Raccolto insanguinato - Yukon Race ( Magazine 2019)
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Raccolto insanguinato - Yukon Race ( Magazine 2019)
Due fumetti inediti completi, e tanti articoli sul modo di raccontare il west nelle sue mille forme!
TEX MAGAZINE N° : 5
Periodicità: annuale
uscita: 24/01/2019
Copertina: Claudio Villa
Nel Tex Magazine 2019, 176 pagine di servizi e dossier a colori, in più, due racconti di Tex completi e inediti:
Raccolto insanguinato
Soggetto e sceneggiatura: Jacopo Rauch
Disegni: Alessandro Poli
Orribili sacrifici umani vengono compiuti Redfield nel Nebraska... Per ingraziarsi antiche divinità celtiche e avere raccolti fertili, cittadini e fattori si sono trasformati in invasati al servizio del potente Kasdan e di una misteriosa strega… Tex Willer, sulle tracce di un bandito in fuga, è costretto a fermarsi a Redfield, il villaggio dei folli...
Yukon Race
Soggetto e sceneggiatura: Giorgio Giusfredi
Disegni: Alfonso Font
Homer Deveraux, bieco imprenditore e allevatore di cani da slitta, ha indetto la “Yukon Race” una gara da Dawson Creek a Whitehorse… Tra i partecipanti ci sono Gros-Jean, il métis canadese, e la sua figlioccia Dawn… Ma la candida neve della pista, per loro, riserva impreviste e mortali insidie![/size]
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Re: Raccolto insanguinato - Yukon Race ( Magazine 2019)
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Re: Raccolto insanguinato - Yukon Race ( Magazine 2019)
Mi aspetto molto da questo magazine: Rauch e Giusfredi sono reduci da ottime prove su Zagor, Poli e Font mi piacciono molto, vediamo cosa ne esce
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Re: Raccolto insanguinato - Yukon Race ( Magazine 2019)
Letto il Magazine 2019
Bel volume con interessanti articoli, ma per il momento mi limito alle due storie
Raccolto insanguinato.
La storia "lunga" per la quale mi sono già complimentato con Rauch in altra sede ci propone un'atmosfera horror-western nella quale si susseguono i colpi di scena e se il primo relativo alla ragazza poteva essere prevedibile quello finale è decisamente a sorpresa. Jacopo gestisce con mestiere la storia portandoci verso l'epilogo senza tentennamenti. Tex che stavolta agisce in solitaria è sempre padrone della scena e anche quando si trova in difficoltà ne viene fuori a modo suo.
Sul versante grafico Alessandro Poli fa un ottimo lavoro esaltando con il suo tratto le atmosfere horror che avvolgono Redfield e i suoi invasati abitanti, distribuendo bianchi e neri con un ottimo risultato sia nelle scene in ambienti chiusi sia in quelle all'aperto raggiungendo il culmine nelle memorabili sequenze tra il granturco dove Tex si trova a dover affrontare più insidie di quelle prevedibili. Un Tex convincente anche nella realizzazione grafica, protagonista indiscusso di questa storia.
Se un appunto si deve fare è quello relativo al lettering dove una maggior attenzione avrebbe potuto evitare alcune ripetizioni evitabili come un uomo seduto seduto ai margini della pista di pag 41...
Yukon race.
La breve che vede protagonista GrosJean in una classica competizione dei territori del Nord, che Giusfredi confeziona regalandoci una rappresentazione convincente del meticcio canadese avvalendosi dell'apporto grafico di Font che non perde l'occasione per arricchire la sua prestazione con l'affascinante Dawn.
Bel volume con interessanti articoli, ma per il momento mi limito alle due storie
Raccolto insanguinato.
La storia "lunga" per la quale mi sono già complimentato con Rauch in altra sede ci propone un'atmosfera horror-western nella quale si susseguono i colpi di scena e se il primo relativo alla ragazza poteva essere prevedibile quello finale è decisamente a sorpresa. Jacopo gestisce con mestiere la storia portandoci verso l'epilogo senza tentennamenti. Tex che stavolta agisce in solitaria è sempre padrone della scena e anche quando si trova in difficoltà ne viene fuori a modo suo.
Sul versante grafico Alessandro Poli fa un ottimo lavoro esaltando con il suo tratto le atmosfere horror che avvolgono Redfield e i suoi invasati abitanti, distribuendo bianchi e neri con un ottimo risultato sia nelle scene in ambienti chiusi sia in quelle all'aperto raggiungendo il culmine nelle memorabili sequenze tra il granturco dove Tex si trova a dover affrontare più insidie di quelle prevedibili. Un Tex convincente anche nella realizzazione grafica, protagonista indiscusso di questa storia.
