Le strade di New York (Maxi n.29)
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FORUM ZAGOR TE NAY LA DARKWOOD DEL WEB :: Zagor-Te-Nay il Forum dello Spirito Con La Scure :: Commenti alle storie
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Re: Le strade di New York (Maxi n.29)
kit carson ha scritto:Smash ha scritto:kit carson ha scritto: il flashback in cui Sadah spiega il suo primo incontro con Cook che senso ha per l'economia della storia? Ma cosa ce ne può importare se Cook va a trovare la moglie una volta ogni due mesi o la prima volta che se l'è ciulata? Sappiamo che Cook e Sadah erano sposati ed avevano una bambina, questo è più che sufficientemente! i
più che altro Kit, spiega come Sadah e Cook si siano divisi per la bambina e che quest'ultimo non voleva la moglie Sadah in città
a me come flashback ho trovato inutile quello di Pike, del passato con suo padre al lago.
sono d'accordo con te sul flashback di pike, veramente inutile.
Il fatto che cook non volesse la moglie in città che senso aveva spiegarlo? Secondo me non serviva assolutamente a niente.
Quando appare Saddah, qualcuno poteva chiedersi come mai non era anche lei con Cook sul battello quando hanno rapito la figlia, visto che era la moglie.
Smash- LAUREATO IN ZAGOROLOGIA
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Re: Le strade di New York (Maxi n.29)
Finalmente ho avuto tempo (e voglia) di leggere il maxi...
Soggetto eccellente, come solito, sceneggiatura invece a corrente alternata, come solito...
Bene lo Zagor Action, bene la fase iniziale, bene la prima parte di Zagor in città, bene la rissa nel locale , bene la lotta con i cani, bene Zagor per i tetti, bene la ragazza , non bene Zagor che scappa , non bene gli innumerevoli flashback, noiosi e quasi tutti inutili, non bene le autotelecronache mentali, non bene il finale, troppo repentino, come lo avrei voluto? Semplice, Zagor avrebbe dovuto menare al pazzo che per caso poi sarebbe dovuto cadere nel pozzo con Zagor che avrebbe cercato inutilmente di salvare dalla caduta, un finale zagoriano insomma!!!
Cico poco e maluccio, le due brevi gag alquanto fiacche!!!
Mangiantini adeguato alla sceneggiatura, bene negli sfondi, scadente nella resa di Cico e Zagor, proporzioni a volte sbagliate, molta legnosità nelle scene d'azione .
Voto globale 6,5 siamo lontani dalla bellezza del maxi precedente!
Soggetto eccellente, come solito, sceneggiatura invece a corrente alternata, come solito...
Bene lo Zagor Action, bene la fase iniziale, bene la prima parte di Zagor in città, bene la rissa nel locale , bene la lotta con i cani, bene Zagor per i tetti, bene la ragazza , non bene Zagor che scappa , non bene gli innumerevoli flashback, noiosi e quasi tutti inutili, non bene le autotelecronache mentali, non bene il finale, troppo repentino, come lo avrei voluto? Semplice, Zagor avrebbe dovuto menare al pazzo che per caso poi sarebbe dovuto cadere nel pozzo con Zagor che avrebbe cercato inutilmente di salvare dalla caduta, un finale zagoriano insomma!!!
Cico poco e maluccio, le due brevi gag alquanto fiacche!!!
Mangiantini adeguato alla sceneggiatura, bene negli sfondi, scadente nella resa di Cico e Zagor, proporzioni a volte sbagliate, molta legnosità nelle scene d'azione .
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Re: Le strade di New York (Maxi n.29)
...Completamente daccordo con te Klain .... 

toro seduto- LAUREATO IN ZAGOROLOGIA
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Re: Le strade di New York (Maxi n.29)
Smash ha scritto:kit carson ha scritto:Smash ha scritto:
più che altro Kit, spiega come Sadah e Cook si siano divisi per la bambina e che quest'ultimo non voleva la moglie Sadah in città
a me come flashback ho trovato inutile quello di Pike, del passato con suo padre al lago.
sono d'accordo con te sul flashback di pike, veramente inutile.
Il fatto che cook non volesse la moglie in città che senso aveva spiegarlo? Secondo me non serviva assolutamente a niente.
