Aumenti di prezzo per Zagor e altri Bonelli
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Re: Aumenti di prezzo per Zagor e altri Bonelli
discuterne come stiamo facendo senza totem ,in fondo e' un forum questoDaimon ha scritto:
Non capisco poi cosa si dovrebbe fare in merito.
wakopa- Vincitore COPPA ITALIA
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Re: Aumenti di prezzo per Zagor e altri Bonelli
Costerebbero un po meno le tavole di un esordiente rispetto a quelle di Diso (veterano tra i più pagati), però in pratica è come dice Daimon si paga un tot a tavola. Di certo se togliessero Diso farebbero molta fatica a garantire le uscite dato che nessuno è così veloce
chinaski89- DOTTORE DEL FORUM
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Re: Aumenti di prezzo per Zagor e altri Bonelli
Per quanto riguarda il discorso dei disegnatori, anche io la penso così, a meno che, come detto da qualcuno, ci siano centinaia di storie disegnate e mai pubblicate (e che mai lo saranno.. mah...)Daimon ha scritto:Da quanto ne so, alla SBE avere 15 disegnatori non costa di più di averne 3. Il costo è uguale, in quanto viene pagato il lavoro effettivamente svolto; non hanno, i disegnatori, uno stipendio fisso mensile/annuale. Quindi 20 storie affidate ad un solo disegnatore costano quanto 20 storie affidate a 20 disegnatori diversi. Correggetemi se sbaglio.
Per quanto riguarda la sovraproduzione, le uscite extra, io non le taglierei. Per esempio, io del Ranger acquisto solo gli albi extra, perché non mi va di essere vincolato alla serie regolare con storie che durano 2, 3 o 4 albi. Se non esistessero questi extra, Tex non avrebbe, ad oggi, i miei soldi. E non credo di essere l'unico acquirente sporadico di extra.
Anche io in alcuni casi, acquisto solo le uscite extra, (Diabolik, Dragonero, Dampyr...), quindi, benvengano!
Infatti.. Sergio Bonelli disse che avrebbe smesso addirittura di scriverle, le famose due righe per "scusarsi" dell'aumento, perchè era stufo di ricevere lettere, a volte addirittura minacciose, di protesta. Tanto chi voleva capire capiva, chi voleva protestare protestava...Daimon ha scritto:
Le motivazioni più semplici che stanno dietro a questo aumento sono sempre le solite, ripetute in milioni di editoriali apparsi in milioni di testate pubblicate da milioni di case editrici nell'arco di decine e decine d'anni di produzioni: "Ci spiace, il costo delle vita aumenta; aumentano anche i costi di produzione; stampare quest'albo ci costa di più rispetto al passato; dobbiamo aumentare un po' il prezzo; grazie per la pazienza e il supporto".
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GIOB225- LAUREATO IN ZAGOROLOGIA
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Re: Aumenti di prezzo per Zagor e altri Bonelli
chinaski89 ha scritto:Walter Dorian ha scritto:
Basterebbe limitare la sovraproduzione; molti disegnatori poco graditi diciamo che sono mantenuti in staff perché ci sono le storie da riempitivo da fare che poi finiscono accantonate in magazzino. Meglio non pubblicarle proprio e avere qualche disegnatore di questi di meno a libro paga e ammortizzare i costi.
Però Walter anche i riempitivi vengono prima o poi pubblicati e garantiscono in caso di ritardi la presenza in edicola. Con questi disegnatori sempre più lenti e puntigliosi c'è poco da tagliare. Io per dire i maxi di Diso mi rifiuto di comprarli, ma se lo lasciassero a casa dovrebbero pubbkicarli a cadenza triennale, o assumere 3 disegnatori, con conseguente calo dei guadagni. Poi la politica Bonelli è sempre stata quella di cercare di non licenziare nessuno
Preferisco un Maxi in meno l'anno piuttosto che tre di cui uno disegnato malissimo, in modo che la Bonelli ammortizzi i costi.
Per dirti se l'anno scorso Bersaglio Bat Batterton l'avessero lasciato in magazzino e pubblicato annualmente 2 Maxi anziché 3, non mi sarei lamentato.
