La città nascosta (n.50/51)
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La città nascosta (n.50/51)

Soggetto e sceneggiatura: Cesare Melloncelli
Disegni: Franco Donatelli
Copertina: Gallieno Ferri
Celata da inaccessibili montagne, sorge in Virginia la città di Nuova Uxmal, dove vivono i discendenti dei Maya fuggiti secoli prima dal Messico per evitare la minacciosa avanzata dei Conquistadores. A Nuova Uxmal, il giovane Lebnor combatte la tirannide del Gran Sacerdote Moikos, che regna grazie ai suoi Matam, guerrieri giganteschi e invincibili!
Re: La città nascosta (n.50/51)
qui per leggere il topic del vecchio forum : http://ramath.forumup.it/viewtopic.php?t=4275&highlight=&mforum=ramath
Re: La città nascosta (n.50/51)
Senza infamia e senza lode, avrei preferito che durasse ancora meno.
A parte la gag iniziale, molto gustosa, tutto il resto è abbastanza noioso, nonostante il soggetto, tipico del fumetto avventuroso.
Si iniziano ad intravvedere miglioramenti in Donatelli. Alcuni primi piani di Zagor sono veramente ben fatti.
Voto alla storia: 6
Voto ai disegni: 7,5
A parte la gag iniziale, molto gustosa, tutto il resto è abbastanza noioso, nonostante il soggetto, tipico del fumetto avventuroso.
Si iniziano ad intravvedere miglioramenti in Donatelli. Alcuni primi piani di Zagor sono veramente ben fatti.
Voto alla storia: 6
Voto ai disegni: 7,5
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Andrea67- PROFETA DI ZTN
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Re: La città nascosta (n.50/51)
Storia discreta. Buona l'idea dei Maya e con un Zagor tosto!
Cico e ben gestito, ottime anche alcune scene come quella del traditore che dopo aver venduto Lebnor viene gettato in pasto alle belve di Moikos!
Ottimi i disegni di Donatelli.
voto storia: 6.5
voto disegni: 8.5
Cico e ben gestito, ottime anche alcune scene come quella del traditore che dopo aver venduto Lebnor viene gettato in pasto alle belve di Moikos!
Ottimi i disegni di Donatelli.
voto storia: 6.5
voto disegni: 8.5
Ospite- Ospite
Re: La città nascosta (n.50/51)
Salgor ha scritto:
Cico e ben gestito,
Melloncelli come Castelli almeno in questo ci sapeva fare

io rido ancora oggi quando rivedo la scena in cui Cico si mimetizza tra le statue mentre i giganteschi Matam lo cercano

wakopa- Vincitore COPPA ITALIA
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Re: La città nascosta (n.50/51)
wakopa ha scritto:Salgor ha scritto:
Cico e ben gestito,
Melloncelli come Castelli almeno in questo ci sapeva fare![]()
io rido ancora oggi quando rivedo la scena in cui Cico si mimetizza tra le statue mentre i giganteschi Matam lo cercano![]()
Ma veramente!...quella scena vale da sola l'acquisto dell'albo


Per il resto è la classica storia riempitivo, aggiunta al viaggio di ritorno a Darkwood solo per allungare il brodo.
I giganteschi Matam all'inizio sembrano invincibili mentre alla fine vengono spazzati via troppo facilmente dai rivoltosi.
Anche il terribile Moikos, che riesce a fare incredibili sortilegi, muore banalmente cadendo nel fosso mentre viene inseguito da Zagor.
Insomma, una storia appena sufficente e nulla più.
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Re: La città nascosta (n.50/51)
lukas luke ha scritto:wakopa ha scritto:Salgor ha scritto:
Cico e ben gestito,
Melloncelli come Castelli almeno in questo ci sapeva fare![]()
io rido ancora oggi quando rivedo la scena in cui Cico si mimetizza tra le statue mentre i giganteschi Matam lo cercano![]()
Ma veramente!...quella scena vale da sola l'acquisto dell'albo![]()
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Per il resto è la classica storia riempitivo, aggiunta al viaggio di ritorno a Darkwood solo per allungare il brodo.
I giganteschi Matam all'inizio sembrano invincibili mentre alla fine vengono spazzati via troppo facilmente dai rivoltosi.
Anche il terribile Moikos, che riesce a fare incredibili sortilegi, muore banalmente cadendo nel fosso mentre viene inseguito da Zagor.
Insomma, una storia appena sufficente e nulla più.
verissimo, scena fantastica!!!



