Chinatown (109/110/111/112/113)
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Andrea67
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Chinatown (109/110/111/112/113)
Uscita: 01/12/1969
Soggetto e sceneggiatura: Gianluigi Bonelli
Disegni: Guglielmo Letteri
Copertina: Aurelio Galleppini
In uno dei fumosi saloon di Texas City, città portuale caduta nelle grinfie della rinata setta orientale del Drago Nero, Willer inizia le sue indagini interrogando l'affascinante Jane Brent, amica di un ranger ucciso dai contrabbandieri d'oppio. Da quel momento, è tutto un susseguirsi di attentati messi in atto dai cinesi: fatica sprecata! I pards assoldano una rissosa ciurmaglia capitanata dal guercio Jack e i saloon dei trafficanti di droga vengono ridotti in macerie finché, in una cripta sotterranea, salta fuori il lugubre covo del Drago Nero!
Re: Chinatown (109/110/111/112/113)
Purtroppo non posso parlare bene di questa storia che mi ha fatto "soffrire" per tre giorni, tanti ce ne sono voluti per leggerla. Mi scocciavo di andare avanti, non avevo voglia di prendere in mano il noiosissimo fumetto che ripresentava, questa volta senza alcun mordente, il solito canovaccio: i 4 pards si presentano in una città (Texas City) dove una ""pericolosissima"" setta, comandata dal Drago, ha già fatto fuori alcuni rangers e agenti governativi. In quattro (e quattr'otto) riusciranno a ripulire la città per poi spostarsi in Messico e sconfiggere i complici messicani.
Il copione è sempre quello, Tex si avvale di forzuti (questa volta non sono i culturisti di Potrero, ma degli scaricatori di porto) che, pagati a suon di dollari (mi sono sempre chiesto: ma Tex viene poi rimborsato di tutti i soldi che spende oppure é mosso solamente da propositi filantropici?), distruggono i locali degli affiliati alla setta che, udite udite, è comandata da una donna bianca (ma come mai i cinesi si fanno comandare da una bianca?), una ballerina addirittura, che ha come braccio destro un soggetto che, a prima vista, sembra un troglodita, ma che, invece, é il capo condottiero che, quando é incappucciato, sembra anche possedere un cervello fino.
Dopo la morte del troglodita, tutti (io l'avevo capito a 10 anni) avrebbero capito che il Drago era Jane, visto che erano stati visti insieme il giorno precedente, ma quelle "volpi" dei pards non lo sospettano minimamente. Solo Tex lo ha capito, ma perchè, dalla feritoia, ha potuto notare il singolare braccialetto (che Jane non toglieva - molto intelligentemente per essere a capo di una siffatta setta che aveva tenuto in scacco le Autorità Statali - quando indossava i panni del Drago) che aveva già visto al polso della donna. Altrimenti si pensa che avrebbe continuato a credere alle menzogne della donna come quei gonzi dei suoi pards.
Poi, nonostante abbia capito chi fosse il Drago, il novello Poirot decide di convocare una riunione, alla quale fa partecipare i protagonisti della vicenda (mancava solo il capo degli scaricatori), spiegando in che modo é riuscito ad arrivare all'identità del terribile capo. Ma, nonostante abbia capito che il capo è così terribile, non prende nessuna precauzione e rischia di lasciarci la pelle facendosi ferire, unitamente agli incolpevoli Nielsen e Durbin.
Tralascio la seconda parte, sulla quale pure ci sarebbe tanto da dire, perché è già tanto ridicola la prima.
A tutto ciò ci aggiungiamo i disegni di Letteri che fanno peggiorare, se pur si poteva, il mio personale gradimento per questa storia. Con quel Tiger ragazzino (lì avrà 18 anni) e con un Tex, in alcuni casi, giovanissimo (guardare le scene in cui si rimette dallo svenimento). Ottimi, devo ammettere, i primi piani di Tex (con cappello).
Per finire, basta con sceriffi che si lamentano di Tex e dei suoi pards che gli stanno facendo il favore di ripulirgli la città, basta con locali distrutti da pseudo-delinquenti, basta con sparatorie interminabili e basta con chi osa criticare Boselli che, per fortuna, storie così non ne ha mai scritte.
