Prigioniero (n.37/38)
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Prigioniero (n.37/38)

Soggetto e sceneggiatura: Guido Nolitta
Disegni: Franco Donatelli
Copertina: Gallieno Ferri
Nell'avamposto numero 11, si verifica un gran numero di diserzioni. Zagor e Cico si fingono soldati e scoprono che i militari in fuga si dirigono tutti verso un non meglio identificato "Avamposto senza Nome". Anche lo Spirito con la Scure ci va. E scopre che, nell'Avamposto, c'è una miniera d'oro...





Re: Prigioniero (n.37/38)
qui per leggere il topic del vecchio forum : http://ramath.forumup.it/viewtopic.php?t=4942&highlight=&mforum=ramath
Re: Prigioniero (n.37/38)

prigioniero
numeri 37 e 38, testi nolitta, disegni donatelli
storia per cui stravedo, tutt'altro che "minore", i disegni di donatelli sono certamente acerbi ma adattissimi al tipo di storia, ricca di gag
spassosi i siparietti di zagrosky e martinez con il sergente cannon, la traversata del deserto, lo spazzolone di one eyed jack
da ricordare anche i disertori del quinto fanteria che si riscattano e gli indiani redsnakes, la cui presenza è annunciata dalla puzza
copertina fenomenale, ma belle anche le copertine delle strisce "un soldato ribelle" e "l'avamposto senza nome"
voto 9+
Ultima modifica di Kramer76 il Gio 21 Ott 2021, 09:04 - modificato 8 volte.
Kramer76- Vincitore Champions league/Europa league/Supercoppa/Europeo
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Re: Prigioniero (n.37/38)
Grande storia con personaggi indimenticabili: Rattle Snake, i disertori, il Segente Cannon. One Eyed Jack si rivela un cattivo vero e non da operetta. Donatelli fa un grande esordio. Il suo Zagor così diverso da quello di Ferri è segno di grande personalità, sopratutto in quegli anni.
Voto 9
Voto 9
Marco Felipe- DIPLOMATO IN ZAGOROLOGIA
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Re: Prigioniero (n.37/38)
Questa storia, come quella che segue, vede il ritorno di un nemico, a sottolineare che la sga è nel segno della continuity. Certo, OEJ non é al livello di Hellingen, ma è un bel personaggio che si lascia ricordare e che tornerà addirittura una terza volta in una delle più belle avventure di Toninelli.
Gags comico-drammatiche all'inizio con protagonista Cico. Molto bella la parte all'Avamposto nr.11, con Zagor finto soldato ed altrettanto quella all'Avamposto senza nome, anche se il finale vede Zagor non partecipare alla battaglia decisiva e, quindi, non risolutivo. Simile cliché (si scrive così?) Nolitta lo utilizzò nella Texiana "I ribelli del Canada".
Voto alla storia: 7,5
Voto ai disegni: 7
Gags comico-drammatiche all'inizio con protagonista Cico. Molto bella la parte all'Avamposto nr.11, con Zagor finto soldato ed altrettanto quella all'Avamposto senza nome, anche se il finale vede Zagor non partecipare alla battaglia decisiva e, quindi, non risolutivo. Simile cliché (si scrive così?) Nolitta lo utilizzò nella Texiana "I ribelli del Canada".
Voto alla storia: 7,5
Voto ai disegni: 7
Ultima modifica di Andrea67 il Sab 21 Apr 2018, 20:55 - modificato 1 volta.
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Re: Prigioniero (n.37/38)
Zagor e Cico si spacciano soldati con i nomi di Zagrosky e Martinez per poter farsi arruolare nel banda dei disertori e scoprire dov'è il loro covo.
Bello il finale con i soldati disertori che si riscatteranno salvando i loro ex compagni dall' agguato degli indiani Red Snakes, capeggiati dal terribile Ontaka che morirà per mano di Zagor.
Torna One Eyed Jack e c'è l'esordio ai pennelli del grande Franco Donatelli.
Bello il finale con i soldati disertori che si riscatteranno salvando i loro ex compagni dall' agguato degli indiani Red Snakes, capeggiati dal terribile Ontaka che morirà per mano di Zagor.
Torna One Eyed Jack e c'è l'esordio ai pennelli del grande Franco Donatelli.
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Re: Prigioniero (n.37/38)
Una bella storia! Ottimo il personaggio di One Eyed Jack. Bello l'inizio con l'arruolamento di Zagor e Cico. Ho trovato molto divertenti gli "scambi" di battute tra Zagor e il sergente Cannon!
Bello il finale con con lo scontro tra Zagor e Ontaka e il dialogo finale. Buono anche il cambiamento di decisione con i disertori che vanno in aiuto dei suoi ex compagni accerchiati dai pellerossa!
Ottimi i disegni di Donatelli
voto storia 8.5
voto disegni: 8

