L'agguato dei ninja (n.623/624/625)

Hai ragione ci ho guardato velocemente però mi viene un dubbio chi è? devo riguardare gli altri album perchè nella mia memoria è stato dimenticato

Bella storia. Sembra ricalcare nella caratterizzazione dei personaggi un po' tutte le storie di Rauch: anche qui c'è il nemico che non si vede e trama nell'ombra, il ritorno di un nemico che però momentaneamente diventa alleato per finire amico, e infine due nemici che si scontrano tra di loro.
Ottimo l'intreccio e le microtrame, peccato per qualche spiegazionismo e dialogo troppo riassuntivo come quello delle armi che fa perdere la fluidità della lettura. Meglio era caratterizzarli visivamente per qualche movimento o abitudine al combattimento particolare ognuno dei ninja.

I ninja verranno ricordati a lungo, strepitoso quando fanno fuori tutta la banda di Travis che va a prendersi il riscatto.
Incongruenza da notare: Zagor e Takeda che cavalcano insieme un cavallo col giapponese con tanto di armatura
Altra redenzione infine dopo Marie e la Varga: certo che una morte di Takeda sarebbe stata molto meglio, o anche uno scontro con Zagor.

Molto buoni i disegni di Pesce. Storia che conferma l'ottimo momento di Rauch.

Ottima storia che conferma il buon momento di ispirazione di Rauch.
Molto efficace come storia grazie alle fulminee e mirabolanti imprese dei ninja e Shimada, e grazie alla presenza di un personaggio come Shaft, che non è un personaggio monodimensionale destinato a diventare anonimo tra qualche mese ma caratterizzato molto bene come cinico, crudele dalla pellaccia dura e con una mente molto ingegnosa.
Piacevole anche vedere Zagor furioso, che uccide senza tanti complimenti o le stesse frasi di minaccia contro lo stesso Takeda, e bravo Rauch a risaltare il conflitto eterno tra il nostro e il bellimbusto dagli occhi a mandorla.
Il finale sarebbe stato epico con la morte di Takeda dagli uomini di Shaft, o con un duello con Shimada. Rauch sceglie la stessa strada che ha fatto per Ylenia...io avrei preferito un finale dramamatico, ma è evidente che Takeda sarà inserito anche lui in una continuity.
Bravo Pesce, soprattutto nelle scene di agguati e combattimenti.

STORIA 8
DISEGNI 7,5

Pesce col suo tratto e come disegna Zagor, mi sembra molto "manghizzato" come disegnatore(sia chiaro che non è un difetto o dileggiar la sua arte).

Kramer76 ha scritto:

Smash ha scritto: Peccato per lo spiegazionismo a mio avviso inutile sul tipo di armi

perchè peccato?
a me sono piaciute, le ho trovate informazioni attinenti al tipo di fumetto..

Concordo con Kramer, anche io ho apprezzato. L'unica parte evitabile sono le radiocronache di Zagor durante il combattimento, ma si può perdonare. Rauch è in grande forma e la storia mi è piaciuta molto finale lieto compreso

wakopa ha scritto:con lo spiegone sulle armi sembrava di leggere Burattini e col finale a tarallucci e vino Boselli  

Si starà allenando per farsi approvare i soggetti texiani

Come già detto nel mio precedente post, la storia mi è piaciuta, però in questo particolare caso Rauch avrebbe "dovuto osare di più".
Con un finale drammatico ed amaro questo racconto sarebbe stato grandioso, ed inoltre sacrificando takeda la sagra non ne avrebbe sofferto. Oramai questo personaggio ha già espresso tutto ed un suo ritorno lo troverei ridondante

Discreta, piacevole, ma decisamente qualche gradino sotto rispetto alla eccellente In cerca di Rakosi.
Davvero ottima la parte action, le azioni e incursioni dei ninja in particolare che primeggiano anche in inferiorità numeriche, le scene crude del sogno di Takeda, la sfida finale con Shimada, peccato solo per il combattimento con i due ninja sulle rocce dove Zagor mumbla e rimumbla troppo e pensa troppo a Takeda due volte, col rischio veramente di distrarsi e lasciarci le penne, considerando che davanti aveva non un avversario qualsiasi. Ben gestito il finale: con tanti capovolgimenti di fronte: da Shaft che sembrava morto, all'apparente morte di Takeda preso di striscio a quella di Shimada che poi decide di rialzarsi solo per non dover morire per le mani di un gajinin.

Ben gestiti i personaggi e approfonditi bene: i ninja li ricorderò molto, peccato soltanto per quella spiegazione su tutte le armi usate che ho trovato ininfluente ai fini della fruizione di tutta la vicenda; si volevano caratterizzare i singoli Ninja avrei mostrato qualche dote particolare o ben differenziata l'uno con l'altro nel combattere anziché questa spiegazione che ha stoppato la fluidità della storia.
Shimada si conferma un osso duro nei combattimenti e uomo d'onore. Shaft l'antitesi del bandito bifolco e rozzo, ma rappresenta un uomo di cervello sopraffino capace di essere leader ambizioso e una grande mente per il gruppo, oltre che un nemico coi fiocchi, anche per via dell'abbigliamento e la capigliatura suigeneris(qui merito anche di Massimo Pesce).