Voto alla storia: 6 (per l'impegno)
Voto ai disegni: 6,5
Il copione è sempre quello, Tex si avvale di forzuti (questa volta non sono i culturisti di Potrero, ma degli scaricatori di porto) che, pagati a suon di dollari (mi sono sempre chiesto: ma Tex viene poi rimborsato di tutti i soldi che spende oppure é mosso solamente da propositi filantropici?), distruggono i locali degli affiliati alla setta che, udite udite, è comandata da una donna bianca (ma come mai i cinesi si fanno comandare da una bianca?), una ballerina addirittura, che ha come braccio destro un soggetto che, a prima vista, sembra un troglodita, ma che, invece, é il capo condottiero che, quando é incappucciato, sembra anche possedere un cervello fino.
Dopo la morte del troglodita, tutti (io l'avevo capito a 10 anni) avrebbero capito che il Drago era Jane, visto che erano stati visti insieme il giorno precedente, ma quelle "volpi" dei pards non lo sospettano minimamente. Solo Tex lo ha capito, ma perchè, dalla feritoia, ha potuto notare il singolare braccialetto (che Jane non toglieva - molto intelligentemente per essere a capo di una siffatta setta che aveva tenuto in scacco le Autorità Statali - quando indossava i panni del Drago) che aveva già visto al polso della donna. Altrimenti si pensa che avrebbe continuato a credere alle menzogne della donna come quei gonzi dei suoi pards.
Poi, nonostante abbia capito chi fosse il Drago, il novello Poirot decide di convocare una riunione, alla quale fa partecipare i protagonisti della vicenda (mancava solo il capo degli scaricatori), spiegando in che modo é riuscito ad arrivare all'identità del terribile capo. Ma, nonostante abbia capito che il capo è così terribile, non prende nessuna precauzione e rischia di lasciarci la pelle facendosi ferire, unitamente agli incolpevoli Nielsen e Durbin.
Tralascio la seconda parte, sulla quale pure ci sarebbe tanto da dire, perché è già tanto ridicola la prima.
A tutto ciò ci aggiungiamo i disegni di Letteri che fanno peggiorare, se pur si poteva, il mio personale gradimento per questa storia. Con quel Tiger ragazzino (lì avrà 18 anni) e con un Tex, in alcuni casi, giovanissimo (guardare le scene in cui si rimette dallo svenimento). Ottimi, devo ammettere, i primi piani di Tex (con cappello).
Per finire, basta con sceriffi che si lamentano di Tex e dei suoi pards che gli stanno facendo il favore di ripulirgli la città, basta con locali distrutti da pseudo-delinquenti, basta con sparatorie interminabili e basta con chi osa criticare Boselli che, per fortuna, storie così non ne ha mai scritte.
Voto alla storia: 6 (per l'impegno)
Voto ai disegni: 6,5
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Hernan Cortes
Andrea67- PROFETA DI ZTN
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Re: Chinatown (109/110/111/112/113)
Andrea67 ha scritto:Per finire, basta con sceriffi che si lamentano di Tex e dei suoi pards che gli stanno facendo il favore di ripulirgli la città, basta con locali distrutti da pseudo-delinquenti, basta con sparatorie interminabili e basta con chi osa criticare Boselli che, per fortuna, storie così non ne ha mai scritte.
Boselli ne ha scritte alcune soporifere... è bravo Boselli, ma alle volte ci si addormenta. Meglio le sparatorie di GLB.
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Re: Chinatown (109/110/111/112/113)
Guitarjim1982 ha scritto:
Meglio le sparatorie di GLB.
e perche' i dialoghi no?
Carson dice di un limoncino ammazzato:" È rimasto su a meditare in eterno silenzio sulla brevità della vita.”
wakopa- Vincitore COPPA ITALIA
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Re: Chinatown (109/110/111/112/113)
wakopa ha scritto:Guitarjim1982 ha scritto:
Meglio le sparatorie di GLB.
e perche' i dialoghi no?
Carson dice di un limoncino ammazzato:" È rimasto su a meditare in eterno silenzio sulla brevità della vita.”
ma infatti. I dialoghi unici e irripetibili di GLB riuscivano a vitalizzare anche storie meno riuscite. Chinatown non è tra le migliori di quel periodo in cui uscirono dei capolavori davvero mitici, ma non mi sembra nemmeno tanto male... un buon giallo d'azione, superbamente disegnato da Letteri e con una bella gnocca, che non fa mai male, come protagonista.
