Re: Ultima Thule (n.479/480/481/482)

Da toro seduto Ven 17 Ago 2018 - 9:18

Wolfenstein1976 ha scritto:Questa secondo me e' una storiona, peccato se ne parli poco.

...poco dove ??? qui ne ne parliamo come qualsiasi altra storia ...se intendi FB allora ci siamo ....ma li ci sta gente che gli dai questo titolo non sa neanche di cosa si stia parlando .. stella2

Da **wakopa** Ven 17 Ago 2018 - 9:33

forse lo scambia per l'ultimo album di Guccini clap

Da Ospite Ven 17 Ago 2018 - 11:43

Wolfenstein1976 ha scritto:Questa secondo me e' una storiona, peccato se ne parli poco.

Non siamo ai livelli de L'esploratore scomparso e del miglior Boselli ma questa è una bella storia considerata. flower

Da **Kramer76** Ven 17 Ago 2018 - 11:46

ha influito la polemica esageratissima sul finale (il famoso "scolapasta" in testa)

Da Preacher Ven 17 Ago 2018 - 23:13

Kramer76 ha scritto:ha influito la polemica esageratissima sul finale (il famoso "scolapasta" in testa)

Vero.

Se non ci fosse stata quella scena amena con Ritche con quel coso in testa per me sarebbe stata una grandissima storia.

Da Ospite Lun 15 Ott 2018 - 18:49

Una gran bella storia , molto avventurosa e con la giusta tensione da "sfida all'Ignoto" , veramente notevole nonostante il Professor Richter ( con la sua ambiguità di fondo , sospeso fra scienza e magia , archeologo con pretese da scienziato ) faccia di tutto per rovinarla riuscendoci parzialmente nel grottesto finale.

Da Ospite Ven 4 Ott 2019 - 9:34

ZAGOR CONTRO THUNDERICHTER

"Il Mistero e l'avventura , forse il sogno inconfessato di scoprire un tesoro costituiscono una potente attrattiva !" pensa il Professor Richter ragionando con se stesso .
Due elementi cardine della saga Zagoriana che nei primi due albi Boselli riesce a dosare in modo pregevole, regalandoci la giusta alchimia mai trovata veramente nella precedente trasferta centroamericana.

Nei primi due albi dell'opera Boselliana gli azzeccati richiami a Poe e a Verne garantiscono la giusta suggestione che unitamente al protagonismo dell'Eroe e ad alcune sequenze abbastanza salgariane accendono giustificati entusiasmi.

Dopo l'iniziale Sfida all'Ignoto, con il terzo albo , l'avventura viene sviluppata attraverso il parallelismo narrativo. Qui è l'Islanda che sale in cattedra ed impone (su tutto ) la sua atmosfera di desolazione e di smarrimento. Nell'elemento natura c'è l'occasione per caratterizzare al meglio alcuni personaggi.

L'ultimo albo, particolarmente atteso per essere quello decisivo, sembra divisibile in 3 parti.
La prima chiarisce definitivamente la natura di Bork e il segreto di Grimm, un po' scontata ma non per questo poco apprezzabile , anzi , direi più che discreta.
La seconda decisamente migliore, sicuramente la più godibile , anche perché ci caratterizza finalmente Richter.
Di questo personaggio non ho mai apprezzato l'ambigua natura sospesa a metà fra lo stregone e lo scienziato , fra l'alchimista e l'archeologo. Certo ha un suo fascino e ricorda vagamente la figura del professor Edward Morbius nel film IL PIANETA PROIBITO ( che a sua volta si rifà alla Tempesta di Shakespeare ) ove però il passaggio dal filologo allo scienziato è ben giustificato.
Il finale di quest'opera delude un po', e non supporta adeguatamente quanto di buono si era sviluppato in precedenza , troppo plateale . Un po' di rammarico quindi per un'avventura dall'avvio suggestivo che approda ad una conclusione frettolosa e poco convincente .
Il grande mistero iniziale si concretizza poi nella apparizione Supereroistica di " Richter - Loki " che trovo un po' "leggera" e poco riuscita .
Il Professore ci è mostrato al suo esordio come abile commediante ( Il segreto dei Sumeri ), successivamente come sterile e classico "spietato" ( nello Youchatan ), sino ad apparire finalmente come interessante uomo di cultura ( non proprio scienziato ) e poi, grazie alle armi di atlantide quasi un Supercriminale Marvel.
Ad ogni modo Richter è un personaggio certamente migliore del suo collega Dexter Green che ama cacciarsi nei guai con quella irritante eccitazione con la quale sterilizza la cupezza di misteri e suspense annessa. In questo concordo con W. Dorian che la baldanza di molti personaggi guasconi tende a neutralizzare la carica adrenalinica . Resta comunque una avventura più che discreta a livello di testi .

