Le strade di New York (Maxi n.29)
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FORUM ZAGOR TE NAY LA DARKWOOD DEL WEB :: Zagor-Te-Nay il Forum dello Spirito Con La Scure :: Commenti alle storie
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Re: Le strade di New York (Maxi n.29)
wakopa ha scritto:
ci sara' una famiglia di immigrati italiani (Destinata pure a tornare in futuro) e la prima partita di baseball della Storia:
continua insomma imperterrita la fregola di incrociare la "Storia" vera![]()
Per me meno riferimenti storici veri ci sono più si viaggia con la fantasia.
Incredibile questa voglia di storicizzare e razionalizzare il più possibile.

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Re: Le strade di New York (Maxi n.29)
Preacher ha scritto:wakopa ha scritto:
ci sara' una famiglia di immigrati italiani (Destinata pure a tornare in futuro) e la prima partita di baseball della Storia:
continua insomma imperterrita la fregola di incrociare la "Storia" vera![]()
Per me meno riferimenti storici veri ci sono più si viaggia con la fantasia.
Incredibile questa voglia di storicizzare e razionalizzare il più possibile.![]()
concordo ...
che rottura di palle...
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Re: Le strade di New York (Maxi n.29)
Da amante della storia ho un'altra opinione ![[,]](/users/2812/70/84/24/smiles/4023523226.gif)
A parte gli scherzi, ovviamente se fossi fiscale non leggerei Zagor, fumetto fantasy e anacronistico per eccellenza, però apprezzo quando sono presenti dei riferimenti storici.
![[,]](/users/2812/70/84/24/smiles/4023523226.gif)
A parte gli scherzi, ovviamente se fossi fiscale non leggerei Zagor, fumetto fantasy e anacronistico per eccellenza, però apprezzo quando sono presenti dei riferimenti storici.
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Re: Le strade di New York (Maxi n.29)
Soprattutto della prima partita di basball della storia ne sentivamo la mancanza

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Re: Le strade di New York (Maxi n.29)
wakopa ha scritto:
ma avete letto cosa ha scritto Burattini ne "i tamburi di Darkwood" ?
ci sara' una famiglia di immigrati italiani (Destinata pure a tornare in futuro) e la prima partita di baseball della Storia:
continua insomma imperterrita la fregola di incrociare la "Storia" vera![]()
Boh, speriamo siano solo due aspetti marginali limitati a poche vignette, inseriti nella vicenda.
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Re: Le strade di New York (Maxi n.29)
osages ha scritto:Soprattutto della prima partita di basball della storia ne sentivamo la mancanza
Apparirà Joe di Marzo, nonno del più noto fuoriclasse che arriverà 60 anni dopo
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Re: Le strade di New York (Maxi n.29)


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Re: Le strade di New York (Maxi n.29)
Burattini ha affermato che il titolo iniziale "Giungla di pietra" è stato cambiato su ordine della redazione perché la parola giungla ricorre molto spesso nei titoli degli albi Bonelli
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E ti sta parlando un Bonelli-dipendente...
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Re: Le strade di New York (Maxi n.29)
wakopa ha scritto:ci sara' una famiglia di immigrati italiani (Destinata pure a tornare in futuro)
questa dovrebbe essere la storia in cui compare ringhio gattuso
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Re: Le strade di New York (Maxi n.29)
Ahahah
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Re: Le strade di New York (Maxi n.29)
Letta l'avventura metropolitana nella grande mela...
qualche richiamo storico e qualche citazione di troppo, però la storia si sviluppa bene in maniera plausibile e la sceneggiatura di Moreno è ben dosata, dall'antefatto fino al conivolgimento di Zagor che nella cupa NY di metà ottocento trova nuovi nemici e nuovi amici destinati a ricomparire in storie future.
Gran ritmo, molta azione e situazioni tipicamente zagoriane.
E Zagor si becca pure il colpo in testa di Toninelliana memoria dato però a fin di bene.
Cico attivo!!
Bello il personaggio di Maria. Un tantino stereotipati gli altri italiani.
Un cattivo di spessore destinato al contrappasso...
