo, ma con queste atmosfere non mi è dispiaciuto. S=6 D=7
Sette passi. Storia molto western, e ironica nel finale ma Mignacco non mi ha convinto. Bastianoni con i suoi disegni ha fornito una buona ma non ottima prova. S=6 D=6,5
Brezza di Luna. La storia che ho più apprezzato, bravo Burattini affronta stupro vendetta, parto in maniera mirabile. Lola Airaghi bravissima, qualche viso di Zagor da perfezionare, Se il formato dell'albo fosse stato gigante, le sue tavole sarebbero state superbe.
S=7,5 D=7,5
Copertina voto 8, forse la migliore di Piccinelli fino ad ora
Mi sono divertito a leggere questo albo come non mi accadeva da un po'. voto globale 7,5. Voglio ancora maxi con questa formula
Belli 'I racconti di Darkwood', non si può tirare fuori granchè dai raccordi fra una storia e l'altra, ma credo che Moreno se la cavi bene. Ottimo Raffaele Della Monica, che sicuramente è ormai il disegnatore migliore dello Spirito con la scure. S=6,5 D=7,5
Il mio nome è Banack. Non un capolavoro, ma una buona prova di Toninelli, mi piacciono molto le due figure femminili. Toffanetti il disegnatore mi ha convinto. S=7 D=6,5
Memorie dal passato. Forse Zagor è solo di contorno, ma la storia mi è piaciuta parecchio, brava la Contu. Mangiantini bravo, molto di più con le tavole bianco-nero-grigie. S=7,5 D=7
Voci sepolte. La storia di Di Orazio, non male come idea, ma non mi sembra sviluppata al meglio nella seconda parte, buoni i disegni di Sedioli, che io non amo, ma con queste atmosfere non mi è dispiaciuto. S=6 D=7
Sette passi. Storia molto western, e ironica nel finale ma Mignacco non mi ha convinto. Bastianoni con i suoi disegni ha fornito una buona ma non ottima prova. S=6 D=6,5
Brezza di Luna. La storia che ho più apprezzato, bravo Burattini affronta stupro vendetta, parto in maniera mirabile. Lola Airaghi bravissima, qualche viso di Zagor da perfezionare, Se il formato dell'albo fosse stato gigante, le sue tavole sarebbero state superbe.
S=7,5 D=7,5
Copertina voto 8, forse la migliore di Piccinelli fino ad ora
Mi sono divertito a leggere questo albo come non mi accadeva da un po'. voto globale 7,5. Voglio ancora maxi con questa formula
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Claudio L.- MASTER IN ZAGOR
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Re: I racconti di Darkwood (Maxi n.31)
Letto questo Maxi
Il mio nome è Banack: Buon racconto, Toninelli in poche pagine tratteggia bene la figura e il background di Banack. Curiosa e bizzarra la modalità con la quale Zagor si sostituisce a lui, entusiasmante il combattimento dentro la gabbia con l'altro capo indiano.
Non mi è piaciuto Toffanetti, sproporzionata a volte la testa con il corpo, posture troppo molleggiate di Zagor.
Storia: 7,5
Disegni: 5
Memorie dal passato: Drammatica e toccante vicenda del soldato americano. Apprezzabile la mezzatinta di Mangiantini, peccato solo per qualche volto di Zagor un po' bambinesco a volte.
Storia: 8
Disegni: 7,5
Vite sepolte: storia di fondo assurda e con un finale convulso e tirato per i capelli. Il frate prima dice che tutti erano assatanati e posseduti dal demonio e poi è lui che gli uccide tutti(e come ha fatto poi ?). Zagor trova il tempo prima di far aggrappare Cico e poi il frate mentre stavano cadendo ?! Mah.
Molto evocativi e d'atmosfera i disegni di Sedioli.
Storia: 5
Disegni: 7,5
Sette passi: a metà tra un divertissement e una storia vera, peraltro con un nemico questo cacciatore di taglie che se venisse ripescato non mi dispiacerebbe: ben tratteggiato e tosto. Certo fa discutere la scure che lo colpisce alla mano mettendogliela fuori uso a vita: Zagor ha colpito per disarmare alla mano e alle dita, tantissime persone che non mi pare siano rimaste menomate alla mano.