Bello il finale con con lo scontro tra Zagor e Ontaka e il dialogo finale. Buono anche il cambiamento di decisione con i disertori che vanno in aiuto dei suoi ex compagni accerchiati dai pellerossa!
Ottimi i disegni di Donatelli
voto storia 8.5
voto disegni: 8
Ospite- Ospite
Re: Prigioniero (n.37/38)
esordi ancora un po' acerbo di Frank Donatelli,ma due elemnti sono indiscutibili:la personalita' indipendente dal modello ferriano,e un'ambientazione piu' cruda e selvaggia e probabilmente piu' confacente all'habitat zagoriano.
a livello emotivo per i temi trattati e la "profondita'" della storia,non esito a considerarla come il secondo capolavoro dopo "la preda umana".
il vero protagonista a mio avviso della storia e' il disertore Rudolph che non accetta l'idea che gli indiani agli ordini di OEJ massacrino i suoi ex commilitoni e in uno slancio di generosita' sacrifica se stesso e i suoi compagni...
"disertori?Dimenticate quella parola,sergente!Oggi hanno combattuto e sono morti soltanto dei soldati del 5 fanteria!Chiaro?
a livello emotivo per i temi trattati e la "profondita'" della storia,non esito a considerarla come il secondo capolavoro dopo "la preda umana".
il vero protagonista a mio avviso della storia e' il disertore Rudolph che non accetta l'idea che gli indiani agli ordini di OEJ massacrino i suoi ex commilitoni e in uno slancio di generosita' sacrifica se stesso e i suoi compagni...
"disertori?Dimenticate quella parola,sergente!Oggi hanno combattuto e sono morti soltanto dei soldati del 5 fanteria!Chiaro?

wakopa- Vincitore COPPA ITALIA
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Re: Prigioniero (n.37/38)
Azzeccato ritorno del fuorilegge One Eyed Jack ( questa volta con la benda al posto dell'occhio di vetro) in un'avventura dai risvolti eroici e drammatici.
La storia inizia con un esilarante prologo del messicano "La trattativa"
dove il pancione viene prima mazziato e poi beffato. In questo caso però la gag non è fine a se stessa ma conduce al vero motivo del racconto: i disertori appunto.
Sono davvero divertenti le scene in cui Zagor e Cico alle prese col sergente Cannon si fingono soldati in qualità di spie.
Buone le scene dei nostri due eroi in mezzo al deserto e molto approfondito psicologicamente lo stato d'animo dei disertori all'interno dell'avamposto senza nome, dove Zagor viene fatto drammaticamente prigioniero dal suo vecchio nemico. L'intervento dei soldati riuscirà ad avere la meglio su fuorilegge ed indiani alleati soprattutto grazie all'intervento favorevole degli stessi disertori che si rifiutano di sparare sugli ex commilitoni anche se questo costa la vita a tutti loro. Zagor uccide Ontaka il capo degli indiani e pensa che anche Jack sia morto mentre invece tornerà molti anni dopo nell'interessante "Roccaforte dei dannati".
Un po' fuori luogo anche dato il momento l'affermazione finale di Cico .
L'avventura vede l'esordio nella parte grafica di Franco Donatelli qui forse non ancora al meglio ma che saprà imporsi come la più valida alternativa al maestro Ferri.
VOTO 7,5
La storia inizia con un esilarante prologo del messicano "La trattativa"