Disegni di Mangiantini più che buoni sia nelle scene all'aperto che negli interni e nella resa dei protagonisti
qualche richiamo storico e qualche citazione di troppo, però la storia si sviluppa bene in maniera plausibile e la sceneggiatura di Moreno è ben dosata, dall'antefatto fino al conivolgimento di Zagor che nella cupa NY di metà ottocento trova nuovi nemici e nuovi amici destinati a ricomparire in storie future.
Gran ritmo, molta azione e situazioni tipicamente zagoriane.
E Zagor si becca pure il colpo in testa di Toninelliana memoria dato però a fin di bene.
Cico attivo!!
Bello il personaggio di Maria. Un tantino stereotipati gli altri italiani.
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Re: Le strade di New York (Maxi n.29)
E' già tornato il senese? Ah, no... oh... però tre botte in testa! Stiamo tornando ai vecchi tempi? Ora che non c'è più il grande gatto i topi ballano... E' tornato anche Mefisto... ah... no. Però la fine del cattivo è uguale. Paglieri non avrebbe apprezzato la battuta finale.
La scenetta di Cico è totalmente forzata, io l'avrei tolta perché non c'è niente di peggio di un umorismo forzato.
La scenetta di Cico è totalmente forzata, io l'avrei tolta perché non c'è niente di peggio di un umorismo forzato.
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Re: Le strade di New York (Maxi n.29)
Storia ricca d'azione e fluente..
Belli i disegni...
Belli i disegni...
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Re: Le strade di New York (Maxi n.29)
Non è male la storia tra le vie di New York…un’avventura ben strutturata una storia carica di personaggi …tanti quasi quanto i ratti nel pozzo del sadico Mad di cui ne è degno rappresentante alla pari di colui … e di coloro… che usano la donna come fosse oggetto. Bravo Moreno voto 8 abbondante.
Se non proprio assente …non molto spiegazionismo e a parte una una citazione archimediana… ma poco zagoriana …che difficilmente si usa quando si è nella merda ... per il resto Burattini sa ammaliare con una storia che mi coinvolge più per i personaggi della band che non per il loro boss.
Ottimo l’inizio crudo e drammatico ..piacevole la scazzottata nella bettola alla Tex Willer… simpatica la figura del vecchio clochard …profonda e struggente l’esperienza di Maria così come la sua forza… esilarante …grazie ad un “Cico” sempre auto ironico… gli attimi di partita a baseball… inaspettato il finale dove Pike sembra in un primo momento rivelarsi per ciò che non è e poi capace di dare sfogo al suo recondito segreto.
Di non facile realizzazione… Marcello se la cava nelle situazioni affollate così come sa imprimere alle sue tavole in assenza di luce quel tocco di impenetrabile mistero che la storia richiede. Ottimo nell’interpretazione del vecchio Pike così come ottimo nella realizzazione della figura mediterranea di Maria. Resta stabile nel suo punto debole l’interpretazione di Zagor…troppo discontinuo nel volto e anche un po’ impacciato nelle pose… all’inizio non centra il sakem dei Mohawk e dalle sue matite non esce quel simpatico pancione che conosco. A volte bisogna ritornare alle origini per ritrovare la strada giusta ...quella strada giusta che col maleficio di Anulka aveva intrapreso Voto 6/7
La cover… voto 7 : pur sentendo odore di miglioramento …e nemmeno tanto poco quando mi accingo a sfogliare la terza di copertina … devo dire che per ora qui il nostro Villa non ce lo abbiamo. Se discreta è la sceneggiatura con i due personaggi di spalla manca di intensità nonchè totalmente di quelle ombre che rendono enigmatico e affascinante un disegno. Zagor non mi prende neanche un po’ ne nella posa poco plastica ne nel volto un po’ cavallesco.
In conclusione un discreto inizio d’annata… con un omaggio agli italiani e alla donna italiana…a quella bellezza… soprattutto interiore… capace di farci perdere la testa a differenza dell’altra…quella dove c’è il rischio… di perdere solo le orecchie.
Cover:
0123456
Storia
0123456
Disegni
0123456
Se non proprio assente …non molto spiegazionismo e a parte una una citazione archimediana… ma poco zagoriana …che difficilmente si usa quando si è nella merda ... per il resto Burattini sa ammaliare con una storia che mi coinvolge più per i personaggi della band che non per il loro boss.
