Solo contro tutti (n.35/36/37)
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FORUM ZAGOR TE NAY LA DARKWOOD DEL WEB :: Zagor-Te-Nay il Forum dello Spirito Con La Scure :: Commenti alle storie
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Solo contro tutti (n.35/36/37)



Soggetto e sceneggiatura: Guido Nolitta
Disegni: Gallieno Ferri e Franco Bignotti
Copertina: Gallieno Ferri
La Lake’s Fur Company, una società di Chicago guidata dal generale Blow, non ammette concorrenza. Vuole controllare il commercio delle pelli su tutto il territorio compreso fra i laghi Michigan e Erie. Per eliminare il gruppo dei cacciatori autonomi, Blow rapisce il figlio del loro leader, Harry Keller. Alla sua ricerca, Zagor, Cico e Keller si inoltrano nella tentacolare metropoli di Chicago..
Amara è la metropoli per Zagor, Cico e Keller. Il capo della polizia, Crabbitt, è un corrotto al soldo del generale Blow, e i nostri si trovano a lottare anche contro le forze dell'ordine. Ma, fortunatamente, sono aiutati dal Conte di Lapalette, un simpatico ladro gentiluomo...
Il cerchio si stringe intorno al generale Blow. Zagor ha costretto il capo della polizia a dimettersi e ha liberato Skip, il figlio di Keller. E adesso affronta il generale su un terreno decisamente su misura per il Re di Darkwood: l'immenso parco di Chicago!









Re: Solo contro tutti (n.35/36/37)
qui per leggere il topic del vecchio forum : http://ramath.forumup.it/viewtopic.php?t=4007&mforum=ramath
Re: Solo contro tutti (n.35/36/37)

solo contro tutti
numeri 35, 36 e 37, testi nolitta, disegni ferri e bignotti
per me è un capolavoro, lapalette è forse il mio caratterista preferito, il luciferino generale blow tiene tranquillamente testa a kraus
e tutta la lunga sequenza finale, con zagor che muove un attacco frontale all'impero capitalista, rappresenta l'alfa e l'omega di nolitta
ferri ormai insuperabile, ma devo dire che anche bignotti non sfigura, tutt'altro livello rispetto ai primi lavori acerbi
le prime due copertine sono bellissime, soprattutto la prima, ma bella anche la striscia "una notte violenta"
che fotografa un altro passaggio chiave della storia, quello dedicato al pavido capo della polizia di chicago
voto 10
Ultima modifica di Kramer76 il Gio 10 Dic 2020, 10:50 - modificato 5 volte.
Kramer76- Vincitore Champions league/Europa league/Supercoppa/Europeo
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Re: Solo contro tutti (n.35/36/37)
Storia epica. Grande ambientazione e grandi comprimari: Crabb, Blow, il Conte di Lapalette. Indimenticabili le parole e le espressioni di Zagor prima di entrare nel deposito di Blow per liberare il piccolo Skip. Pathos, dramma, azione e intervalli comici orchestrati al meglio dal più grande regista di storie a fumetti di tutti i tempi.
Voto 10 che non viene neanche incrinato dall'alternarsi ai pennelli di Ferri e Bignotti.
Voto 10 che non viene neanche incrinato dall'alternarsi ai pennelli di Ferri e Bignotti.
Ospite- Ospite
Re: Solo contro tutti (n.35/36/37)
Altro capolavoro targato Nolitta.
La storia si dipana per più albi alternando momenti comici ad altri drammatici, per arrivare all'eccezionale finale con protagonista uno degli Zagor più tosti che mi ricordi.
I disegni di Bignotti buoni, ma ancora in fase di rodaggio. Quelli di Ferri stupendi come sempre.
Voto alla storia: 9,5
Voto ai disegni: 9
La storia si dipana per più albi alternando momenti comici ad altri drammatici, per arrivare all'eccezionale finale con protagonista uno degli Zagor più tosti che mi ricordi.
I disegni di Bignotti buoni, ma ancora in fase di rodaggio. Quelli di Ferri stupendi come sempre.
Voto alla storia: 9,5
Voto ai disegni: 9
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Andrea67- PROFETA DI ZTN
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Re: Solo contro tutti (n.35/36/37)
Altra grande storia, c'è da dire che pur non essendo nella cosiddetta "golden age", le storie di questo periodo sono quasi tutte di gran livello.
Zagor va per la prima volta in città per liberare il figlio di un suo grande amico rapito da una losca compagnia commerciale capeggiata dal Generale Blow.
Esilarante la scena con Zagor che si prova i vestiti eleganti facendoli letteralmente a pezzi e divertente quella in cui lo stesso Zagor timbra la faccia del poliziotto alla centrale.
Ottimo il finale con Zagor che salva il ragazzino lanciandosi dal palazzo in fiamme e poi, dopo aver portato lo scontro nel suo habitat naturale, elimina tutti i nemici.
Esordisce qui il conte di Lapalette.
Zagor va per la prima volta in città per liberare il figlio di un suo grande amico rapito da una losca compagnia commerciale capeggiata dal Generale Blow.
Esilarante la scena con Zagor che si prova i vestiti eleganti facendoli letteralmente a pezzi e divertente quella in cui lo stesso Zagor timbra la faccia del poliziotto alla centrale.
Ottimo il finale con Zagor che salva il ragazzino lanciandosi dal palazzo in fiamme e poi, dopo aver portato lo scontro nel suo habitat naturale, elimina tutti i nemici.
Esordisce qui il conte di Lapalette.
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Re: Solo contro tutti (n.35/36/37)
Una storia bellissima, mi è molto piaciuta l'ambientazione nella città di Chigaco. Bella la scena nel parco dove Zagor trova il terreno ideale per sgominare gli uomini di Blow. Bellissima la scena quando Zagor affronta Blow e questo vigliaccamente gli spara!
Il conte di La Palalette è uno dei miei personaggi preferiti, molto divertente la scena iniziale quando deruba Zagor, Keller e Cico, e poi quando Cico lo difende non accorgendosi che invece gli aveva sfilato il portafogli...
Bellissimi i disegni di Bignotti.
voto storia: 8.5
voto disegni: 8.5
Il conte di La Palalette è uno dei miei personaggi preferiti, molto divertente la scena iniziale quando deruba Zagor, Keller e Cico, e poi quando Cico lo difende non accorgendosi che invece gli aveva sfilato il portafogli...