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Re: Aumenti di prezzo per Zagor e altri Bonelli
Ah beh io concordo perfettamente, infatti i maxitex di Diso non li compro, ma la Bonelli pubblicando un maxi in meno guadagnerebbe meno, ergo non lo faranno mai. Questo dico
chinaski89- DOTTORE DEL FORUM
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Re: Aumenti di prezzo per Zagor e altri Bonelli
Su Tex le due righe ci sono
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Winter Snake- DIPLOMATO IN ZAGOROLOGIA
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Re: Aumenti di prezzo per Zagor e altri Bonelli
Walter Dorian ha scritto:..............Basterebbe limitare la sovraproduzione; molti disegnatori poco graditi diciamo che sono mantenuti in staff perché ci sono le storie dPreferisco un Maxi in meno l'anno piuttosto che tre di cui uno disegnato malissimo, in modo che la Bonelli ammortizzi i costi............ [/size][/font]
MASSIMO- LAUREATO IN ZAGOROLOGIA
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Re: Aumenti di prezzo per Zagor e altri Bonelli
Tonka ha scritto:
Facendo parte del commercio ...se ne vedono di tutti i colori ...ma uno che chiede che la Bonelli gli regali i fumetti perchè l'Ikea vende i mobili...questo... nella raccolta ...mi mancava.
Ma sai leggere?
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Re: Aumenti di prezzo per Zagor e altri Bonelli
Guitarjim1982 ha scritto:strepa ha scritto:Guitarjim1982 ha scritto:Quindi se la Bonelli aumenta il prezzo non è onorabile?
... a seguire il ragionamento di Wakopa, direi piuttosto onerosa...
Secondo me Wakopa e Gray sono loro che scrivono gli editoriali a Comix Archive...
E chi è Comix Archive?
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Re: Aumenti di prezzo per Zagor e altri Bonelli
Robert Gray ha scritto:Guitarjim1982 ha scritto:strepa ha scritto:
... a seguire il ragionamento di Wakopa, direi piuttosto onerosa...
Secondo me Wakopa e Gray sono loro che scrivono gli editoriali a Comix Archive...
E chi è Comix Archive?
E' un sito d'informazione fumettistica molto avversa alla Bonelli (avversa è un EUFEMISMO).
Naturalmente la mia era una battuta.
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Re: Aumenti di prezzo per Zagor e altri Bonelli
Guitarjim1982 ha scritto:Smash ha scritto:Guitarjim1982 ha scritto: Se compri dieci testate Bonelli al mese (tipo Lukas o Ninaccio, gente ricca e piena di soldi) allora son tre euro al mese in più. In un anno, trentasei euro. Eddaiiiii!!!! Ma che cazzo se ti permetti dieci fumetti al mese non stai in crisi, lo vogliamo capire o no???
Non stai in crisi ma se aumenta e aumenta la voglia di mollare qualche fumetto che tra i dieci che prendi è il meno preferito ti viene, perché poi comincia a diventare un salasso
Beh quelli che seguono tre-quattro albi mensili, cioè quattro serie Bonelli, sono tipo 1.20 centesimi (il prezzo di una brioche, o cornetto come lo chiamiamo dalle mie parti)... poi se a uno gli viene voglia di mollare perché un fumetto aumenta, vedendoci dietro i tentativi furbeschi della Bonelli beh... liberi di farlo.
Io parlo proprio di chi segue 8/10 serie e vorrebbe anche farne altre
prima lo potevi fare, oggi è sempre più difficile
qualcuno obietterà "eh, ma sono 3 €", eh ma psicologicamente aumenta questo e aumenta quello, pesano.
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Re: Aumenti di prezzo per Zagor e altri Bonelli
Comunque pur togliendo disegnatori "poco graditi" non credo si possano evitare gli aumenti di prezzo ciclici... ci saranno sempre.