Sono davvero divertenti le scene in cui Zagor e Cico alle prese col sergente Cannon si fingono soldati in qualità di spie.
Buone le scene dei nostri due eroi in mezzo al deserto e molto approfondito psicologicamente lo stato d'animo dei disertori all'interno dell'avamposto senza nome, dove Zagor viene fatto drammaticamente prigioniero dal suo vecchio nemico. L'intervento dei soldati riuscirà ad avere la meglio su fuorilegge ed indiani alleati soprattutto grazie all'intervento favorevole degli stessi disertori che si rifiutano di sparare sugli ex commilitoni anche se questo costa la vita a tutti loro. Zagor uccide Ontaka il capo degli indiani e pensa che anche Jack sia morto mentre invece tornerà molti anni dopo nell'interessante "Roccaforte dei dannati".
Un po' fuori luogo anche dato il momento l'affermazione finale di Cico .
L'avventura vede l'esordio nella parte grafica di Franco Donatelli qui forse non ancora al meglio ma che saprà imporsi come la più valida alternativa al maestro Ferri.
VOTO 7,5
Marco65- DOTTORE DEL FORUM
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Località : Genova
Re: Prigioniero (n.37/38)
Storia stupenda,ricca di personaggi indimenticabili.
Memorabili il gesto eroico dei disertori che vanno incontro alla morte per salvare i propri commilitoni e il duello/dialogo tra ontaka e zagor e il grido finale di quest ultimo.
Esordio per il grande donatelli un po acerbo ma godibilissimo
Memorabili il gesto eroico dei disertori che vanno incontro alla morte per salvare i propri commilitoni e il duello/dialogo tra ontaka e zagor e il grido finale di quest ultimo.
Esordio per il grande donatelli un po acerbo ma godibilissimo
osages- DIPLOMATO IN ZAGOROLOGIA
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Re: Prigioniero (n.37/38)
Credo che questa storia dovrebbe stare fissa sopra la scrivania di ogni autore per ricordarsi che e` possibile tirar fuori dei gioielli di storia con pochi e semplici ingredienti senza necessariamente ricorrere a spiegoni,atlantide o trasferte esotiche
![[,]](/users/2812/70/84/24/smiles/4023523226.gif)
osages- DIPLOMATO IN ZAGOROLOGIA
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Re: Prigioniero (n.37/38)
bravo Admin
pero' sotto le cover dellle strisce ,devi mettere anche quelle degli zenith

pero' sotto le cover dellle strisce ,devi mettere anche quelle degli zenith

Ultima modifica di wakopa il Sab 23 Mag 2015, 15:22 - modificato 1 volta.
wakopa- Vincitore COPPA ITALIA
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Re: Prigioniero (n.37/38)
La mia top 5 di "Prigioniero"
5. La morte di Ontaka

4. Zagrosky contro il sergente Cannon
il tratto caricaturale del primo Donatelli è perfetto per l'occasione

3. I disertori si riscattano

2.

1.


5. La morte di Ontaka

4. Zagrosky contro il sergente Cannon
il tratto caricaturale del primo Donatelli è perfetto per l'occasione

3. I disertori si riscattano

2.

1.