Bellissimi i disegni di Bignotti.

voto storia: 8.5
voto disegni: 8.5
Ospite- Ospite
Re: Solo contro tutti (n.35/36/37)
Una storia molto atipica e singolare soprattutto per i canoni epocali.
Zagor per la prima volta è costretto ad agire in una grande città e l'autore, pur giocando molto sulle sue comprensibili difficoltà in un ambiente a lui sconosciuto, non ne sminuisce le doti eccezionali che gli permettono di cavarsela in ogni situazione. I temi dell'avventura ( tra l'altro la prima a superare le 200 tavole) sono quelli della mafia e della corruzione e il generale Blow è un nemico del tutto degno dei migliori di questo periodo ( Nicholson Kraus l'avvoltoio). Egli oltre ad aver rapito il figlio di Keller tiene in scacco la polizia e da lì l'epico titolo "solo contro tutti" ovviamente dedicato a Zagor. In realtà il nostro eroe può contare su alcuni importanti alleati come il ladro gentiluomo Conte di Lapalette , il fedele messicano e lo stesso padre di Skip il figlio rapito, ma per una serie di circostanze nello scontro finale si ritrova ad essere non solo l'unico avversario di fronte a tutti gli uomini della compagnia criminale ma anche l'ultimo baluardo di giustizia contro tutte le angherie del generale. E' bellissimo vederlo avvicinarsi con coraggio alla casa dove sa di essere aspettato dai malviventi ma è ancora più bello, dopo il suo formidabile tuffo dal magazzino in fiamme, che sia lui a sua volta ad attirarli in una trappola mortale, il grande parco cittadino dove finalmente in un ambiente simile al suo tornerà ad essere l'invincibile giustiziere di sempre.
Tantissime le scene memorabili: le umiliazioni inflitte all'odioso avvocato Langan, i timbri sul muso di un burocrate in divisa, il colpo di scena finale in cui i nostri eroi non speravano di ricevere addirittura complimenti da Simpson il nuovo e più onesto capo della polizia. Anche Crabbitt comunque una volta liberatosi del pesante fardello del ricatto lascia intendere di non essere un uomo del tutto malvagio e sarà il generale Blow l'unico vero burattinaio del racconto a saldare il suo debito nel faccia a faccia finale con lo spirito con la scure, in quella che è la vera e propria ciliegina della storia.
Cico rimane un po' nell'ombra ma le sue gag sono concentrate in un ristorante di lusso.
L'unico vero difetto di questa avventura sono tutte le incongruenze che si creano di volta in volta nel presentarci gli sgherri della compagnia: L'uomo di guardia alla finestra viene chiamato Rafty mentre invece nel parco Frankie. Lo scagnozzo messicano Pedro e invece nel parco Francisco. Si fa anche confusione con i nomi degli uomini in barca e soprattutto che fine fa Stan il capo degli scagnozzi dopo la scazzottata? Inoltre in riva al lago ci sono diversi uomini che non ritroveremo nel parco ed ai miei conti i banditi rimasti dovrebbero essere più di dieci. Insomma tra volti e nomi si crea un bel po' di confusione che temo non sia stata corretta nemmeno nelle ristampe ma che comunque intacca solo una piccola parte di un'avventura coi fiocchi.
VOTO 8
Zagor per la prima volta è costretto ad agire in una grande città e l'autore, pur giocando molto sulle sue comprensibili difficoltà in un ambiente a lui sconosciuto, non ne sminuisce le doti eccezionali che gli permettono di cavarsela in ogni situazione. I temi dell'avventura ( tra l'altro la prima a superare le 200 tavole) sono quelli della mafia e della corruzione e il generale Blow è un nemico del tutto degno dei migliori di questo periodo ( Nicholson Kraus l'avvoltoio). Egli oltre ad aver rapito il figlio di Keller tiene in scacco la polizia e da lì l'epico titolo "solo contro tutti" ovviamente dedicato a Zagor. In realtà il nostro eroe può contare su alcuni importanti alleati come il ladro gentiluomo Conte di Lapalette , il fedele messicano e lo stesso padre di Skip il figlio rapito, ma per una serie di circostanze nello scontro finale si ritrova ad essere non solo l'unico avversario di fronte a tutti gli uomini della compagnia criminale ma anche l'ultimo baluardo di giustizia contro tutte le angherie del generale. E' bellissimo vederlo avvicinarsi con coraggio alla casa dove sa di essere aspettato dai malviventi ma è ancora più bello, dopo il suo formidabile tuffo dal magazzino in fiamme, che sia lui a sua volta ad attirarli in una trappola mortale, il grande parco cittadino dove finalmente in un ambiente simile al suo tornerà ad essere l'invincibile giustiziere di sempre.
Tantissime le scene memorabili: le umiliazioni inflitte all'odioso avvocato Langan, i timbri sul muso di un burocrate in divisa, il colpo di scena finale in cui i nostri eroi non speravano di ricevere addirittura complimenti da Simpson il nuovo e più onesto capo della polizia. Anche Crabbitt comunque una volta liberatosi del pesante fardello del ricatto lascia intendere di non essere un uomo del tutto malvagio e sarà il generale Blow l'unico vero burattinaio del racconto a saldare il suo debito nel faccia a faccia finale con lo spirito con la scure, in quella che è la vera e propria ciliegina della storia.
Cico rimane un po' nell'ombra ma le sue gag sono concentrate in un ristorante di lusso.
L'unico vero difetto di questa avventura sono tutte le incongruenze che si creano di volta in volta nel presentarci gli sgherri della compagnia: L'uomo di guardia alla finestra viene chiamato Rafty mentre invece nel parco Frankie. Lo scagnozzo messicano Pedro e invece nel parco Francisco. Si fa anche confusione con i nomi degli uomini in barca e soprattutto che fine fa Stan il capo degli scagnozzi dopo la scazzottata? Inoltre in riva al lago ci sono diversi uomini che non ritroveremo nel parco ed ai miei conti i banditi rimasti dovrebbero essere più di dieci. Insomma tra volti e nomi si crea un bel po' di confusione che temo non sia stata corretta nemmeno nelle ristampe ma che comunque intacca solo una piccola parte di un'avventura coi fiocchi.
VOTO 8
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Re: Solo contro tutti (n.35/36/37)
sono gia' passati 3 anni da quando usciva questo numero