Però ragionando accademicamente e per il gusto di farlo ipotizziamo che si possa fare. Prendiamo per esempio Font, un disegnatore sicuramente internazionale ma che, stando ai pareri che girano in rete (social e forum), molto poco gradito ai più. Certo, quelli che si lamentano rappresentano un campione ristretto di lettori di Tex (una trentina su 200mila? Forse qualcuno in più e sono indicativi fino a un certo punto nel senso che non rappresentano una maggioranza reale), ma chi si prende la briga di licenziarlo in base a questo numero? Font magari a molti piace. Che si fa un referendum per capire quali sono gli autori graditi o sgraditi? Un altro esempio: Piccatto. Questo disegnatore è stato massacrato da tutti, mi ci metto anch'io, ma è un professionista che lavora da trent'anni in Bonelli: chi gli dice, alla Briatore, "sei fuori"? Questo è il punto. Ciò non significa che debbano lavorare a oltranza. Per esempio Faraci ha smesso di scrivere Tex non penso solo per le critiche che ha ricevuto, ma anche perché ha capito di non essere in sintonia con quel personaggio, ma è rimasto PUR SEMPRE in Bonelli. Allargando il discorso c'è da dire, se non sbaglio, che i disegnatori o in genere gli autori di fumetti non hanno diritto a nessun assistenzialismo sociale tipo pensione maturata... sono in sostanza liberi professionisti, quindi devono accettare le regole del mercato e del lavoro che, mentre c'è, può sparire e adeguarsi in proprio, specie i più giovani e non mostri sacri come Villa. Dunque per me "ammortizzare i costi" in questo modo non credo sia giusto, sarebbe solo un gioco al massacro, una specie di selezione naturale basata sul parere dei consumatori. In fondo la Bonelli non l'ha mai fatto, ma ha sempre puntato sulla comprensione del lettore e non su qualche morto di fame sfigato che non ha niente di meglio che lamentarsi. Naturalmente con questo post passerò per filoaziendalista-bonelliano ma poco m'importa, cerco di fare un ragionamento costruttivo. Poi la Bonelli può, se ci riesce, risolvere il problema dei costi licenziando chi vuole, ma credo che, per quanto mi riguarda, sia un percorso non applicabile al momento. Forse in futuro (spero di no).
Fin quando la situazione vendite subirà sempre flessioni in negativo l'unica cosa da fare è continuare a produrre fumetti nuovi, ristampe ed extra vari, per mantenere il settore vivo e vitale e sperare (tentare) di sovvertire le cose. Dovremmo preoccuparci quando la Bonelli smetterà di progettare nuove serie, manderà in edicola solo Tex o Dylan Dog e arriverderci mondo del fumetto. Questi albi costeranno dieci euro cadauno e noi faremo parte di un mondo isolato, povero, e destinato a sparire.
Però ragionando accademicamente e per il gusto di farlo ipotizziamo che si possa fare. Prendiamo per esempio Font, un disegnatore sicuramente internazionale ma che, stando ai pareri che girano in rete (social e forum), molto poco gradito ai più. Certo, quelli che si lamentano rappresentano un campione ristretto di lettori di Tex (una trentina su 200mila? Forse qualcuno in più e sono indicativi fino a un certo punto nel senso che non rappresentano una maggioranza reale), ma chi si prende la briga di licenziarlo in base a questo numero? Font magari a molti piace. Che si fa un referendum per capire quali sono gli autori graditi o sgraditi? Un altro esempio: Piccatto. Questo disegnatore è stato massacrato da tutti, mi ci metto anch'io, ma è un professionista che lavora da trent'anni in Bonelli: chi gli dice, alla Briatore, "sei fuori"? Questo è il punto. Ciò non significa che debbano lavorare a oltranza. Per esempio Faraci ha smesso di scrivere Tex non penso solo per le critiche che ha ricevuto, ma anche perché ha capito di non essere in sintonia con quel personaggio, ma è rimasto PUR SEMPRE in Bonelli. Allargando il discorso c'è da dire, se non sbaglio, che i disegnatori o in genere gli autori di fumetti non hanno diritto a nessun assistenzialismo sociale tipo pensione maturata... sono in sostanza liberi professionisti, quindi devono accettare le regole del mercato e del lavoro che, mentre c'è, può sparire e adeguarsi in proprio, specie i più giovani e non mostri sacri come Villa. Dunque per me "ammortizzare i costi" in questo modo non credo sia giusto, sarebbe solo un gioco al massacro, una specie di selezione naturale basata sul parere dei consumatori. In fondo la Bonelli non l'ha mai fatto, ma ha sempre puntato sulla comprensione del lettore e non su qualche morto di fame sfigato che non ha niente di meglio che lamentarsi. Naturalmente con questo post passerò per filoaziendalista-bonelliano ma poco m'importa, cerco di fare un ragionamento costruttivo. Poi la Bonelli può, se ci riesce, risolvere il problema dei costi licenziando chi vuole, ma credo che, per quanto mi riguarda, sia un percorso non applicabile al momento. Forse in futuro (spero di no).
