Zagor racconta... (n.55/56)
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FORUM ZAGOR TE NAY LA DARKWOOD DEL WEB :: Zagor-Te-Nay il Forum dello Spirito Con La Scure :: Commenti alle storie
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Zagor racconta... (n.55/56)







Soggetto e sceneggiatura: Guido Nolitta
Disegni e copertina: Gallieno Ferri
In una malinconica giornata di pioggia, Cico trova casualmente il ritratto dei genitori di Zagor e spinge l'amico a narrargli il suo passato. Zagor viveva con il padre e la madre in una capanna sul torrente Clear Water. Ma, un brutto giorno, quando era ancora un bambino, i Wilding furono attaccati dagli indiani Abenaki, guidati da un bianco, Salomon Kinsky...
Zagor continua il suo racconto. Allevato da Wandering Fitzy, un ricco commerciante di Boston che aveva lasciato tutto per andare a vivere nei boschi, non riusciva a estinguere la sua sete di vendetta. Così, uccise Salomon Kinsky, che aveva massacrato i suoi genitori. Ma la morte di Kinsky avrebbe per sempre cambiato la sua vita...
Re: Zagor racconta... (n.55/56)
qui per leggere il topic del vecchio forum : http://ramath.forumup.it/viewtopic.php?t=4328&highlight=&mforum=ramath
Re: Zagor racconta... (n.55/56)

zagor racconta...
numeri 55 e 56, testi nolitta, disegni ferri
tanti pugni allo stomaco, l'attacco al clear water, l'ossessione kinsky, "dark zagor" che massacra gli abenaki, il disastro, il rimorso
una storia oscura dove però nasce anche la forza di ricominciare e di riscattarsi, la storia perfetta, intoccabile, insuperabile
accanto a tante finezze come il ritratto, l'incazzatura di zagor e il primo spettrale za-gor-te-nay, mi incuriosiscono i giornali "finti"
gli articoli sono in realtà brani di tarzan, annunci pubblicitari e qualcosa su petrolio texano, sismografi e morsi di serpente (?)
copertine una più bella dell'altra, comprese quelle delle strisce
voto 10
Ultima modifica di Kramer76 il Gio 10 Dic 2020, 10:56 - modificato 5 volte.
Kramer76- Vincitore Champions league/Europa league/Supercoppa/Europeo
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Re: Zagor racconta... (n.55/56)
Capolavoro senza tempo di Nolitta e Ferri nel quale ci viene narrato, con toni drammatici, tutto ciò che, fino a quel momento, non sapevamo di Zagor. Ci sono alcuni clichè, tra i preferiti di tutti gli zagoriani, quali l'agguato tra gli alberi, nella foresta, ed il duello indiano.
I disegni sono semplicemente spettacolari =D> =D>
Voto alla storia: 9,8
Voto ai disegni: 10
I disegni sono semplicemente spettacolari =D> =D>
Voto alla storia: 9,8
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Andrea67- PROFETA DI ZTN
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Re: Zagor racconta... (n.55/56)
Capolavoro assoluto, una delle storie fondamentali dell'intera saga zagoriana.
Nolitta ci narra il tragico passato di Zagor facendoci così capire le motivazioni e il percorso che l'hanno portato a diventare un impavido giustiziere.
Bellissima e drammatica la sequenza nell' abitazione di Salomon Kinsky, quando Zagor scopre il vero volto di suo padre e subito dopo assiste alla morte dello stesso Kinsky e di Fitzy.
Epici i disegni di Ferri.
Nolitta ci narra il tragico passato di Zagor facendoci così capire le motivazioni e il percorso che l'hanno portato a diventare un impavido giustiziere.
Bellissima e drammatica la sequenza nell' abitazione di Salomon Kinsky, quando Zagor scopre il vero volto di suo padre e subito dopo assiste alla morte dello stesso Kinsky e di Fitzy.
Epici i disegni di Ferri.
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Re: Zagor racconta... (n.55/56)
Albi leggendari ,dove ci viene rivelata la storia drammatica di zagor,che il talento di nolitta sviluppa in modo magistrale tra tragedie,vendette ,colpi di scena,e un personaggio romantico e indimenticabile come fitzy....
Capolavoro senza tempo
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osages- DIPLOMATO IN ZAGOROLOGIA
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Re: Zagor racconta... (n.55/56)
Storia capolavoro!
Le origini del nostro eroe in una storia drammatica ed emozionante!
Grande personaggio Wandering Fitzy, bellissima la sua frase: "La verità e la giustizia non stanno mai tutte da una sola parte!..."
Drammatica la scena dell'attacco indiano a Clear Water, come toccante il giuramento di Zagor sulla tomba dei genitori.
L'entrata in scena dei Sullivan è magnifica con la creazione del costume di Zagor fino allo scontro con Oga-ito e la nascita del Re di Darkwood!
Disegni fantastici!
voto storia: 10
voto disegni: 10

