Sergio Bonelli sempre presente
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Re: Sergio Bonelli sempre presente
AANGELO ha scritto:
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Re: Sergio Bonelli sempre presente
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SENZA ORSATO CHE JUVE SAREBBE?
E ti sta parlando un Bonelli-dipendente...
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Re: Sergio Bonelli sempre presente
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Re: Sergio Bonelli sempre presente
Rimarrai nel nostro cuore fino a che ricorderemo gli eroi che hai creato...AANGELO ha scritto:
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claudio57- Moderatore
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Re: Sergio Bonelli sempre presente
8 anni……
Nel bene e nel male, quando c'eri tu era tutta un' altra cosa. Nostalgia….
Ciao, Sergio.
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Re: Sergio Bonelli sempre presente
https://www.sergiobonelli.it/home/2019/09/26/news/in-ricordo-di-sergio-bonelli-1007065/
In ricordo di Sergio Bonelli
Il 26 settembre 2011 ci lasciava Sergio Bonelli, che fin dal 1957 aveva tenuto saldo il timone della Casa editrice. Per ricordarlo vi proponiamo un estratto dal libro di Gianni Bono "I Bonelli" e un breve filmato con gli omaggi di alcuni nostri disegnatori.
Nato il 2 dicembre 1932, Sergio Bonelli ci ha lasciati il 26 settembre 2011. Il suo lavoro è stato di fondamentale importanza per tutto il fumetto italiano, non solo in qualità di autore ma anche come editore. Lo ricordiamo con questo breve estratto dal libro I Bonelli. Una famiglia mille avventure, curato da Gianni Bono e pubblicato dalla nostra Casa editrice nel 2017, e un video che raccoglie alcuni degli omaggi realizzati dai nostri disegnatori in occasione della sua scomparsa. Se poi volete approfondire la sua figura, vi invitiamo a visitare la ricca sezione del nostro sito che gli abbiamo voluto dedicare, con tutta la nostra ammirazione e il nostro affetto.
Già da qualche anno, forse in maniera non completamente consapevole, il fumetto, non solo quello nostrano, sta cambiando profondamente e si rivolge a un pubblico adulto, crescendo assieme a quei lettori che, seppure appassionati del medium, chiedono argomenti nuovi trattati con piglio più maturo. Quello che si apre è un dibattito che vede tra i protagonisti una persona che, almeno per il momento, preferisce rimanere nell'ombra. È il trentatreenne Sergio Bonelli, "editore giovane" del fumetto italiano, da otto anni alla guida dell'azienda di famiglia.
Schivo, al limite della timidezza, ma dotato di capacità organizzative straordinarie, Bonelli è l'antipersonaggio del fumetto italiano. Il suo è un lavoro minuzioso, che svolge nel chiuso della redazione, lasciando parlare le serie a fumetti che immette sul mercato a getto continuo. Infatti, dopo il successo di Tex nell'innovativo formato bonelliano, altri fumetti si apprestano ad affiancarlo in questa vincente formula editoriale.
Le capacità di Bonelli sono riconosciute anche dagli editori concorrenti, come Mondadori, che vorrebbe affidargli "Topolino", a quell'epoca diretto da Mario Gentilini. Ma non se ne fa nulla, e forse è proprio questo mancato accordo la forza propulsiva che trasformerà la Casa editrice di famiglia nella realtà che oggi conosciamo.
claudio57- Moderatore
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Re: Sergio Bonelli sempre presente
#AccaddeOggi nel 1986 usciva "Dylan Dog" e, incredibile ma vero, proprio nel giorno del suo 25° anniversario nel 2011 ci lasciava Sergio Bonelli!