Fin quando la situazione vendite subirà sempre flessioni in negativo l'unica cosa da fare è continuare a produrre fumetti nuovi, ristampe ed extra vari, per mantenere il settore vivo e vitale e sperare (tentare) di sovvertire le cose. Dovremmo preoccuparci quando la Bonelli smetterà di progettare nuove serie, manderà in edicola solo Tex o Dylan Dog e arriverderci mondo del fumetto. Questi albi costeranno dieci euro cadauno e noi faremo parte di un mondo isolato, povero, e destinato a sparire.
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Re: Aumenti di prezzo per Zagor e altri Bonelli
Smash ha scritto:Guitarjim1982 ha scritto:Smash ha scritto:
Non stai in crisi ma se aumenta e aumenta la voglia di mollare qualche fumetto che tra i dieci che prendi è il meno preferito ti viene, perché poi comincia a diventare un salasso
Beh quelli che seguono tre-quattro albi mensili, cioè quattro serie Bonelli, sono tipo 1.20 centesimi (il prezzo di una brioche, o cornetto come lo chiamiamo dalle mie parti)... poi se a uno gli viene voglia di mollare perché un fumetto aumenta, vedendoci dietro i tentativi furbeschi della Bonelli beh... liberi di farlo.
Io parlo proprio di chi segue 8/10 serie e vorrebbe anche farne altre
prima lo potevi fare, oggi è sempre più difficile
qualcuno obietterà "eh, ma sono 3 €", eh ma psicologicamente aumenta questo e aumenta quello, pesano.
Infatti io non contesto la difficoltà che oggi vive un operaio o chi mantiene una famiglia in Italia. Dico solo che, per quanto mi riguarda, quelli che acquistano dieci serie al mese non sono esattamente dei "poveracci", ossia quelli che non possono mettere il piatto a tavola. La percezione psicologica quando c'è un aumento può esistere e influire in un primo momento ma poi dovrebbe stabilizzarsi. Ma questo accade perché siamo abituati a vedere gli aumenti dei fumetti come qualcosa di "non dovuto", di inammissibile. Tre euro al mese possono influire veramente chi compra dieci fumetti? Tre euro non gli permetteranno di seguire più le sue serie preferite? Per me no. Incideranno se, invece, riterrà l'aumento non dovuto, un oltraggio alla sua etica di consumatore... e qui è un altro discorso.
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Re: Aumenti di prezzo per Zagor e altri Bonelli
30 centesimi sono un non nulla, il fatto è che la Bonelli ha abituato troppo bene i suoi fruitori, abituati a una concezione del fumetto popolare, o peggio ancora della concezione di fumetto per svagarsi mezz'ora, quando invece è arte e l'arte è giusto che la paghi.
Tuttavia, non appoggio nemmeno i discorsi demagogici del signor Burattini che altri beni costano di più, che il prezzo della carta aumenta e via dicendo. Dicessero chiaramente che i lettori non aumentano e che abbiamo bisogno di soldi e stop. Ci si fa più bella figura.
Tuttavia, non appoggio nemmeno i discorsi demagogici del signor Burattini che altri beni costano di più, che il prezzo della carta aumenta e via dicendo. Dicessero chiaramente che i lettori non aumentano e che abbiamo bisogno di soldi e stop. Ci si fa più bella figura.
Ospite- Ospite
Re: Aumenti di prezzo per Zagor e altri Bonelli
Sì, le vendite sono sempre in calo. Ma gli aumenti di prezzo accadevano anche in tempi più floridi (si pensi al boom dylaniato degli anni '90). Si tratta di un fenomeno naturale e ineluttabile.
Eliminare gli autori/disegnatori (presuntivamente) meno capaci? Beh, sì, puntare a fare meglio è sempre cosa buona e giusta, compatibilmente però con una filosofia bonelliana che mi è sempre parsa di grande rispetto per l'autore magari non più giovanissimo, non più all'apice artistico etc.
Ma, anche avendo i migliori autori del globo, pensate che la tendenza di vendite al ribasso si invertirà? Io penso di no.