Disegni di Bastianoni, qualche volto ingessato ma il tratto nitido e la forte inchiostrazione mi piace. Se ci lavorasse di più trovando un suo Zagor non mi dispiacerebbe vederlo ripetersi.
Storia: 7
Disegni: 7
Brezza di luna: Insieme a quella della Contu la migliore: spiazzante, drammatica, disturbante. La prima volta che su Zagor vediamo la scena di uno stupro e di un parto cesareo. Un applauso a Burattini che ha voluto osare.
Piacevole sorpresa anche i disegni della Airaghi, molto tenebrosi, grande uso dell'inchiostro, uno Zagor cupo ma arcigno per come viene disegnato.
Mi ricorda un po' Barison e D'Arcangelo.
Storia: 8
Disegni: 8
Mi è piaciuto anche il racconto di fondo con la spiazzante sorpresa che il viandante soccorso era il figlio di Rufus.
Una formula questa di una storia centrale, dove i personaggi si fermano e danno vita a dei racconti che promuovo sicuramente, e spero di rivedere Maxi del genere e che non resti un esperimento estemporaneo.
Il mio nome è Banack: Buon racconto, Toninelli in poche pagine tratteggia bene la figura e il background di Banack. Curiosa e bizzarra la modalità con la quale Zagor si sostituisce a lui, entusiasmante il combattimento dentro la gabbia con l'altro capo indiano.
Non mi è piaciuto Toffanetti, sproporzionata a volte la testa con il corpo, posture troppo molleggiate di Zagor.
Storia: 7,5
Disegni: 5
Memorie dal passato: Drammatica e toccante vicenda del soldato americano. Apprezzabile la mezzatinta di Mangiantini, peccato solo per qualche volto di Zagor un po' bambinesco a volte.
Storia: 8
Disegni: 7,5
Vite sepolte: storia di fondo assurda e con un finale convulso e tirato per i capelli. Il frate prima dice che tutti erano assatanati e posseduti dal demonio e poi è lui che gli uccide tutti(e come ha fatto poi ?). Zagor trova il tempo prima di far aggrappare Cico e poi il frate mentre stavano cadendo ?! Mah.
Molto evocativi e d'atmosfera i disegni di Sedioli.
Storia: 5
Disegni: 7,5
Sette passi: a metà tra un divertissement e una storia vera, peraltro con un nemico questo cacciatore di taglie che se venisse ripescato non mi dispiacerebbe: ben tratteggiato e tosto. Certo fa discutere la scure che lo colpisce alla mano mettendogliela fuori uso a vita: Zagor ha colpito per disarmare alla mano e alle dita, tantissime persone che non mi pare siano rimaste menomate alla mano.
Disegni di Bastianoni, qualche volto ingessato ma il tratto nitido e la forte inchiostrazione mi piace. Se ci lavorasse di più trovando un suo Zagor non mi dispiacerebbe vederlo ripetersi.
Storia: 7
Disegni: 7
Brezza di luna: Insieme a quella della Contu la migliore: spiazzante, drammatica, disturbante. La prima volta che su Zagor vediamo la scena di uno stupro e di un parto cesareo. Un applauso a Burattini che ha voluto osare.
Piacevole sorpresa anche i disegni della Airaghi, molto tenebrosi, grande uso dell'inchiostro, uno Zagor cupo ma arcigno per come viene disegnato.
Mi ricorda un po' Barison e D'Arcangelo.
Storia: 8
Disegni: 8
Mi è piaciuto anche il racconto di fondo con la spiazzante sorpresa che il viandante soccorso era il figlio di Rufus.
Una formula questa di una storia centrale, dove i personaggi si fermano e danno vita a dei racconti che promuovo sicuramente, e spero di rivedere Maxi del genere e che non resti un esperimento estemporaneo.
Walter Dorian- FORUMISTA MAXIMUS
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Re: I racconti di Darkwood (Maxi n.31)
Il parto era naturale Walter, che Zagor si improvvisi levatrice passi, ma addirittura chirurgo sarebbe stato troppo!

