Dugan il bandito (n.120/121)

Soggetto e sceneggiatura: Gianluigi Bonelli
Disegni: Erio Nicolò
Copertina: Aurelio Galleppini

Cane Giallo, pellerossa rinnegato e ubriacone incline a farsi corrompere, guida la cricca di Jed Dugan all’interno della riserva navajo. L’obiettivo è l’oro di Aquila della Notte! Ma i sanguinari desperados non escono vivi dai favolosi giacimenti delle Sacre Caverne sui Monti Arcobaleno. Intanto, nel Grande Nord, le Giubbe Rosse di Jim Brandon sono alle prese con una brutta gatta da pelare: una tribù di indiani Fox, rifornita di armi e whisky in cambio di pepite dal bieco cacciatore Stan Jordan, si sbarazza dei nemici trafiggendoli con frecce nere, dopo averli legati a sinistre croci.

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Storia discreta, ma niente di esaltante. Classico racconto riempitivo, niente a che vedere con la storia che la precede e la segue.
Dato che eravamo proprio nel mezzo alla golden age texiana, questo racconto lo considero tra i meno riusciti di questo periodo.

Ricordo invece con piacere i disegni di Nicolò, che era bravissimo nelle rappresentazioni paesaggistiche ed aveva uno splendido tratto nitido. L'unica pecca di questo bravo disegnatore era la rappresentazione di tex, che , a mio avviso , aveva una corporatura troppo esile

Storia carina e molto ben disegnata. La parte migliore, che é poi l'unica d'azione, sta nel pestaggio di Tex al barista. Finale Bonelliano.
Mi sembra che sia la prima sull'oro dei Navajos.
Voto alla storia: 6,5
Voto ai disegni: 8,5

Una storia per me importante perché spiega il motivo per cui Tex sia così abbiente da poter sempre offrire da bere a tutti e da poter sostare spesso negli alberghi : nella riserva navajo c'è una zona aurifera . Sono contento che sia stato spiegato perché su zagor rimane per sempre un mistero : è meno spendaccione di Tex ma su come possa avere del denaro è un mistero su cui mi sembra giusto chiudere un'occhio per la narrazione di molte storie . L' avventura manca di azione e i nemici cadono come mosche nel finale .
STORIA : 7
DISEGNI : 6

Zagor non spende soldi, glieli dilapida Cico

È vero...

Piacevole riempitivo e nulla di più che parte da una situazione stravista dei bianchi che vogliono prendersi l'oro degli indiani, anche se la sceneggiatura non era male e teneva alto l'interessa. Non male davvero i disegni di Nicol.