Quando appare Saddah, qualcuno poteva chiedersi come mai non era anche lei con Cook sul battello quando hanno rapito la figlia, visto che era la moglie.
molte volte uno va a giro senza moglie, mi sembra una cosa abbastanza comune, specialmente nel west, quindi chi è che potrebbe porsi una simile domanda? Secondo me il fatto che saddah non ci fosse non ha alcuna rilevanza, l'averlo spiegato è servito solo ad aggiungere un paio di pagine all'albo (che avrebbero potute essere impiegate meglio), niente più di questo
Ospite- Ospite
Re: Le strade di New York (Maxi n.29)
Non mi allineo all'entusiasmo generale e mi sento di dire che la storia non mi ha preso più di tanto, pur non bocciandola.
L'ho trovata un pim pum pam cittadino di sana azione ma nulla di più, non mi ha preso più molto. Anche i personaggi(cattivi al 100% da una parte e buoni e puri dall'altra) non mi è piaciuta. Burattini punta sul sadismo di personaggi e su alcune scene(la fossa dei topi, il cattivo schizzato e psicotico) invece che sulla caratterizzazione psicologica e sullo scrivergli un'anima che è quello che manca.
Spiegazionismo assente, è vero, ma più di qualche volta Zagor pensando anticipa quello che sta per fare o ha intenzione di fare che rovina la suspense.
Di Burattini mi è piaciuta la ricostruzione storica e dettagliata della New York dell'800 e dei suoi bassifondi.
Bravo Mangiantini nelle vie cittadine e nelle ambientazioni, lo Zagor invece varia troppo spesso.
Storia: 6,5
Disegni: 6,5
L'ho trovata un pim pum pam cittadino di sana azione ma nulla di più, non mi ha preso più molto. Anche i personaggi(cattivi al 100% da una parte e buoni e puri dall'altra) non mi è piaciuta. Burattini punta sul sadismo di personaggi e su alcune scene(la fossa dei topi, il cattivo schizzato e psicotico) invece che sulla caratterizzazione psicologica e sullo scrivergli un'anima che è quello che manca.
Spiegazionismo assente, è vero, ma più di qualche volta Zagor pensando anticipa quello che sta per fare o ha intenzione di fare che rovina la suspense.
Di Burattini mi è piaciuta la ricostruzione storica e dettagliata della New York dell'800 e dei suoi bassifondi.
Bravo Mangiantini nelle vie cittadine e nelle ambientazioni, lo Zagor invece varia troppo spesso.
Storia: 6,5
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Thunderman78- DIPLOMATO IN ZAGOROLOGIA
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Re: Le strade di New York (Maxi n.29)
kit carson ha scritto:Smash ha scritto:kit carson ha scritto:
sono d'accordo con te sul flashback di pike, veramente inutile.
Il fatto che cook non volesse la moglie in città che senso aveva spiegarlo? Secondo me non serviva assolutamente a niente.
Quando appare Saddah, qualcuno poteva chiedersi come mai non era anche lei con Cook sul battello quando hanno rapito la figlia, visto che era la moglie.
molte volte uno va a giro senza moglie, mi sembra una cosa abbastanza comune, specialmente nel west, quindi chi è che potrebbe porsi una simile domanda? Secondo me il fatto che saddah non ci fosse non ha alcuna rilevanza, l'averlo spiegato è servito solo ad aggiungere un paio di pagine all'albo (che avrebbero potute essere impiegate meglio), niente più di questo
Mah, Kit, continuo a non capire il problema.
riprendendo l'albo in mano ho visto di come nelle due pagine di flashback Saddah racconta come si sono conosciuti, quindi non è spiegazionismo di un qualcosa che già si conosce e che il lettore può saltare tranquillamente
che Cook non l'abbia voluta portare mai con sé in città lo dice nella pagina seguente
Smash- LAUREATO IN ZAGOROLOGIA
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Re: Le strade di New York (Maxi n.29)
Thunderman78 ha scritto:
Anche i personaggi(cattivi al 100% da una parte e buoni e puri dall'altra) non mi è piaciuta. Burattini punta sul sadismo di personaggi e su alcune scene(la fossa dei topi, il cattivo schizzato e psicotico) invece che sulla caratterizzazione psicologica e sullo scrivergli un'anima che è quello che manca.
Saddler è caratterizzato come un pazzo, Pike come un'anima in pena vagabonda ubriacona, Maria come la donna dal passato tormentato; che è mancato secondo te Thund ?