Le origini del nostro eroe in una storia drammatica ed emozionante!
Grande personaggio Wandering Fitzy, bellissima la sua frase: "La verità e la giustizia non stanno mai tutte da una sola parte!..."
Drammatica la scena dell'attacco indiano a Clear Water, come toccante il giuramento di Zagor sulla tomba dei genitori.

L'entrata in scena dei Sullivan è magnifica con la creazione del costume di Zagor fino allo scontro con Oga-ito e la nascita del Re di Darkwood!
Disegni fantastici!

voto storia: 10
voto disegni: 10
Ospite- Ospite
Re: Zagor racconta... (n.55/56)
Salgor ha scritto:Le origini del nostro eroe in una storia drammatica ed emozionante!
e senza bisogno di dire che si chiama Patrick Wilding

wakopa- Vincitore COPPA ITALIA
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Re: Zagor racconta... (n.55/56)
Come dico sempre non può esistere zagoriano a cui non piace questa storia che poi è quella dell'eroe in questione. Per importanza fascino suggestione e morale di fondo non la toglierò mai dalla mia top five di sempre. Può sembrare esagerato dire che il racconto è stato per me maestro di vita ma in un certo senso vi posso garantire che è proprio così: "Il torto e la ragione difficilmente sono tutti dalla stessa parte... crescendo ho assorbito questo messaggio facendone quasi una filosofia di vita.
Tutto inizia in una giornata di pioggia al rifugio della palude, presentata con didascalie al passato remoto che già fanno presagire qualcosa di anomalo. Il ritrovamento di un vecchio quadro da parte di Cico suscita in Zagor una violenta reazione apparentemente esagerata, ma a poco a poco l'eroe si lascia convincere dal compagno di tante avventure a narrare il segreto della sua storia. Il viaggio non è tanto nel passato quanto nella mente del personaggio, vedremo delle stupende immagini della sua infanzia, ma questo clima idilliaco sarà bruscamente interrotto dalla drammatica uccisione dei suoi genitori. (un mio amico sostiene però che avrebbe potuto calarsi nel fiume anche la madre). Tra mille sensazioni minuziosamente descritte dall'autore per bocca dell'eroe, entra in scena un meraviglioso personaggio: Wandering Fitzy .. poeta...vagabondo...filosofo. Per me un vero idolo perché uomo libero ( e qui entra in gioco un'altra mia filosofia di vita) da tutte quelle convenzioni, ipocrisie ed amministrazioni burocratiche che rendono schiavi gli uomini così detti civili. Inizia così per il nostro eroe una seconda meravigliosa esistenza, fatta di viaggi e di libertà ,che però non potrà mai essere goduta fino in fondo per il desiderio di vendetta, che un giorno sarà si concretizzato ma anche pagato con la perdita di tutto ciò che possedeva: l'unico amico che aveva invano tentato di dissuaderlo e l'idealizzato ricordo del padre. E qui Nolitta sfodera tutti i temi che più gli sono cari: il sottile confine tra giusto e sbagliato, la nostalgia, il rimorso e la redenzione.
A definire l'opera risanatrice di giustiziere che l'eroe sceglierà per la sua terza e definitiva esistenza arrivano altri bellissimi personaggi i "Sullivan" una famiglia di tre attori saltimbanchi girovaghi che lo aiuteranno a completare i suoi fondamentali particolari di riconoscimento, tra cui il nome, il costume e l'urlo di battaglia.