Ultima modifica di wakopa il Lun 30 Gen 2017, 15:23 - modificato 2 volte.
wakopa- Vincitore COPPA ITALIA
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Re: Solo contro tutti (n.35/36/37)
Altra perla di Nolitta e Ferri con il buon contributo di Bignotti ...storia in ambiente cittadino per il nostro eroe e di notevole lunghezza per i tempi ...oltre le 240 tavole se la mia memoria non mi inganna ..dicevo grande storia dove il nostro alle prese con i ricattatori del generale Blow capo della compagnia di pellicce , poliziotti corrotti , nel tentativo di liberere il bambino rapito dal generale ...un grande aiuto giunge per Zagor dal conte di Lapalette ..personaggio davvero geniale e caratterizzato alla grande da Nolitta ...buoni i disegni di Bignotti , e splendidi quelli del maestro ...mitico a tal riguardo il salto dal palazzo in fiamme del nostro , bimbo in braccio e tuffo nel lago
come mitico e' anche il duello finale col generale Blow ...per me storia da Golden age ..10 pieno




toro seduto- LAUREATO IN ZAGOROLOGIA
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Re: Solo contro tutti (n.35/36/37)
Storia mitica, me la sono riletta un sacco di volte, da annoverare tra i capolavori nolittiani.
Peccato che i disegni non fossero di ferri, bignotti non è mai stato tra i miei preferiti
Peccato che i disegni non fossero di ferri, bignotti non è mai stato tra i miei preferiti
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Re: Solo contro tutti (n.35/36/37)
...solo il primo e poco del secondo albo e' Bignotti ...il resto e' tutto Ferri ...e la parte migliore e' del Maestro !!!kit carson ha scritto:Storia mitica, me la sono riletta un sacco di volte, da annoverare tra i capolavori nolittiani.
Peccato che i disegni non fossero di ferri, bignotti non è mai stato tra i miei preferiti


toro seduto- LAUREATO IN ZAGOROLOGIA
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Re: Solo contro tutti (n.35/36/37)
La mia top 10 di "Solo contro tutti"
10. Dal sarto

9. Il conte Lapalette e l'aragosta

8. La gag finale

7. L'inquietudine zagoriana al primo impatto con la città

6. Crabbit

5. Zagor sui tetti di Chicago...
4. Zagor nel suo elemento

3. Lo sguardo luciferino di Blow

2. Il salto nel vuoto

1. Zagor contro il Generale Blow

10. Dal sarto


9. Il conte Lapalette e l'aragosta

8. La gag finale


7. L'inquietudine zagoriana al primo impatto con la città

6. Crabbit

5. Zagor sui tetti di Chicago...
4. Zagor nel suo elemento

3. Lo sguardo luciferino di Blow

2. Il salto nel vuoto

1. Zagor contro il Generale Blow

Ultima modifica di Kramer76 il Lun 04 Mar 2019, 11:10 - modificato 1 volta.
Kramer76- Vincitore Champions league/Europa league/Supercoppa/Europeo
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Re: Solo contro tutti (n.35/36/37)
Kramer76 ha scritto:La mia top 10 di "Solo contro tutti"
10. Dal sarto![]()

L'imbarazzo di trovarsi in un ambiente cittadino a lui alieno fu reso alla grande.