Ultima modifica di Kramer76 il Mar 05 Mar 2019, 15:00 - modificato 1 volta.
Kramer76- Vincitore Champions league/Europa league/Supercoppa/Europeo
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Re: Prigioniero (n.37/38)
OEJ come Tuco! *_^
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Rispetto per i Di Vitto e per Pini Segna, grazie!!!
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Re: Prigioniero (n.37/38)
Storia un po' più breve delle precedenti ma comunque ottima!
Geniale l'idea di Zagor e Cico di arruolarsi (per finta) nel quinto fanteria per scoprire il motivo delle sempre più numerose diserzioni. Divertentissime le scene al forte in cui Zagor, o meglio Zagrosky, fa di tutto per far infuriare il sergente e far sì che lo rinchiudano nella cella di segregazione. Ottimo ritorno di One Eyed Jack, tostissimo nemico. Poetico e bellissimo il finale, in cui i disertori si riscattano. Bello anche il duello tra Zagor e One Eyed Jack e il successivo con Ontaka. Bellissima storia, anche se poco conosciuta.
Donatelli mi ha positivamente stupito, dato che non sono mai andato pazzo per il suo stile.
Ottime le copertine, come al solito.
Soggetto/Sceneggiatura: 8,5
Disegni: 7,5
Geniale l'idea di Zagor e Cico di arruolarsi (per finta) nel quinto fanteria per scoprire il motivo delle sempre più numerose diserzioni. Divertentissime le scene al forte in cui Zagor, o meglio Zagrosky, fa di tutto per far infuriare il sergente e far sì che lo rinchiudano nella cella di segregazione. Ottimo ritorno di One Eyed Jack, tostissimo nemico. Poetico e bellissimo il finale, in cui i disertori si riscattano. Bello anche il duello tra Zagor e One Eyed Jack e il successivo con Ontaka. Bellissima storia, anche se poco conosciuta.
Donatelli mi ha positivamente stupito, dato che non sono mai andato pazzo per il suo stile.
Ottime le copertine, come al solito.
Soggetto/Sceneggiatura: 8,5
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Magico Vento- MASTER IN ZAGOR
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Re: Prigioniero (n.37/38)
137 tavole e due terzi di Nolitta e debutto di Donatelli, che ovviamente non è Ferri, ma tutto sommato è passabile. Sono i volti che non vanno: Cico è troppo paffutello e Zagor è un faccia da schiaffi.
S'inizia subito con un'ingenuità di Cico: in canoa in direzione di Pleasant Point (rispetto all'introduzione della serie, il luogo ha le parole invertite e rimarrà così per tutta la serie) per vendere pelli, s'imbatte in due imbroglioni, Walter e Thompson, che gliele rubano, ma quello che fa più infuriare Zagor una volta messo a conoscenza dei fatti, è il sopruso usati da due militari, Landman e Kubrik, che "requisiscono" la canoa. Cico ha visto un particolare, un 5 sul berretto, e Zagor capisce che facevano parte del 5° reggimento di fanteria e si reca a Fort Winter e apprende dal colonnello Brent e dal capitano Warren, responsabile dell'avamposto numero 11, di una ventina di disertori e tutti passati dalla cella di segregazione. Travestiti da militari con i nomi di Zagrosky e Martinez, arrivano all'avamposto citato e Zagor ci mette tutto il suo impegno per andare in isolamento, scontrandosi più volte con il sergente Cannon. Messo in cella di segregazione, ha un contatto con il carceriere che gli promette libertà e ricchezza lavorando in miniera per il "Gufo". Usciti in pattuglia, i nostri disertano e, una volta arrivati sul punto concordato dal carceriere (senza nome...), incontrano Mortimer che li rifocilla e li indirizza versoil pozzo dell'aquila. Nel frattempo scatta il piano di Zagor: uccide un serpente alle spalle di Cico ed è il pretesto per far tornare Cico tra i suoi passi per avvertire gli ufficiali Brent e Warren, mentre lo Spirito con la Scure dissemina la pista di tracce. Infatti Mortimer a mezzo di segnali di fumo ha avvertito i redsnakes, nuova tribù della serie, che due uomini arriveranno al pozzo. Ontaka, il sakem, non crede alla sceneggiata di Zagor e infatti una volta condotto all'avamposto senza nome, torna sui propri passi e scava sotto le pietre accumulate da Zagor, ma non trova nessun cadavere. All'avamposto lo accoglie Foster, braccio destro del "gufo" che