Se con questa storia abbiamo sognato lo dobbiamo anche alla straordinaria capacità del maestro Ferri di trasmettere graficamente tutte queste emozioni.
VOTO 9,5
Tutto inizia in una giornata di pioggia al rifugio della palude, presentata con didascalie al passato remoto che già fanno presagire qualcosa di anomalo. Il ritrovamento di un vecchio quadro da parte di Cico suscita in Zagor una violenta reazione apparentemente esagerata, ma a poco a poco l'eroe si lascia convincere dal compagno di tante avventure a narrare il segreto della sua storia. Il viaggio non è tanto nel passato quanto nella mente del personaggio, vedremo delle stupende immagini della sua infanzia, ma questo clima idilliaco sarà bruscamente interrotto dalla drammatica uccisione dei suoi genitori. (un mio amico sostiene però che avrebbe potuto calarsi nel fiume anche la madre). Tra mille sensazioni minuziosamente descritte dall'autore per bocca dell'eroe, entra in scena un meraviglioso personaggio: Wandering Fitzy .. poeta...vagabondo...filosofo. Per me un vero idolo perché uomo libero ( e qui entra in gioco un'altra mia filosofia di vita) da tutte quelle convenzioni, ipocrisie ed amministrazioni burocratiche che rendono schiavi gli uomini così detti civili. Inizia così per il nostro eroe una seconda meravigliosa esistenza, fatta di viaggi e di libertà ,che però non potrà mai essere goduta fino in fondo per il desiderio di vendetta, che un giorno sarà si concretizzato ma anche pagato con la perdita di tutto ciò che possedeva: l'unico amico che aveva invano tentato di dissuaderlo e l'idealizzato ricordo del padre. E qui Nolitta sfodera tutti i temi che più gli sono cari: il sottile confine tra giusto e sbagliato, la nostalgia, il rimorso e la redenzione.
A definire l'opera risanatrice di giustiziere che l'eroe sceglierà per la sua terza e definitiva esistenza arrivano altri bellissimi personaggi i "Sullivan" una famiglia di tre attori saltimbanchi girovaghi che lo aiuteranno a completare i suoi fondamentali particolari di riconoscimento, tra cui il nome, il costume e l'urlo di battaglia.
Se con questa storia abbiamo sognato lo dobbiamo anche alla straordinaria capacità del maestro Ferri di trasmettere graficamente tutte queste emozioni.
VOTO 9,5
Marco65- DOTTORE DEL FORUM
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Località : Genova
Re: Zagor racconta... (n.55/56)
Come detto da tutti voi , Capolavoro immortale e scolpito nel piu' profondo cuore di ogni Zagoriano !!! Nolitta e Ferri all'ennesima potenza ...



toro seduto- LAUREATO IN ZAGOROLOGIA
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Re: Zagor racconta... (n.55/56)
Una storia che ha insegnato molto a tutti noi. La morale è che il bene (o il male) non stanno mai tutti dalla stessa parte e dobbiamo vedere le cose in grigio, non in bianco solo o in nero solo . Vero immortale capolavoro nolittiano; indimenticabile la pioggia incessante e Cico che ritrova il ritratto dei genitori di Zagor suscitando in quest'ultimo una reazione istintiva mai vista prima! A questa come a tante storie di Zagor dobbiamo dire: grazie di esistere.
L'uomo lupo- DIPLOMATO IN ZAGOROLOGIA
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Re: Zagor racconta... (n.55/56)
e son passati gia' 5 anni dal numero della csac