Ottimo l’inizio crudo e drammatico ..piacevole la scazzottata nella bettola alla Tex Willer… simpatica la figura del vecchio clochard …profonda e struggente l’esperienza di Maria così come la sua forza… esilarante …grazie ad un “Cico” sempre auto ironico… gli attimi di partita a baseball… inaspettato il finale dove Pike sembra in un primo momento rivelarsi per ciò che non è e poi capace di dare sfogo al suo recondito segreto.
Di non facile realizzazione… Marcello se la cava nelle situazioni affollate così come sa imprimere alle sue tavole in assenza di luce quel tocco di impenetrabile mistero che la storia richiede. Ottimo nell’interpretazione del vecchio Pike così come ottimo nella realizzazione della figura mediterranea di Maria. Resta stabile nel suo punto debole l’interpretazione di Zagor…troppo discontinuo nel volto e anche un po’ impacciato nelle pose… all’inizio non centra il sakem dei Mohawk e dalle sue matite non esce quel simpatico pancione che conosco. A volte bisogna ritornare alle origini per ritrovare la strada giusta ...quella strada giusta che col maleficio di Anulka aveva intrapreso Voto 6/7
La cover… voto 7 : pur sentendo odore di miglioramento …e nemmeno tanto poco quando mi accingo a sfogliare la terza di copertina … devo dire che per ora qui il nostro Villa non ce lo abbiamo. Se discreta è la sceneggiatura con i due personaggi di spalla manca di intensità nonchè totalmente di quelle ombre che rendono enigmatico e affascinante un disegno. Zagor non mi prende neanche un po’ ne nella posa poco plastica ne nel volto un po’ cavallesco.
In conclusione un discreto inizio d’annata… con un omaggio agli italiani e alla donna italiana…a quella bellezza… soprattutto interiore… capace di farci perdere la testa a differenza dell’altra…quella dove c’è il rischio… di perdere solo le orecchie.
Cover:
0123456
Storia
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Tonka- LAUREATO IN ZAGOROLOGIA
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Re: Le strade di New York (Maxi n.29)
Letto oggi,
a me è piaciuto, è una storia che scorre veloce,
belle le vignette del birrificio, mi sembrava quasi di sentire la puzza che poteva esserci in quei posti in quell'epoca,
mi è dispiaciuto solo per il finale, la morte di MAD, con tutta la gente incazz.. con lui per quello che ha combinato nessuno è riuscito a vendicarsi, è morto in una maniera troppo banale io avrei visto un finale con il suo linciaggio

a me è piaciuto, è una storia che scorre veloce,
belle le vignette del birrificio, mi sembrava quasi di sentire la puzza che poteva esserci in quei posti in quell'epoca,
mi è dispiaciuto solo per il finale, la morte di MAD, con tutta la gente incazz.. con lui per quello che ha combinato nessuno è riuscito a vendicarsi, è morto in una maniera troppo banale io avrei visto un finale con il suo linciaggio


Wonder- SAPIENTONE DI ZAGOR
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Re: Le strade di New York (Maxi n.29)
Beh insomma è finito divorato dai topi, mica proprio una bella fine
chinaski89- DOTTORE DEL FORUM
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Re: Le strade di New York (Maxi n.29)
si vero, però tutti gli Italiani e gli altri amici non hanno visto nulla
Wonder- SAPIENTONE DI ZAGOR
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Re: Le strade di New York (Maxi n.29)
Letto anche questo maxi che non è male come storia, anche se non è nulla di particolare; cioè non ha aspetti particolarmente esaltanti, da essere ricordati tra qualche anno. Nel complesso una storia piacevole, ma che non ti fà venire voglia di rileggerla.
Un po' esagerata la donna con i denti affilati che vuole strappare l'orecchio a Cico... simpatico invece il vecchietto che fà da guida al gruppo dei nostri.
Nota dolente invece i disegni; a me Mangiantini non è mai piaciuto.
Il volto di Zagor sembra diverso in ogni tavola e anche il corpo a volte sembra ingessato, o meglio sembra jeeg robot quando si sono incastrati i componenti.
voto storia 6,5
voto disegni 5
Un po' esagerata la donna con i denti affilati che vuole strappare l'orecchio a Cico... simpatico invece il vecchietto che fà da guida al gruppo dei nostri.
Nota dolente invece i disegni; a me Mangiantini non è mai piaciuto.
