Mohican Jack (n.56/57/58)
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FORUM ZAGOR TE NAY LA DARKWOOD DEL WEB :: Zagor-Te-Nay il Forum dello Spirito Con La Scure :: Commenti alle storie
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Re: Mohican Jack (n.56/57/58)
[quote="Kramer76"]è questo che mi inquieta[/quote]
Nel momento in cui è pronto a morire in prima persona dimostra che l'idealismo viene comunque prima del cinismo . Chiaro che si era cacciato in un vicolo cieco e non poteva fare altro però non era un cialtrone qualsiasi . Inquieta nel momento in cui è pronto a sacrificare la vita dei pellerossa si redime in parte quando per cosi dire ci mette la faccia e la pelle . Questo volevo dire.
Nel momento in cui è pronto a morire in prima persona dimostra che l'idealismo viene comunque prima del cinismo . Chiaro che si era cacciato in un vicolo cieco e non poteva fare altro però non era un cialtrone qualsiasi . Inquieta nel momento in cui è pronto a sacrificare la vita dei pellerossa si redime in parte quando per cosi dire ci mette la faccia e la pelle . Questo volevo dire.
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Re: Mohican Jack (n.56/57/58)
(a parte che sei proprio una chiavica a quotare )Liberty Secular Sam ha scritto: si redime in parte quando per cosi dire ci mette la faccia e la pelle .
e grazie che ci mette la faccia,con tutti quei massacri alle spalle , lo aspettava solo la forca
poi mi chiedevo se esistono il paradiso e l'inferno nelle celesti praterie degli indiani, e se Boselli lo abbia fatto incontrare con zagor in paradiso
wakopa- Vincitore COPPA ITALIA
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Re: Mohican Jack (n.56/57/58)
A me il quote di cui sopra sembra tecnicamente perfetto , però non mi funziona .
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Re: Mohican Jack (n.56/57/58)
Liberty Secular Sam ha scritto:Nel momento in cui è pronto a morire in prima persona dimostra che l'idealismo viene comunque prima del cinismo . Chiaro che si era cacciato in un vicolo cieco e non poteva fare altro però non era un cialtrone qualsiasi . Inquieta nel momento in cui è pronto a sacrificare la vita dei pellerossa si redime in parte quando per cosi dire ci mette la faccia e la pelle . Questo volevo dire.
certo, ha risparmiato il lavoro al boia
a prescindere dal contesto americano, a prescindere dall'indiscutibile "target" di fumetti come zagor o ken parker, in relazione al quale va valutata una storia bellissima come questa o come le altre dello stesso genere
anche wakopa massacra per vendetta una famiglia di coloni, e ci manca poco che zagor dica ha fatto bene ma lasciamo perdere
poi ci sta anche provare un certo fascino per i peggiori criminali della fiction o della storia, può capitare
però zagor nasce per proteggere i deboli a prescindere dal colore della pelle, a me imbarazza vedere tra i buoni o quasi uno che massacra civili e si firma con il sangue come un serial killer, tralatro a puro scopo mediatico
prendo atto che è il pensiero dominante, avallato in via solenne da boselli e bonelli...
ci vorrebbe un intervento del curatore
Kramer76- Vincitore Champions league/Europa league/Supercoppa/Europeo
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Re: Mohican Jack (n.56/57/58)
Io sto commentando una storia del 1970 , ho espresso la mia personalissima opinione , per me un personaggio molto Nolittiano, ho scritto delle cose sopra ma evidentemente non riesco a spigarmi, vabbè pazienza ...
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Re: Mohican Jack (n.56/57/58)
PS - Boselli è andato oltre la caratterizzazione Nolittiana, interpretazione sua, ma semmai ne parliamo nel commento al "Ponte dell'Arcobaleno"
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Re: Mohican Jack (n.56/57/58)
Kramer76 ha scritto:
ci vorrebbe un intervento del curatore
Dell'intervento revisionista che sarebbe la solita melassa buonista che trasformerebbe un folle e machiavellico Mohican Jack in un nemico di mezza tacca ne possiamo benissimo fare a meno....
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Re: Mohican Jack (n.56/57/58)
Criminale o no, è un personaggio molto sfaccettato e affascinante.