Ultima modifica di wakopa il Lun 27 Mar 2017, 15:45 - modificato 1 volta.
wakopa- Vincitore COPPA ITALIA
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Re: Zagor racconta... (n.55/56)
wakopa ha scritto:
prego admin porre in cima a tutto le cover ORIGINALI delle strisce![]()
Fatto.
Walter Dorian- FORUMISTA MAXIMUS
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Re: Zagor racconta... (n.55/56)
la mia top 10 di "zagor racconta..." (mamma mia che capolavoro)
10. zagor contro gli indiani obesi (ne conto almeno 3)

9. la scure

8. il giuramento

7. il primo duello

6. il rimorso

5. l'attacco al villaggio degli abenaki

4. la resa dei conti con Solomon Kinsky
Nella tutto zagor Bonelli sbianchetta il testo farlocco dei quotidiani americani
Nella scritta rossa è ancora presente: facilmente riconoscibili gli estratti dai racconti di tarzan
su un'altra pagina si leggono degli annunci pubblicitari...
mentre sul washington post si parla di compagnie petrolifere in texas, sismografi e morsi di serpente...?

3. la prima apparizione di Za-Gor-Te-Nay

2. il ritratto

1. l'attacco al clear water, l'unico, originale, clear water...

10. zagor contro gli indiani obesi (ne conto almeno 3)

9. la scure

8. il giuramento

7. il primo duello

6. il rimorso

5. l'attacco al villaggio degli abenaki

4. la resa dei conti con Solomon Kinsky
Nella tutto zagor Bonelli sbianchetta il testo farlocco dei quotidiani americani
Nella scritta rossa è ancora presente: facilmente riconoscibili gli estratti dai racconti di tarzan
su un'altra pagina si leggono degli annunci pubblicitari...
mentre sul washington post si parla di compagnie petrolifere in texas, sismografi e morsi di serpente...?

3. la prima apparizione di Za-Gor-Te-Nay

2. il ritratto

1. l'attacco al clear water, l'unico, originale, clear water...

Kramer76- Vincitore Champions league/Europa league/Supercoppa/Europeo
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Re: Zagor racconta... (n.55/56)
molti occhiKramer76 ha scritto:
4. la resa dei conti con Solomon Kinsky
Nella tutto zagor Bonelli sbianchetta il testo farlocco dei quotidiani americani
Nella scritta rossa è ancora presente: facilmente riconoscibili gli estratti dai racconti di tarzan
su un'altra pagina si leggono degli annunci pubblicitari...
mentre sul washington post si parla di compagnie petrolifere in texas, sismografi e morsi di serpente...?


sarebbe interessante aprire un topic in cui segnalare in questa maniera tutte le correzioni della tutto, riproposte poi nella csac e sicuramente nell'imminente classic .
wakopa- Vincitore COPPA ITALIA
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Re: Zagor racconta... (n.55/56)
@wakopa: un qualcosa di simile di topic esiste: https://zagortenay.forumattivo.it/t69-stranezze-ed-errori-negli-albi?highlight=errori
Walter Dorian- FORUMISTA MAXIMUS
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Re: Zagor racconta... (n.55/56)
...lo hai detto ...Le "Vere origini "



toro seduto- LAUREATO IN ZAGOROLOGIA
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Re: Zagor racconta... (n.55/56)
Andrea67 ha scritto:Capolavoro senza tempo di Nolitta e Ferri nel quale ci viene narrato, con toni drammatici, tutto ciò che, fino a quel momento, non sapevamo di Zagor. Ci sono alcuni clichè, tra i preferiti di tutti gli zagoriani, quali l'agguato tra gli alberi, nella foresta, ed il duello indiano.
I disegni sono semplicemente spettacolari =D> =D>
Voto alla storia: 9,8
Voto ai disegni: 10
e senza spiegazioni burattiniani

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AANGELO- LAUREATO IN ZAGOROLOGIA
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Re: Zagor racconta... (n.55/56)
A me la scena di Zagor infuriato quando Cico ritrova il quadro.