Walter Dorian- FORUMISTA MAXIMUS
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Re: Solo contro tutti (n.35/36/37)
Altra perla del primo Nolitta.
La prima parte catapulta il nostro in un ambiente a lui estraneo rendendolo spaesato e goffo. Molto bella la presentazione del conte Lapalette, figura molto ambigua ma ben presente e delineata tanto da oscurare anche Zagor ogni tanto.
Superato il disagio iniziale Zagor si riscatta in un finale stupendo tra colpi di scena a ripetizione che tengono la tensione viva fino alla fine grazie ai neri delle pennellate del maestro.
Piccola annotazione: Blow si conferma un grande avversario. Prima di lui Kraus e Nicholson e questo dimostra come Nolitta stesse uscendo piano piano da quella fase di sperimentazione della serie, perché prima d'ora l'unico di un certo rilievo era stato Hellingen.
La prima parte catapulta il nostro in un ambiente a lui estraneo rendendolo spaesato e goffo. Molto bella la presentazione del conte Lapalette, figura molto ambigua ma ben presente e delineata tanto da oscurare anche Zagor ogni tanto.
Superato il disagio iniziale Zagor si riscatta in un finale stupendo tra colpi di scena a ripetizione che tengono la tensione viva fino alla fine grazie ai neri delle pennellate del maestro.

Piccola annotazione: Blow si conferma un grande avversario. Prima di lui Kraus e Nicholson e questo dimostra come Nolitta stesse uscendo piano piano da quella fase di sperimentazione della serie, perché prima d'ora l'unico di un certo rilievo era stato Hellingen.