Al netto di qualche radiocronaca mentale come detto poc'anzi, lo Zagor rauchiano mi è piaciuto: uno Zagor astuto e indagatore senza farsi tanti teoremi giallistici, irascibile e deciso quando minaccia Takeda "io ti ucciderò", sempre risoluto nei combattimenti. Ben gestito anche Cico che funge come una buona spalla, con intermezzi e battute colorite sparse.

E così anche Takeda entra a far parte della schiera dei redenti Murdo, Marie Laveau e la Varga. Io devo dire che se Takeda fosse morto tra le braccia di Zagor a seguito del colpo alla testa mortale di Travis, sarei stato molto più contento perché mi avrebbe dato un finale più drammatico. Rauch sceglie invece la stessa strada della storia vampiresca, tenendosi Takeda come futuro comprimario da utilizzare e tenendosi qualche finestrella aperta e per un ritorno(un Takeda alla ricerca di chi ha attentato alla vita dell'ambasciatore ?), e di una ipotetica trasferta in terra nipponica.

Pesce si allontana dal tratto tradizionalista ma senza stravolgere Zagor e Cico. Bene i paesaggi e le scene in movimento.

Storia: 7
Disegni: 8

Letta la seconda parte, "L'agguato dei ninja" (anche se il titolo di pagina 3 recita "L'agguato DEL ninja" ). Una seconda parte che potrebbe sembrare noiosa con alcuni spiegazionismi, ma non lo è affatto, anzi presenta i personaggi definendone dettagli, caratteristiche e caratteri a poco a poco, pagina dopo pagina, arricchendo al contempo la lettura. Zagor si vede poco, ma quanto basta. Darò un giudizio più completo alla conclusione della storia. Per adesso, mi piace un sacco

A me piace molto la cover di Sole Rosso,
per il resto la storia non l'ho letta.

Tonka ha scritto:Dato il finale...chissà se la Bonelli penserà a una miniserie (che potrebbe anche sfociare in qualcosa di più) ambientata nell'antico oriente dove un nuovo protagonista sale in cattedra?
A me non dispiacerebbe

Molto più probabile una trasferta in Giappone.

Beh il finale un po' politichese riappacificatore tra i due era abbastanza prevedibile dall'inizio di questo ultimo albo a quando attaccano il covo. Atteggiamenti troppo amichevoli tra i due, contrariaramente a qualche scintilla negli albi precedenti.

Tanta azione, ottimi personaggi, qualche spiegazionismo da limare ma bella storia.
Con l'augurio che Takeda venga congelato per molto tempo perché per me ha espresso già tutto quello che doveva dire come figura.

Il mio voto un 7,5

Letti anche questi 3 albi.
Storia discreta, parecchia azione, specialmente in "Sole Rosso" con Zagor sugli scudi, mentre nel secondo albo era rimasto un poco in "disparte".
D' accordo con chi ha scritto di un finale "boselliano" alla "volemose bene"che non mi è piaciuto del tutto. Poi, basta "ritorni" eh..!?  
Disegni di Pesce dinamici, discreta la resa dei volti di Zagor e Cico.
In effetti anch'io non ho capito lo Shaft, con i baffoni, che compare in una copertina, peraltro, da applausi. Boh.....!?
In definitiva molto meglio questo Rauch ( più vicino al suo standard ) che quello del Color.

E dire che Rauch ha ammesso che il Color ha la miglior storia che abbia scritto

capelli d'argento ha scritto:
In effetti anch'io non ho capito lo Shaft, con i baffoni, che compare in una copertina, peraltro, da applausi. Boh.....!?

Non è Shaft ma un pistolero generico messo apposta in copertina.

chinaski89 ha scritto:

Kramer76 ha scritto:

Smash ha scritto: Peccato per lo spiegazionismo a mio avviso inutile sul tipo di armi

perchè peccato?
a me sono piaciute, le ho trovate informazioni attinenti al tipo di fumetto..

Concordo con Kramer, anche io ho apprezzato.

Non mi pare Zagor un fumetto didascalico come Martin Mystere.

Poi non capisco quale era l'urgenza della descrizione didascalica e minuziosa del tipo di ogni arma.

doctorZeta ha scritto:E dire che Rauch ha ammesso che il Color ha la miglior storia che abbia scritto

Vabbè.....

Smash ha scritto:

chinaski89 ha scritto:

Kramer76 ha scritto:

perchè peccato?
a me sono piaciute, le ho trovate informazioni attinenti al tipo di fumetto..

Concordo con Kramer, anche io ho apprezzato.

Non mi pare Zagor un fumetto didascalico come Martin Mystere.

Poi non capisco quale era l'urgenza della descrizione didascalica e minuziosa del tipo di ogni arma.

In effetti anche a me lo spiegazionismo sulle armi non mi ha entusiasmato.