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Re: Mohican Jack (n.56/57/58)
Kramer76 ha scritto:Ammazza
Non è il primo né l'ultimo "eroe negativo" che per una causa alla quale crede ci mette in mezzo anche del sangue innocente.
In quella corsa suicida e in quello che crede c'è del romantico.
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Re: Mohican Jack (n.56/57/58)
Preacher ha scritto:Kramer76 ha scritto:
ci vorrebbe un intervento del curatore
Dell'intervento revisionista che sarebbe la solita melassa buonista che trasformerebbe un folle e machiavellico Mohican Jack in un nemico di mezza tacca ne possiamo benissimo fare a meno....
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Re: Mohican Jack (n.56/57/58)
graziano ha scritto:Preacher ha scritto:Kramer76 ha scritto:
ci vorrebbe un intervento del curatore
Dell'intervento revisionista che sarebbe la solita melassa buonista che trasformerebbe un folle e machiavellico Mohican Jack in un nemico di mezza tacca ne possiamo benissimo fare a meno....
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Re: Mohican Jack (n.56/57/58)
Preacher ha scritto:Kramer76 ha scritto:
ci vorrebbe un intervento del curatore
Dell'intervento revisionista che sarebbe la solita melassa buonista che trasformerebbe un folle e machiavellico Mohican Jack in un nemico di mezza tacca ne possiamo benissimo fare a meno....
Ci vorrebbe un intervento del curatore per cancellare la melassa buonista del n°400 e tornare all'amaro originale!
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Re: Mohican Jack (n.56/57/58)
Kramer76 ha scritto:Preacher ha scritto:Kramer76 ha scritto:
ci vorrebbe un intervento del curatore
Dell'intervento revisionista che sarebbe la solita melassa buonista che trasformerebbe un folle e machiavellico Mohican Jack in un nemico di mezza tacca ne possiamo benissimo fare a meno....
Ci vorrebbe un intervento del curatore per cancellare la melassa buonista del n°400 e tornare all'amaro originale!
AD MAIORA
Questo è un altro discorso, ma non credo avverrà.
Io avevo capito che auspicavi un intervento dove Mohican Jack si pentisse o cercasse di giustificare la sua efferatezza delle sue azioni rivoluzionarie.
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Re: Mohican Jack (n.56/57/58)
Si è giustificato già abbastanza
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Re: Mohican Jack (n.56/57/58)
Kramer76 ha scritto:Si è giustificato già abbastanza
Lo so ma è stata una parentesi nel Ponte dell'arcobaleno, io pensavo che intendevi una storia fatta appositamente per far giustificare Mohican Jack quasi a beatificarne la figura. Comunque a posto.
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Re: Mohican Jack (n.56/57/58)
La mia top 5 di "Mohican Jack"
5. L'inquietudine di Zagor
4. La sceneggiata finale di Mohican Jack
3. Jack lo squartatore
2. Il giuramento, uno dei più belli e poetici dell'intera saga
Qualche anno dopo verrà tradito...
1. La "vera" carica suicida...
5. L'inquietudine di Zagor
4. La sceneggiata finale di Mohican Jack
3. Jack lo squartatore
2. Il giuramento, uno dei più belli e poetici dell'intera saga
Qualche anno dopo verrà tradito...
1. La "vera" carica suicida...
Ultima modifica di Kramer76 il Ven 08 Mar 2019, 01:13 - modificato 2 volte.
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Re: Mohican Jack (n.56/57/58)
Mohican Jack è un po' l'alter ego di Zagor.
Lo Spirito con la scure diventa quello che è grazie agli errori che capisce di aver fatto, MJ invece opta per il tutto per tutto fino a suicidarsi, anche se personalmente non saprei considerarlo un villain al 100%.
Grandissima storia, tra le più profonde e significative del pensiero nolittiano.
Lo Spirito con la scure diventa quello che è grazie agli errori che capisce di aver fatto, MJ invece opta per il tutto per tutto fino a suicidarsi, anche se personalmente non saprei considerarlo un villain al 100%.
Grandissima storia, tra le più profonde e significative del pensiero nolittiano.