Se un appunto si deve fare è quello relativo al lettering dove una maggior attenzione avrebbe potuto evitare alcune ripetizioni evitabili come un uomo seduto seduto ai margini della pista di pag 41...
Yukon race.
La breve che vede protagonista GrosJean in una classica competizione dei territori del Nord, che Giusfredi confeziona regalandoci una rappresentazione convincente del meticcio canadese avvalendosi dell'apporto grafico di Font che non perde l'occasione per arricchire la sua prestazione con l'affascinante Dawn.
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Re: Raccolto insanguinato - Yukon Race ( Magazine 2019)
Raccolto insanguinato.
Il clima della storia è dichiaratamente horror, tema che da zagoriano Rauch sa gestire con padronanza. Stavolta lo sposta su Tex ,che rispetto a Zagor si caratterizza per un differente registro narrativo, meno fantastico e più realistico. E qui Rauch mostra una introspezione dei vari protagonisti di questa storia (tanti per 74 tavole) rappresentando quella che è l'unica via per rendere, se non realistica, almeno possibile la trama, la psicopatologia.
La vecchia indiana è il classico esempio di schizofrenia con sdoppiamento della personalità, dove le due differenti anime entrano in conflitto tra loro generando un comportamento incoerente dettato dal tentativo di predominanza che ciascuna personalità esercita sull'altra.
Il cieco e ottuso fanatismo degli abitanti di Redfield è il paradigma della psicologia del branco dove un elemento dominante, non necessariamente il più dotato, ma quello più carismatico (e spesso più stupido) impone agli altri componenti un comportamento - spesso violento - antisociale che purtroppo vediamo sempre più spesso nella cronaca, dai fenomeni di bullismo, alla emulazione sui social, dagli ultras del tifo o alla violenza di gruppo, dai fenomeni vandalici ai sassi dal cavalcavia...
E il gruppo quando il leader perde il polso della situazione sbanda, assumendo comportamenti imprevedibili e fuori controllo, generando il caos come avvenuto nel campo di mais.
La stessa ragazza presenta un comportamento psicologico diffuso, simulando un atteggiamento spesso coperto dalla menzogna con il solo scopo di perseguire il proprio obiettivo.
Questo ha magistralmente messo in scena Rauch in questa storia, scavando nell'animo dei personaggi e miscelando il tutto in una storia condensata e coerente nella quale l'orrore è generato dalle gravi turbe comportamentali dei protagonisti. E Tex, ancora una volta, è la giusta medicina.
Il clima della storia è dichiaratamente horror, tema che da zagoriano Rauch sa gestire con padronanza. Stavolta lo sposta su Tex ,che rispetto a Zagor si caratterizza per un differente registro narrativo, meno fantastico e più realistico. E qui Rauch mostra una introspezione dei vari protagonisti di questa storia (tanti per 74 tavole) rappresentando quella che è l'unica via per rendere, se non realistica, almeno possibile la trama, la psicopatologia.
La vecchia indiana è il classico esempio di schizofrenia con sdoppiamento della personalità, dove le due differenti anime entrano in conflitto tra loro generando un comportamento incoerente dettato dal tentativo di predominanza che ciascuna personalità esercita sull'altra.
Il cieco e ottuso fanatismo degli abitanti di Redfield è il paradigma della psicologia del branco dove un elemento dominante, non necessariamente il più dotato, ma quello più carismatico (e spesso più stupido) impone agli altri componenti un comportamento - spesso violento - antisociale che purtroppo vediamo sempre più spesso nella cronaca, dai fenomeni di bullismo, alla emulazione sui social, dagli ultras del tifo o alla violenza di gruppo, dai fenomeni vandalici ai sassi dal cavalcavia...
E il gruppo quando il leader perde il polso della situazione sbanda, assumendo comportamenti imprevedibili e fuori controllo, generando il caos come avvenuto nel campo di mais.
La stessa ragazza presenta un comportamento psicologico diffuso, simulando un atteggiamento spesso coperto dalla menzogna con il solo scopo di perseguire il proprio obiettivo.
Questo ha magistralmente messo in scena Rauch in questa storia, scavando nell'animo dei personaggi e miscelando il tutto in una storia condensata e coerente nella quale l'orrore è generato dalle gravi turbe comportamentali dei protagonisti. E Tex, ancora una volta, è la giusta medicina.