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Re: La città nascosta (n.50/51)

grande Salgor

wakopa- Vincitore COPPA ITALIA
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Re: La città nascosta (n.50/51)
Comunque guardando le vignette si vede bene che questi Matam certe volte erano disegnati giganteschi e altre volte erano di altezza normale...e meno male che all'inizio Lebnor diceva che erano alti due metri in più di una persona normale

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Re: La città nascosta (n.50/51)
.E' da molto che non la rileggo, però ne ho un piacevole ricordo, anche perchè le città nascoste e la scoperta di popoli antichi mi ha sempre affascinato. Secondo me, tenendo in considerazione l'epoca in cui fu scritta, fu una buona e divertente avventura
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Re: La città nascosta (n.50/51)

la città nascosta
numeri 50 e 51, testi melloncelli, disegni donatelli
la migliore di mellon, profondamente assurda ma vintage, il mattatore come capita spesso è cico
prima nel prologo dedicato alle sue "conquiste", poi quando si mimetizza tra le sculture maya...
buona copertina
voto 7
Ultima modifica di Kramer76 il Sab 12 Dic 2020, 21:45 - modificato 11 volte.
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Re: La città nascosta (n.50/51)
Un' altra storia comparsa solo negli albi gigante per allungare il viaggio di ritorno di Zagor e Cico. Qualcosa di buono c'è : l'inizio è interessante con i nostri due eroi sorpresi nel sonno, durante una pausa , da un gruppo di guerrieri di un misterioso popolo che li conducono in una città perduta. L'avventura prosegue dignitosamente con il classico tema della lotta al tiranno con Zagor che spinge ed aiuta la giusta causa dei rivoltosi contro i giganti matam dello stregone Moikos che dovrebbero conferire al racconto quel qualcosa in più. Paradossalmente invece sono proprio loro a deludere, uscendo troppo facilmente sconfitti nella battaglia finale. Sembra proprio che persino la loro statura diminuisca. Bello comunque lo scontro dello spirito con la scure col gigante Tlasca che verrà citato molti anni dopo nell'albo "Tenebre".
Divertentissimi i ricordi sentimentali del pancione messicano, effettivamente Meloncelli si avvicina di più ai livelli di Nolitta con l'utilizzo di Cico di quanto non faccia con Zagor.Nel complesso l'avventura va comunque oltre la sufficienza.
VOTO 6,5
Divertentissimi i ricordi sentimentali del pancione messicano, effettivamente Meloncelli si avvicina di più ai livelli di Nolitta con l'utilizzo di Cico di quanto non faccia con Zagor.Nel complesso l'avventura va comunque oltre la sufficienza.
VOTO 6,5
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Re: La città nascosta (n.50/51)
Da ricordare per come viene giostrato Cico e la fine di Moikos
per il resto è un avventura godibile senza particolari picchi o avversari memorabili
Lo spunto anche era buono con la città nascosta che fa molto letteratura fantasiosa
Donatelli ancora acerbo
per il resto è un avventura godibile senza particolari picchi o avversari memorabili
Lo spunto anche era buono con la città nascosta che fa molto letteratura fantasiosa
Donatelli ancora acerbo
Smash- LAUREATO IN ZAGOROLOGIA
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Re: La città nascosta (n.50/51)
Bella questa storia di Melloncelli, probabilmente la miglior prova su Zagor di questo autore.
Ottima l'idea, ossia che della gente Maya sia sopravvissuta, restando nascosta e senza aver praticamente contatti con l'esterno. Niente male neppure l'avventuroso sviluppo della vicenda. Ottimi i nemici: il sacerdote che ha ucciso il re e i giganteschi Matam. Divertenti anche le gag di Cico, che è ben gestito da Melloncelli. Beffarda la fine che fa il sacerdote. Bello il movimentato finale.
Donatelli come al solito senza infamia e senza lode. Ottima la copertina.
Soggetto/Sceneggiatura: 7,2
Disegni: 7
Ottima l'idea, ossia che della gente Maya sia sopravvissuta, restando nascosta e senza aver praticamente contatti con l'esterno. Niente male neppure l'avventuroso sviluppo della vicenda. Ottimi i nemici: il sacerdote che ha ucciso il re e i giganteschi Matam. Divertenti anche le gag di Cico, che è ben gestito da Melloncelli. Beffarda la fine che fa il sacerdote. Bello il movimentato finale.
Donatelli come al solito senza infamia e senza lode. Ottima la copertina.
Soggetto/Sceneggiatura: 7,2
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Magico Vento- MASTER IN ZAGOR
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Re: La città nascosta (n.50/51)
Un'avventura godibile, scorrevole, senza punti morti o passaggi poco chiari e ridondanti.
Melloncelli è molto bravo a evidenziare i buoni da una parte con Leborn e la sua gente e i cattivi dall'altra, con l'infido Moikos e i suoi Matam dall'altra.
La caratterizzazione dei personaggi si limita all'essenziale, ma risulta efficace nell'inquadrare i personaggi.
Affascinante anche la location della cittadella Maya, nonostante serva un po' di sospensione d'incredulità ad accettare che in una regione fatta di foreste, laghi, canali e rapide non sia stata mai notata una vistosa città del genere e di notevoli dimensioni.
Ovviamente il maggior merito di Mellon è la gestione di Cico. Non dico un'eresia se nella gestione del messicano Mellon si rifaceva molto a quello di Nolitta. Piacevole l'apertura con il messicano che ricorda le sue fiamme d'amore. Belli anche quegli intermezzi comici nel corso dell'avventura e i battibecchi con Zagor. La più spassosa è stata la gag quando si mimetizza tra le statue Maya con i Matam che lo stavano cercando.
Tra i difetti ne segnalo due secondo me non da poco:
1) I Matam. All'inizio vengono caratterizzati come alti, giganteschi, resistenti e quasi imbattibili. Nel finale invece Zagor riesce a batterli sia a colpi di scure che con i pugni.
2) Moikos a me sembrava un anziano sacerdote e riesce a correre per quasi tutto il palazzo inseguito da Zagor, poi però fa una fine un po' banale cadendo in quel baratro con i cani sotto che lo sbranano (scena che peraltro poteva essere mostrata).
DISEGNI
Un Donatelli molto abile ed efficace a rappresentare il Nostro, la città Maya e i Maitam, anche se ancora non al top.
Da segnalare qualche imprecisione come il manico della scure di Zagor troppo lungo rispetto al normale.
Storia: 6,5/7
Disegni: 8+
Melloncelli è molto bravo a evidenziare i buoni da una parte con Leborn e la sua gente e i cattivi dall'altra, con l'infido Moikos e i suoi Matam dall'altra.
La caratterizzazione dei personaggi si limita all'essenziale, ma risulta efficace nell'inquadrare i personaggi.
Affascinante anche la location della cittadella Maya, nonostante serva un po' di sospensione d'incredulità ad accettare che in una regione fatta di foreste, laghi, canali e rapide non sia stata mai notata una vistosa città del genere e di notevoli dimensioni.
Ovviamente il maggior merito di Mellon è la gestione di Cico. Non dico un'eresia se nella gestione del messicano Mellon si rifaceva molto a quello di Nolitta. Piacevole l'apertura con il messicano che ricorda le sue fiamme d'amore. Belli anche quegli intermezzi comici nel corso dell'avventura e i battibecchi con Zagor. La più spassosa è stata la gag quando si mimetizza tra le statue Maya con i Matam che lo stavano cercando.
Tra i difetti ne segnalo due secondo me non da poco:
1) I Matam. All'inizio vengono caratterizzati come alti, giganteschi, resistenti e quasi imbattibili. Nel finale invece Zagor riesce a batterli sia a colpi di scure che con i pugni.
2) Moikos a me sembrava un anziano sacerdote e riesce a correre per quasi tutto il palazzo inseguito da Zagor, poi però fa una fine un po' banale cadendo in quel baratro con i cani sotto che lo sbranano (scena che peraltro poteva essere mostrata).
DISEGNI
Un Donatelli molto abile ed efficace a rappresentare il Nostro, la città Maya e i Maitam, anche se ancora non al top.
Da segnalare qualche imprecisione come il manico della scure di Zagor troppo lungo rispetto al normale.
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Capitan Kidd- SAPIENTONE DI ZAGOR
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Re: La città nascosta (n.50/51)
Concordo sulla storia