I disegni sono più che buoni anche se proprio in quest'opera Della Monica mostra tutti i pregi e i difetti della sua arte grafica, meravigliosa in tutto, tranne che nel volto di Zagor.

Da Ospite Ven 4 Ott 2019 - 14:48

Liberty Secular Sam ha scritto: e poi, grazie alle armi di atlantide quasi un Supercriminale Marvel.
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Io pure l'ho trovato un po' grottesco con quello scolapasta in testa, però nel complesso l'ho trovato arricchito in questa storia, l'ho trovato uno studioso ancora più diabolico, quasi come Norman Osbor per l'uomo Ragno.

Da Ospite Ven 4 Ott 2019 - 15:45

Io ho trovato più grotteschi i vikinghi, oltre che poco funzionali alla trama in questa storia ma utilizzati solo come elemento dissacrante fine a sé stesso. Sicuramente minore di Le 7 città di Cibola ma comunque una buonissima storia.

Da Ospite Sab 5 Ott 2019 - 9:56

Si questa è la storia che rende Richter più interessante sotto il profilo psicologico. Forse a stonare di più , altre alla platealità è quella commistione moderno ( tecnologia ) e antico ( vesti e ornamenti ) che rende in finale un po troppo Kitsch. I vichinghi all'inizio sono una gradita sorpresa poi leggi l'ultima pagina e pensi che farli girare cosi come una trottola con cambi di idee e destinazioni ha poco senso, anche perché penso che Nolitta scrivendo l'Ultimo Vikingo aveva chiuso un capitolo . Peggio ancora il color a loro dedicato .

Da MarrFarr Lun 5 Apr 2021 - 12:41

Che bomba!
Finora ho odiato questa minisaga con Zagor e compagni che vanno alla caccia di Richter, sia Boselli nella storia con il museo e i sumeri che Burattini con la lunga avventura nello Yucatan hanno fatto un pessimo lavoro sia con il cattivone Richter che con Dexter Green. Qui invece Boselli si fa perdonare eccome. C'è tutto quello che si può desiderare da una storia di Zagor: una bellissima e avvincente avventura ad ampio respiro, un bel cast di comprimari tutti delineati molto bene e riconoscibili fin dalla prima apparizione, scene memorabili come quella della discesa nel Maelstrom (io poi ho un debole per le avventure di ambientazione marinaresca), e soprattutto Richter che smette di essere una macchietta che uccide e fa uccidere per il puro gusto di farlo e diventa invece un antagonista astuto e senza scrupoli, ma senza inutili sfoggi di cattiveria.
Mi ha fatto storcere il naso il finale, sia perchè è tutto sommato affrettato e avrebbe giovato di qualche decina di pagine in più, sia perchè nonostante la mescolanza di generi e l'enorme libertà che viene offerta agli sceneggiatori, caratteristiche che hanno fatto la fortuna di Zagor e che ci hanno regalato storie stupende, l'evoluzione di Richter in semidio è effettivamente un po' troppo azzardata e se andrebbe bene su Martin Mystere qui è davvero fuori luogo.

Sui disegni di Della Monica infine non credo ci siano le parole giuste per descriverli. Semplicemente superlativi, l'atmosfera è azzeccatissima dall'inizio alla fine, si trova a proprio agio nelle scene più spettacolari, in quelle di azione, nelle sequenze discorsive e in quelle che ci introducono in un nuovo paesaggio. Davvero da spellarsi le mani per gli applausi. Exclamation

Da doctorZeta Lun 5 Apr 2021 - 13:26

I finali affrettati sono un marchio di fabbrica di Boselli, purtroppo...

Da MarrFarr Lun 5 Apr 2021 - 19:11

doctorZeta ha scritto:I finali affrettati sono un marchio di fabbrica di Boselli, purtroppo...

Sisi, su quello siamo d'accordissimo. Negli ultimi anni mi sembra sia migliorato abbastanza, su quel fronte. Qui però mi ha dato decisamente più fastidio Richter/Loki che il finale affrettato.

A proposito, per la nuova apparizione di Dexter Green si passa direttamente alla trasferta sudamericana o c'è da recuperare altro?

Da Ospite Gio 8 Apr 2021 - 0:00

Ritorna nella trasferta sudamericana.

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