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Re: Mohican Jack (n.56/57/58)
"Mohican Jack" è una delle storie più adulte, amare e profonde della serie di Zagor. Il personaggio stesso di Mohican Jack è una delle migliori invenzioni del Sergione. È infatti un personaggio che ti induce a riflettere: i suoi ideali sono giusti e condivisibili, ma è sbagliato il modo con cui li mette in pratica. Sembra che il personaggio ricalchi un po' il messaggio di "Zagor racconta...": il bene non sta mai da una parte sola.
Detto ciò, la storia è davvero ottima. Sconvolgente l'inizio, dove Zagor e Cico trovano alcune case coloniche distrutte e le famiglie, compresa una bambina di 5 anni, barbaramente uccise. Bellissima la scena dello scontro coi Mohicani e commovente il sacrificio di Walpole. Con l'arrivo di Zagor e Cico al forte, c'è un altro bel colpo di scena: alcuni giornalisti sono stati richiamati da Jack stesso per testimoniare la carica suicida dei Mohicani. Ottima la scena di Zagor al campo dei Mohicani, ma il momento migliore della storia è ancora dopo, nella struggente carica suicida di Mohican Jack, un uomo disposto a morire per i suoi ideali. Tristissimo il finale, con uno Zagor un po' impotente e passivo (fatto che non mi è piaciuto): unico tocco di speranza è una frase di Zagor, che afferma che un giorno la verità tornerà a galla. Storia bella e drammatica.
Donatelli illustra le tavole discretamente.
Magnifiche le copertine di Ferri.
Soggetto/Sceneggiatura: 9
Disegni: 7
Detto ciò, la storia è davvero ottima. Sconvolgente l'inizio, dove Zagor e Cico trovano alcune case coloniche distrutte e le famiglie, compresa una bambina di 5 anni, barbaramente uccise. Bellissima la scena dello scontro coi Mohicani e commovente il sacrificio di Walpole. Con l'arrivo di Zagor e Cico al forte, c'è un altro bel colpo di scena: alcuni giornalisti sono stati richiamati da Jack stesso per testimoniare la carica suicida dei Mohicani. Ottima la scena di Zagor al campo dei Mohicani, ma il momento migliore della storia è ancora dopo, nella struggente carica suicida di Mohican Jack, un uomo disposto a morire per i suoi ideali. Tristissimo il finale, con uno Zagor un po' impotente e passivo (fatto che non mi è piaciuto): unico tocco di speranza è una frase di Zagor, che afferma che un giorno la verità tornerà a galla. Storia bella e drammatica.
Donatelli illustra le tavole discretamente.
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Magico Vento- MASTER IN ZAGOR
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Re: Mohican Jack (n.56/57/58)
Storia bellissima di 160 tavole di Nolitta! Arrivati alla fine il sentimento che prevale è la tristezza. Trama che ti confonde, prima odi Mohican Jack per le stragi causate da lui, poi comprendi la sua motivazione e come d'incanto tifi per lui, infine rimani sgomento per come decide di farla finita.
La storia comincia con Zagor e Cico in viaggio verso Fort Liberty, richiamati dal capitano Robert J. Middleton che implora al nostro Patrick d'intervenire per scongiurare una guerra. Zagor decide di fare una tappa intermedia a Twenty Roofs, villaggio per la strada di Fort Liberty per cercare di capirci qualcosa prendendo info in un piccolo posto militare. I due si separano e Cico è subito protagonista di una gag: non trovando cibo perché il dollaro in possesso non basta manco per un piatto di fagioli bolliti, impreca e s'imbatte in tipo bizzarro che costruisce tremilaottocento stuzzicadenti al giorno, vendendone solo ottanta... Il soggetto invidia "Il filosofo", l'uomo più intelligente del mondo che mangia bene senza lavorare. Volendo a tutti i costi fare quattro chiacchere con lui, Cico si fa dire l'indirizzo e, una volta al suo cospetto, capisce tutto: "Il filosofo" deruba, sotto minaccia di pistola, tutti quelli che vanno a trovarlo e il dollaro posseduto...è perso...
