Il cacciatore di fossili (Maxi Tex n.2)

Soggetto e sceneggiatura: Antonio Segura
Disegni: José Ortiz
Copertina: Claudio Villa

Due paleontologi rivali stanno battendo le aride piste del Wyoming in cerca di fossili di mostri antidiluviani, mentre un pistolero, un tempo infallibile, sta fuggendo dai cacciatori di taglie e un vecchio cercatore d'oro dissotterra per caso lo scheletro di un dinosauro. Dal canto suo, il feroce Four Bears dei Piedi Neri, braccato da Tex e Carson, massacra i coloni, divorato da un odio inestinguibile verso i bianchi! Spinti dal destino, gli attori di questa tragedia incrociano più volte le loro piste… fino al drammatico epilogo.

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Purtroppo vado contro corrente ma a me Segura non piace; e non mi piace neanche Ortiz che ha un tratto troppo sporco (certe volte faccio fatica a riconoscere i personaggi).
Come tutte le storie di Segura, anche questa é confusionaria. Sicuramente é meno peggiore delle altre, ma, si noti, ho detto meno peggiore e non migliore proprio per significare che non va oltre una piena sufficienza.
Probabilmente però - va detto - in questo giudizio sono condizionato dai disegni di Ortiz che ritengo siano tra i peggiori della serie.
Comunque la storia non mi dice molto. Vengono inseriti personaggi che, a mio parere, non hanno alcuna funzione; per esempio, se l'uomo con la frusta non ci fosse stato, sarebbe stata la stessa cosa.
Il negro, che fa una grande entrata in scena, successivamente non viene caratterizzato.
Il ragazzo (che mi sembra fosse un vice dello sceriffo) diventa prima cattivo ed attaccato al denaro e alla fine si trasforma in innocente protettore di fanciulle.
La visione del capo dei Piedi neri, poi, é assolutamente ridicola e non ha nessuna funzione, ma é solamente un pallido tentativo dell'autore di inserire l'elemento soprannaturale in una storia western.
In compenso c'é molta azione, come in tutte le storie di Segura, e questo fa sì che la storia sia leggermente godibile.
Dopo attenta rilettura, confermo tutte le mie precedenti impressioni, compresa, però, la godibilità della storia per la quale sale leggermente il mio giudizio.
Purtroppo i disegni non aiutano per niente.
Voto alla storia: 7,6
Voto ai disegni: 6,5

che nostalgia queste storie di Segura/Ortiz ...e pensare che c'era chi criticava l'autore spagnolo, oggi ci tocca Faraci

Qui Ortiz decisamente è scadente.
molto meglio nella precedente "La carovana
Donaver" di Ken Parker.