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Re: Zagor racconta... (n.55/56)
PERCHE' E UNA STORIA-MANIFESTO
LA FILOSOFIA ZAGORIANA nasce dalle origini assai tormentate. Presto orfano di padre e di madre uccisi da una tribù di indiani Abenaki , il giovane Wilding scopre solo dopo essersi vendicato che suo padre era a sua volta un massacratore di indiani . Il padre si era forse pentito di quanto fatto , viveva ormai in pace con gli indiani, ma la vendetta di Kinsky predicatore e protettore degli Abenaki derivava proprio da quell'errore commesso in gioventù. La sintesi che ne deriva è che LA VERITA' E LA GIUSTIZIA NON STANNO MAI TUTTE DA UNA SOLA PARTE. Per questo la vendetta non è sinonimo di giustizia ! Il travaglio , il tremendo tormento portano Zagor a mettere la sua esistenza al servizio della pace, una pace talora necessariamente armata in un mondo non certo ideale ( come chiarisce perfettamente nel mitico discorso al principe Minamoto ).
In Zagor Racconta l'eroe rammenta che "Fu allora che baleno in me un improvvisa decisione: avrei cercato di cancellare il male che avevo fatto con la mia sete di vendetta compiendo in futuro un'opera pacificatrice. Avrei cercato di smussare le frequenti incomprensioni tra i bianchi e gli indiani porgendo il mio aiuto a quella delle due parti che me ne sembrasse meritevole, al di sopra di ogni discriminazione razziale" .Per questo in Zagor anima il laico dubbio, crede nella redenzione perché vive un mondo sfaccettato dove non esiste solo il bianco e il nero ma molte sfumature. Se Tex , perfetto eroe fumettistico, che vive in un mondo in bianco e nero, affronta il nemico con il sorriso sulle labbra , la sicurezza del bene nei confronti del male, banale e vigliacco, Zagor ha ben altro piglio, sa che la verità e la giustizia non stanno mai tutte da una sola parte, perché anche il nemico apparentemente più feroce può avere una parte della ragione, per questo predilige i pugni e la scure alla pistola , il cui freddo giudizio sarebbe generalmente inappellabile.
Una scure molto rudimentale atta più a stordire che uccidere, extrema ratio nel pensiero zagoriano .
Nolitta scrive un capolavoro non tanto nello stile( non è certo passato alla storia come il Vincenzo Monti del fumetto ) , ma soprattutto nei contenuti , una storia non certo banale e il capolavoro sta tutto nell'aver creato due figure grigie come Mike Wilding e Salomon Kinsky. Diversamente Zagor racconta non sarebbe stato diverso da "il Giuramento" di Tex dove la storia , diciamolo , di una banalità disarmante è capolavoro unicamente grazie a quelle quattro righe straordinarie di giuramento dove con formidabile bravura GL Bonelli riesce a trasmettere, nella proclamazione della vendetta, l'immenso amore che Tex aveva per la sua donna. Senza quella caratterizzazione di Kinsky e di Mike Wilding le origini avrebbero impostato un personaggio diverso, che magari avrebbe rischiato di confondersi con un banale castigamatti, magari anche un po' fascista come a volte è stato battezzato giustamente o ingiustamente Batman.
Batman e Zagor hanno molto in comune. Entrambi usano la suggestione per pareggiare la soverchia o la scorrettezza dell'avversario, entrambi hanno perso i genitori in modo violento. La differenza sta tutta nella potenza etica di Zagor racconta e nelle sfumature con cui sono stati caratterizzati quei due personaggi atti ad evidenziare che giustizia e vendetta non sono la stessa cosa e che il mondo reale è più sfumato di una rigida e manichea suddivisione fra buoni e cattivi e anche per questo più interessante , se non altro sul piano narrativo. Altro elemento importante è che quella di Zagor è una scelta , dettata dagli eventi ma una scelta, non un destino . Zagor non è Thor , figlio o prediletto degli dei.