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Spirito errante- DIPLOMATO IN ZAGOROLOGIA
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Re: Solo contro tutti (n.35/36/37)
Con quest'altro capolavoro Nolitta dimostra di aver preso le misure al personaggio, essendo ormai capace di sfornare storie epiche persino in ambientazioni insolitamente cittadine.
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Re: Solo contro tutti (n.35/36/37)
Capolavoro! Risente un po' dell'età ma si intuisce subito che si tratta di uno dei primi capolavori della testata. A mio avviso le scena più epica è quella del salto nel vuoto di zagor e il bambino!
Kandrax il druido- FORUMISTA IN CRESCITA
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Re: Solo contro tutti (n.35/36/37)
La scena dove Zagor saltò dal tetto con il ragazzino col palazzo in fiamme, da bambino mi rimase impressa.
Smash- LAUREATO IN ZAGOROLOGIA
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Re: Solo contro tutti (n.35/36/37)
Spirito errante ha scritto:
Piccola annotazione: Blow si conferma un grande avversario. Prima di lui Kraus e Nicholson e questo dimostra come Nolitta stesse uscendo piano piano da quella fase di sperimentazione della serie, perché prima d'ora l'unico di un certo rilievo era stato Hellingen.
Beh, secondo me qualcosa si era visto già prima in fatto di buoni villain: One eyed Jack, Iron Man e anche L'avvoltoio.
Walter Dorian- FORUMISTA MAXIMUS
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Re: Solo contro tutti (n.35/36/37)
Capolavoro Nolittiano. Certo che da "I cacciatori di uomini" la qualità delle storie si è alzata tantissimo: la golden age di Zagor potrebbe partire appunto da quella storia, visti i capolavori che da lì hanno iniziato a susseguirsi.
Fantastica questa "trasferta" cittadina, la prima volta di Zagor in una grande città. Bella la scena in cui Zagor giunge pensieroso a Chicago. Adoro il personaggio del conte di Lapalette, un'invenzione geniale di Nolitta. Ottima la scena in cui Zagor e il conte devono rubare dei documenti dalla cassaforte del generale Blow. Probabilmente, però, i momenti migliori sono il salto di Zagor nel vuoto (dopo una bellissima scazzottata) e il duello con Blow nel parco, dove il nostro eroe se l'è vista brutta. Divertenti anche le gag presenti, come quella dal sarto o quella in cui il conte presenta un'aragosta viva di fronte a un antipatico cliente, oppure ancora quella finale.
Bellissimi i disegni: Ferri da 10, mentre Bignotti realizza un buon lavoro, ma comunque assai migliore delle precedenti prove.
Ottime le copertine, sia degli albi gigante sia delle strisce.
Soggetto/Sceneggiatura: 9
Disegni: 9
Fantastica questa "trasferta" cittadina, la prima volta di Zagor in una grande città. Bella la scena in cui Zagor giunge pensieroso a Chicago. Adoro il personaggio del conte di Lapalette, un'invenzione geniale di Nolitta. Ottima la scena in cui Zagor e il conte devono rubare dei documenti dalla cassaforte del generale Blow. Probabilmente, però, i momenti migliori sono il salto di Zagor nel vuoto (dopo una bellissima scazzottata) e il duello con Blow nel parco, dove il nostro eroe se l'è vista brutta. Divertenti anche le gag presenti, come quella dal sarto o quella in cui il conte presenta un'aragosta viva di fronte a un antipatico cliente, oppure ancora quella finale.
Bellissimi i disegni: Ferri da 10, mentre Bignotti realizza un buon lavoro, ma comunque assai migliore delle precedenti prove.
Ottime le copertine, sia degli albi gigante sia delle strisce.
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Magico Vento- MASTER IN ZAGOR
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Re: Solo contro tutti (n.35/36/37)