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Re: I racconti di Darkwood (Maxi n.31)

i racconti di darkwood
l'esperimento è riuscito e mi pare che metta finalmente d'accordo conservatori e riformisti, i temi sono quelli di sempre (violenza compresa) ma vengono affrontati con un taglio accattivante, i brani più notevoli sono quelli di toninelli e airaghi, il senese ricorre ai suoi feticci, l'orso, gli indiani, la squaw prigioniera da liberare, i duelli, i trucchi, i particolari sgradevoli (la coda del mulo) e a un'umanità di fondo resa in maniera ancora più intima e realistica in "brezza di luna", sulla stessa lunghezza d'onda contu, meno pretese per d'orazio e mignacco che infatti sono stati presi subito di mira da qualche recensore: faccio solo presente che essendo storie brevi i concetti sono estremizzati, nell'horror spesso basta l'atmosfera, non serve razionalizzare, mentre "sette passi" è un aneddoto cichiano con un finale grottesco inequivocabile, elogio della scure e omaggio a supermike, del resto nolitta aleggia benevolo con "zagor story" geniale precursore del metafumetto zagoriano, detto della bravissima airaghi ho gradito anche gli altri disegni
voto 7,5
Ultima modifica di Kramer76 il Ven 18 Gen 2019, 19:00 - modificato 7 volte.
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Re: I racconti di Darkwood (Maxi n.31)
natural killer ha scritto:Il parto era naturale Walter, che Zagor si improvvisi levatrice passi, ma addirittura chirurgo sarebbe stato troppo!![]()
Si vede lui che arroventa il pugnale e poi non si vede la scena del parto chiaramente, quindi immaginavo fosse stato cesareo.
Ad ogni modo resta una scena forte mai vista, anche se naturale.
Walter Dorian- FORUMISTA MAXIMUS
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Re: I racconti di Darkwood (Maxi n.31)
http://morenoburattini.blogspot.it/2017/09/i-racconti-di-darkwood.html
E' in edicola da qualche giorno il Maxi Zagor n° 31 intitolato “I racconti di Darkwood” distribuito in edicola a partire dal 20 settembre. Si tratta del primo esperimento per un format che potrebbe venire periodicamente replicato nel caso in cui dovesse riscuotere il favore dei lettori: abbiamo infatti con una storia di 98 pagine che farà da “cornice” a cinque storie brevi(ciascuna di una quarantina di tavole) che vengono raccontate dai personaggi della vicenda principale. Quindi non un racconto unico, ma sei.
Dell'esperimento, che potrebbe essere adatto per far conoscere Zagor anche a chi non lo ha mai letto, ho parlato in una mia intervista sul sito Bonelli:
http://www.sergiobonelli.it/home/2017/09/18/gallery/lo-zagor-dei-non-zagoriani-1001729/
La mezzatinta di Marcello Mangiantini
I disegnatori hanno avuto la possibilità di esprimersi liberamente con tecniche anche diverse dal solito (pur nel rispetto della tradizionale leggibilità): c’è chi ha usato la mezzatinta, come Marcello Mangiantini, chi ha impostato tavole libere dalla consueta “gabbia” di tre strisce, come Gianni Sedioli. Uno scrittore zagoriano di lunga data, Luigi Mignacco, si è cimentato con una sceneggiatura dal montaggio insolito.