https://www.facebook.com/FdChina/photos/a.243372292374873/2787817661263644/?type=3&theater
https://www.facebook.com/FdChina/photos/a.243372292374873/2787817661263644/?type=3&theater
claudio57- Moderatore
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Re: Sergio Bonelli sempre presente
da FB di Moreno Burattini
https://www.facebook.com/170283783059315/photos/pb.170283783059315.-2207520000.1569497762./2415099298577741/?type=3&theater
Oggi sono otto anni che Sergio Bonelli non c’è più. Nell’ultima foto nota prima della sua morte, scattata a Rimini dopo il concerto di Graziano Romani, alla fine di luglio del 2011, ci sono anche io fra gli zagoriani stretti attorno a lui.
https://www.facebook.com/170283783059315/photos/pb.170283783059315.-2207520000.1569497762./2415099298577741/?type=3&theater
Oggi sono otto anni che Sergio Bonelli non c’è più. Nell’ultima foto nota prima della sua morte, scattata a Rimini dopo il concerto di Graziano Romani, alla fine di luglio del 2011, ci sono anche io fra gli zagoriani stretti attorno a lui.
claudio57- Moderatore
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Re: Sergio Bonelli sempre presente
il problema è che senza Lui e Ferri poi, Zagor è naufragato
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Re: Sergio Bonelli sempre presente
AANGELO ha scritto:il problema è che senza Lui e Ferri poi, Zagor è naufragato
l'inizio di una nuova odissea....
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Re: Sergio Bonelli sempre presente
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Re: Sergio Bonelli sempre presente
Da Sergio a Tea
Lunedì 2 dicembre sarebbe stato il compleanno di Sergio Bonelli. Quest'anno ci piace ricordarlo omaggiando anche sua madre, Tea, vera forza trainante della Casa editrice in un periodo difficile come quello dell'immediato secondo dopoguerra.
Lunedì 2 dicembre, Sergio Bonelli avrebbe compiuto 87 anni. Sceneggiatore, editore, padre - reale e spirituale - del moderno fumetto popolare italiano, l'uomo che ha dato il proprio nome alla nostra Casa editrice arrivava da una famiglia che al fumetto aveva dato tanto già nella generazione precedente. Se suo padre Gianluigi ha inventato il personaggio più letto della storia italiana delle nuvole disegnate, sua madre Tea è stata una figura fondamentale nello sviluppo dell'allora Edizioni Audace e nella storia del fumetto italiano.
Nata a Milano il 4 ottobre 1911 da genitori originari del Polesine, Tea (in realtà Aristea) Bertasi in Bonelli «aveva un aspetto bello e piacevole, modi signorili e affabilmente cordiali. C'era qualcosa in lei che ispirava fiducia e sicurezza», come scrisse Aurelio Galleppini nel 1948. Cominciò a lavorare giovanissima, per poi incontrare Giovanni Luigi Bonelli nel 1928 e sposarlo nel 1932, l'anno in cui nacque il loro unico figlio Sergio.
Coinvolta dal marito nella gestione del settimanale Audace, che aveva come base la loro stessa abitazione a Milano, fu travolta dagli eventi bellici, che la costrinsero a sfollare in Liguria con Sergio e con due giovani disegnatori-factotum (Franco Donatelli e Mario Faustinelli), che contribuirono poi a illustrare le nuove avventure di Furio Almirante. La separazione consensuale dal marito, che si era invece rifugiato in Svizzera, porterà il loro matrimonio a trasformarsi in collaborazione professionale, facendo del creatore di Tex lo sceneggiatore-principe della Casa editrice Audace.
Inizialmente, la Signora Tea ripropose le vecchie storie di Furio Almirante, poi lanciò gli albi di Ipnos, una sorta di Mandrake all'italiana, e quelli di Frisco Bill, uno scanzonato giornalista giramondo. Nel fatidico 1948, arruolò Galleppini come disegnatore e Rinaldo Dami (alias Roy D'Amy) come autore completo, mentre Gianluigi Bonelli marciava a pieno ritmo, scrivendo senza posa storie a fumetti originali, ma anche traducendo e riadattando strip provenienti dal vivace mercato d'oltreoceano.