illustra il posto: praticamente i disertori devono essere prestanti per lavorare in miniera ed estrarre l'oro. Tornato il "Gufo", convoca Zagor mentre si bagna (ho riconosciuto subito il fisico di "One Eyed" Jack e questo va dato merito a Donatelli. Il nemico era stato buttato in acqua nella prima sua apparizione e ora al posto dell'occhio di vetro, perduto, ha una benda. Riconosciuti entrambi, solo una botta in testa può fermare Zagor che viene steso da Piccolo Corvo (in un baloon diventerà Piccolo Cervo) e legato a terra a dei paletti in corrispondenza di polsi e caviglie (anche qui le copertine delle ristampe, una è inventata, l'altra è errata infatti Zagor non indossa il suo classico costume e soprattutto non c'è alcun uccellaccio...). Poco prima grande gag spezza tensione: "One Eyed" Jack che aveva battuto fisicamente Zagor nella sua apparizione nella serie esce dalla tinozza (si stava facendo il bagno) e, gridando allarmi, scivola sul sapone a terra e ritorna dentro la tinozza. Scena geniale a quel punto della narrazione. Anche la violenza è una... non violenza, nel senso che, a parte qualche pugno del guercio, non si vedono torture varie e anzi, quando Ontaka sta per iniziare a torturarlo, vengono presi alla sprovvista dalla notizia di un reparto in armi che sta avanzando verso l'avamposto. I redsnakes quindi si piazzano nella sommità di un canyon rappresentante un passaggio obbligato. E qui arriva l'epicità (nonostante il mio voto sia solo un 7) della storia, caratteristica di Nolitta: i disertori non ci stanno a vedere masscarare i loro ex commilitoni e si lanciano, dopo aver ferito (anche se il guercio sembra di no) "One Eyed" Jack e Foster, nell'aiuto dei compagni contro i redsnakes. Zagor nel frattempo riesce a liberarsi grazie a un paletto ballerino e attacca i due nemici. Foster ha la peggio, ucciso dal "Gufo" per errore, causa il corpo a corpo tra lui e Zagor. "One Eyed" Jack che nella sua prima apparizione le aveva date al Nostro, ora scappa verso la miniera, pensando addirittura che non può affrontarlo da pari a pari
Dentro la galleria, nel tentativo di far fuori Zagor, il guercio spara a un barile di polvere da sparo, ma mentre lo Spirito con la Scure si salva e scappa per il crollo della miniera, "One Eyed" Jack rimane sotto le macerie. È davvero finita per lui? Sconfitto il nemico, Zagor accorre verso il canyon incrociando la strada di Ontaka il quale gli racconta della morte dei suoi uomini e viene ucciso. Al canyon, non ci sono a terra solo pellerossa, ma anche sdati e tutti i disertori, anche se Warren cancella quella parola per essersi battuti valorosamente nelle fila del reparto.
Piccolo appunto: quando Brent e Warren a Fort Winter virrebbero che Zagor gli aiutasse, lui per tutta risposta dice che hanno bisogno di un buon poliziotto
Le gag di Cico:
1) il doppio furto subito pelli-canoa
2) arrivati all'avamposto numero 11, gli viene dato subito uno schiaffo per aver parlato troppo e capire dove sono arrivati
3) a battaglia finita Zagor trova il messicano dietro un masso, accampando scuse per evitare la battaglia e rischiare di rimanerci secco
Personaggi principali:
- Walter
- Thompson
- Landman
- Kubrik
- colonnello Brent
- capitano Warren
- sergente Cannon
- Ontaka
- Foster
- il "Gufo", ovvero "One Eyed" Jack
- Piccolo Corvo
Luoghi:
- Fort Winter
- avamposto numero 11
- pozzo dell'aquila
- avamposto senza nome
S'inizia subito con un'ingenuità di Cico: in canoa in direzione di Pleasant Point (rispetto all'introduzione della serie, il luogo ha le parole invertite e rimarrà così per tutta la serie) per vendere pelli, s'imbatte in due imbroglioni, Walter e Thompson, che gliele rubano, ma quello che fa più infuriare Zagor una volta messo a conoscenza dei fatti, è il sopruso usati da due militari, Landman e Kubrik, che "requisiscono" la canoa. Cico ha visto un particolare, un 5 sul berretto, e Zagor capisce che facevano parte del 5° reggimento di fanteria e si reca a Fort Winter e apprende dal colonnello Brent e dal capitano Warren, responsabile dell'avamposto numero 11, di una ventina di disertori e tutti passati dalla cella di segregazione. Travestiti da militari con i nomi di