Walter Dorian- FORUMISTA MAXIMUS
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Re: Le strade di New York (Maxi n.29)
Walter Dorian ha scritto:Thunderman78 ha scritto:
Anche i personaggi(cattivi al 100% da una parte e buoni e puri dall'altra) non mi è piaciuta. Burattini punta sul sadismo di personaggi e su alcune scene(la fossa dei topi, il cattivo schizzato e psicotico) invece che sulla caratterizzazione psicologica e sullo scrivergli un'anima che è quello che manca.
Saddler è caratterizzato come un pazzo, Pike come un'anima in pena vagabonda ubriacona, Maria come la donna dal passato tormentato; che è mancato secondo te Thund ?![]()
Non parlo della caratterizzazione dei singoli più di tanto, ma del fatto della moda consolidata che si ripete da tempo che ormai o sono tutti puri e buoni o tutte carogne. Mancano quei personaggi tra il bene e il male così profondi caratterialmente, come la Varga di Rauch.
Anche Zagor non è che mi abbia fatto impazzire, sì, è duro, fa il raddrizzatorti, ma mai una riflessione, un pensiero sulla città di New York, sulla vita di quei bassifondi. Mena le mani e basta, ma gli manca la sensibilità nolittiana.
Thunderman78- DIPLOMATO IN ZAGOROLOGIA
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Re: Le strade di New York (Maxi n.29)
La storia è riuscita bene, fila molto bene dall'inizio alla fine che è una meraviglia, bello lo scenario urbano, spiegazionismo ridotto al minimo.
Mad Saddler si rivela un nemico in gamba, tanto è che la fine che fa un po' banalmente scivolando non gli si addice molto. Ben definiti anche i suoi tre scagnozzi luogotenenti.
Tra gli altri personaggi nota di merito per Maria, ritratta molto realisticamente come una femminile conforme a quell'epoca: donna massaia, tradizionale, casta, e non come una sguainata sexi con il rossetto dell'800.
Bene Zagor, sempre istrionico e duro negli interrogatori e a cacciarsi dai guai con trovate ingegnose e innovative, e a fare scacco matto a Saddler e ai suoi sgherri .
Lo scenario urbano tra banditi, loschi figuri, teppisti, donne cannibali, scommettitori viziati e ritratto bene. E poi cribbio, ci voleva un po' di aria nuova.
Finiti i complimenti passo alle note dolenti. I componenti del battello di Carpenter sono dei personaggi veramente anonimi senza uno straccio di caratterizzazione, roba da scordarseli subito.
In generale riconosco a Burattini di aver fatto un bel lavoro, ma la storia non mi ha colpito più di molto.
Disegni di Mangiantini: anche lui ha svolto un bel lavoro. Preciso e curato nel dettaglio nel raffigurare le vie cittadine, mentre nella rappresentazione di Zagor e Cico dimostra che l'uniformità non è una sua qualità. Saddler è maledettamente brutto come dovrebbe invece.
Voto 7+ alla storia, 7,5 ai disegni
Mad Saddler si rivela un nemico in gamba, tanto è che la fine che fa un po' banalmente scivolando non gli si addice molto. Ben definiti anche i suoi tre scagnozzi luogotenenti.
Tra gli altri personaggi nota di merito per Maria, ritratta molto realisticamente come una femminile conforme a quell'epoca: donna massaia, tradizionale, casta, e non come una sguainata sexi con il rossetto dell'800.
Bene Zagor, sempre istrionico e duro negli interrogatori e a cacciarsi dai guai con trovate ingegnose e innovative, e a fare scacco matto a Saddler e ai suoi sgherri .

Lo scenario urbano tra banditi, loschi figuri, teppisti, donne cannibali, scommettitori viziati e ritratto bene. E poi cribbio, ci voleva un po' di aria nuova.
Finiti i complimenti passo alle note dolenti. I componenti del battello di Carpenter sono dei personaggi veramente anonimi senza uno straccio di caratterizzazione, roba da scordarseli subito.
In generale riconosco a Burattini di aver fatto un bel lavoro, ma la storia non mi ha colpito più di molto.
Disegni di Mangiantini: anche lui ha svolto un bel lavoro. Preciso e curato nel dettaglio nel raffigurare le vie cittadine, mentre nella rappresentazione di Zagor e Cico dimostra che l'uniformità non è una sua qualità. Saddler è maledettamente brutto come dovrebbe invece.