Il punto di svolta fu il momento in cui Bonelli padre consegnò a Galep le prime sceneggiature di due nuovi personaggi: Occhio Cupo, un giustiziere spadaccino in costume, da pubblicare in eleganti albi quindicinali di grande formato, più pregiati e costosi della media, e Tex Killer (poi trasformato dalla Signora Tea in un più rassicurante Tex Willer), un cowboy nervoso e scattante, da pubblicare invece, nelle povere edizioni "a striscia". La storia della Fabbrica dei Sogni di via Buonarroti cominciò proprio allora, dall'immediato insuccesso di Occhio Cupo e, soprattutto, dal lento, progressivo, inarrestabile successo di Tex Willer. Un successo conquistato dalla Signora Tea lentamente, lavorando (e imparando) giorno per giorno, con una tenacia e un innato savoir-faire.
Nel 1957 Sergio Bonelli diventò il direttore responsabile delle Edizioni Audace, e la Signora Tea cominciò pian piano a uscire di scena. «Per anni e anni, dopo il suo ritiro, mia madre continuò a seguire l'andamento della Casa editrice attraverso i bollettini che io, ora con orgoglio, ora con preoccupazione, le facevo quasi ogni giorno, ma rimase ostinatamente ferma nel proposito di non esporsi alla curiosità della stampa, della radio e della televisione».
Così Sergio ricordava sua madre Tea, di cui quest'anno ricorre il ventennale della scomparsa. Ed è anche attraverso le sue parole che il 2 dicembre noi vogliamo ricordare lui.
Lunedì 2 dicembre sarebbe stato il compleanno di Sergio Bonelli. Quest'anno ci piace ricordarlo omaggiando anche sua madre, Tea, vera forza trainante della Casa editrice in un periodo difficile come quello dell'immediato secondo dopoguerra.
Lunedì 2 dicembre, Sergio Bonelli avrebbe compiuto 87 anni. Sceneggiatore, editore, padre - reale e spirituale - del moderno fumetto popolare italiano, l'uomo che ha dato il proprio nome alla nostra Casa editrice arrivava da una famiglia che al fumetto aveva dato tanto già nella generazione precedente. Se suo padre Gianluigi ha inventato il personaggio più letto della storia italiana delle nuvole disegnate, sua madre Tea è stata una figura fondamentale nello sviluppo dell'allora Edizioni Audace e nella storia del fumetto italiano.
Nata a Milano il 4 ottobre 1911 da genitori originari del Polesine, Tea (in realtà Aristea) Bertasi in Bonelli «aveva un aspetto bello e piacevole, modi signorili e affabilmente cordiali. C'era qualcosa in lei che ispirava fiducia e sicurezza», come scrisse Aurelio Galleppini nel 1948. Cominciò a lavorare giovanissima, per poi incontrare Giovanni Luigi Bonelli nel 1928 e sposarlo nel 1932, l'anno in cui nacque il loro unico figlio Sergio.
Coinvolta dal marito nella gestione del settimanale Audace, che aveva come base la loro stessa abitazione a Milano, fu travolta dagli eventi bellici, che la costrinsero a sfollare in Liguria con Sergio e con due giovani disegnatori-factotum (Franco Donatelli e Mario Faustinelli), che contribuirono poi a illustrare le nuove avventure di Furio Almirante. La separazione consensuale dal marito, che si era invece rifugiato in Svizzera, porterà il loro matrimonio a trasformarsi in collaborazione professionale, facendo del creatore di Tex lo sceneggiatore-principe della Casa editrice Audace.
Inizialmente, la Signora Tea ripropose le vecchie storie di Furio Almirante, poi lanciò gli albi di Ipnos, una sorta di Mandrake all'italiana, e quelli di Frisco Bill, uno scanzonato giornalista giramondo. Nel fatidico 1948, arruolò Galleppini come disegnatore e Rinaldo Dami (alias Roy D'Amy) come autore completo, mentre Gianluigi Bonelli marciava a pieno ritmo, scrivendo senza posa storie a fumetti originali, ma anche traducendo e riadattando strip provenienti dal vivace mercato d'oltreoceano.