Cico quindi si ricongiunge con Zagor, il quale racconta che i quattro soldati del posto militari sono scomparsi da giorni. Procedendo in direzione di Fort Liberty, i Nostri fanno tappa in alcune fattorie. Prima dai Bennington, poi dai Guinnes e infine da Walpole. Nelle prime due occasioni, trovano solo morte e distruzione e una scritta, "Mohican Jack". Toccante la scena di una mano che ha ancora in mano una bambolina, segno che non è stata risparmiata neanche una bambina. E qui mi fermo un attimo a commentare i disegni di Donatelli: assolutamente insufficienti! Scarsa cura dei dettagli, visi non sempre riuscitissimi, addirittura con personaggi in secondo piano la faccia non è nitida proprio per niente. La scena della bambolina (brutta) poi è emblematica: messa in primo piano, sullo sfondo ci sono due nani, Zagor e Cico, con le prospettive e profondità che vanno a farsi benedire. Ed è così costante per tutte le 160 tavole. Qui per me è una prova bocciata...
Tornando alla narrazione, i due arrivano in vista della capanna di Walpole, ma vengono presi a fucilate. Chiarito l'equivoco, Walpole racconta loro che Mohican Jack è un bianco, diventato il capo dei mohicani, i quali assaltano gli "invasori" bianchi adottando una tattica di guerriglia che dà del filo da torcere ai soldati di Fort Liberty. All'improvviso, gli indiani assaltano anche la capanna di Walpole. Respinti in un primo momento grazie anche alle fortificazioni di acciaio, i mohicani, utilizzando un albero a mo' di ariete, sfondano la porta. Ricacciati indietro, Walpole corre loro incontro con un barile di esplosivo sotto il braccio, compiendo ina strage. È il preludio della scena finale: le cariche suicida sembrano essere l'unico modo per uscire dalle crisi o per far valere le proprie motivazioni, comunque sono scene d'impatto.
Arrivati al forte, Zagor e Cico hanno uno screzio con i soldati, ma il capitano Middleton risolve la situazione, facendo entrate i visitatori. Nel suo ufficio il comandante del forte ammette di brancolare nel buio: non sa nulla su Mohican Jack e, per timore di allargare il conflitto, non ha provveduto a chiamare rinforzi. Ma ecco che entra nel forte il generale Fulton con una guarnigione intera armata di cannoni. Infatti Mohican Jack ha sfidato l'esercito fissando data, ora e luogo precisi per l'attacco, una carica suicida appunto, a Fort Liberty. Inoltre nel forte arrivano altri quattro civili (Milton Doolin, Harry Saltman, Guy Laroche e Miguel Castillo): sono giornalisti e sono ststi invitati a documentare la carica suicida di Mohican Jack o meglio Jack Elworth. Questi era un giornalista come loro sensibile ai problemi che rigurdavano i rapporti tra bianchi e pellerossa. Il generale si oppone e asserisce che i panni sporchi si lavano in famiglia e farà in modo che non si venga a sapere nulla. Molto attuali le frasi nolittiane: "La libertà di stampa è ormai riconosciuta universalmente e il pubblico ha diritto a sapere la verità!" "STORIE! Voi stessi giornalisti piegate la verità a seconda dei vostri interessi! Il grosso pubblico è abituato a conoscere soltanto ciò che coloro che detengono il potere politici o economico concedono loro di sapere!" CHAPEAU!
Nonostante il divieto del generale di uscire dal forte, Zagor ci riesce grazie all'aiuto di Cico che si finge ubriaco lanciando urla di battaglia indiane e calzando anche una penna sul capo. L'intento di Zagor chiaramente è quello di trovare Mohican Jack e fermarlo prima di una sicura strage.
Mohican Jack sa benissimo a cosa va incontro: la strage di indiani e la sua morte serviranno a scuotere le coscienze sui rapporti e, una volta redatta la notizia e pubblicato il suo manoscritto, la sua opera si compierà.
Zagor penetra nel campo di battaglia dei mohicani e s'intrufola nella tenda di Mohican Jack il quale lo riconosce e lo ammira. Tuttavia, Zagor viene scoperto e catturato e, legato al palo della tortura, racconta ad Artiglio Rosso, un suo amico e braccio destro di Mohican Jack della trappola, infatti gli indiani sono ignari che a Fort Liberty troveranno ad accoglierli un reggimento rinforzato anziché pochi uomini.
Scoperto, Artiglio Rosso ferma i mohicani e quindi il loro capo decide di effettuare da solo la carica, lasciando a Zagor il suo manoscritto-testamento da consegnare ai suoi giornalisti. Mohica Jack assalta da solo il forte e, seppur riluttanti vedendolo da solo, i soldati lo abbattono.