Magico Vento- MASTER IN ZAGOR
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Re: La città nascosta (n.50/51)
Per me è stata un'occasione sprecata.
La città Maya con il soggetto del sovrano che trova il cattivo che gli fa le scarpe ci fa vivere un'avventura piacevole ma nulla più. Le potenzialità narrative erano molte e non sono state sfruttate.
Buono l'utilizzo di Cico.
La città Maya con il soggetto del sovrano che trova il cattivo che gli fa le scarpe ci fa vivere un'avventura piacevole ma nulla più. Le potenzialità narrative erano molte e non sono state sfruttate.
Buono l'utilizzo di Cico.
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Spirito errante- DIPLOMATO IN ZAGOROLOGIA
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Re: La città nascosta (n.50/51)
In effetti, se fosse stata sceneggiata da Nolitta avrebbe potuto uscirne fuori una storia più epica e memorabile
Magico Vento- MASTER IN ZAGOR
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Re: La città nascosta (n.50/51)
Concordo con Kidd. Secondo me Melloncelli per come muoveva Cico è stato secondo solo a Nolitta e Castelli.
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Né più esaltante dell'appartenere a una moltitudine nel tempo."Nicolás Gómez Dávila
Preacher- MASTER IN ZAGOR
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Re: La città nascosta (n.50/51)
Non dispongo più dell’albo ma ricordo, quando lo lessi, che, ad un certo punto il tiranno, forse inseguito da Zagor, grida “Calpante Matam”.
Mi sono sempre chiesto il significato di “Calpante”
Mi sono sempre chiesto il significato di “Calpante”
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Re: La città nascosta (n.50/51)
Soggetto molto banale. L'idea dei Maya che vivevano ai margini di Darkwood non era male ma viene sviluppata in maniera troppo sempliciotta con un soggetto banale (il tiranno cattivo oppressore e quello buono che libera la città).
Buona la gestione di Cico e Zagor che tiene a bada tutti i giganti con i pugni e la scure.
Ottimi i disegni di Donatelli.
STORIA: 6
DISEGNI: 8,5
Buona la gestione di Cico e Zagor che tiene a bada tutti i giganti con i pugni e la scure.
Ottimi i disegni di Donatelli.
STORIA: 6
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Maurizio
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Re: La città nascosta (n.50/51)
Capitan Kidd ha scritto:
1) I Matam. All'inizio vengono caratterizzati come alti, giganteschi, resistenti e quasi imbattibili. Nel finale invece Zagor riesce a batterli sia a colpi di scure che con i pugni.
assolutamente d'accordo
il che fa pensare che i Maya potessero anche ribellarsi e fare tutto da soli, senza l'intervento di Zagor
Smash- LAUREATO IN ZAGOROLOGIA
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Re: La città nascosta (n.50/51)
Mi accodo più o meno alla recensione di Capitan Kidd. Vicenda lineare, ma scorrevole e godibile. Certo, che questa città sia vicino Darkwood e nessuno se ne era accorto mi è sembrato un po' esagerato.
Concordo sui Matam, presentati come dei giganti imbattibili ma sia Zagor che i Maya hanno la meglio sudando poco, solo il primo mette in seria difficoltà Zagor sfoggiando le sue doti, quello che tradisce Zagor.
Molto positiva la gestione di Cico molto spassoso nei suoi intermezzi comici e nella gag quando si mimetizza in mezzo alle statue.
Moikos fa una fine un po' da stupido.
Molto valido anche se un po' da migliorare Donatelli.
Storia: 6
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Concordo sui Matam, presentati come dei giganti imbattibili ma sia Zagor che i Maya hanno la meglio sudando poco, solo il primo mette in seria difficoltà Zagor sfoggiando le sue doti, quello che tradisce Zagor.
Molto positiva la gestione di Cico molto spassoso nei suoi intermezzi comici e nella gag quando si mimetizza in mezzo alle statue.
Moikos fa una fine un po' da stupido.
Molto valido anche se un po' da migliorare Donatelli.
Storia: 6
Disegni: 8,5
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Re: La città nascosta (n.50/51)
Gianpy ha scritto:Non dispongo più dell’albo ma ricordo, quando lo lessi, che, ad un certo punto il tiranno, forse inseguito da Zagor, grida “Calpante Matam”.
Mi sono sempre chiesto il significato di “Calpante”
Non c'è una traduzione veritiera ed esatta in spagnolo, ma visto che si rivolgeva ai suoi Matam, presumo volesse dire "a me, aiuto Matam!".
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Re: La città nascosta (n.50/51)
Do un 6 stiracchiato a questa storia, 147 tavole di Melloncelli e Donatelli (autori che non compaiono scritti nella versione letta). Non mi ha dato fastidio che ci sia una città nascosta da alte montagne, però, insomma, forse è un po' troppo breve per tutti gli elementi che l'autore ci ha messo dentro: i Maya, i matam (ripresi dagli jotum), palazzi d'oro e abitanti in lotta tra loro (e seconro me aveva pensato pure ad Atlantide e Mu) e la pozione che fa diventare giganti (sulla falsa riga di Asterix).