Ultima modifica di natural killer il Dom 17 Feb 2019, 19:30 - modificato 1 volta.
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Re: Raccolto insanguinato - Yukon Race ( Magazine 2019)
Lette anch'io queste due agili storie per il magazine che senza tirare in ballo psicopatologia e sociologia
ho trovato divertenti il giusto, senza particolari pretese considerando anche il format per cui escono
Buona la venatura horror che Rauch riesce ad imprimere sapientemente nella prima storia
mentre (cosi' come in una storia del recente color) , stona un po' il fatto che Tex almeno inizialmente non sgami all'istante le balle che racconta la Miss Coleman
Poli non mi entusiasmato, ci sono una miriade di Tex diversi tra loro
pronti via mi ha ricordato Capitanio,poi Marcello...
e comunque a mio avviso non ha assecondato benissimo il respiro horror della storia
un po' macchietta e invero poco inquietante ad esempio la nonnina pawnee che i Kasdan usavano per dirigere i riti propiziatori.
Per quanto riguarda la storia di Giusfredi,si tratta di un racconto incentrato su Gros Jean e la sua figlioccia in cui i pards sono completamente assenti;cio' nonostante forse grazie alla maestria di Font nel ritrarre i paesaggi o non so cosa(probabilmente solo una sensazione), la storia e' riuscita ad evocare quasi ancestralmente in me un capolavoro come "la notte degli assassini"
La morte di un comprimario(in questo caso la cagnetta Regina ) e' sempre qualcosa che ammalia il lettore coinvolgendolo al punto giusto fino al climax finale in cui un Gros Jean furioso distrugge quasi a mani nude il covo di Devearux e dei suoi traffici
ho trovato divertenti il giusto, senza particolari pretese considerando anche il format per cui escono
Buona la venatura horror che Rauch riesce ad imprimere sapientemente nella prima storia
mentre (cosi' come in una storia del recente color) , stona un po' il fatto che Tex almeno inizialmente non sgami all'istante le balle che racconta la Miss Coleman
Poli non mi entusiasmato, ci sono una miriade di Tex diversi tra loro
pronti via mi ha ricordato Capitanio,poi Marcello...
e comunque a mio avviso non ha assecondato benissimo il respiro horror della storia
un po' macchietta e invero poco inquietante ad esempio la nonnina pawnee che i Kasdan usavano per dirigere i riti propiziatori.
Per quanto riguarda la storia di Giusfredi,si tratta di un racconto incentrato su Gros Jean e la sua figlioccia in cui i pards sono completamente assenti;cio' nonostante forse grazie alla maestria di Font nel ritrarre i paesaggi o non so cosa(probabilmente solo una sensazione), la storia e' riuscita ad evocare quasi ancestralmente in me un capolavoro come "la notte degli assassini"
La morte di un comprimario(in questo caso la cagnetta Regina ) e' sempre qualcosa che ammalia il lettore coinvolgendolo al punto giusto fino al climax finale in cui un Gros Jean furioso distrugge quasi a mani nude il covo di Devearux e dei suoi traffici
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Re: Raccolto insanguinato - Yukon Race ( Magazine 2019)
Vado di fretta , dico solo che mi sono piaciute molto le storie di questo almanacco . La prima Horror è un gioiellino con un paio di colpi di scena efficaci , il primo forse prevedibile il secondo meno . Carino anche il finale , l'ultima pagina , come se l'autore rimarcasse che pur in un contesto tetro e per certi versi infernale il vero tizzone d'inferno resta comunque Tex .
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Re: Raccolto insanguinato - Yukon Race ( Magazine 2019)
A me Rauch ha convinto molto. Bella storia con un Tex cazzuto e il bel clima horror che l'autore ha saputo imprimere con qualche strizzata d'occhio notevole a Psycho.
Quella di Giusfredi mi ha lasciato indifferente, un raccontino breve di ordinaria amministrazione e poi Font non riesco proprio a farmelo digerire con quei personaggi troppo segaligni che sembrano delle riproduzioni di caricature. Convincente invece Poli.
Quella di Giusfredi mi ha lasciato indifferente, un raccontino breve di ordinaria amministrazione e poi Font non riesco proprio a farmelo digerire con quei personaggi troppo segaligni che sembrano delle riproduzioni di caricature. Convincente invece Poli.
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