Bellissima!
Veramente ben scritta, complimenti a Rauch.
Sceneggiatura completa che affronta vari temi mettendo in campo numerosi personaggi, tutti interessanti.
L'azione è tanta e Zagor si riscatta, dopo tanti anni, dalla magra figura che gli aveva fatto fare Castelli.
Stupendi i combattimenti ed interessanti le spiegazioni sulle armi.
Bravo anche Pesce che riesce ad illustrare perfettamente sia i samurai che i "normali" americani. Il suo forte, comunque, le scene d'azione.
Voto alla storia: 8,6
Voto ai disegni: 8

Preacher ha scritto:

capelli d'argento ha scritto:
In effetti anch'io non ho capito lo Shaft, con i baffoni, che compare in una copertina, peraltro, da applausi. Boh.....!?

Non è Shaft ma un pistolero generico messo apposta in copertina.

Gracias!
Tra l' altro, non avevo notato la risposta di Rauch nel topic apposito.

Questo ritorno di Takeda è stato orchestrato in maniera ottimale da un Rauch in gran forma, veramente ispirato. Il soggetto si incastra bene con quel  periodo storico in cui il Giappone, ancora feudale, e' diviso tra due fazioni principali. Ci sono coloro che vogliono aprirsi alla modernità dell'occidente, e coloro che vogliono restare chiusi e ancorati alle antiche tradizioni medioevali. Visti i temi trattati, come la vendita di armi americane al Giappone, ma anche la filosofia dei Samurai espressa nell 'Hagakure e il coraggio di affrontare la morte, ci sono delle similitudini con il film "L'ultimo Samurai" con Tom Cruise. La sceneggiatura scivola via in maniera impeccabile, con dialoghi emotivamente efficaci che rendono la lettura coinvolgente.Anche la caratterizzazione psicologica dei personaggi comprimari, da Takeda ai Ninja compreso l'ambasciatore giapponese e il Killer Shaft, dimostra una padronanza narrativa eccezionale da parte di Rauch, che da anni e' una vera garanzia. Superlativo l'uso delle didascalie, e direi anche geniale la gestione del conflitto interiore di Takeda, il quale alla fine si sente svincolato dall'obbligo di uccidere Zagor. Il lieto fine mi sembra la soluzione migliore, nella speranza di una mini trasferta di Zagor in Giappone ( sulle orme di Tom Cruise), anche perché Takeda e il suo nuovo signore e padrone Matsudaira potrebbero avere ancora molto da dire.
I disegni di Pesce non mi hanno convinto del tutto. Nel complesso li ho trovati discreti ma niente di più. Pesce fa quello che puo' in base al talento che ha. Alla fine ci sono diversi volti approssimativi, ma anche alcune scene d'azione hanno una dinamica confusa per la scelta di inquadrature poco efficaci. Si poteva fare di più vista l'occasione di avere dei Ninja sulla scena.
Per quanto riguarda la cover di "Sole rosso" mi sembra che abbia degli ottimi colori, ma anche il titolo è molto evocativo. Del resto il sole rosso ricorda quello della bandiera giapponese. Ottime le anatomie di Piccinelli. Ma la composizione a mio avviso lascia un po' a desiderare. Le tre figure non sono incastonate nella maniera ideale. Sembrano messe li, appiccicate in qualche modo e quindi scollegate tra di loro. Zagor sembra un manichino, il pistolero anonimo peggio ancora. Per fare una cover a tema libero arrivando ad alti livelli occorre una profonda capacità visionaria. Sicuramente occorre esperienza, non ti puoi improvvisare. Al lettore medio comunque la cover piacera' lo stesso, soprattutto per i colori e il sole rosso collegato al titolo.

Voto alla storia 9
Voto ai disegni 6,5/7

Andrea67 ha scritto:
L'azione è tanta e Zagor si riscatta, dopo tanti anni, dalla magra figura che gli aveva fatto fare Castelli.

Ma ogni tanto che Zagor perda in uno scontro fisico ci sta, il ninja si dimostrò un nemico memorabile anche e soprattutto per quello.

Andrè, capisco che sei abituato allo Zagor superinvincibile e sottuttoio di Burattini ma permetti che Zagor sia anche umano, e che ogni tanto possa perdere momentaneamente con il ninja così come con Supermike o Iron Man.

Preacher ha scritto:Andrè, capisco che sei abituato allo Zagor superinvincibile e sottuttoio di Burattini ma permetti che Zagor sia anche umano, e che ogni tanto possa perdere momentaneamente con il ninja così come con Supermike o Iron Man.

a me, da buon texiano, piace lo Zagor che, quando ha uno scontro fisico corretto, abbia la meglio.
Con iron man il duello era truccato (la scure di iron man era cosparsa di droga) , quindi è accettabile che perda.
Anche con supermike in alcuni frangenti viene umiliato, ma questo perchè supermike gioca in maniera sporca, quindi anche questa situazione è accettabile.
Gli scontri che invece mi hanno dato fastidio sono contro il ninja e contro il capo dei lupi neri (guerra). In entrambi i duelli Zagor viene sbatacchiato come un tamburo, la supremazia dei suoi avversar è evidente. Questo non lo sopporto