Zagor e Cico vengono svegliati e circondati da alcuni indiani, ma in realtà sono i Maya, scappati dal Messico per la violenza dei conquistadores, fondando una città, "Nuova Uxmal", con palazzi d'oro e ben nascosta. Lebnor è il figlio del re Ixcanca, il quale venne ucciso da Moikos (una volta diventa Moikor) che ne usurpò il regno grazie al segreto dei suoi "matam", che, bevendo una pozione, diventano dei giganti. Lebnor quindi blocca Zagor e Cico credendo che loro avessero fucili, ma è troppo scarna la motivazione che, siccome è proibito procurare e dare armi a tribù, allora Lebnor li lascia liberi
Zagor, incuriosito dalla faccenda, fa vedere a loro la pistola e gliela fa anche provare, così gli raccontano tutto il Nostro decide di aiutarli.
Entrati in città si stabilizzano poco fuori nel villaggio di Ka-Bul, comandato da Argas, amico di Ixanca. Cheses tradisce tutti e, al cospetto di Moikos, rileva l'ubicazione esatta: il re chiama il suo braccio destro Kalangor, fa gettare l'uomo in un buco piene di belve affamate, credendo che un uomo che tradisce continuerà a farlo e manda i "matam" a uccidere Argas e a prendere Lebnor. Il piano riesce, ma Zagor e Cico seguono le enormi orme rilasciate dai "matam" e giungono alle mura della città: Cico dapprima nega di poter salire sulle ripide e lisce mura, ma, quando Zagor gli ricorda dei "matam", scala le mura con impressionante velocità e facilità e, una volta dentro scappa in direzione opposta a Zagor per non farsi prendere dai giganti. Ispezionando la città, Zagor libera Tlasca: imprigionato e legato dentro il buco con belve affamate con una fiamma che gli brucia le corde perché ha disobbedito a un ordine di Moikos... Ma se Chenes lo hanno gettato dentro di brutto, ora la narrazione e l'escamotage per far sì che lo accompagni dal re non regge. Tlasca comunque vuole riabilitarsi e intrappola Zagor che supera il buco con gli spuntoni acuminati e ci cadere Tlasca stesso. Liberatosi a sua volta della trappola, trova Moikos e Lebnor ipnotizzato. L'ipnosi serve al re per far parlare Lebnor alla popolazione rinunciando alla rivolta e riconoscendo Moikos come loro sovrano. Quindi Zagor interviene, ma il re avverte Kalangor in tempo e ne nasce lo scontro, perdendo un protagonista, Moikos, che cade proprio nel buco delle belve affamate. Neanche la pistola ferma i "matam" e solo i seguaci di Lebnor si ribellano definitivamente e sconfiggono i giganti. Riappare Cico con in mano la pozione trovata, ma quando Lebnor, svegliatosi dall'ipnosi con la morte dinMoikos, legge gli ingredienti (sangue di rospo, code di lucertola tritate, albuke d'uovo di serpente) Cico sputa tutto
Si chiude con una gag di Cico che, voglioso di arrivare subito al rifugio, prende la mappa e corre, per poi perdersi e tornare spaventato da Zagor
Altra nota tecnica che coza: Cico corregge Zagor su Achille, ma poi lo stesso Zagor sa cosa vuol dire "Nuova Uxmal", "Mondo proibito"
Finisce con questa storia quella che possiamo chiamare la prima vera trasferta della serie.
Copertina: sbagliati gli avversari, non sono indiani...
Le gag di Cico:
1) a inizio della storia, il messicano non prende sonno, chiede a Zagor un aiuto; ma il classico conteggio delle pecore non funziona, è arrivato a quota 37.200; allora prova con i ricordi delle donne della sua vita, ma, con una non sa che balbettare e viene scambiato per un mendicante, l'altra è alta e milza (e brutta) Cico gli arriva in pancia (nella storia si dice 28 cm
) e per farsi sposare, deve arrivare alla sua altezza, sale su una botte che si sfonda e subisce le botte
2) gag citata sui "matam"
3) all'interno della città, Cico vede dei polli e pensando già allo spiedo si avvicina, ma sono galli da combattimento e lo beccano, richiamando i giganti (bella l'intuizione di bloccarsi con le braccia in alto e una gamba alzata a confondersi in mezzo ad altre statue, sfruttando anche il buio)
4) la gag citata della pozione
5) la gag citata della mappa
Personaggi principali:
- Lebnor
- Moikos
- Kalangor
- Chenes
- Argas
- Tlasca
Luoghi:
- "Nuova Uxmal"
- Ka-Bul
Zagor e Cico vengono svegliati e circondati da alcuni indiani, ma in realtà sono i Maya, scappati dal Messico per la violenza dei conquistadores, fondando una città, "Nuova Uxmal", con palazzi d'oro e ben nascosta. Lebnor è il figlio del re Ixcanca, il quale venne ucciso da Moikos (una volta diventa Moikor) che ne usurpò il regno grazie al segreto dei suoi "matam", che, bevendo una pozione, diventano dei giganti. Lebnor quindi blocca Zagor e Cico credendo che loro avessero fucili, ma è troppo scarna la motivazione che, siccome è proibito procurare e dare armi a tribù, allora Lebnor li lascia liberi