Anche questa di Nolitta e Ferri, 245 tavole e un terzo di avventura e comicità allo stato puro! Per la prima volta vediamo Zagor muoversi in una città, per la precisione Chicago, con abiti eleganti.
S'inizia subito con Zagor tratteggiato come fiero uomo dei boschi che non sa cosa vuol dire "metempsicosi" ovvero la capacità dello spirito di trasmigrare in un altro corpo (anche un animale) è perciò Cico, stranamente intellettuale, non vuole che Zagor uccida animali, ironica la scena in cui il messicano cerca di rianimare un coniglio ucciso perché colpito dalla scure, salvo poi tornare "normale" quando salvono una persona e quindi all'invito di questa a casa sua, non vede l'ora di tornare a mangiare. La persona in questione è Harry Keller, vecchia conoscenza del Nostro. Appeso a una passerella ceduta (mentre la copertina ritrae il salvataggio con questa intonsa) Zagor tira su lo sventurato il quale gli racconta che non è nuovo a questo genere di "sventure", tanto da essere certo di essere preso di mira. Infatti lui e una ventina di altri trapper non cedono alla "Lake's fur company", società che vuole il monopolio del commercio di pelli della zona (siamo in Ohio, in questa storia i luoghi non vengono sempre definiti). Arrivato alla sua casa facciamo la conoscenza della moglie Marta, del figlio Skip, dell'indiano servitore Itasca e dell'amico trapper George (ci saranno tantissimi personaggi lungo la narrazione, ma ovviamente citerò quelli fondamentali). Il giorno dopo si avvicinano tre della compagnia avversa accompagnati dall'avvocato Langan che intima di accordarsi con loro. Colto in una rissa, interviene Zagor che li pesta e lancia l'avvocato nel recinto dei maiali... Ottimo anche l'intervento di Marta che usa con precisione il fucile, disarmando un aggressore. Ritornati indietro i ricattatori rapiscono Skip e picchiano Itasca che fa in tempo a tornare a casa Keller e informare la famiglia dell'accaduto. Zagor si appresta ad aiutare Harry, seguendo l'unico indizio captato dall'indiano, ovvero fare tappa a Firehead, un luogo che non appare nelle carte geografiche e, di villaggio in villaggio, nessuno ne ha mai sentito parlare. Quando ormai stanno per perdere le speranze, ecco un ubriacone che litiga con l'oste di Southville dicendo di essere più tirchio di Firehead. Zagor, pagandogli da bere, viene a sapere che non è un luogo ma il soprannome di Kelly un altro oste. Nel locale irlandese di Firehead, si ritrovano due dei ricattatori e, una volta spazzolati insieme al barman, apprendono che Skip è stato portato a Chicago dall'avvocato. Su una chiatta in direzione della città, fanno conoscenza con Raymond Dusmeil conte di Lapalette che decanta a loro la vita di città. A Zagor non piace il tipo e infatti, una volta sbarcato e salvato da alcuni sgherri, si dimostra cos'era: un ladro gentiluomo stile Lupin, che, in segno di riconoscenza, restituisce i averi rubati nel contatto sulla chiatta. Altro mitico personaggio il conte, spassosissimo, spezza il senso di tensione della Storia e a Keller questo giova, infatti ha la mente talmente lucida che dice a Zagor che bisogna tenersi lontano dai guai per non attirare l'attenzione, andando a comprare anche degli abiti (a cui Zagor non è abituatl e, dopo aver rotto una giacca stanto con l'inspirazione, prende la giacca del commesso appesa lì vicino). L'impatto con la città è devastante: non capiscono che in strada sfrecciano calessi e Cico si spaventa pure quando vede un indiano, ma è solo una statua fuori da un tabaccaio... Pensando di fare cosa giusta, si recano dalla polizia e, dopo aver preso a... timbri in faccia un agente