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Re: Le strade di New York (Maxi n.29)
Thunderman78 ha scritto:Walter Dorian ha scritto:Thunderman78 ha scritto:
Anche i personaggi(cattivi al 100% da una parte e buoni e puri dall'altra) non mi è piaciuta. Burattini punta sul sadismo di personaggi e su alcune scene(la fossa dei topi, il cattivo schizzato e psicotico) invece che sulla caratterizzazione psicologica e sullo scrivergli un'anima che è quello che manca.
Saddler è caratterizzato come un pazzo, Pike come un'anima in pena vagabonda ubriacona, Maria come la donna dal passato tormentato; che è mancato secondo te Thund ?![]()
Non parlo della caratterizzazione dei singoli più di tanto, ma del fatto della moda consolidata che si ripete da tempo che ormai o sono tutti puri e buoni o tutte carogne. Mancano quei personaggi tra il bene e il male così profondi caratterialmente, come la Varga di Rauch.
Anche Zagor non è che mi abbia fatto impazzire, sì, è duro, fa il raddrizzatorti, ma mai una riflessione, un pensiero sulla città di New York, sulla vita di quei bassifondi. Mena le mani e basta, ma gli manca la sensibilità nolittiana.
Per me l'importante è che i cattivi siano caratterizzati come cattivi a tutto tondo e i buoni idem, se ci scappa il personaggio complesso alla Nat Murdo ben venga.
Comunque ho visto uno Zagor molto ironico e passionale in certi frangenti di questa storia.
Walter Dorian- FORUMISTA MAXIMUS
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Re: Le strade di New York (Maxi n.29)
Walter Dorian ha scritto:
Per me l'importante è che i cattivi siano caratterizzati come cattivi a tutto tondo e i buoni idem, se ci scappa il personaggio complesso alla Nat Murdo ben venga.
Troppo facile mettere tutti i cattivi da una parte e i buoni dall'altra parte del muro divisorio.
Mancano i personaggi con le sfumature, quelli ambigui, complessi. Quello che manca a Burattini è dargli spessore ai personaggi.
Comunque ho visto uno Zagor molto ironico e passionale in certi frangenti di questa storia.
E dove, scusa ?

Thunderman78- DIPLOMATO IN ZAGOROLOGIA
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Re: Le strade di New York (Maxi n.29)
Buonissima storia. Non uno dei punti più alti toccati da Burattini, ma una storia che piace e ci voleva dopo questo periodo di magra.
Punti a favore
1)Vedere Zagor muoversi molto bene in un ambiente a lui alieno tra taverne e vie poco frequentabili tra i palazzi.
2)Qualche ottimo ritaglio di uno Zagor sensibile e drammatico si ritrova tutto nella sua disperazione per la morte di uno dei componenti della spedizione del battello.
3)Buono anche Cico come spalla, ed esilarante la sua gag iniziale quando becca botte da tutti gli indiani
4) Il finale con Pike che a sorpresa sembrava potesse essere il traditore che avrebbe venduto Zagor e gli altri, e invece con Zagor era d'accordo tatticamente per mettere in trappola gli uomini di Saddler
5)Mad Saddler è un cattivo con i fiocchi. Schizzato, cruento, viscido all'inverosimile e ben orchestrato. Particolare ho apprezzato la fine che Burattini gli fa fare facendolo morire quasi fortuitamente.
Note dolenti
1)Carpenter e la sua banda di battellieri non fanno quasi nulla. Voglio dire, a parte fare a cazzotti e pistolettate, non interagiscono, non vengono messi in luce. Potevano anche non esserci.
2) Peccato per qualche ridondanza che uccide il pathos, ridondanza dove Zagor spiega quello che farà o ha intenzione di fare. Prendo per es. il combattimento con i due mastini: ma perché far dire a Zagor che avrebbe preso il collare di uno dei due per farne un'arma per difendersi ?
Se quel pensiero non ci fosse stato, il combattimento sarebbe stato molto più teso sicuramente, perché al lettore non gli viene anticipato quello che Zagor sta per compiere.
Disegni
Mangiantini in notevole crescita. Preziose le ambientazioni che le scene dinamiche dei combattimenti. Qualche volto zagoriano varia troppo e a volte sembra un diciottenne, ma per il resto va bene così.