La scelta di Zagor è quella giusta perché nella realtà gli eventi sono andati proprio in quella maniera, nella realtà la vendetta non è giustizia , per questo la verità e la giustizia non stanno ami da una sola parte Zagor non è solo un idealista preso per i fondelli da una realtà molto più manichea e banale.
Far andare gli eventi diversamente avrebbe depotenziato l'opera , Nolitta punta il dito alla Luna non si perde in sottigliezze , non tutto magari torna. Ma del resto il capolavoro non è l'opera in cui tutto torna , in cui tutto è spiegato, perché per volare alto c'è anche bisogno di emozionare e di sintetizzare di non appesantire e soprattutto non banalizzare perdendosi in forvianti dettagli, il cui perseguimento rischia anche di girare il dito verso terra e produrre al massimo un'opera perfetta quanto banale e misera di contenuti. Nell'introduzione alla ristampa di Zagor racconta negli Oscar Mondadori Nolitta rivendica questa scelta , respinge le critiche di eccessivo realismo e dice che anche un opera fumettistica deve avere il coraggio di lasciare l'amaro in bocca e di suscitare sentimenti. Come non dargli Ragione . Cazzo del resto questo è Zagor !
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Per me Zagor è morto nel momento in cui la macchia nel cuore è stata smacchiata, il mito che lasciava l'amaro in bocca è stato addolcito e sopratutto in nome di una insensata presunta coerenza logica la verità e la giustizia sono scivolate tutte da una parte...
... e se la verità e la giustizia scivolano tutte da una parte la vendetta vale quanto la giustizia e Zagor ( il suo Clone ) è solo un povero idealista preso per i fondelli da una ( voluta ) realtà molto più manichea e miseramente banale. INACCETTABILE !
Liberty Secular Sam- FORUMISTA D'ASSALTO
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Re: Zagor racconta... (n.55/56)
Capolavoro leggendario Nolitta-Ferri.
La morale di questo capolavoro è un messaggio tipicamente Nolittiano: la giustizia, come la verità (e come il bene e il male), non è mai tutta da una sola parte. Frase che Nolitta mette in bocca a "Wandering" Fitzy, una delle più belle creazioni dell'autore e uno dei migliori personaggi della serie, un poeta, un filosofo, un vagabondo, un cacciatore, o, come si definisce lui stesso, semplicemente "un uomo libero".
Moltissime scene sono memorabili e drammatiche: l'uccisione dei genitori di Zagor da parte di Kinsky e gli Abenaki, il giuramento, Zagor che massacra gli Abenaki, Zagor che scopre la verità sul padre, la morte di Fitzy. Ma poi Zagor trova la forza di riscattarsi e decide di diventare un eroe che si batte per la giustizia: bellissime le scene dell'incontro coi Sullivan, dell'apparizione al raduno dei capi indiani e del duello con Oga-Ito. Storia che ha forgiato la mente di ogni Zagoriano.
Ferri è già al top: strepitoso! Bellissime anche le copertine, sia quelle giganti che quelle delle strisce.
Soggetto/Sceneggiatura: 10
Disegni: 10
La morale di questo capolavoro è un messaggio tipicamente Nolittiano: la giustizia, come la verità (e come il bene e il male), non è mai tutta da una sola parte. Frase che Nolitta mette in bocca a "Wandering" Fitzy, una delle più belle creazioni dell'autore e uno dei migliori personaggi della serie, un poeta, un filosofo, un vagabondo, un cacciatore, o, come si definisce lui stesso, semplicemente "un uomo libero".