Il problema è socio-culturale.
Nel mio paese ha da pochissimo chiuso un'altra edicola. Dico "un'altra" poiché preceduta da altra edicola circa cinque anni fa.
Invece, spuntano come i funghi quei cosiddetti "barber shop". Barbieri costosi, esperti (o presunti tali) nel curare quelle barbone da mentecatto che stanno imperversando di questi tempi.
Stesso discorso si può fare con il boom dei negozi di sigarette elettroniche di un paio di anni fa.
Per non parlare dei centri scommesse.
Mi sembra di vivere nel 1985 alternativo di Ritorno al Futuro.
Vi è un imbarbarimento che non vedo come possa essere combattutto.
Potranno anche uscire le più belle storie di Zagor, Tex, Dylan & C. di sempre... non cambierà comunque nulla, secondo me.
I fenomeni ormai, anche fumettistici, nascono dal web. Si tratta spesso di storie (piuttosto brevi) pubblicate online su blog, fb etc. e che poi, eventualmente, approdano in libreria.
La formula narrativa di un Tex o di una Zagor con storione lunghe anche 300-400 pagine è ormai fuori dal tempo, ahinoi. Nessun giovane (o quasi) si appassionerà mai ad un prodotto del genere.
Lo zoccolo duro dei lettori zagoriani, per esempio, è composto quasi totalmente da gente (quantomeno) ultraquarantenne. Queste persone, purtroppo, non vivranno per sempre, e il ricambio generazionale non esiste o comunque è esiguo. La conclusione è ovvia: presto o tardi, Zagor chiuderà. O, quantomeno, chiuderà per come lo conosciamo oggi. Poi, chissà, l'iconicità del personaggio verrà sfruttata per reboot studiati per un pubblico giovane o robe simili.
Eliminare gli autori/disegnatori (presuntivamente) meno capaci? Beh, sì, puntare a fare meglio è sempre cosa buona e giusta, compatibilmente però con una filosofia bonelliana che mi è sempre parsa di grande rispetto per l'autore magari non più giovanissimo, non più all'apice artistico etc.
Ma, anche avendo i migliori autori del globo, pensate che la tendenza di vendite al ribasso si invertirà? Io penso di no.
Il problema è socio-culturale.
Nel mio paese ha da pochissimo chiuso un'altra edicola. Dico "un'altra" poiché preceduta da altra edicola circa cinque anni fa.
Invece, spuntano come i funghi quei cosiddetti "barber shop". Barbieri costosi, esperti (o presunti tali) nel curare quelle barbone da mentecatto che stanno imperversando di questi tempi.
Stesso discorso si può fare con il boom dei negozi di sigarette elettroniche di un paio di anni fa.
Per non parlare dei centri scommesse.
Mi sembra di vivere nel 1985 alternativo di Ritorno al Futuro.
Vi è un imbarbarimento che non vedo come possa essere combattutto.
Potranno anche uscire le più belle storie di Zagor, Tex, Dylan & C. di sempre... non cambierà comunque nulla, secondo me.
I fenomeni ormai, anche fumettistici, nascono dal web. Si tratta spesso di storie (piuttosto brevi) pubblicate online su blog, fb etc. e che poi, eventualmente, approdano in libreria.
La formula narrativa di un Tex o di una Zagor con storione lunghe anche 300-400 pagine è ormai fuori dal tempo, ahinoi. Nessun giovane (o quasi) si appassionerà mai ad un prodotto del genere.
Lo zoccolo duro dei lettori zagoriani, per esempio, è composto quasi totalmente da gente (quantomeno) ultraquarantenne. Queste persone, purtroppo, non vivranno per sempre, e il ricambio generazionale non esiste o comunque è esiguo. La conclusione è ovvia: presto o tardi, Zagor chiuderà. O, quantomeno, chiuderà per come lo conosciamo oggi. Poi, chissà, l'iconicità del personaggio verrà sfruttata per reboot studiati per un pubblico giovane o robe simili.
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Re: Aumenti di prezzo per Zagor e altri Bonelli
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Re: Aumenti di prezzo per Zagor e altri Bonelli
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Re: Aumenti di prezzo per Zagor e altri Bonelli
chinaski89 ha scritto:Ah beh io concordo perfettamente, infatti i maxitex di Diso non li compro, ma la Bonelli pubblicando un maxi in meno guadagnerebbe meno, ergo non lo faranno mai. Questo dico
Invece penso che qualcosa si smuoverebbe come dice Dorian.