Storia: 7
Disegni: 8
Punti a favore
1)Vedere Zagor muoversi molto bene in un ambiente a lui alieno tra taverne e vie poco frequentabili tra i palazzi.
2)Qualche ottimo ritaglio di uno Zagor sensibile e drammatico si ritrova tutto nella sua disperazione per la morte di uno dei componenti della spedizione del battello.
3)Buono anche Cico come spalla, ed esilarante la sua gag iniziale quando becca botte da tutti gli indiani

4) Il finale con Pike che a sorpresa sembrava potesse essere il traditore che avrebbe venduto Zagor e gli altri, e invece con Zagor era d'accordo tatticamente per mettere in trappola gli uomini di Saddler
5)Mad Saddler è un cattivo con i fiocchi. Schizzato, cruento, viscido all'inverosimile e ben orchestrato. Particolare ho apprezzato la fine che Burattini gli fa fare facendolo morire quasi fortuitamente.
Note dolenti
1)Carpenter e la sua banda di battellieri non fanno quasi nulla. Voglio dire, a parte fare a cazzotti e pistolettate, non interagiscono, non vengono messi in luce. Potevano anche non esserci.
2) Peccato per qualche ridondanza che uccide il pathos, ridondanza dove Zagor spiega quello che farà o ha intenzione di fare. Prendo per es. il combattimento con i due mastini: ma perché far dire a Zagor che avrebbe preso il collare di uno dei due per farne un'arma per difendersi ?
Se quel pensiero non ci fosse stato, il combattimento sarebbe stato molto più teso sicuramente, perché al lettore non gli viene anticipato quello che Zagor sta per compiere.
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Mangiantini in notevole crescita. Preziose le ambientazioni che le scene dinamiche dei combattimenti. Qualche volto zagoriano varia troppo e a volte sembra un diciottenne, ma per il resto va bene così.
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Re: Le strade di New York (Maxi n.29)
[quote="Thunderman78"]
Beh, vedere Zagor che prende in giro quella specie di strega con i denti appuntiti o quando si dispera per la morte dell'amico di Carpenter o quando voleva salvarlo, vederlo irascibile negli interrogatori, mi sembrano atteggiamenti passionali, e non certo da uno Zagor stoccafisso.
Walter Dorian ha scritto:Comunque ho visto uno Zagor molto ironico e passionale in certi frangenti di questa storia.
E dove, scusa ?![]()
Beh, vedere Zagor che prende in giro quella specie di strega con i denti appuntiti o quando si dispera per la morte dell'amico di Carpenter o quando voleva salvarlo, vederlo irascibile negli interrogatori, mi sembrano atteggiamenti passionali, e non certo da uno Zagor stoccafisso.
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Re: Le strade di New York (Maxi n.29)
Walter Dorian ha scritto:Thunderman78 ha scritto:Walter Dorian ha scritto:
E dove, scusa ?![]()
Beh, vedere Zagor che prende in giro quella specie di strega con i denti appuntiti o quando si dispera per la morte dell'amico di Carpenter o quando voleva salvarlo, vederlo irascibile negli interrogatori, mi sembrano atteggiamenti passionali, e non certo da uno Zagor stoccafisso.
Manca qualche riflessione su un ambiente cittadino che gli è nuovo e sulla dura vita e regole dei bassifondi. Oppure poteva essere una buona occasione con dei temi scottanti quali la prostituzione e il maltrattamento delle donne non c'è neanche qui una minima riflessione di Zagor. Questo è mancato e questo manca allo Zagor da 10 anni a questa parte.
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Re: Le strade di New York (Maxi n.29)
Thunderman78 ha scritto:Walter Dorian ha scritto:Thunderman78 ha scritto:
Beh, vedere Zagor che prende in giro quella specie di strega con i denti appuntiti o quando si dispera per la morte dell'amico di Carpenter o quando voleva salvarlo, vederlo irascibile negli interrogatori, mi sembrano atteggiamenti passionali, e non certo da uno Zagor stoccafisso.
Manca qualche riflessione su un ambiente cittadino che gli è nuovo e sulla dura vita e regole dei bassifondi. Oppure poteva essere una buona occasione con dei temi scottanti quali la prostituzione e il maltrattamento delle donne non c'è neanche qui una minima riflessione di Zagor. Questo è mancato e questo manca allo Zagor da 10 anni a questa parte.
qualora vi fossero state tutte le riflessioni da te citate (chiaramente sviluppate in maniera egregia), sulla prima pagina dell'albo, accanto alla dizione sceneggiatore, avresti letto Nolitta e non Burattini.