Abbiamo però sceneggiatori “ospiti” come Marcello Toninelli, che torna dopo trent’anni a chiudere i fili di una vicenda lasciata in sospeso quando era lui il titolare della serie (quella del pellerossa Banack co-protagonista con lo Spirito con la Scure dell’albo “Il battello degli uomini perduti”), ma anche come Paolo Di Orazio, scrittore horror, padre dello splatterpunk italiano, e come Gabriella Contu, già sceneggiatrice di Dylan Dog, la prima donna a scrivere Zagor. Ma c'è anche Lola Airaghi, tra le più apprezzate autrici di Brendon e Morgan Lost, che invece è la prima donna a disegnare il Re di Darkwood. Un altro elemento di curiosità è costituito da due disegnatori avuti in prestito da Nathan Never, interessanti da vedere alla prova su Zagor: Romeo Toffanetti e Dante Bastianoni. La “cornice” de “I racconti di Darkwood”, opera del sottoscritto e di un sempre più bravo Raffaele Della Monica, è quanto più di tradizionale e rassicurante si possa immaginare, così da far spiccare la diversità delle storie brevi, racconti nel racconto-
Perché delle short stories al posto del classico Maxi con una storia unica? Potrei cavarmela tirando in ballo la mia passione per i racconti brevi (con una preferenza per quelli fulminanti) di scrittori come Isaac Asimov, Ray Bradbury o Roald Dahl, ma anche Jack London o Ambrose Bierce, o più accademicamente quotati quali Raymond Carver o Luigi Pirandello. Esiste, insomma, tutta una produzione letteraria di novelle e short stories ingiustamente meno considerata di quella dei romanzi. Io stesso sono autore di molti racconti scritti nel corso degli anni, una trentina dei quali sono stati raccolti di recente in una antologia intitolata “Dall’altra parte”. Sono sempre stato un cultore della minima lunghezza anche in campo fumettistico, apprezzando molto sia i “liberi” pubblicati su riviste come Intrepido o Il Monello, sia gli episodi di serie quali Larry Yuma su Il Giornalino o Dago su Lanciostory. Tuttavia non sono stati i miei gusti personali ad avermi spinto a sperimentare la “breve distanza” anche nelle storie di Zagor.
L’input mi è venuto leggendo con particolare piacere le avventure brevi di Tex e di Dylan Dog pubblicati sui Color delle due testate, quelli destinati a raccogliere racconti di sole trentadue pagine. In particolare, se Tex poteva essere protagonista di plot così fulminanti (lui solito a dar vita a vicende destinate a dipanarsi su centinaia di tavole), perché mai Zagor non avrebbe potuto fare altrettanto? Dopo essermi cimentato io personalmente con la sceneggiatura di alcune short stories di Aquila della Notte, mi è sembrato stimolante provare a fare altrettanto con lo Spirito con la Scure, e mi è venuta voglia di vedere che cosa poteva venir fuori chiedendo ad altri sceneggiatori di cimentarsi nella medesima impresa. Impresa non facile, visto che anche il re di Darkwood, al pari del Ranger bonelliano, vive solitamente avventure scandite da ritmi più lenti e distribuite su più albi. Tuttavia la tradizione zagoriana ha sempre privilegiato le storie lunghe e non esisteva una collana dove poter compiere l’esperimento (né mi sembrava il caso di crearla apposta, soltanto per pochi racconti). Così ho pensato ai Maxi e ho trovato il modo di non scontentare i lettori legati all’avventura lunga, inserendone cinque brevi in una cornice-contenitore di 98 tavole rassicurante e tradizionale. E’ una sorta di quadratura del cerchio: sia gli amanti della consuetudine che quelli delle innovazioni troveranno pane per i loro denti.
A parte Mignacco, Mangiantini e Sedioli, gli altri autori vengono da esperienze extra-zagoriane. Ho pensato che invitare altri scrittori, e coinvolgere anche disegnatori esterni allo staff, avrebbe soddisfatto pure la curiosità di vedere mani e stili diversi alle prese con l’eroe dalla casacca rossa. Perché proprio loro? A Lola ci tenevo dopo aver realizzato con lei la sexy indianina Occhi di Cielo le cui tavole apparvero anni fa su Dime Press, e dopo averla vista disegnare efficacissime pin up zagoriane nel corso di mostre e manifestazioni (cosa che l’ha resa una vera beniamina dei frequentatori di forum e gruppi internettiani dedicati all’eroe di Darkwood). Qui sotto vedete proprio Occhi di Cielo che legge la mano dello Spirito con la Scure (e chissà che prima o poi la sciamana mia e di Lola possa apparire in volume).
A Romeo Toffanetti sono arrivato cercando un illustratore adatto per il racconto di Toninelli, e ho scoperto che aveva una antica passione per lo Spirito con la Scure.