Zagor, incuriosito dalla faccenda, fa vedere a loro la pistola e gliela fa anche provare, così gli raccontano tutto il Nostro decide di aiutarli.
Entrati in città si stabilizzano poco fuori nel villaggio di Ka-Bul, comandato da Argas, amico di Ixanca. Cheses tradisce tutti e, al cospetto di Moikos, rileva l'ubicazione esatta: il re chiama il suo braccio destro Kalangor, fa gettare l'uomo in un buco piene di belve affamate, credendo che un uomo che tradisce continuerà a farlo e manda i "matam" a uccidere Argas e a prendere Lebnor. Il piano riesce, ma Zagor e Cico seguono le enormi orme rilasciate dai "matam" e giungono alle mura della città: Cico dapprima nega di poter salire sulle ripide e lisce mura, ma, quando Zagor gli ricorda dei "matam", scala le mura con impressionante velocità e facilità e, una volta dentro scappa in direzione opposta a Zagor per non farsi prendere dai giganti. Ispezionando la città, Zagor libera Tlasca: imprigionato e legato dentro il buco con belve affamate con una fiamma che gli brucia le corde perché ha disobbedito a un ordine di Moikos... Ma se Chenes lo hanno gettato dentro di brutto, ora la narrazione e l'escamotage per far sì che lo accompagni dal re non regge. Tlasca comunque vuole riabilitarsi e intrappola Zagor che supera il buco con gli spuntoni acuminati e ci cadere Tlasca stesso. Liberatosi a sua volta della trappola, trova Moikos e Lebnor ipnotizzato. L'ipnosi serve al re per far parlare Lebnor alla popolazione rinunciando alla rivolta e riconoscendo Moikos come loro sovrano. Quindi Zagor interviene, ma il re avverte Kalangor in tempo e ne nasce lo scontro, perdendo un protagonista, Moikos, che cade proprio nel buco delle belve affamate. Neanche la pistola ferma i "matam" e solo i seguaci di Lebnor si ribellano definitivamente e sconfiggono i giganti. Riappare Cico con in mano la pozione trovata, ma quando Lebnor, svegliatosi dall'ipnosi con la morte dinMoikos, legge gli ingredienti (sangue di rospo, code di lucertola tritate, albuke d'uovo di serpente) Cico sputa tutto