fanno irruzione nell'ufficio di Crabbitt, il capo della polizia. Giunge nello stessi luogo l'avvocato Langan che, riconosciuti, intima l'arresto e Crabbitt adotta le sembianze del classico uomo tenuto sotto ricatto. I Mostri riescono a fuggire saltando su un calesse, ma si ribaltano per la rottura di una ruota. Tornati alla locanda dove hanno l'alloggio, capiscono che Keller ha una gamba fratturata e Zagor decide di agire senza di lui, andando a trovare il conte di Lapalette nel ristorante indicato da lui, ma scoprono sia un cameriere. Belle le gag prima di entrare nel lussuoso ristirante: prima il guardiano ferma Cico, ma Zagor lo paga e li fa passare; poi il messicano è alle prese con le porte girevoli: gira tante volte velocemente fino a quando non viene sbattuto... fuori
Ma la gag continua: una vtola dentro scivola per la troppa cera sul pavimento, sbatte su una colonnina e il vaso con i pesci che era sopra gli s'infila diritto in testa. Con la promesda di dargli mille dollari, il conte si licenzia, ma prima porta un'aragosta viva a un cliente che non era mai soddisfatto, poi al principale lancia una torta in faccia... Tornati alla locanda, i quattro riunti (Zagor, Cico, Keller e il conte) decidono un piano d'azione: entrare in casa del generale Blow, capo della "Lake's fur company" per trovare i documenti che provano il ricatto a Crabbitt e poi successivamente da Crabbitt stesso. Il piano funziona (con gag che spezza la tensione: un mazzo di fiori all'altezza del viso permettono di passare inosservati, perché i poliziotti erano intenti a fumare di nascosto e uno di questi prende fuoco nel tentativo di nascondere il sigaro
) Crabbitt è costretto alle dimissioni e Blow va su tutte le furie ed escogita una trappola, anche se il conte, avendo visto troppo facilmente Skip affacciato a un magazzino non morde la foglia e avverte Zagor del pericolo. Lo Spirito con la Scure entra comunque nel locale, evita la trappola, salva Skip e manda a fuoco il magazzino. Arrivato sul tetto, si lancia in acqua da un'altezza proibitiva e Skip dimostra sangue freddo, avendo fiducia in Zagor. Non trovandosi bene in città, si fa seguire nel parco vicino al magazzino, dove nette ko o in fuga i nemici.
Il finale fa abbassare il voto: a tu per tu con Blow si fa sparare a bruciapelo, il Maestro disegna il volto di Zagor come fosse un cane rabbioso. Ha la meglio, ma sviene e Skip va a chiamare il conte e lo portano alla locanda. Lo stesso conte convoca in medico di sua conoscenza e "aggiusta" sia Zagor sia Keller. Non mi sembra tanto epico il finale: che senso a farsi sparare a bruciapelo? Voto: 7
Le gag di Cico le ho citate tutte:
1) Cico intellettuale
2) l'incontro con la statua fuori dal tabaccaio
3) nel lussuoso ristorante: portiere, porte girevoli, cera, vaso coi pesci
Personaggi principali:
- Harry Keller
- Marta
- Itasca
- Skip Keller
- George
- avv. Langan
- Kelly detto "Firehead"
- Raymond Dusmeil conte di Lapalette
- Crabbitt
- gen. Blow
Luoghi:
- Southville
- Chicago
S'inizia subito con Zagor tratteggiato come fiero uomo dei boschi che non sa cosa vuol dire "metempsicosi" ovvero la capacità dello spirito di trasmigrare in un altro corpo (anche un animale) è perciò Cico, stranamente intellettuale, non vuole che Zagor uccida animali, ironica la scena in cui il messicano cerca di rianimare un coniglio ucciso perché colpito dalla scure, salvo poi tornare "normale" quando salvono una persona e quindi all'invito di questa a casa sua, non vede l'ora di tornare a mangiare. La persona in questione è Harry Keller, vecchia conoscenza del Nostro. Appeso a una passerella ceduta (mentre la copertina ritrae il salvataggio con questa intonsa) Zagor tira su lo sventurato il quale