Franco Lana
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Re: Franco Lana
.......e le altre 6?Walter Dorian ha scritto:
Claudio L.- MASTER IN ZAGOR
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Re: Franco Lana
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JOEVITO NUCCIO: colui che disegna l'anima a Zagor
Tonka- LAUREATO IN ZAGOROLOGIA
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Re: Franco Lana
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Claudio L.- MASTER IN ZAGOR
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Re: Franco Lana
a cosa serve l'asciugamano in quei momenti?
wakopa- Vincitore COPPA ITALIA
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Re: Franco Lana
wakopa ha scritto:a cosa serve l'asciugamano in quei momenti?
Chi è stitico lo sa...si suda da morire ...specialmente alla settima prova di evaquazione
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JOEVITO NUCCIO: colui che disegna l'anima a Zagor
Tonka- LAUREATO IN ZAGOROLOGIA
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Re: Franco Lana
In arrivo un albetto con il meglio di Franco Lana.
Moreno "Zagor" Burattini
18 h ·
Ecco la copertina di Tino Adamo per un albetto gratuito di 40 pagine dal titolo "Incontri impossibili" in uscita il 17 e 18 settembre in una fiera a Nichelino (TO), San Matteo Comics, in cui saranno raccolte varie cose umoristiche scritte da me medesimo, e in cui presenteremo al pubblico il nuovo copertinidta di Zagor. Un albetto analogo raccoglierà invece il meglio del solito Franco Lana. Due alberi, in pratica, per una sola visita. Accorrete numerosi!
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Re: Franco Lana
Da prenderli!!! Peccato non esserci... Se qualcuno va, potrebbe prendere questi fardelli per me?? Please!!
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SENZA ORSATO CHE JUVE SAREBBE?
E ti sta parlando un Bonelli-dipendente...
doctorZeta- ZAGORIANO INDISPENSABILE
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Re: Franco Lana
alla fine diventeremo tutti gay
wakopa- Vincitore COPPA ITALIA
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Re: Franco Lana
Oddio...
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doctorZeta- ZAGORIANO INDISPENSABILE
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Re: Franco Lana
Bruttina, questa
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doctorZeta- ZAGORIANO INDISPENSABILE
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Re: Franco Lana
Ormai non rido più da tempo delle interpretazioni fiacche di Lana.
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"Non c'è cosa più deprimente dell'appartenere a una moltitudine nello spazio.
Né più esaltante dell'appartenere a una moltitudine nel tempo."Nicolás Gómez Dávila
Preacher- MASTER IN ZAGOR
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Re: Franco Lana
però almeno è autoironico, qui si dà del brutto da solo
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segui i miei racconti a fumetti, sul mio blog!!!
https://gavialbabi.blogspot.com/
Re: Franco Lana
Chissà perchè il giacchino al contrario..
gigi brivio- MASTER IN ZAGOR
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Re: Franco Lana
Preacher ha scritto:Ormai non rido più da tempo delle interpretazioni fiacche di Lana.
Ormai non mi prende neanche più a guardarlo.
Ospite- Ospite
Re: Franco Lana
gigi brivio ha scritto:Chissà perchè il giacchino al contrario..
Il cattivo, riflesso nello specchio, indossa la giacca nel verso giusto.
Il buono, no.
Si sa, i buoni sono un po' strambi... pensa a tutti i supereroi con le mutande sopra i calzoni.
Fra le sue interpretazioni, questa è forse la più sgangherata.
Ospite- Ospite
Re: Franco Lana
Come il suo amico Moreno soffre di carenza di ispirazione....
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ZAGROSKY , altrove...
Rispetto per i Di Vitto e per Pini Segna, grazie!!!
Detrattore con la scure!!!
KLAIN- DOTTORE DEL FORUM
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Re: Franco Lana
Daimon ha scritto:gigi brivio ha scritto:Chissà perchè il giacchino al contrario..
