Il re delle aquile (n.66/67/68)

Soggetto e sceneggiatura: Guido Nolitta
Disegni e copertina: Gallieno Ferri

I Munsee di Miwok sono ricattati da un inquietante individuo mascherato che si fa chiamare Re delle Aquile. Ha rapito il figlio di Miwok e obbliga gli indiani a scavare l'oro per lui. Zagor riesce a penetrare nel suo covo, ma, catturato, viene condannato a un'orribile morte: sarà divorato vivo dalle aquile!
Scampato alla furia delle aquile, Zagor si finge morto per spaventare e catturare gli uomini dell'inquietante individuo mascherato. Il suo vero nome è Ben Stevens e ha una storia agghiacciante alle spalle...

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il re delle aquile
numeri 66, 67 e 68, testi nolitta, disegni ferri
storia perfetta, ambientazione perfetta, grandi scene, l'apparizione di ayala, zagor dato in pasto alle aquile, lo spettro, il salto con l'asta, il finale
uno dei migliori nemici di sempre, ben stevens, un "avvoltoio" al cubo con un'uscita di scena anch'essa tra le migliori di sempre, "l'ultimo volo"
cico perfetto, decisivo nella storia, tante gag: la sirena, lo spaventapasseri, chin fong il mago di hong-kong, la capretta, i fiori
disegni eccellenti, troppo belli i copricapi ognuno di un uccello diverso, copertine formidabili una meglio dell'altra

voto 10

Ennesimo capolavoro nolittiano!
Dopo un inizio molto lento, si entra nel vivo della storia, che ci mostra prima uno splendido combattimento tra Zagor ed un puma e poi la sequenza degli avvenimenti riguardanti il re delle aquile ed i vessati Munsee.
A questo punto l'avventura ci regala una sequela di scene tutte memorabili: dalla tortura inflitta a Zagor al salvataggio di Cico, dall'apparizione dello spettro alla lotta con le aquile, per finire con Ben Stevens che tenta l'ultima, drammatica, carta e con Zagor, eroe generoso, che avrebbe voluto salvarlo e che si chiede se mai avrebbe potuto essere perdonato dal giudizio degli uomini.

Disegni di Ferri superlativi, come sempre in questo periodo. La sua capacità di disegnare animali non l'ho riscontrata in nessun altro disegnatore.

Voto alla storia: 9,6
Voto ai disegni: 10

Altro grande classico di Zagor. Grande nemico pieno di approfondimento psicologico, uno di quei personaggi che hanno fatto la fortuna della serie, grazie anche alle sue aquile ammaestrate che diventeranno cult. Sono loro infatti le scene più indimenticabili di questa avventura, da il loro attacco ad uno Zagor prima impossibilitato a difendersi e poi, grazie alla fionda di Cico, devastante nei loro confronti, fino all'ultimo leggendario volo della "regina" Ayala insieme al suo signore padrone che concluderà questo capitolo ma non la saga del villan che vanta ben due ritorni.
Ben Stevens un uomo che diventa malvagio per le sofferenze subite in precedenza che vengono rivelate dal suo volto sfregiato e dal suo cranio orribilmente scalpato. A differenza di altri per lui non c'è nemmeno tentativo di redenzione e l'odio che lo divora è più forte di tutto.
Unico punto debole dell'avventura la facilità con cui Zagor e persino Cico hanno la meglio sugli sgherri del nemico, davvero dei furfanti di mezza tacca ridicolizzati dalle pur suggestive apparizioni dello spirito con la scure.
Con l'ultimo volo si chiude l'era degli albi a striscia ma il meglio di Zagor avrà molto da offrire ancora.
VOTO 8

dopo "gli evasi" e "zagor racconta" questo e' sicuramente un capolavoro degno della golden age !
E la cosa strepitosa e' che queste tre storie sono uscite nel formato a striscia con tutti i limiti e le costrizioni che quel formato comportava


E' una storia capace di emozionare e suggestionare come poche;
un nemico carismatico con un passato incredibile alle spalle ed un presente pazzesco fatto di un rapporto primordiale con le aquile(che trovata geniale quella del lancio finale con Ayala )

Uno zagor magnetico sempre diviso tra la giustizia degli uomini e la sua personale con tutti i conflitti interiori che ne derivano...

e poi Ferri ...solo lui ha saputo disegnargli nel volto tutte queste emozioni,c'e' poco da discutere!
La sua unica pecca era un repertorio di volti ridotto,tanto e' vero che a voler essere pignoli,Ben Stevens somiglia un po' troppo a Sam Fletcher"iron man"

edit

wakopa ha scritto:dopo "gli evasi" e "zagor racconta" questo e' sicuramente un capolavoro degno della golden age !
E la cosa strepitosa e' che queste tre storie sono uscite nel formato a striscia con tutti i limiti e le costrizioni che quel formato comportava


E' una storia capace di emozionare e suggestionare come poche;
un nemico carismatico con un passato incredibile alle spalle ed un presente pazzesco fatto di un rapporto primordiale con le aquile(che trovata geniale quella del lancio finale con Ayala )

Uno zagor magnetico sempre diviso tra la giustizia degli uomini e la sua personale con tutti i conflitti interiori che ne derivano...

e poi Ferri ...solo lui ha saputo disegnargli nel volto tutte queste emozioni,c'e' poco da discutere!
La sua unica pecca era un repertorio di volti ridotto,tanto e' vero che a voler essere pignoli,Ben Stevens somiglia un po' troppo a Sam Fletcher"iron man"