Zagrosky e Martinez, arrivano all'avamposto citato e Zagor ci mette tutto il suo impegno per andare in isolamento, scontrandosi più volte con il sergente Cannon. Messo in cella di segregazione, ha un contatto con il carceriere che gli promette libertà e ricchezza lavorando in miniera per il "Gufo". Usciti in pattuglia, i nostri disertano e, una volta arrivati sul punto concordato dal carceriere (senza nome...), incontrano Mortimer che li rifocilla e li indirizza versoil pozzo dell'aquila. Nel frattempo scatta il piano di Zagor: uccide un serpente alle spalle di Cico ed è il pretesto per far tornare Cico tra i suoi passi per avvertire gli ufficiali Brent e Warren, mentre lo Spirito con la Scure dissemina la pista di tracce. Infatti Mortimer a mezzo di segnali di fumo ha avvertito i redsnakes, nuova tribù della serie, che due uomini arriveranno al pozzo. Ontaka, il sakem, non crede alla sceneggiata di Zagor e infatti una volta condotto all'avamposto senza nome, torna sui propri passi e scava sotto le pietre accumulate da Zagor, ma non trova nessun cadavere. All'avamposto lo accoglie Foster, braccio destro del "gufo" che illustra il posto: praticamente i disertori devono essere prestanti per lavorare in miniera ed estrarre l'oro. Tornato il "Gufo", convoca Zagor mentre si bagna (ho riconosciuto subito il fisico di "One Eyed" Jack e questo va dato merito a Donatelli. Il nemico era stato buttato in acqua nella prima sua apparizione e ora al posto dell'occhio di vetro, perduto, ha una benda. Riconosciuti entrambi, solo una botta in testa può fermare Zagor che viene steso da Piccolo Corvo (in un baloon diventerà Piccolo Cervo) e legato a terra a dei paletti in corrispondenza di polsi e caviglie (anche qui le copertine delle ristampe, una è inventata, l'altra è errata infatti Zagor non indossa il suo classico costume e soprattutto non c'è alcun uccellaccio...). Poco prima grande gag spezza tensione: "One Eyed" Jack che aveva battuto fisicamente Zagor nella sua apparizione nella serie esce dalla tinozza (si stava facendo il bagno) e, gridando allarmi, scivola sul sapone a terra e ritorna dentro la tinozza. Scena geniale a quel punto della narrazione. Anche la violenza è una... non violenza, nel senso che, a parte qualche pugno del guercio, non si vedono torture varie e anzi, quando Ontaka sta per iniziare a torturarlo, vengono presi alla sprovvista dalla notizia di un reparto in armi che sta avanzando verso l'avamposto. I redsnakes quindi si piazzano nella sommità di un canyon rappresentante un passaggio obbligato. E qui arriva l'epicità (nonostante il mio voto sia solo un 7) della storia, caratteristica di Nolitta: i disertori non ci stanno a vedere masscarare i loro ex commilitoni e si lanciano, dopo aver ferito (anche se il guercio sembra di no) "One Eyed" Jack e Foster, nell'aiuto dei compagni contro i redsnakes. Zagor nel frattempo riesce a liberarsi grazie a un paletto ballerino e attacca i due nemici. Foster ha la peggio, ucciso dal "Gufo" per errore, causa il corpo a corpo tra lui e Zagor. "One Eyed" Jack che nella sua prima apparizione le aveva date al Nostro, ora scappa verso la miniera, pensando addirittura che non può affrontarlo da pari a pari

Piccolo appunto: quando Brent e Warren a Fort Winter virrebbero che Zagor gli aiutasse, lui per tutta risposta dice che hanno bisogno di un buon poliziotto
![[,]](/users/2812/70/84/24/smiles/4023523226.gif)
Le gag di Cico:
1) il doppio furto subito pelli-canoa
2) arrivati all'avamposto numero 11, gli viene dato subito uno schiaffo per aver parlato troppo e capire dove sono arrivati
3) a battaglia finita Zagor trova il messicano dietro un masso, accampando scuse per evitare la battaglia e rischiare di rimanerci secco
Personaggi principali:
- Walter
- Thompson
- Landman
- Kubrik
- colonnello Brent
- capitano Warren
- sergente Cannon
- Ontaka
- Foster
- il "Gufo", ovvero "One Eyed" Jack
- Piccolo Corvo
Luoghi:
- Fort Winter
- avamposto numero 11
- pozzo dell'aquila
- avamposto senza nome
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SENZA ORSATO CHE JUVE SAREBBE?
E ti sta parlando un Bonelli-dipendente...
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