Attacco alla diligenza (604/605)

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Messaggio Da Ospite Ven 16 Gen 2015, 10:55

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Soggetto e sceneggiatura: Claudio Nizzi
Disegni: Rossano Rossi
Copertina: Claudio Villa

Un enigmatico messaggio da parte del generale Davis porta Tex e Carson ad Albuquerque. Ma il loro amico ufficiale dell'esercito non si presenta all'appuntamento: la diligenza che lo stava portando in città, sulla quale, segretamente, viaggiavano anche le paghe dei soldati di fort Wingate, è stata presa d'assalto dalla banda Corbett. Per sfuggire ai rapinatori, la carrozza e i suoi passeggeri sono finiti tra le acque del rio Grande e di Davis si è persa ogni traccia! Che fine ha fatto? È stato trascinato via dalla corrente del fiume, oppure i banditi l'hanno portato con sé? I pards non perdono tempo e cercano di ricostruire un'intricata vicenda sulla quale, più che dello zampino del fato, si trovano le impronte delle avide mani di qualche losco intrallazzatore!

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Messaggio Da Andrea67 Dom 25 Gen 2015, 18:42

Se non fosse per la scazzottata al sergente, non ci sarebbe molta traccia di Tex in questa storia. Lo stesso si limita, infatti, a trascinarsi, insieme a Carson, da un posto all'altro fino alla farsa finale, quando rinuncia ad inseguire un bandito colpevole di 9 uccisioni.
Disegni, invece, molto belli ma, a questo punto, sprecati.
Voto alla storia: 6
Voto ai disegni: 9

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Messaggio Da Ospite Dom 25 Gen 2015, 22:19

ATTACCO ALLA DILIGENZA
Albo decisamente “saporifero” altamente consigliato a chi soffre d’insonnia. Dopo poche pagine si inizia a sbadigliare, mentre il sonno profondo, con tanto di russata, si raggiunge a metà volume. Dato che leggo l’albo in serata, al fine di cercare di non chiudere gli occhi mi sono dovuto bere diverse cuccume di caffè nero e forte come piace al vecchio Kit Carson.
Solito albo insipido, dovuto principalmente alla metodologia sceneggiativa del Sommo. I due ranger vagano tranquillamente per la prateria ipotizzando cosa può essere accaduto, ma non facendo praticamente niente, se non incontrare cadaveri. Comunque, essendo degli autentici “fortunelli”, trovano il solito beninformato che gli spiattella tutto.

Secondo me il problema è cronico, in quanto attualmente il Sommo, con la sua maniera di sviluppare le trame e con i dialoghi insulsi che mette in bocca ai vari personaggi, è capace di rendere banale qualsiasi soggetto. Oggi, anche se si mettesse a sceneggiare un soggetto capolavoro come “il figlio di Mefisto”, la maniera in cui svolgerebbe la trama lo renderebbe noioso.

Le magagne sono sempre quelle già più volte ripetute :
- Come di consueto manca l’indagine, ossia c’è sempre una terza persona che imbecca i pards. Come già più volte ricordato, il Sommo di oggigiorno purtroppo ha perso la sua vena creativa, quindi sceglie sempre la soluzione narrativa più semplice e banale : dato che fare indagare i pards comporta una certa maestria (cosa che Lui purtroppo ha perso), gli è più facile trovare un origliatore di turno che gli spiattella tutto, però questo toglie pathos ed interesse alla storia.
- Le cose vengono ripetute più volte : questo denota mancanza di idee. Infatti, al fine di arrivare all’agognata pag 114 è costretto a ripetere la stessa cosa svariate volte, giusto per riempire qualche pagina in più. Naturalmente questo favorisce il sonno al lettore.
- Dialoghi sciocchi e banali, giusto per riempimento.