Ecco un articolo dedicato a Romeo e al suo debutto zagoriano dal "Piccolo" di Triste, la città dove vive (lui che comunque è nato a Buenos Aires):
http://ilpiccolo.gelocal.it/tempo-libero/2017/09/19/news/toffanetti-e-il-segreto-di-zagor-1.15874679
Gli altri autori di testi e di disegni si sono presentati spontaneamente perché cultori del personaggio fin da giovanissimi e con il sogno di realizzarne almeno una avventura. Sono tanti, quelli che si propongono sull’onda del medesimo entusiasmo e per lo stesso motivo: ho selezionato i migliori (quelli presenti nel Maxi di settembre e altri che compariranno in futuro) sulla base della qualità delle proposte e della loro aderenza all’universo zagoriano.
Anche nel caso di Marcello Toninelli è stato lui a proporsi. Gli avrebbe fatto piacere, mi ha detto, saldare un vecchio debito in sospeso con i lettori: la promessa, implicita in un dialogo in una sua vecchia storia, di raccontare gli antefatti dell’amicizia fra Zagor e il pellerossa Banack. Si tratta del personaggio coprotagonista con lo Spirito con la Scure dell’albo “Il battello degli uomini perduti”, là dove si accenna ad avventure vissute insieme a lui prima che questi incontrasse Cico. Ho offerto a Toninelli uno spazio subito disponibile ne “I racconti di Darkwood” e lui, nonostante si trattasse di sole quaranta pagine, è riuscito a farci stare tutto. Un vero professionista. Non ho dovuto (quasi) indirizzarlo in alcun modo.
Tavola di Raffaele Della Monica
Ho suggerito agli autori di utilizzare tecniche diverse dal solito, sia nella sceneggiatura che nella realizzazione grafica, e di osare perfino “scardinare” la tradizionale “gabbia” bonelliana su tre strisce (pur rispettando il presupposto fondamentale della perfetta leggibilità), nel caso ce ne fosse stato bisogno per rendere più emozionanti le sequenze. Così, anche gli illustratori Mangiantini e Sedioli, che fanno parte dello staff zagoriano, hanno sperimentato modi diversi di esprimersi, il primo ricorrendo alla mezzatinta e il secondo testando una impaginazione all’americana. Allo stesso modo lo sceneggiatore Luigi Mignacco, veterano nella scrittura dello Spirito con la Scure, ha formato una storia con ritmi e strutture fuori dall’ordinario. I cinque racconti brevi hanno tutti qualcosa di insolito, mentre la “cornice” narrativa che li contiene, scritta da me e illustrata dal veterano Raffaele Della Monica, peraltro leggibile di per sé, riporta tutto nell’alveo della tradizione e consente una sintesi centripeta.
Alla base della storia che fa da “cornice” c’è l’incontro, molto rocambolesco, fra Zagor e un viaggiatore proveniente dall’Est che dice di avere un messaggio per lui: una lettera inviatagli dal carcere di un suo vecchio nemico. Questo nemico in realtà non si vede mai, se non in flashback, ma è quasi palpabile la sua presenza sulla scena. Per questo non è un “ritorno” vero e proprio ma un richiamo alla ribalta, per un villain davvero originale ideato da Guido Nolitta, mai riportato sotto i riflettori prima di adesso. Sono convinto che ai lettori piacerà sentirne di nuovo parlare.
Walter Dorian- FORUMISTA MAXIMUS
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Re: I racconti di Darkwood (Maxi n.31)
buon maxi nel complesso a parte i disegni della airaghi inguardabili
spero per la gioa di ramath di non rivederla più su zagor
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graziano- LAUREATO IN ZAGOROLOGIA
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Re: I racconti di Darkwood (Maxi n.31)
Il mio nome è Banack e Brezza di luna.
Nel primo Toninelli gioca a confondere elementi realistici, sentimenti umani, e personaggi caratterizzati per qualcosa che di visivo hanno qualcosa di particolare (lo Zagor mascherato da Banack).
Nella seconda Burattini segue la scia dei due Maxi Strade di New York e gli uccisori di indiani imbastendo una vicenda cruda e con scene molto forti, dove il tema della violenza e maltrattamenti alle donne la fanno da padrone.