Il cattivo, riflesso nello specchio, indossa la giacca nel verso giusto.
oltre che il fucile e il teschio,mi sorprende questa cosa che al Gigi umorista bisogna spiegargli ste cose
eppure non mi e' mai sembrato un fan delle storie di Burattini
wakopa- Vincitore COPPA ITALIA
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Re: Franco Lana
wakopa ha scritto:Daimon ha scritto:gigi brivio ha scritto:Chissà perchè il giacchino al contrario..
Il cattivo, riflesso nello specchio, indossa la giacca nel verso giusto.
oltre che il fucile e il teschio,mi sorprende questa cosa che al Gigi umorista bisogna spiegargli ste cose
eppure non mi e' mai sembrato un fan delle storie di Burattini
Orca Wakopini, adesso l'ho capita.
Sono stato depistato dal fatto che qualcuno qui sopra parlava del "brutto" in chiave autoironica. Invece qui, il "Brutto" non c'entra nulla. Ecco perchè non capivo!
gigi brivio- MASTER IN ZAGOR
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Località : Biassono
Re: Franco Lana
Il fan di Springsteen protagonista al cinema “Emozione da capogiro”
Franco Lana, torinese compare nel film-evento, in uscita oggi, che racconta vita e carriera del “Boss” dal punto di vista di chi lo ama
ANSA
22/07/2013
Torino
«Umanità, forza, compassione”. Gli hanno chiesto di descrivere Bruce Springsteen in tre parole e Franco Lana ha scelto queste, dopo una vita passata ad ascoltare le canzoni del Boss, a divorarne i testi, a leggerne la storia. Franco ha 46 anni ed è l’unico torinese tra le decine di fans che compaiono nel film-evento «Springsteen and I», che esce nelle sale nella sola serata di oggi e che racconta vita e carriera del cantante dal punto di vista di chi lo ama.
Vita da supporter
«Ho letto un annuncio su una rivista musicale nel novembre scorso: selezionavano contributi dei fans da inserire nella pellicola. Ho spedito una mail in cui spiegavo in poche righe cosa rappresenta per me Springsteen. Mi hanno subito risposto e mi hanno chiesto di mandare un video».
Autore di testi per fumetti, sceneggiatore, la vita di Franco è stata influenzata dal Boss su due binari: «C’è la questione affettiva: la musica di Springsteen mi ha accompagnato e mi è stata di grande sostegno nei momenti più difficili. Ho avuto problemi di salute e la musica, ma soprattutto le parole di Springsteen, mi hanno aiutato a rialzarmi. E poi c’è una dimensione umanitaria: il suo impegno nel sociale mi ha spronato a fare altrettanto, a darmi da fare in qualche modo per aiutare gli altri, anche con i pochi mezzi che avevo».
L’amore scatta come un colpo di fulmine nel 1985, quando esce «Born in Usa»: «Da allora ho iniziato ad ascoltarlo, a recuperare la discografia precedente, a seguirne la carriera».
Il concerto a Torino
Poi c’è un’altra data fondamentale: è il 1988, quando Springesteen suona a Torino nel concerto per Amnesty International. È il momento in cui Franco decide di seguirne l’esempio: diventa attivista di Amnesty e di altre organizzazioni umanitarie a livello mondiale, dall’Unicef all’Avaaz. Senza dimenticare chi sta male proprio sotto casa: va a parlare con i senza tetto, offre loro quello che può, li aiuta d’inverno quando per strada si gela.
Il video in inglese
Franco ha confezionato un video di cinque minuti, in cui legge in inglese la sua storia. La produzione lo ha ricontattato e poche settimane fa gli è arrivata la conferma: circa un minuto e mezzo di quel video sarebbe finito nel film. «È stata una gioia immensa, sono entrato in stato confusionale per l’emozione».
Dà il capogiro l’idea che lui, il Boss, lo abbia guardato e lo abbia scelto. Franco è un ammiratore viscerale, ma non è un fanatico acritico, riconosce alcuni album meno riusciti (e li perdona), ma non è di quelli che fanno il giro del mondo per seguire una star, né che farebbero carte false per incontrarlo (e non lo ha mai incontrato).
Se anche il suo video non fosse entrato nel film non sarebbe stato un dramma, tanto più che «è stata comunque un’esperienza bellissima - dice - perché i produttori sono stati gentilissimi e professionali».