Il punto di svolta fu il momento in cui Bonelli padre consegnò a Galep le prime sceneggiature di due nuovi personaggi: Occhio Cupo, un giustiziere spadaccino in costume, da pubblicare in eleganti albi quindicinali di grande formato, più pregiati e costosi della media, e Tex Killer (poi trasformato dalla Signora Tea in un più rassicurante Tex Willer), un cowboy nervoso e scattante, da pubblicare invece, nelle povere edizioni "a striscia". La storia della Fabbrica dei Sogni di via Buonarroti cominciò proprio allora, dall'immediato insuccesso di Occhio Cupo e, soprattutto, dal lento, progressivo, inarrestabile successo di Tex Willer. Un successo conquistato dalla Signora Tea lentamente, lavorando (e imparando) giorno per giorno, con una tenacia e un innato savoir-faire.
Nel 1957 Sergio Bonelli diventò il direttore responsabile delle Edizioni Audace, e la Signora Tea cominciò pian piano a uscire di scena. «Per anni e anni, dopo il suo ritiro, mia madre continuò a seguire l'andamento della Casa editrice attraverso i bollettini che io, ora con orgoglio, ora con preoccupazione, le facevo quasi ogni giorno, ma rimase ostinatamente ferma nel proposito di non esporsi alla curiosità della stampa, della radio e della televisione».
Così Sergio ricordava sua madre Tea, di cui quest'anno ricorre il ventennale della scomparsa. Ed è anche attraverso le sue parole che il 2 dicembre noi vogliamo ricordare lui.
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Re: Sergio Bonelli sempre presente
claudio57 ha scritto:da FB di Moreno Burattini
https://www.facebook.com/170283783059315/photos/pb.170283783059315.-2207520000.1569497762./2415099298577741/?type=3&theater
Oggi sono otto anni che Sergio Bonelli non c’è più. Nell’ultima foto nota prima della sua morte, scattata a Rimini dopo il concerto di Graziano Romani, alla fine di luglio del 2011, ci sono anche io fra gli zagoriani stretti attorno a lui.
C'ero anche io quella sera e mi ricordo benissimo della foto.... diciamo che non l'ho fatta per.... timidezza.
A fine concerto c'era pure un ottimo vino con dei dolci niente male...
Non avrei mai pensato che sarebbe stata l'ultima uscita di Sergio Bonelli
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Re: Sergio Bonelli sempre presente
Sempre più spesso mi chiedo, potesse vedere da Lassù, cosa penserebbe, oggi, della Sua SBE...
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Di come si è ridotta, ops! trasformata, in una simil ( brutta copia ) Marvel…...
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Re: Sergio Bonelli sempre presente
capelli d'argento ha scritto:Sempre più spesso mi chiedo, potesse vedere da Lassù, cosa penserebbe, oggi, della Sua SBE...
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bisognerebbe togliere il nome SergioBonelli, usare solo la sigla SBE
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Re: Sergio Bonelli sempre presente
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Re: Sergio Bonelli sempre presente
Grandissimo uomo che mi manca veramente tanto, mi dispiace solo che il suo nome figuri ancora come titolare della casa editrice e non è una bella cosa visto le porcate che stanno combinando, lo stile di Sergio era ben diverso da questi...... mi fermo qui
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Re: Sergio Bonelli sempre presente
Già 10 anni, sembra impossibile, certo che penso anch'io che la casa editrice si è trasformata in peggio, saranno i tempi che cambiano, però la cosa non mi piace lo stesso, del suo stile stanno perdendo ogni traccia
Ultima modifica di OLIMPIA il Lun 27 Set 2021, 07:47 - modificato 1 volta.
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