Di seguito riporto alcuni esempi lampanti di ciò che ho precedentemente menzionato (chiaramente non posso citare tutte le banalità, altrimenti non mi basterebbero i volumi dell’enciclopedia Treccani):
- Si parla di quella benedetta cassetta per 2 - 3 pagine (da pag. 12 in poi) ed il sergente ne informa anche l’agente della Fargo in presenza dei soldati. Ma se doveva essere un segreto, che bisogno c’era di metterlo al corrente???? Inoltre il tutto è sopportato da dialoghi estremamente banali che hanno l’unico scopo di “allungare il brodo”.
- A pag. 64, dopo che precedentemente era stato fatto chiaramente vedere ciò che era successo, viene nuovamente rispiegato l’accaduto (ma che noia!!!!).
- A pag. 69 altri dialoghi insulsi e senza senso tra gli uomini dello sceriffo ed i pards, che ricordano nuovamente ciò che era stato visto precedentemente : riparlano di nuovo della ragazza uccisa, della porta della diligenza che non si apre, di un passeggero che era ancora vivo, etc. Ma che banalità, messe lì giusto per fare da riempimento. Addirittura Tex chiede a Carson di aiutarlo a scendere dalla diligenza!!!!! Ma dove è finito l’indomito ranger in ottima forma atletica???? Questo è solo un bolso!!!!
- A pag. 78 i pards durante il bivacco incontrano il solito tizio beneinformato che ha visto tutto, e chiaramente li ragguaglia per filo e per segno. Ma che emozioni!!!!
A questo punto della storia, sebbene mi fossi già sorbito svariate tazze di caffè, il sonno ha preso il sopravvento e sono caduto in una specie di letargo. Sono stato successivamente svegliato da mia moglie, in quanto il mio russare gli impediva di ascoltare i dialoghi del film che stava guardando. L’ho ringraziata calorosamente in quanto grazie al suo intervento mi sono potuto rituffare nell’appassionante lettura.
- A pag 90 altra titanica impresa di Tex : si cala in un buco con una corda!!! Viene spesa addirittura una pagina per fare vedere all’emozionato lettore che vista la drammaticità della scena non riesce a stare più nella pelle, che la corda è abbastanza lunga da consentire a Tex di raggiungere, incolume, il fondo. A questo punto ho tirato un profondo respiro di sollievo, tanta era la tensione accumulata in questa strabiliante sequenza.
- A pag. 100 si rispiega quello che hanno fatto i banditi, ma ciò che è ancora più assurdo e noioso è che i pards fanno ipotesi su ciò che i lettori sanno già!!

In aggiunta alle le stupidaggini di cui sopra, queste sono “collegate” tra di loro da sequenze di una noia bestiale, in cui i nostri non fanno assolutamente niente, il che rende questo albo molto deprimente e, visto le banalità che contiene, molto “irritante”.

Probabilmente qualcuno definirà le sopra citate osservazioni dei peli nell’uovo, ma per me non è assolutamente così : se un albo è pieno di “peli nell’uovo” questo lo rende scialbo, insipido ed irritante e toglie la piacevolezza della lettura. Un racconto emoziona anche in virtù degli episodi interessanti che contiene, però questi purtroppo mancano totalmente nei racconti del Sommo, dove il tutto è sempre sceneggiato mediocremente, non vi sono mai “sussulti emozionali”.

Per il prossimo albo, visto l’andamento delle ultime sceneggiature del Sommo, presumo che il “mistero” della sparizione di Davis porterà via una valanga di pagine di strampalate spiegazioni. Rimanendo quindi in trepidante attesa, sto iniziando a prepararmi i bricchi col caffè, infatti le “precedenti esperienze” ci insegnano che, solitamente, il secondo albo del Sommo è sempre peggiore del primo.

Disegni : sono l’unica nota positiva, in quanto veramente belli. E’ un vero peccato che tavole così ben fatte siano state sprecate per una storia così mediocre, meritavano decisamente una migliore sceneggiatura.

Voto storia : 5
Voto disegni : 8,5

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Messaggio Da Ospite Dom 25 Gen 2015, 22:21

ALTO TRADIMENTO
Albo vergognoso, sciocco, insipido, piatto, irritante, da fare venire il latte alle ginocchia. Tex, quando e' scritto con cognizione di causa, e' il piu' bel fumetto del mondo ed il ranger e' un autentico mito, cosi' come nel cinema lo sono John Wayne e Gary Cooper, ma il Degno Erede in questo albo e' riuscito a distruggere anche questo, facendolo comportare in maniera indegna, GL Bonelli si stara' sicuramente rivoltando nella tomba.