Tutte queste lucubrazioni purtroppo si persero quando Nolitta abbandonò Zagor, nessuno dopo di lui è stato più capace di riproporle
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Re: Le strade di New York (Maxi n.29)
Thunderman78 ha scritto:Walter Dorian ha scritto:Thunderman78 ha scritto:
Beh, vedere Zagor che prende in giro quella specie di strega con i denti appuntiti o quando si dispera per la morte dell'amico di Carpenter o quando voleva salvarlo, vederlo irascibile negli interrogatori, mi sembrano atteggiamenti passionali, e non certo da uno Zagor stoccafisso.
Manca qualche riflessione su un ambiente cittadino che gli è nuovo e sulla dura vita e regole dei bassifondi. Oppure poteva essere una buona occasione con dei temi scottanti quali la prostituzione e il maltrattamento delle donne non c'è neanche qui una minima riflessione di Zagor. Questo è mancato e questo manca allo Zagor da 10 anni a questa parte.
No, ma su questo concordo Thund, certo, davanti a uno Zagor che si rammarica per la morte di uno dei battellieri, duro e poco buonista, non mi pare di aver visto uno stoccafisso senz'anima.
Walter Dorian- FORUMISTA MAXIMUS
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Re: Le strade di New York (Maxi n.29)
kit carson ha scritto:Thunderman78 ha scritto:Walter Dorian ha scritto:
Manca qualche riflessione su un ambiente cittadino che gli è nuovo e sulla dura vita e regole dei bassifondi. Oppure poteva essere una buona occasione con dei temi scottanti quali la prostituzione e il maltrattamento delle donne non c'è neanche qui una minima riflessione di Zagor. Questo è mancato e questo manca allo Zagor da 10 anni a questa parte.
qualora vi fossero state tutte le riflessioni da te citate (chiaramente sviluppate in maniera egregia), sulla prima pagina dell'albo, accanto alla dizione sceneggiatore, avresti letto Nolitta e non Burattini.
Tutte queste lucubrazioni purtroppo si persero quando Nolitta abbandonò Zagor, nessuno dopo di lui è stato più capace di riproporle
Si potrebbero riproporre anche adesso in chiave più moderna, del resto il primo Burattini degli albori certe riflessioni e certe sensazioni di usare un modo di scrivere vicino a Nolitta era in grado di svilupparlo. Ora purtroppo né Burattini né nessun altro è in grado di farlo.
Thunderman78- DIPLOMATO IN ZAGOROLOGIA
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Re: Le strade di New York (Maxi n.29)
Thunderman78 ha scritto:kit carson ha scritto:Thunderman78 ha scritto:
Manca qualche riflessione su un ambiente cittadino che gli è nuovo e sulla dura vita e regole dei bassifondi. Oppure poteva essere una buona occasione con dei temi scottanti quali la prostituzione e il maltrattamento delle donne non c'è neanche qui una minima riflessione di Zagor. Questo è mancato e questo manca allo Zagor da 10 anni a questa parte.
qualora vi fossero state tutte le riflessioni da te citate (chiaramente sviluppate in maniera egregia), sulla prima pagina dell'albo, accanto alla dizione sceneggiatore, avresti letto Nolitta e non Burattini.
Tutte queste lucubrazioni purtroppo si persero quando Nolitta abbandonò Zagor, nessuno dopo di lui è stato più capace di riproporle
Si potrebbero riproporre anche adesso in chiave più moderna, del resto il primo Burattini degli albori certe riflessioni e certe sensazioni di usare un modo di scrivere vicino a Nolitta era in grado di svilupparlo. Ora purtroppo né Burattini né nessun altro è in grado di farlo.
un racconto in cui burattini fu capace di fare esternare a Zagor disperazione e forti sentimenti fu nell'ultimo scontro con mortimer : li fu veramente bravo. Però poi non si è più ripetuto a tali livelli.