Moltissime scene sono memorabili e drammatiche: l'uccisione dei genitori di Zagor da parte di Kinsky e gli Abenaki, il giuramento, Zagor che massacra gli Abenaki, Zagor che scopre la verità sul padre, la morte di Fitzy. Ma poi Zagor trova la forza di riscattarsi e decide di diventare un eroe che si batte per la giustizia: bellissime le scene dell'incontro coi Sullivan, dell'apparizione al raduno dei capi indiani e del duello con Oga-Ito. Storia che ha forgiato la mente di ogni Zagoriano.
Ferri è già al top: strepitoso! Bellissime anche le copertine, sia quelle giganti che quelle delle strisce.
Soggetto/Sceneggiatura: 10
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Magico Vento- MASTER IN ZAGOR
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Re: Zagor racconta... (n.55/56)
162 tavole di Nolitta e Ferri. Storia da 8 pieno: come raccontare il passato di Zagor in maniera genuina ma accattivante, semplice ma emozionante, vendicativa ma da qui inizia la missione di Zagor.
In un giorno di pioggia, Zagor e Cico si rintanano dentro la capanna, il rifugio. Siccome il maltempo non accenna a smettere, preso dalla noia, il messicano si mette a pulire e riordinare la capanna e trova un quadro. Al suo ritrovamento Zagor s'infuria a tal punto che Cico minaccia di andarsene ma il Nostro lo richiama iniziando il racconto della sua storia. Le persone ritratte sono Mike Wilding e sua moglie Betty, i genitori di Zagor. Quando era ragazzo con i genitori viveva a Clear Water, in una capanna rialzata dal terriccio sulla riva di un fiume. Il padre faceva il cacciatore, commerciando anche con gli indiani, dai quali Zagor apprese come si fanno i segnali di fumo e come riconoscere cosa dicono i tam-tam. Un giorno la tribù degli Abenaki, vomandati da un bianco, Salomon Kinsky, stringono d'assedio la capanna e i genitori prima di perire, lanciano nel fiume il ragazzo per salvarlo, che viene pescato da Nathaniel Fitgeraldson detto "Wandering Fitzy". Insieme tornano a Clear Water ma trovano solo macerie fumanti, trova integro solo il quadro che porta con sé (ma dove se lo mette?
). Seppelliti i genitori, Zagor giura vendetta a Salomon Kinski. L'intento di "Wandering Fitzy" è quello di affidare il ragazzo a Fort James, fino a quando Zagor decide di restare con lui, con il "... poeta... vagabondo... filosofo... cacciatore... e un mucchio di altre cose: in due parole sono un uomo libero". Zagor così impara l'uso della scure, infatti "Wandering Fitzy" non porta armi con sé e usa solo quella. Girovagando commerciando pelli o cercando oro, di villaggio in villaggio continua la forsennata ricerca di Salomon Kinski, fino a quando non ne viene rilevata la sua presenza al campo degli abenaki (eppure era così logico, no?...) "Wandering Fitzy" lo mette in guardia: "la verità e la giustizia non si trovano mai da una parte sola". Giunto nei pressi del campo, con arco e frecce inizia la vendetta, mentre Salomon Kinski si rinchiude nell'unica capanna del villaggio. La porta viene sfondata e con la scure Zagor è più abile del nemico, ma proprio prima di ucciderlo, gli viene rivelata la verità, dopo aver compreso che fosse il figlio di Mike Wilding. Salomon Kinski era un predicatore e stava convertendo gli abenaki. Mike, tenente dell'esercito, trucidò ben trecentoventi pellerossa. Sconvolto e girato di spalle, Zagor legge dei giornali indicati proprio da Kinski, che, vista la possibilità di sparagrli ma a salvarlo colpendo il nemico è "Wandering Fitzy". Purtroppo l'amico è stato colpito a morte proprio dal predicatore e Zagor s'impone una missione, la sua missione: "avrei cercato di cancellare il male che avevo fatto con la mia sete di