Prima di tutto voglio dire che mi rifiuto categoricamente di chiamare Tex Willer e Kit Carson i protagonisti di questa rivoltosa agonia, i nomi appropriati sono Tordo della Notte ed Oca Starnazzante (nome altamente giustificato dalle scempiaggini che gli vengono fatte dire).
La vergognosa sequenza che riesce perfino a distruggere il Mito e' sul finale dell'albo, quando Tordo ed Oca rifiutano di inseguire una carogna come Duc Tracy, il responsabile della strage in cui hanno perso la vita molti innocenti e che poteva essere fatale persino al loro grande amico Davis, in quanto ritengono che "non sara' facile mettergli il sale sulla coda". Ricordiamoci che Tracy avra' circa 30 minuti di vantaggio sui nostri !!!!!!!!! Ma quando mai I Veri Tex e Carson si sono comportati cosi'??????? I Veri rangers sono autentici tizzoni d'inferno, sono dei mastini che non mollano mai la presa, che seguono impeterriti le tracce di qualche settimana prima, che Mai permetterebbero ad un farabutto come Tracy di farla franca, piuttosto lo inseguirebbero fino all'inferno!!!!!!! Invece questi due babbuini di Tordo e di Oca rifiutano di inseguirlo perche' ha una mezz'ora di vantaggio, inoltre Oca ha anche l'ardire di dire: dovremmo rinunciare ad una bella mangiata solo perche' un tanghero e' riuscito a scappare? Vergogna!!!!!!!! Edigere una simile sequenza e' scandaloso!!!!!!!!!!

E' evidence che il Degno Erede oramai ha il rigetto completo per Tex, quindi perche' non pensionarlo, dopotutto questa e' una fase della vita che e' propria a TUTTI i lavoratori, perche' il Degno Erede deve esserne esente? Anche i piu' eccelsi dirigenti aziendali, ad una certa eta', quando i neurani celebrali non funzionano piu' a dovere si ritirano, quindi perche' Lui, che queste disfunzioni le sta avendo gia' da molti anni continua a sceneggiare? Adesso e' addirittura deleterio per la SBE!!!!! Comunque una grande tirata d'orecchie andrebbe data anche al revisore che ha consentito la pubblicazione di una nefandezza simile, questo racconto era da distruggere!!!!!!!

Come detto all'inizio, albo di una noia mortale, di una piattezza assoluta, che si trascina senza emozioni fino all'ultima pagina. Le prime 23 pagine ci fanno vedere solamente i due babbuini che vagano beatamente nella prateria e vengono addirittura spese 2 pagine per fargli fare attraversare il fiume col traghetto (ma che impresa ardua!!!!). Poi c'e la sparatoria nel villagio, in cui comunque sono preventivamenti messi all'erta (strano, non me lo sarei mai aspettato, visto che nei racconti del Degno Erede non capita mai) da un bandito insidiato da un serpente. Assolutamete ridicola e stupida la sparatoria con i rubagalline del Generale Carrozo in cui una moltitudine di uomini che esplodono una miriade di colpi per Ben oltre 10 minuti (e questo genio di sceneggiatore lo specifica perfino a pag 59 - roba da matti!!!!!!) non riescono neppure a scalfirli ne' a colpire lo scafo della canoa. Non penso che bisognava essere degli strateghi militari per capire che la cosa piu' logica per fermare i fuggitivi era affondarli. Veramente un avversario tosto questo Carrozo, ma come puo' pensare di fare un golpe se e' piu' stupido di una gallina?

Inoltre i dialoghi sono di quanto piu' stupido e banale ci possa essere, voglio citarne due che sono alquanto emblematici : a pag 62 Oca chiede a Tordo se Dagan sta dormendo, ma la cosa assurda e' che Tordo e' di spalle al bandito, mentre Oca ce l'ha davanti, quindi che senso ha la domanda, non ha gli occhi per guardare??? A pag 53 Oca chiede a Tordo se e' necesario che si portino Dagan appresso : ma se lo hanno inseguito proprio per prenderlo, ed adesso che l'ha catturato vorrebbe lasciarlo li'???????? Ma questa e' pura demenza!!!!!!!!!

Il ritrovamento del general Devis e' quanto di piu' insipido, sciocco e privo di inventiva si potesse scrivere. Tanto per cambiare lo trovano proprio nel villaggio in cui si fermano, senza bisogno di fare nessuna particolare ricerca : sono proprio dei fortunelli i nostri mitici Tordo Della Notte ed Oca Starnazzante!!!!!!!!!! Che scena emozionante e strappalacrime, l'ho riletta per ben 3 volte per godermi appieno la maestria sceneggiativa di tale sequenza!!!!!!!!!

Voto della storia : mi astengo, in quanto al fine di dargli una votazione congrua dovrei fare ricorso ai numeri relativi.



Disegni: bellissimi. Le meravigliose tavole e la stupenda cover sono stati i detrarrenti che hanno impedito il cestinamento dell'albo. Un vero peccato che tavole cosi' belle siano state adoperate per una sceneggiatura cosi' insignificante

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