Perché quei 30 centesimi in più derivanti dall'aumento da quello che so, sono proprio per coprire i costi della carta. Ecco quindi che meno testate collaterali e in particolar modo certi Maxi o altre storie che se fossero rimaste in magazzino non avrebbero fatto un euro di danno, meno costi della carta, e di conseguenza prezzi calmierati.
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Né più esaltante dell'appartenere a una moltitudine nel tempo."Nicolás Gómez Dávila
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Re: Aumenti di prezzo per Zagor e altri Bonelli
All'inizio, come di certo ben saprete, Sergio Bonelli era restio creare una collana Maxi per Zagor. Poi, dopo numerose richieste in tal senso, si è persuaso a "provarci". Uso questo verbo perchè, nell'editoriale del primo Maxi, fa trasparire questa sensazione, tanto da non essere neppure molto sicuro sul prosieguo della serie; tutto dipendeva, come è ovvio, dall'accoglienza che avrebbe riscosso presso il pubblico.
Se poi, come è stato, la SBE ha deciso di proseguire e addirittura di passare da albi annuali a semestrali e, successivamente, a quadrimestrali, beh, di certo non l'ha fatto per darsi la zappa sui piedi, ma perché, evidentemente, questi Maxi portano guadagno.
Il giorno in cui una testata X non porterà più guadagno, state pur certi che la chiuderanno, come è successo e succederà sempre.
Se poi, come è stato, la SBE ha deciso di proseguire e addirittura di passare da albi annuali a semestrali e, successivamente, a quadrimestrali, beh, di certo non l'ha fatto per darsi la zappa sui piedi, ma perché, evidentemente, questi Maxi portano guadagno.
Il giorno in cui una testata X non porterà più guadagno, state pur certi che la chiuderanno, come è successo e succederà sempre.
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Re: Aumenti di prezzo per Zagor e altri Bonelli
Preacher ha scritto:chinaski89 ha scritto:Ah beh io concordo perfettamente, infatti i maxitex di Diso non li compro, ma la Bonelli pubblicando un maxi in meno guadagnerebbe meno, ergo non lo faranno mai. Questo dico
Invece penso che qualcosa si smuoverebbe come dice Dorian.
Perché quei 30 centesimi in più derivanti dall'aumento da quello che so, sono proprio per coprire i costi della carta. Ecco quindi che meno testate collaterali e in particolar modo certi Maxi o altre storie che se fossero rimaste in magazzino non avrebbero fatto un euro di danno, meno costi della carta, e di conseguenza prezzi calmierati.
Vi sfugge però che con quei maxi ci guadagnano, quindi i loro introiti diminuirebbero. Le uscite aumentano appunto per questo, garantiscono più utili. Quante alle storie in magazzino non ce le lasciano salvo casi rarissimi perchè sono già state pagate.
chinaski89- DOTTORE DEL FORUM
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Re: Aumenti di prezzo per Zagor e altri Bonelli
Guitarjim1982 ha scritto: In fondo la Bonelli non l'ha mai fatto, ma ha sempre puntato sulla comprensione del lettore e non su qualche morto di fame sfigato che non ha niente di meglio che lamentarsi. Naturalmente con questo post passerò per filoaziendalista-bonelliano
anche per raffinato sociologo direi
..."morto di fame sfigato"... ma come parlate?
wakopa- Vincitore COPPA ITALIA
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Re: Aumenti di prezzo per Zagor e altri Bonelli
Robert Gray ha scritto:L'errore è proprio il confronto con beni di altro tipo.