vendetta... compiendo in futuro un'opera pacificatrice. Avrei cercato di smussare le frequenti incomprensiono tra i bianchi e gli indiani porgendo il mio aiuto a quella delle due parti che mi sembrasse meritevole, al di sopra di ogni discriminazione razziale." Compiendo queste azioni s'imbatte nella famiglia dei Sullivan, "Papà" (non viene detto il nome), Omero e Orazio. Salvati dagli indiani, si pone loro come guida, trovando interessanti le loro idee. Per non rischiare continuamente la vita, gli propongono un paio di trucchetti su come apparire incutendo timore ai pellerossa; inoltre gli creano un costume e dicono che ci vuole un nome che rispecchi il suo mido di combattere. Viene scelto da lui stesso "Lo spirito con la scure", che, tradotto in algonchino, si trasforma in Zagor-Te-Nay. Il "battesimo del fuoco" avviene durante il gran consiglio di primavera dei sakem. Apparendo come uno spirito grazie ai trucchetti teatrali dei Sullivan, infatti sono artisti acrobati, Zagor si presenta con il suo urlo caratteristico, incutendo timore. Ne fa subito le spese Oga-Ito, il capo dei wyandot, che vuole a tutti i costi la guerra con i bianchi.
Fine della storia, della serie "come scrivere alla perfezione il passato di un protagonista"...
Troviamo solo una gag di Cico all'inizio: non riuscendo ad accendere il fuoco, asserisce che nemmeno un fulmine riuscirebbe ad accendere la legna ed ecco che il fulmine arriva e quasi lo folgora; peccato che poi venga a piovere e il fuoco si spegne subito
Personaggi principali:
- Mike Wilding
- Betty
- Salomon Kinski
- Nathaniel Fitzgeraldson detto "Wandering Fitzy"
- "Papà" Sullivan
- Omero Sullivan
- Orazio Sullivan
- Oga-Ito
Luoghi:
- Clear Water
- campo degli abenaki
In un giorno di pioggia, Zagor e Cico si rintanano dentro la capanna, il rifugio. Siccome il maltempo non accenna a smettere, preso dalla noia, il messicano si mette a pulire e riordinare la capanna e trova un quadro. Al suo ritrovamento Zagor s'infuria a tal punto che Cico minaccia di andarsene ma il Nostro lo richiama iniziando il racconto della sua storia. Le persone ritratte sono Mike Wilding e sua moglie Betty, i genitori di Zagor. Quando era ragazzo con i genitori viveva a Clear Water, in una capanna rialzata dal terriccio sulla riva di un fiume. Il padre faceva il cacciatore, commerciando anche con gli indiani, dai quali Zagor apprese come si fanno i segnali di fumo e come riconoscere cosa dicono i tam-tam. Un giorno la tribù degli Abenaki, vomandati da un bianco, Salomon Kinsky, stringono d'assedio la capanna e i genitori prima di perire, lanciano nel fiume il ragazzo per salvarlo, che viene pescato da Nathaniel Fitgeraldson detto "Wandering Fitzy". Insieme tornano a Clear Water ma trovano solo macerie fumanti, trova integro solo il quadro che porta con sé (ma dove se lo mette?

Fine della storia, della serie "come scrivere alla perfezione il passato di un protagonista"...



Troviamo solo una gag di Cico all'inizio: non riuscendo ad accendere il fuoco, asserisce che nemmeno un fulmine riuscirebbe ad accendere la legna ed ecco che il fulmine arriva e quasi lo folgora; peccato che poi venga a piovere e il fuoco si spegne subito

Personaggi principali:
- Mike Wilding
- Betty
- Salomon Kinski
- Nathaniel Fitzgeraldson detto "Wandering Fitzy"
- "Papà" Sullivan
- Omero Sullivan
- Orazio Sullivan
- Oga-Ito
Luoghi:
- Clear Water
- campo degli abenaki
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SENZA ORSATO CHE JUVE SAREBBE?
E ti sta parlando un Bonelli-dipendente...
doctorZeta- ZAGORIANO INDISPENSABILE
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