Satko! (n.45/46)

Soggetto e sceneggiatura:Guido Nolitta
Disegni e copertina:Gallieno Ferri

Satko, il nuovo amico di Zagor e Cico, è un indiano Cherokee. Ha studiato dai bianchi e si è innamorato di Linda Benson, la figlia di un facoltoso possidente. Satko la vuole sposare, ma il padre Amos è contrario al loro matrimonio e proibisce alla figlia di vedere il suo “sconveniente” boy-friend...

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Storiella ingenua ma molto piacevole che ha, tra l'altro, il pregio di aver introdotto un personaggio come Satko, che comparirà altre volte nella saga per avventure più importanti di questa.

Voto alla storia: 6,7
Voto ai disegni: 9

Storia di transizione piuttosto insipida, che la sfortuna di arrivare dopo un ciclo di ottime storie, accentuandone così la sua modestia.
Aldilà della simpatia per i personaggi di Satko e del sindaco straccione, il resto è una storiella banale e senza mordente.
Zagor non è che ci faccia una gran figura: due volte viene catturato subendo due belle legnate, ha una reazione troppo morbida quando Satko viene cacciato da Benson e infine, nel bel mezzo di un assedio con poche speranze di cavarsela, non trova di meglio che spaventare lo sceriffo Testanera invece di cercare di ucciderlo

io salvo decisamente tutta la parte ad Hopeless city!
Mirabile la descrizione che il sindaco da della disgregazione di Silver town e del campionario di umanita' fallita che ormai abita le sue rovine

Prima apparizione di Satko nella serie in una storia molto piacevole.
Ottimi i personaggi, soprattutto il simpatico ma sfortunato sindaco di Hopeless City!
Il finale mi è piaciuto, giustamente col lieto fine per Satko e Linda.
Disegni molto belli!
voto storia: 7
voto disegni: 9

satko!
numeri 45 e 46, testi nolitta, disegni ferri
la versione zagoriana di "indovina chi viene a cena", con il cherokee che viene scambiato per uno "svedese"
alla fine il razzista si riscatta, al contempo emerge uno delle poche ragazze emancipate dell'era nolittiana, linda
da ricordare anche un classico caratterista nolittiano nella migliore accezione del termine, il sindaco di hopeless city
copertina buona

voto 8

A me questa storia piaceva e mi piace tutt'ora, trovo quindi un po' esagerate le critiche che leggo sul forum, d'accordo c'è qualche tipica ingenuità degli anni 60 come in effetti quando Zagor spara per spaventare e non per colpire il capo dei banditi che ha condannato a morte gli assediati, ma nel complesso la storia  per i suoi contenuti regge bene ed in certi momenti è pure spassosa.
Interessantissimo l'inserimento di Satko un indiano civilizzato che non rinuncia però alle tradizioni del suo popolo ed è molto godibile l'evolversi della sua storia d'amore con Linda( una rarità per l'epoca) osteggiata dal padre di lei. Un tocco sentimentale che non scivola nel melenso ma si fonde in perfetta simbiosi con l'impatto avventuroso. Le presentazioni in casa Benson sono uno spasso, soprattutto per merito di Cico che ricambia il disprezzo del padrone di casa denigrando la qualità dell'ospitalità offerta, salvo poi cadergli dalle tasche un paio di sigari nel frattempo imboscati
La parte migliore della storia è comunque ad Hopeless City (la città senza speranza) dove facciamo la conoscenza di uno strano personaggio il cosiddetto "sindaco" una specie di clown triste che ci offre diversi spunti di riflessione come ad esempio una certa critica alla superstizione ma soprattutto col suo sacrificio ci regala uno dei più intensi momenti di commozione della saga. Memorabili le pagine dedicate alla sua sepoltura nel verde di un prato accanto ad un torrente, come ultimo desiderio espresso in punto di morte, che terminano con l'urlo di battaglia di Zagor.
Il personaggio di Satko verrà discretamente ripreso da Toninelli e in modo molto più approfondito da Burattini.
VOTO 7,5

Bella storia, che purtroppo è un po' sottovalutata e poco conosciuta in quanto viene dopo storie ottime o capolavori.
Ottimi i personaggi, tutti molto Nolittiani: Satko, che tornerà più volte, mister Benson, razzista che comunque si "riscatterà", la tosta figlia Linda, e quello che più mi ha colpito, il "Sindaco", un personaggio tragico e simpatico allo stesso tempo. Bello anche il personaggio del nemico mascherato e il colpo di scena sulla sua identità. Mi è piaciuta poi la sparatoria finale e la resa dei conti tra Zagor e lo sceriffo. Complessivamente, una buona e piacevole storia.
Ferri grandioso, una delle sue migliori prove fino a questo numero. Bella la copertina.

Soggetto/Sceneggiatura: 7,3
Disegni: 9,5