Un prodotto di carta va confrontato con altri prodotti di carta. Un fumetto "tecnicamente" non è molto dissimile da un catalogo della Ikea. Io ho comprato solo una libreria dalla Ikea, eppure puntualmente mi arriva un tomo di 200 pagine con tutti i loro prodotti. Ed è GRATIS. A colori. Cosa cambia? Nulla. Io vedo le foto di mobili che costano 700 euro, ma non li posso comprare. Ho il piacere della vista. Come nei fumetti. Che sono fotocopie di opere d'artigianato (proprio come i mobili) ma che io non possiedo, ho solo la fotocopia. Quindi altro che 7000 lire! I fumetti potrebbero pure regalarli!
puo darsi che io non sappia leggere ... ma oltre al fatto che il catalogo ikea è pubblicità, che la pubblicità la scaricano come costi e che quel catalogo che ti mandano gratis lo pagano nella merce tutti coloro che acquistano i prodotti dell'azienda (dal tovagliolo di carta al mobile da 700 euro) , quindi già cambia tutto e non nulla come affermi tu... mi devi spiegare come fai a mettere a confronto chi del catalogo se ne serve per vendere il prodotto principale con chi ha nel prodotto principale proprio il catalogo...cioè il fumetto.
Quindi non sono io che non so leggere ...ma mi sa che sei tu che sbarelli affermando che la Bonelli ...visto che l'ikea regala a tutti i cataloghi... potrebbe pure regalare i suoi fumetti.
Spero tu abbia scherzato perchè sinceramente mi sento a disagio nel doverti anche dare spiegazioni in merito.
Ultima modifica di Tonka il Gio 11 Mag 2017, 12:16 - modificato 1 volta.
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Re: Aumenti di prezzo per Zagor e altri Bonelli
chinaski89 ha scritto:GIOB225 ha scritto:
La Bonelli DEVE avere utili, è un'azienda, mica un Istituto di carità! E se ha utili, permette a noi di poter leggere molti albi a fumetti, dovesse sempre rimanere ferma coi prezzi, fallirebbe, come tuttel e aziende... è questo che vogliamo??
PS Io, se avessi un'azienda, assumerei Guitar come addetto alle pubbliche relazioni
Quoto in toto, considerazione piena di buonsenso, purtroppo farlo capire a certi testoni è impresa ardua cioè mi fate persino concordare con Tonka non so se mi spiego
su questo argomento ti sento vicino anch'io
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JOEVITO NUCCIO: colui che disegna l'anima a Zagor
Tonka- LAUREATO IN ZAGOROLOGIA
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Re: Aumenti di prezzo per Zagor e altri Bonelli
Guitarjim1982 ha scritto: Prendiamo per esempio Font, un disegnatore sicuramente internazionale ma che, stando ai pareri che girano in rete (social e forum), molto poco gradito ai più. Certo, quelli che si lamentano rappresentano un campione ristretto di lettori di Tex (una trentina su 200mila? Forse qualcuno in più e sono indicativi fino a un certo punto nel senso che non rappresentano una maggioranza reale), ma chi si prende la briga di licenziarlo in base a questo numero? Font magari a molti piace. Che si fa un referendum per capire quali sono gli autori graditi o sgraditi?
Un campione è rappresentativo, come quando si fanno gli exit pool e i sondaggi che piacciono molto.
E poi i curatori e i piani alti, lo sanno benissimo chi è il disegnatore di prima fascia, chi di seconda e chi non piace.
Guarda caso Cassaro e Gramaccioni vengono rilegati ormai da tempo a Maxi o Extra comprati dalla metà dei lettori della serie regolare. Storie extra che in molti casi vengono ripescate dai magazzini.
Piccatto. Questo disegnatore è stato massacrato da tutti, mi ci metto anch'io, ma è un professionista che lavora da trent'anni in Bonelli: chi gli dice, alla Briatore, "sei fuori"?
Chi è preposto e chi ha polso.
Perché se io dove sto, lavorassi come certi disegnatori, mi farebbero quantomeno la lettera di richiamo.
Ospite- Ospite
Re: Aumenti di prezzo per Zagor e altri Bonelli
chinaski89 ha scritto:
Vi sfugge però che con quei maxi ci guadagnano, quindi i loro introiti diminuirebbero. Le uscite aumentano appunto per questo, garantiscono più utili.
Sì, però il malloppone di 286 tavole, invece che farlo disegnare da Cassaro, lo fai fare a un altro disegnatore, penso che gli utili aumenterebbero.
Sarebbe interessantissimo conoscere i dati di vendite albo per albo ma penso sarà impossibile, però sai, nel topic di certe storie, non sono rari alcuni interventi del tipo "ah, è disegnato da Gramaccioni ? Per me resta in edicola.".
Ospite- Ospite
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