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Re: Chinatown (109/110/111/112/113)
natural killer ha scritto:
quindicesima uscita
wakopa- Vincitore COPPA ITALIA
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Re: Chinatown (109/110/111/112/113)
Indubbiamente la più lunga storia apparsa fin ora sulla serie con una prima parte molto "asiatica" dove Tex e i pards senza una minima traccia da poter seguire devono eliminare il traffico d'oppio . Anche a parer mio il colpo di scena di Janet era abbastanza prevedibile , tuttavia la ragazza l'ho trovata un bel personaggio . A tratti la storia diventa un po' pesante ma rimane comunque leggibile e con delle belle sequenze : come quella della distruzione dei vari locali cinesi oppure quella dell'assedio dei pards . Sempre belli i disegni di Letteri a cui riesce particolarmente bene la raffigurazione di Kit Carson .
STORIA : 7
DISEGNI : 8
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Re: Chinatown (109/110/111/112/113)
Andrea67 ha scritto:Purtroppo non posso parlare bene di questa storia che mi ha fatto "soffrire" per tre giorni, tanti ce ne sono voluti per leggerla. Mi scocciavo di andare avanti, non avevo voglia di prendere in mano il noiosissimo fumetto che ripresentava, questa volta senza alcun mordente, il solito canovaccio: i 4 pards si presentano in una città (Texas City) dove una ""pericolosissima"" setta, comandata dal Drago, ha già fatto fuori alcuni rangers e agenti governativi. In quattro (e quattr'otto) riusciranno a ripulire la città per poi spostarsi in Messico e sconfiggere i complici messicani.
Il copione è sempre quello, Tex si avvale di forzuti (questa volta non sono i culturisti di Potrero, ma degli scaricatori di porto) che, pagati a suon di dollari (mi sono sempre chiesto: ma Tex viene poi rimborsato di tutti i soldi che spende oppure é mosso solamente da propositi filantropici?), distruggono i locali degli affiliati alla setta che, udite udite, è comandata da una donna bianca (ma come mai i cinesi si fanno comandare da una bianca?), una ballerina addirittura, che ha come braccio destro un soggetto che, a prima vista, sembra un troglodita, ma che, invece, é il capo condottiero che, quando é incappucciato, sembra anche possedere un cervello fino.
Dopo la morte del troglodita, tutti (io l'avevo capito a 10 anni) avrebbero capito che il Drago era Jane, visto che erano stati visti insieme il giorno precedente, ma quelle "volpi" dei pards non lo sospettano minimamente. Solo Tex lo ha capito, ma perchè, dalla feritoia, ha potuto notare il singolare braccialetto (che Jane non toglieva - molto intelligentemente per essere a capo di una siffatta setta che aveva tenuto in scacco le Autorità Statali - quando indossava i panni del Drago) che aveva già visto al polso della donna. Altrimenti si pensa che avrebbe continuato a credere alle menzogne della donna come quei gonzi dei suoi pards.
Poi, nonostante abbia capito chi fosse il Drago, il novello Poirot decide di convocare una riunione, alla quale fa partecipare i protagonisti della vicenda (mancava solo il capo degli scaricatori), spiegando in che modo é riuscito ad arrivare all'identità del terribile capo. Ma, nonostante abbia capito che il capo è così terribile, non prende nessuna precauzione e rischia di lasciarci la pelle facendosi ferire, unitamente agli incolpevoli Nielsen e Durbin.
Tralascio la seconda parte, sulla quale pure ci sarebbe tanto da dire, perché è già tanto ridicola la prima.
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Voto ai disegni: 6,5
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Re: Chinatown (109/110/111/112/113)
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Re: Chinatown (109/110/111/112/113)
Che bel ricordo ! Penso che per me sia la stessa con "il giorno dell'invasione" , anche se è molto meno datato io lo conservo come una reliquia dato che si tratta del mio primo zagor .
Kandrax il druido- DIPLOMATO IN ZAGOROLOGIA
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Re: Chinatown (109/110/111/112/113)
Bellissima, un capolavoro, ho sempre adorato queste storie con personaggi travestiti, complotti e sette segrete su Tex. Forse la storia cala un po' di tensione nella seconda parte ma certe scene di Tex alle prese col Drago sono veramente evocative!
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