Il volto di Zagor sembra diverso in ogni tavola e anche il corpo a volte sembra ingessato, o meglio sembra jeeg robot quando si sono incastrati i componenti.
voto storia 6,5
voto disegni 5
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fate molto male a ridere,
al mio mulo non piace la gente che ride...
ha subito l'impressione che si rida di lui
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Re: Le strade di New York (Maxi n.29)
biascid_70 ha scritto:
Un po' esagerata la donna con i denti affilati che vuole strappare l'orecchio a Cico...
Vero, però come dice anche Moreno nell'introduzione è una citazione dal libro da cui ha preso spunto e che fornì le basi anche per Gangs of New York
chinaski89- DOTTORE DEL FORUM
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Re: Le strade di New York (Maxi n.29)
https://en.wikipedia.org/wiki/Hell-Cat_Maggie
Traduco la prima frase:
"Hell-Cat Maggie (fl. 1840–1845) era lo pseudonimo di una criminale americana e uno dei primi membri dei Dead Rabbits (Conigli Morti). Era una personalità molto conosciuta nel quartiere Five Points di Manhattan e una rinomata combattente femmina, i suoi denti, a quanto si dice, erano limati a punta e indossava lunghe unghia di ottone simili ad artigli".
Fonte: Burrows, Edwin G. and Mike Wallace. Gotham: A History of New York City to 1898. New York: Oxford University Press, 2000.
Certe volte volte la Storia sa essere più esagerata delle storie di un fumetto.
Comunque ho comprato l'albo poc'anzi. Per ora, ho letto solo l'introduzione di Moreno.
Traduco la prima frase:
"Hell-Cat Maggie (fl. 1840–1845) era lo pseudonimo di una criminale americana e uno dei primi membri dei Dead Rabbits (Conigli Morti). Era una personalità molto conosciuta nel quartiere Five Points di Manhattan e una rinomata combattente femmina, i suoi denti, a quanto si dice, erano limati a punta e indossava lunghe unghia di ottone simili ad artigli".
Fonte: Burrows, Edwin G. and Mike Wallace. Gotham: A History of New York City to 1898. New York: Oxford University Press, 2000.
Certe volte volte la Storia sa essere più esagerata delle storie di un fumetto.
Comunque ho comprato l'albo poc'anzi. Per ora, ho letto solo l'introduzione di Moreno.
Ospite- Ospite
Re: Le strade di New York (Maxi n.29)
Carina come storia ma non mi ha affascinato molto, non è riuscita a darmi il senso che ebbi quando lessi della scorsa transferta a New York di Zagor (vabbè forse perchè quella storia, la prima con Mortimer, era oro puro).
Cmq sia gradevole come storiella ma mi aspettavo di meglio.
(i disegni cmq molto belli).
Cmq sia gradevole come storiella ma mi aspettavo di meglio.
(i disegni cmq molto belli).
Ospite- Ospite
Re: Le strade di New York (Maxi n.29)
Giudizio tutto sommato positivo. Buono il ritmo della storia sempre incalzante e con tanta azione , ben intervallato dalle gags di Cico che a me non sono dispiaciute neanche nella partita di baseball (A proposito :nei giocatori di base ball mi sembra di rivedere i pugili della palestra di San Francisco di texiana memoria) . Oltre alle ispirazioni al libro di Asbury, al film di Scorsese ed alle citazioni storiche, mi sembra che Moreno abbia citato e tratto ispirazione da classici zagoriani; la ricerca della bimba Mohawk nella città ostile richiama richiama il grande classico de "i ricattatori" con Zagor alla ricerca di Skip Teller a Chicago; la sfida nel birrificio ricorda l'incursione di Zagor nel deposito di pelli sempre nella trasferta a Chicago, anche se il pathos creato da Nolitta nel momento in cui Zagor accetta la sfida nella roccaforte dei nemici non può essere richiamato con la stessa efficacia; il personaggio curioso di Pike che fa da guida ai nostri nella città ostile fa un pò il verso al conte di Lapalette. Insomma Moreno ha ripreso un pò gli elementi della prima grande avventura di Zagor in una metropoli e non gli è venuto neanche male. Bello il personaggio di Maria molto vero nella sua sofferenza di una violenza subita esplicitata e raccontata con chiarezza insolita, senza le solite ipocrisie di chi pensa di urtare la sensibilità di lettori bambini, che bambini non sono più da un pezzo. Chiaro anche il tentativo di Moreno di fare dell'equipaggio della "Rosebud" un analogo fluviale della Golden Baby. A me Mangiantini piace con l'accenno di grottesco che da ai suoi disegni. Insomma per me un buon Maxi che si è fatto leggere con piacere.