Zagor consegna il manoscritto, ma il generale Fulton lo prende in custodia.
Tornati Zagor e Cico al loro rifugio, si vede per la prima volta il postino Druncky Duck che lancia con un tomahawk un giornale facendo svenire il messicano. In futuro questi saranno protagonisti di gag esilaranti tra loro. Letto il giornale, i Nostri scoprono che la verità non è venuta a galla e che contro i pezzi forti c'è poco da fare.
Storia bellissima, struggente e attualissima, sia per la questione stampa, sia per le idee di Mohican Jack. Voto 8 (mezzo voto in meno per i disegni.
Le gag di Cico sono appena due già citate: gli incontri con "Il filosofo" e con Druncky Duck.
Personaggi principali:
- "Il filosofo"
- Walpole
- capitano Robert J. Middleton
- generale Fulton
- Milton Doolin
- Harry Saltman
- Guy Laroche
- Miguel Castillo
- Jack Elworth con il nome indiano di Mohican Jack
- Artiglio Rosso
- Druncky Duck
Luoghi:
- Twenty Roofs
- Fort Liberty
La storia comincia con Zagor e Cico in viaggio verso Fort Liberty, richiamati dal capitano Robert J. Middleton che implora al nostro Patrick d'intervenire per scongiurare una guerra. Zagor decide di fare una tappa intermedia a Twenty Roofs, villaggio per la strada di Fort Liberty per cercare di capirci qualcosa prendendo info in un piccolo posto militare. I due si separano e Cico è subito protagonista di una gag: non trovando cibo perché il dollaro in possesso non basta manco per un piatto di fagioli bolliti, impreca e s'imbatte in tipo bizzarro che costruisce tremilaottocento stuzzicadenti al giorno, vendendone solo ottanta... Il soggetto invidia "Il filosofo", l'uomo più intelligente del mondo che mangia bene senza lavorare. Volendo a tutti i costi fare quattro chiacchere con lui, Cico si fa dire l'indirizzo e, una volta al suo cospetto, capisce tutto: "Il filosofo" deruba, sotto minaccia di pistola, tutti quelli che vanno a trovarlo e il dollaro posseduto...è perso...
Cico quindi si ricongiunge con Zagor, il quale racconta che i quattro soldati del posto militari sono scomparsi da giorni. Procedendo in direzione di Fort Liberty, i Nostri fanno tappa in alcune fattorie. Prima dai Bennington, poi dai Guinnes e infine da Walpole. Nelle prime due occasioni, trovano solo morte e distruzione e una scritta, "Mohican Jack". Toccante la scena di una mano che ha ancora in mano una bambolina, segno che non è stata risparmiata neanche una bambina. E qui mi fermo un attimo a commentare i disegni di Donatelli: assolutamente insufficienti! Scarsa cura dei dettagli, visi non sempre riuscitissimi, addirittura con personaggi in secondo piano la faccia non è nitida proprio per niente. La scena della bambolina (brutta) poi è emblematica: messa in primo piano, sullo sfondo ci sono due nani, Zagor e Cico, con le prospettive e profondità che vanno a farsi benedire. Ed è così costante per tutte le 160 tavole. Qui per me è una prova bocciata...
Tornando alla narrazione, i due arrivano in vista della capanna di Walpole, ma vengono presi a fucilate. Chiarito l'equivoco, Walpole racconta loro che Mohican Jack è un bianco, diventato il capo dei mohicani, i quali assaltano gli "invasori" bianchi adottando una tattica di guerriglia che dà del filo da torcere ai soldati di Fort Liberty. All'improvviso, gli indiani assaltano anche la capanna di Walpole. Respinti in un primo momento grazie anche alle fortificazioni di acciaio, i mohicani, utilizzando un albero a mo' di ariete, sfondano la porta. Ricacciati indietro, Walpole corre loro incontro con un barile di esplosivo sotto il braccio, compiendo ina strage. È il preludio della scena finale: le cariche suicida sembrano essere l'unico modo per uscire dalle crisi o per far valere le proprie motivazioni, comunque sono scene d'impatto.