Evocativa e drammatica quella della Contu, non mi sono piaciuti Sette passi e Vite sepolte: il primo poteva essere una storia di Cico anziché Zagor e nessuno se ne sarebbe accorto, anche se sotto sotto ci vedo un omaggio a Supermike. Nel secondo non basta l'atmosfera per rendere ottimo un piacevole racconto horror.
Nonostante tutto esperimento riuscito quello di questo format.
Tra i disegni grande scoperta la Airaghi(la migliore).
Il mio nome è Banack voto 7
Brezza di luna 7,5
Memorie dal passato 7,5
Sette passi 6,5
Vite sepolte 5-
Nel primo Toninelli gioca a confondere elementi realistici, sentimenti umani, e personaggi caratterizzati per qualcosa che di visivo hanno qualcosa di particolare (lo Zagor mascherato da Banack).
Nella seconda Burattini segue la scia dei due Maxi Strade di New York e gli uccisori di indiani imbastendo una vicenda cruda e con scene molto forti, dove il tema della violenza e maltrattamenti alle donne la fanno da padrone.
Evocativa e drammatica quella della Contu, non mi sono piaciuti Sette passi e Vite sepolte: il primo poteva essere una storia di Cico anziché Zagor e nessuno se ne sarebbe accorto, anche se sotto sotto ci vedo un omaggio a Supermike. Nel secondo non basta l'atmosfera per rendere ottimo un piacevole racconto horror.
Nonostante tutto esperimento riuscito quello di questo format.
Tra i disegni grande scoperta la Airaghi(la migliore).
Il mio nome è Banack voto 7
Brezza di luna 7,5
Memorie dal passato 7,5
Sette passi 6,5
Vite sepolte 5-
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Re: I racconti di Darkwood (Maxi n.31)
Walter Dorian ha scritto: Si vede lui che arroventa il pugnale e poi non si vede la scena del parto chiaramente, quindi immaginavo fosse stato cesareo.
Ad ogni modo resta una scena forte mai vista, anche se naturale.
Anch'io avevo notato il coltello e mi sono divertito pensando che...Zagor potesse praticare un'episiotomia .

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Re: I racconti di Darkwood (Maxi n.31)
Sarei curioso di vedere Airaghi
in disegni diurni.
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Re: I racconti di Darkwood (Maxi n.31)
Walter Dorian ha scritto:natural killer ha scritto:Il parto era naturale Walter, che Zagor si improvvisi levatrice passi, ma addirittura chirurgo sarebbe stato troppo!![]()
Si vede lui che arroventa il pugnale e poi non si vede la scena del parto chiaramente, quindi immaginavo fosse stato cesareo.
Ad ogni modo resta una scena forte mai vista, anche se naturale.
magari una episiotomia, come detto dall'Uomo Lupo, ma mi pare un dettaglio troppo tecnico

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Re: I racconti di Darkwood (Maxi n.31)
Capperi, io pensavo si trattasse
di una mastectomia.
di una mastectomia.
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Re: I racconti di Darkwood (Maxi n.31)

di sicuro il taglio del cordone

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Re: I racconti di Darkwood (Maxi n.31)
Il coltello arroventato viene usato per il taglio del cordone ombelicale e infatti Zagor poi spera di averlo fatto bene.
Episiotomia (taglio per parto spontaneo) o laparotomia (taglio per parto cesareo).....sarebbe stato Eccessivo anche per uno Spirito con la scure.
Parola di ginecologo...
Episiotomia (taglio per parto spontaneo) o laparotomia (taglio per parto cesareo).....sarebbe stato Eccessivo anche per uno Spirito con la scure.
Parola di ginecologo...
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Re: I racconti di Darkwood (Maxi n.31)
Ginecologo? Ti invidio...
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Re: I racconti di Darkwood (Maxi n.31)


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Re: I racconti di Darkwood (Maxi n.31)
...beh , dipende dal paziente ...Fabri73 ha scritto:Ginecologo? Ti invidio...