Ospite- Ospite
Re: Le strade di New York (Maxi n.29)

le strade di new york
maxi numero 29, testi burattini, disegni mangiantini, prima copertina di piccinelli
versione burattiniana del capolavoro "i ricattatori", con "gangs of new york" in luogo di chicago
e soprattutto l'elemento dirompente della violenza di genere e della prostituzione minorile
burattini continua in questa sua opera di "smacchiettizzazione" totale globale di zagor
non valica l'ultimo paletto, la pedofilia: la piccola aray viene ritenuta ancora "troppo acerba"...
ma chissà, prima o poi, su zagor vedremo trattato anche questo argomento... tanto ormai...
io, in linea di massima, sono contrario, però se poi escono fuori belle storie mi va bene...
è il caso di questo maxi, il miglior burattini dell'ultimo lustro, insieme a "monument valley"
buon cast, simpatici gli "italiani", soprattutto maria... forse un pò trascurato cico...
i dialoghi sono più scorrevoli della media burattiniana, mi è piaciuta anche la colta citazione
di zagor: "datemi un punto d'appoggio e solleverò il mondo" però non ricorda chi la disse...
bello l'aneddoto sul luccio gigante nel lago "the collect" laddove sorgeranno i five points
dato il contesto, è uno zagor molto duro negli interrogatori e la fine dell'orrido mad saddler
arriva come una liberazione, sbranato dai suoi ratti: aveva stuprato anche la moglie di pike...
da ricordare anche la truce sorella dell'oste con le orecchie sott'olio, il molosso contro i 100 ratti
insomma, grande storia penalizzata dalla solita altalena di mangiantini, alti e bassi come sempre
bene nelle scene buie e malinconiche con sadah, maria e aray, i dettagli: l'acquedotto, il luccio
i soliti difetti, i combattimenti "pupazzeschi", il volto di zagor talvolta inguardabile (la bocca)
però sui volti c'è anche una genialata: vincenzo e bartolo sono ispirati a gattuso e pirlo
li vediamo anche alle prese con una partita del nascente baseball...
buona copertina
voto 9-
Ultima modifica di Kramer76 il Dom 08 Ago 2021, 08:53 - modificato 9 volte.
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Re: Le strade di New York (Maxi n.29)
Piacevole storia in cui Burattini punta molto bene i riflettori sulle radici violenti di una New York tetra e spietata
L'autore costruisce una storia articolata su un pim pum pam corredato da un'ottima cornice storica (gli edifici di New York, la gara di baseball), avventura e pathos si intrecciano bene. Piacevole e coraggioso da parte di Burattini aver trattato il tema della prostituzione minorile.
Tanto sentimentalismo alternato a scene molto crude(la fossa dei topi, le intenzioni di crescere la bambina per farla battere, la morte del padre di Aray).
Ottimo il parco-personaggi: dal mefistofelico Saddler, al Cicerone Pike fino alla passionale e tormentata Maria e il suo coraggio
Mangiantini non mi è piaciuto alcune volte il suo Zagor varia troppo fisionomia nel lasso di poche vignette, in altre mantiene uno stile dark, in altre uno più pulito: boh!
Voto 7,5 alla storia e 6 ai disegni
L'autore costruisce una storia articolata su un pim pum pam corredato da un'ottima cornice storica (gli edifici di New York, la gara di baseball), avventura e pathos si intrecciano bene. Piacevole e coraggioso da parte di Burattini aver trattato il tema della prostituzione minorile.
Tanto sentimentalismo alternato a scene molto crude(la fossa dei topi, le intenzioni di crescere la bambina per farla battere, la morte del padre di Aray).
Ottimo il parco-personaggi: dal mefistofelico Saddler, al Cicerone Pike fino alla passionale e tormentata Maria e il suo coraggio
Mangiantini non mi è piaciuto alcune volte il suo Zagor varia troppo fisionomia nel lasso di poche vignette, in altre mantiene uno stile dark, in altre uno più pulito: boh!
Voto 7,5 alla storia e 6 ai disegni
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