gli racconta che non è nuovo a questo genere di "sventure", tanto da essere certo di essere preso di mira. Infatti lui e una ventina di altri trapper non cedono alla "Lake's fur company", società che vuole il monopolio del commercio di pelli della zona (siamo in Ohio, in questa storia i luoghi non vengono sempre definiti). Arrivato alla sua casa facciamo la conoscenza della moglie Marta, del figlio Skip, dell'indiano servitore Itasca e dell'amico trapper George (ci saranno tantissimi personaggi lungo la narrazione, ma ovviamente citerò quelli fondamentali). Il giorno dopo si avvicinano tre della compagnia avversa accompagnati dall'avvocato Langan che intima di accordarsi con loro. Colto in una rissa, interviene Zagor che li pesta e lancia l'avvocato nel recinto dei maiali... Ottimo anche l'intervento di Marta che usa con precisione il fucile, disarmando un aggressore. Ritornati indietro i ricattatori rapiscono Skip e picchiano Itasca che fa in tempo a tornare a casa Keller e informare la famiglia dell'accaduto. Zagor si appresta ad aiutare Harry, seguendo l'unico indizio captato dall'indiano, ovvero fare tappa a Firehead, un luogo che non appare nelle carte geografiche e, di villaggio in villaggio, nessuno ne ha mai sentito parlare. Quando ormai stanno per perdere le speranze, ecco un ubriacone che litiga con l'oste di Southville dicendo di essere più tirchio di Firehead. Zagor, pagandogli da bere, viene a sapere che non è un luogo ma il soprannome di Kelly un altro oste. Nel locale irlandese di Firehead, si ritrovano due dei ricattatori e, una volta spazzolati insieme al barman, apprendono che Skip è stato portato a Chicago dall'avvocato. Su una chiatta in direzione della città, fanno conoscenza con Raymond Dusmeil conte di Lapalette che decanta a loro la vita di città. A Zagor non piace il tipo e infatti, una volta sbarcato e salvato da alcuni sgherri, si dimostra cos'era: un ladro gentiluomo stile Lupin, che, in segno di riconoscenza, restituisce i averi rubati nel contatto sulla chiatta. Altro mitico personaggio il conte, spassosissimo, spezza il senso di tensione della Storia e a Keller questo giova, infatti ha la mente talmente lucida che dice a Zagor che bisogna tenersi lontano dai guai per non attirare l'attenzione, andando a comprare anche degli abiti (a cui Zagor non è abituatl e, dopo aver rotto una giacca stanto con l'inspirazione, prende la giacca del commesso appesa lì vicino). L'impatto con la città è devastante: non capiscono che in strada sfrecciano calessi e Cico si spaventa pure quando vede un indiano, ma è solo una statua fuori da un tabaccaio... Pensando di fare cosa giusta, si recano dalla polizia e, dopo aver preso a... timbri in faccia un agente



Il finale fa abbassare il voto: a tu per tu con Blow si fa sparare a bruciapelo, il Maestro disegna il volto di Zagor come fosse un cane rabbioso. Ha la meglio, ma sviene e Skip va a chiamare il conte e lo portano alla locanda. Lo stesso conte convoca in medico di sua conoscenza e "aggiusta" sia Zagor sia Keller. Non mi sembra tanto epico il finale: che senso a farsi sparare a bruciapelo? Voto: 7
Le gag di Cico le ho citate tutte:
1) Cico intellettuale
2) l'incontro con la statua fuori dal tabaccaio
3) nel lussuoso ristorante: portiere, porte girevoli, cera, vaso coi pesci
Personaggi principali:
- Harry Keller
- Marta
- Itasca
- Skip Keller
- George
- avv. Langan
- Kelly detto "Firehead"
- Raymond Dusmeil conte di Lapalette
- Crabbitt
- gen. Blow
Luoghi:
- Southville
- Chicago
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SENZA ORSATO CHE JUVE SAREBBE?
E ti sta parlando un Bonelli-dipendente...
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