Si chiude con una gag di Cico che, voglioso di arrivare subito al rifugio, prende la mappa e corre, per poi perdersi e tornare spaventato da Zagor

Altra nota tecnica che coza: Cico corregge Zagor su Achille, ma poi lo stesso Zagor sa cosa vuol dire "Nuova Uxmal", "Mondo proibito"

Finisce con questa storia quella che possiamo chiamare la prima vera trasferta della serie.
Copertina: sbagliati gli avversari, non sono indiani...
Le gag di Cico:
1) a inizio della storia, il messicano non prende sonno, chiede a Zagor un aiuto; ma il classico conteggio delle pecore non funziona, è arrivato a quota 37.200; allora prova con i ricordi delle donne della sua vita, ma, con una non sa che balbettare e viene scambiato per un mendicante, l'altra è alta e milza (e brutta) Cico gli arriva in pancia (nella storia si dice 28 cm

2) gag citata sui "matam"
3) all'interno della città, Cico vede dei polli e pensando già allo spiedo si avvicina, ma sono galli da combattimento e lo beccano, richiamando i giganti (bella l'intuizione di bloccarsi con le braccia in alto e una gamba alzata a confondersi in mezzo ad altre statue, sfruttando anche il buio)
4) la gag citata della pozione
5) la gag citata della mappa
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