toro seduto- LAUREATO IN ZAGOROLOGIA
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Re: I racconti di Darkwood (Maxi n.31)
Promossa a pieni voti la novità introdotta da questo Maxi anche se non ho gradito tutto .
IL MIO NOME È BANACK! Buoni i disegni . Curioso rivedere Toninelli ai Testi , buon racconto , ottimi i comprimari , in particolare le due Trapper , l'anzianotta e la ragazzina muta ( meritano un ritorno ) . Toninelli sembra rivendicare con convinzione il SUO Zagor non sempre granitico.
MEMORIE DAL PASSATO carina , ottimo Maggiantini .
VOCI SEPOLTE è forse quella che ho gradito di meno , alla fine non si capisce molto cosa succede , scene confuse , anche Sedioli lo preferisco in storie più realistiche.
SETTE PASSI carina , ben congegnata anche se il paragone con i lanciatori di coltelli regge poco.
BREZZA DI LUNA - emozionante, tristemente realistica , ben riuscita specie nei disegni
Discreta anche la trama che le collega tutte !
Esperimento da ripetere !
IL MIO NOME È BANACK! Buoni i disegni . Curioso rivedere Toninelli ai Testi , buon racconto , ottimi i comprimari , in particolare le due Trapper , l'anzianotta e la ragazzina muta ( meritano un ritorno ) . Toninelli sembra rivendicare con convinzione il SUO Zagor non sempre granitico.
MEMORIE DAL PASSATO carina , ottimo Maggiantini .
VOCI SEPOLTE è forse quella che ho gradito di meno , alla fine non si capisce molto cosa succede , scene confuse , anche Sedioli lo preferisco in storie più realistiche.
SETTE PASSI carina , ben congegnata anche se il paragone con i lanciatori di coltelli regge poco.
BREZZA DI LUNA - emozionante, tristemente realistica , ben riuscita specie nei disegni
Discreta anche la trama che le collega tutte !
Esperimento da ripetere !
Ospite- Ospite
Re: I racconti di Darkwood (Maxi n.31)
Letto e promosso questo Maxi e l'esperimento in generale.
Tra le storie ho trovato molto belle quella di Toninelli che scrive una vicenda fluida e con molta umanità nei personaggi, simpatica quella di Mignacco è un semplice omaggio ai grandi del western e va preso così. La più bella sicuramente quella di Burattini con Brezza di Luna, dai temi crudi e con Zagor che viene messo di fronte a una patata bollente che mai gli era capitata prima. Bella anche la trovata di ripescare Rufus nel racconto principale.
Sconclusionata e affrettata Voci sepolte, molto drammatica e toccante la vicenda della Contu.
Tra i disegni Sedioli lo preferisco da solo e mi è piaciuto anche con l'impostazione della gabbia a tre strisce talvolta. Di Mangiantini c'è sempre il problema di un volto scostante a volte giovanile a volta no, ma la mezzatinta usata nei flashback è da applausi. Straordinario Della Monica.
Per i disegnatori "ospiti", brava la Airaghi che con il suo tratto dà quel tocco cupo e malsano alla vicenda del parto, della violenza sessuale già efferato di per sé. Boccio Toffanetti(Zagor di volto è davvero sgradevole), sufficiente Bastianoni(da rivedere Cico se gli ricapiterà l'occasione).
Il mio nome è Banack
Storia 7
Disegni 4,5
Memorie dal passato
Storia 8
Disegni 7,5
Voci sepolte
Storia 5
Disegni 8
Brezza di Luna
Storia 8+
Disegni 8
Sette passi
Storia 7+
Disegni 6,5
Tra le storie ho trovato molto belle quella di Toninelli che scrive una vicenda fluida e con molta umanità nei personaggi, simpatica quella di Mignacco è un semplice omaggio ai grandi del western e va preso così. La più bella sicuramente quella di Burattini con Brezza di Luna, dai temi crudi e con Zagor che viene messo di fronte a una patata bollente che mai gli era capitata prima. Bella anche la trovata di ripescare Rufus nel racconto principale.
Sconclusionata e affrettata Voci sepolte, molto drammatica e toccante la vicenda della Contu.