Le mie tre storie capolavoro pre Golden age sono oltre a "Zagor racconta", "L'uomo lupo" e "Guerra". Subito dopo "Sfida all'ignoto" "Seminoles" e "Gli evasi" comunque stiamo parlando di storie monumentali

Marco65 ha scritto:
Le mie tre storie capolavoro pre Golden age sono oltre a "Zagor racconta",  "L'uomo lupo" e "Guerra". Subito dopo "Sfida all'ignoto" "Seminoles" e "Gli evasi"

anche "servizio segreto" non scherza

wakopa ha scritto:

Marco65 ha scritto:
Le mie tre storie capolavoro pre Golden age sono oltre a "Zagor racconta",  "L'uomo lupo" e "Guerra". Subito dopo "Sfida all'ignoto" "Seminoles" e "Gli evasi"

anche "servizio segreto" non scherza  

Senza dubbio, non dimentichiamo allora nemmeno "Il mostro della laguna" "Solo contro tutti" e "La preda umana" e "Lo sceicco nero" oltre naturalmente al "Re delle aquile"

Gran bella storia! Altro capolavoro di Nolitta!
Storia densa di mistero ad inizio albo con la scoperta dei corpi uccisi di un gruppo di cercatori d'oro, e il misterioso rapimento del figlio di Miwok!
Molto drammatico il racconto di Ben Stevens e il suo odio che lo fece diventare il re delle aquile! Il finale con la morte (presunta) insieme alla sua aquila Ayala è una scena bellissima!
Cico in questo albo è molto attivo, si rende molto utile e l'albo è condito da molte gag. Divertentissima la gag di inzio albo con Cico travestito da Sirena!
Bellissimi i disegni di Ferri.
voto storia: 9.5
voto disegni: 9.5

La mia top 10 di "Il Re delle aquile" (GOLDEN AGE)

10. la capretta  



9. stevens addestra le aquile



8. la gag iniziale



7. i copricapi tutti diversi (un gadget così lo comprerei!)



6. la prima apparizione di ayala



5. zagor contro le aquile



4. salto con l'asta



3. la morte di ben stevens!



2. LO SPETTRO!



1.

"Per mille tamburi, non ho mai avuto paura della morte...
...ma questa è la fine più terribile che potessi aspettarmi!" 
 

tutte queste riproposizioni di capolavori, mi mettono tristezza se paragonate alle attuali storielle

Kramer76 ha scritto:
3. la morte di ben stevens!

Un qualcosa di simile si vide quando Marcus l'uomo volante afferrò il condor.

Kramer76 ha scritto:

7. i copricapi tutti diversi (un gadget così lo comprerei!)

davvero
specie adesso in periodo carnevalesco,me ne andrei fiero in giro col copricapo del grande Stevens

Per evitare di aprire un top apposito chiedo qui: qualche anno fa la SBE ha pubblicato un brossurato che contiene questa storia ma non riesco a trovare da nessuna parte quali altri numeri della serie contiene perchè la descrizione parla di due storie con Bob Stevens. Qualcuno può aiutarmi?

Dovrebbe essere la storia "Il vendicatore alato"(n.167-169)

Magico Vento ha scritto:Dovrebbe essere la storia "Il vendicatore alato"(n.167-169)

Grazie mille molto gentile!

Figurati

Storia strepitosa, con uno dei migliori nemici della serie: Ben Stevens, alias il Re delle Aquile.
Numerose le scene memorabili: lo scontro tra Zagor e il puma, l'apparizione di Ayala, il capo dei Munsee che racconta a Zagor dell'apparizione del Re delle Aquile, Zagor dato in banchetto alle aquile, il salvataggio da parte di Cico, lo Spirito con la Scure che si finge spettro, il dinamico salto con l'asta e tutta la magnifica scena d'azione al campo di Ben Stevens, la rievocazione del passato di Ben, per non parlare del magnifico e beffardo finale, uno dei più belli di tutta la serie. Non dimentichiamo poi le gag di Cico, esilaranti come non mai. Poco da dire, capolavoro.
Ferri al top, insuperabile. Ottime le copertine.
Capolavoro pre Golden Age Zagoriana.

Soggetto/Sceneggiatura: 9,5
Disegni: 10

E, ovviamente, i disegni di Ferri.
Quando Zagor e Cico si inerpicano sul sentiero che conduce alla capanna attaccatta dagli indiani (che hanno scalpato Stevens) e poi, procedendo, giungono al villaggio indiano, si può percepire, palpabile, quel senso di leggera e indefinita ansia che si prova nelle giornate estive, al tramonto, quando si è in montagna ed il sole e l’orizzonte cominciano ad arrossarsi e a generare ombre nette, scure e silenzi.
In genere, a quell’ora, i villeggianti rientrano dalle loro passeggiate ed i sentieri si fanno silenziosi e solitari, le radure, poco prima inondate dal sole, si fanno ombrose e gli alti picchi sembrano più misteriori e minacciosi.
Ecco quello che mi hanno trasmesso queste pagine di Ferri.

Che storia! L'ho letta solo adesso e mi ha lasciato senza parole. Non tanto per l'indiscutibile e assurda bravura di Sergione e Gallieno, quanto per il fatto che la produzione classica di Zagor e' invecchiata benissimo. La lettura e' scorrevolissima, nonostante la tendenza di Nolitta a prendersi tutto il tempo del mondo per far "respirare" le trame che sviluppa.
Le tavole di Ferri, come ha fatto giustamente notare Gianpy nel post qui sopra, ti fanno immergere completamente nella storia e la dinamicita' delle scene di azione e' da applausi.

Concordo, sono storie ancora leggibilissime

Leggibilissime e aggiungerei - godibilissime.