Comunque è da segnalare che, per aumentare l'aspettativa e l'ansità, avevano annunciato che tale albo avrebbe sconvolto la vita di Zagor, invece non è cambiato assolutamente niente
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Re: Le strade di New York (Maxi n.29)
Mah, resto molto perplesso. Purtroppo non si può prescindere dal paragone con la storia verso la quale la presente vorrebbe esserne una riedizione. In "solo contro tutti" il cattivo di turno era una persona molto sofisticata, dalla caratterizzazione psicologica credibile, simbolo della degenerazione etica prodotta dalla brama del possesso e della ricchezza. Qui siamo in presenza di un criminale pazzoide e sadico sorto dal nulla che gestisce parte del fiorente mercato della prostituzione newyorkese. Un cattivo che neanche si fa odiare tanto proprio perché superficiale emblema di un odio stupido e banale. Non mancano le poco esilaranti gag di Cico, risibili se confrontate a quelle epiche del numero 36. In questo episodio manca del tutto lo "spaesamento" che il nostro nostro eroe dovrebbe avvertire nel cimentarsi in un ambiente a lui non congeniale, cosa che è magistralmente descritta e affrontata nel vecchio racconto. Ma, si vede, che il passare degli anni e delle esperienze simili al riguardo, hanno saputo rendere zagor un po' meno selvaggio e sprovveduto. Il gran numero dei comprimari che affiancano lo spirito con la scure in questa storia non riesce minimamente a competere con la mitica figura del "conte di Lapalette", insostituibile braccio destro di zagor in quella indimenticabile storia. Dell'avventura attuale salvo il gran lavoro di ricerca storica che ha avuto il merito di conferire all'albo un'ottima impostazione scenografica. Per il resto aggiungo che la componente splatter non riesce a sollevare la storia da una sorta di aurea mediocrità. Voto: 5 alla storia, 6 e mezzo ai disegni
![[,]](/users/2812/70/84/24/smiles/4023523226.gif)
contericci- MATRICOLA DEL FORUM
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Re: Le strade di New York (Maxi n.29)
"solo contro tutti" è una pietra miliare di 50 anni fa..
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Re: Le strade di New York (Maxi n.29)
Una cosa che manca rispetto a quella pietra miliare, è il senso di impotenza dato dalla persecuzione della legge che deve subire Zagor, mentre qui di un poliziotto neanche l'ombra
comunque Solo contro tutti è un capolavoro assoluto, qualunque storia, anche una buona come questa, a paragone ne uscirebbe male
comunque Solo contro tutti è un capolavoro assoluto, qualunque storia, anche una buona come questa, a paragone ne uscirebbe male
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Re: Le strade di New York (Maxi n.29)
Sugli sketch di Cico non posso che concordare. La scenetta di Cico che scivola e infila la testa nella boccia dei pesci è rimasta negli annali della serie, così come quella di Lapalette che serve un'aragosta viva per quanto è fresca. Viceversa il Cico del Maxi è il solito Cico del pistoiese, quello che puntualmente capisce fischi per fiaschi e viene riempito di botte. Lui continua a riproporlo perché vuole farlo passare come uno "stile narrativo", piuttosto che come un'evidente inettitudine.
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Re: Le strade di New York (Maxi n.29)
contericci ha scritto:Qui siamo in presenza di un criminale pazzoide e sadico sorto dal nulla
Avrà avuto il suo passato che lo ha portato a diventare boss, non è che tutto deve esserci spiegato.
In questo modo giustificate Burattini a fare pagine di spiegazionismo poi.

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Re: Le strade di New York (Maxi n.29)
Sul senso di spaesamento che manca a Zagor trovandosi in città la vedo come Contericci, e fa il paio con la considerazione che mancano quei momenti di riflessione e coinvolgimento emotivo nel personaggio Zagor.
Thunderman78- DIPLOMATO IN ZAGOROLOGIA
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Re: Le strade di New York (Maxi n.29)
Smash ha scritto:Una cosa che manca rispetto a quella pietra miliare, è il senso di impotenza dato dalla persecuzione della legge che deve subire Zagor, mentre qui di un poliziotto neanche l'ombra
ma la storia di burattini non parla di questo...
infatti il titolo originario è "giungla d'asfalto" o una cosa del genere: è una nuova york off limits
mentre "solo contro tutti" (CHE DIO ABBIA IN GLORIA I SUOI AUTORI) parla proprio di quel che dici tu
Kramer76- Vincitore Champions league/Europa league/Supercoppa/Europeo
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