Arrivati al forte, Zagor e Cico hanno uno screzio con i soldati, ma il capitano Middleton risolve la situazione, facendo entrate i visitatori. Nel suo ufficio il comandante del forte ammette di brancolare nel buio: non sa nulla su Mohican Jack e, per timore di allargare il conflitto, non ha provveduto a chiamare rinforzi. Ma ecco che entra nel forte il generale Fulton con una guarnigione intera armata di cannoni. Infatti Mohican Jack ha sfidato l'esercito fissando data, ora e luogo precisi per l'attacco, una carica suicida appunto, a Fort Liberty. Inoltre nel forte arrivano altri quattro civili (Milton Doolin, Harry Saltman, Guy Laroche e Miguel Castillo): sono giornalisti e sono ststi invitati a documentare la carica suicida di Mohican Jack o meglio Jack Elworth. Questi era un giornalista come loro sensibile ai problemi che rigurdavano i rapporti tra bianchi e pellerossa. Il generale si oppone e asserisce che i panni sporchi si lavano in famiglia e farà in modo che non si venga a sapere nulla. Molto attuali le frasi nolittiane: "La libertà di stampa è ormai riconosciuta universalmente e il pubblico ha diritto a sapere la verità!" "STORIE! Voi stessi giornalisti piegate la verità a seconda dei vostri interessi! Il grosso pubblico è abituato a conoscere soltanto ciò che coloro che detengono il potere politici o economico concedono loro di sapere!" CHAPEAU!
Nonostante il divieto del generale di uscire dal forte, Zagor ci riesce grazie all'aiuto di Cico che si finge ubriaco lanciando urla di battaglia indiane e calzando anche una penna sul capo. L'intento di Zagor chiaramente è quello di trovare Mohican Jack e fermarlo prima di una sicura strage.
Mohican Jack sa benissimo a cosa va incontro: la strage di indiani e la sua morte serviranno a scuotere le coscienze sui rapporti e, una volta redatta la notizia e pubblicato il suo manoscritto, la sua opera si compierà.
Zagor penetra nel campo di battaglia dei mohicani e s'intrufola nella tenda di Mohican Jack il quale lo riconosce e lo ammira. Tuttavia, Zagor viene scoperto e catturato e, legato al palo della tortura, racconta ad Artiglio Rosso, un suo amico e braccio destro di Mohican Jack della trappola, infatti gli indiani sono ignari che a Fort Liberty troveranno ad accoglierli un reggimento rinforzato anziché pochi uomini.
Scoperto, Artiglio Rosso ferma i mohicani e quindi il loro capo decide di effettuare da solo la carica, lasciando a Zagor il suo manoscritto-testamento da consegnare ai suoi giornalisti. Mohica Jack assalta da solo il forte e, seppur riluttanti vedendolo da solo, i soldati lo abbattono.
Zagor consegna il manoscritto, ma il generale Fulton lo prende in custodia.
Tornati Zagor e Cico al loro rifugio, si vede per la prima volta il postino Druncky Duck che lancia con un tomahawk un giornale facendo svenire il messicano. In futuro questi saranno protagonisti di gag esilaranti tra loro. Letto il giornale, i Nostri scoprono che la verità non è venuta a galla e che contro i pezzi forti c'è poco da fare.
Storia bellissima, struggente e attualissima, sia per la questione stampa, sia per le idee di Mohican Jack. Voto 8 (mezzo voto in meno per i disegni.
Le gag di Cico sono appena due già citate: gli incontri con "Il filosofo" e con Druncky Duck.
Personaggi principali:
- "Il filosofo"
- Walpole
- capitano Robert J. Middleton
- generale Fulton
- Milton Doolin
- Harry Saltman
- Guy Laroche
- Miguel Castillo
- Jack Elworth con il nome indiano di Mohican Jack
- Artiglio Rosso
- Druncky Duck
Luoghi:
- Twenty Roofs
- Fort Liberty
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E ti sta parlando un Bonelli-dipendente...
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Re: Mohican Jack (n.56/57/58)
Di questa storia è molto apprezzabile la riflessione sull'ambiente giornalistico sul quale i ricchi influenti manipolano l'informazione a loro vantaggio.
Ottimo poi il personaggio di Mohican Jack nella sua lucida follia.
Ottimo poi il personaggio di Mohican Jack nella sua lucida follia.
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