Tra i disegni Sedioli lo preferisco da solo e mi è piaciuto anche con l'impostazione della gabbia a tre strisce talvolta. Di Mangiantini c'è sempre il problema di un volto scostante a volte giovanile a volta no, ma la mezzatinta usata nei flashback è da applausi. Straordinario Della Monica.
Per i disegnatori "ospiti", brava la Airaghi che con il suo tratto dà quel tocco cupo e malsano alla vicenda del parto, della violenza sessuale già efferato di per sé. Boccio Toffanetti(Zagor di volto è davvero sgradevole), sufficiente Bastianoni(da rivedere Cico se gli ricapiterà l'occasione).
Il mio nome è Banack
Storia 7
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Memorie dal passato
Storia 8
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Voci sepolte
Storia 5
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Brezza di Luna
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Maurizio
Devil Mask- LAUREATO IN ZAGOROLOGIA
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Località : Isola della Scala(VR)
Re: I racconti di Darkwood (Maxi n.31)
Promossa senza alcun dubbio questa iniziativa che mi ricorda tanto la struttura dei 'Classici di Walt Disney' prima serie che leggevo da ragazzino....
Le storie che mi son piaciute di più sono, in ordine di preferenza: 'Memorie dal passato';
'Il mio nome è Banack'; 'Brezza di luna'.
Inferiore è 'Sette passi' e tanto mediocre quanto frettolosa 'Voci sepolte' : un riempitivo....
Spero che questo "esperimento" si ripeta poichè ha dato nuova linfa ai Maxi...
Le storie che mi son piaciute di più sono, in ordine di preferenza: 'Memorie dal passato';
'Il mio nome è Banack'; 'Brezza di luna'.
Inferiore è 'Sette passi' e tanto mediocre quanto frettolosa 'Voci sepolte' : un riempitivo....
Spero che questo "esperimento" si ripeta poichè ha dato nuova linfa ai Maxi...
MASSIMO- LAUREATO IN ZAGOROLOGIA
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Re: I racconti di Darkwood (Maxi n.31)
vedo che "memorie dal passato" ha riscosso un grande successo
a me non ha colpito più di tanto....
a me non ha colpito più di tanto....
Kramer76- Vincitore Champions league/Europa league/Supercoppa/Europeo
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Data d'iscrizione : 19.01.15
Re: I racconti di Darkwood (Maxi n.31)
Kramer76 ha scritto:vedo che "memorie dal passato" ha riscosso un grande successo
a me non ha colpito più di tanto....
Non ti è piaciuto che Zagor di suo come azione compia poco a parte andare a ritrovare la signora ?
Smash- LAUREATO IN ZAGOROLOGIA
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Data d'iscrizione : 21.01.15
Re: I racconti di Darkwood (Maxi n.31)
con tutta sincerita' ero molto scettico su questo Maxi storie brevi , invece ho trovato le storie abbastanza buone e leggibili a parte le solite telecronache mentali per spiegare l'ovvio di Burattini ...una cosa che ancora non riesco a capire !!!
per i disegni direi Della Monica su tutti per me uno dei migliori in assoluto su Zagor ...buoni anche i classici Mangiantini e Sedioli ...non mi sono piaciuti per niente invece i neveriani Toffanetti e Bastianoni per via del loro Zagor non consono per me ..un discorso a parte merita invece Lola Airaghi ...il viso del suo Zagor va notevolmente migliorato , ma a parte quello disegni superbi e di grande atmosfera ,,,un uso dei chiaro scuri eccezionali .... in definitiva per me voto complessivo 7,5 e un esperimento sicuramente da ripetere ....

toro seduto- LAUREATO IN ZAGOROLOGIA
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Località : parma
Re: I racconti di Darkwood (Maxi n.31)
Smash ha scritto:
Non ti è piaciuto che Zagor di suo come azione compia poco a parte andare a ritrovare la signora ?
non è questo
ho preferito "il nome è banack" a "il mio nome è malick"
Kramer76- Vincitore Champions league/Europa league/Supercoppa/Europeo
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Data d'iscrizione : 19.01.15
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