Sul grande schermo
Ma questa sera ci sarà anche lui sul grande schermo, ed è un po’ come rispondere a Springsteen che in «Radio Nowhere», in una delle frasi che Franco ama di più, chiede: «C’è qualcuno ancora vivo là fuori?». C’è Franco, che per questo vuole dire grazie anche al Boss.
Franco Lana, torinese compare nel film-evento, in uscita oggi, che racconta vita e carriera del “Boss” dal punto di vista di chi lo ama
ANSA
22/07/2013
Torino
«Umanità, forza, compassione”. Gli hanno chiesto di descrivere Bruce Springsteen in tre parole e Franco Lana ha scelto queste, dopo una vita passata ad ascoltare le canzoni del Boss, a divorarne i testi, a leggerne la storia. Franco ha 46 anni ed è l’unico torinese tra le decine di fans che compaiono nel film-evento «Springsteen and I», che esce nelle sale nella sola serata di oggi e che racconta vita e carriera del cantante dal punto di vista di chi lo ama.
Vita da supporter
«Ho letto un annuncio su una rivista musicale nel novembre scorso: selezionavano contributi dei fans da inserire nella pellicola. Ho spedito una mail in cui spiegavo in poche righe cosa rappresenta per me Springsteen. Mi hanno subito risposto e mi hanno chiesto di mandare un video».
Autore di testi per fumetti, sceneggiatore, la vita di Franco è stata influenzata dal Boss su due binari: «C’è la questione affettiva: la musica di Springsteen mi ha accompagnato e mi è stata di grande sostegno nei momenti più difficili. Ho avuto problemi di salute e la musica, ma soprattutto le parole di Springsteen, mi hanno aiutato a rialzarmi. E poi c’è una dimensione umanitaria: il suo impegno nel sociale mi ha spronato a fare altrettanto, a darmi da fare in qualche modo per aiutare gli altri, anche con i pochi mezzi che avevo».
L’amore scatta come un colpo di fulmine nel 1985, quando esce «Born in Usa»: «Da allora ho iniziato ad ascoltarlo, a recuperare la discografia precedente, a seguirne la carriera».
Il concerto a Torino
Poi c’è un’altra data fondamentale: è il 1988, quando Springesteen suona a Torino nel concerto per Amnesty International. È il momento in cui Franco decide di seguirne l’esempio: diventa attivista di Amnesty e di altre organizzazioni umanitarie a livello mondiale, dall’Unicef all’Avaaz. Senza dimenticare chi sta male proprio sotto casa: va a parlare con i senza tetto, offre loro quello che può, li aiuta d’inverno quando per strada si gela.
Il video in inglese
Franco ha confezionato un video di cinque minuti, in cui legge in inglese la sua storia. La produzione lo ha ricontattato e poche settimane fa gli è arrivata la conferma: circa un minuto e mezzo di quel video sarebbe finito nel film. «È stata una gioia immensa, sono entrato in stato confusionale per l’emozione».
Dà il capogiro l’idea che lui, il Boss, lo abbia guardato e lo abbia scelto. Franco è un ammiratore viscerale, ma non è un fanatico acritico, riconosce alcuni album meno riusciti (e li perdona), ma non è di quelli che fanno il giro del mondo per seguire una star, né che farebbero carte false per incontrarlo (e non lo ha mai incontrato).
Se anche il suo video non fosse entrato nel film non sarebbe stato un dramma, tanto più che «è stata comunque un’esperienza bellissima - dice - perché i produttori sono stati gentilissimi e professionali».
Sul grande schermo
Ma questa sera ci sarà anche lui sul grande schermo, ed è un po’ come rispondere a Springsteen che in «Radio Nowhere», in una delle frasi che Franco ama di più, chiede: «C’è qualcuno ancora vivo là fuori?». C’è Franco, che per questo vuole dire grazie anche al Boss.
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SENZA ORSATO CHE JUVE SAREBBE?
E ti sta parlando un Bonelli-dipendente...
doctorZeta- ZAGORIANO INDISPENSABILE
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Re: Franco Lana
Pessimaaaaaa
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