I dominatori (n.611/612)
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FORUM ZAGOR TE NAY LA DARKWOOD DEL WEB :: Zagor-Te-Nay il Forum dello Spirito Con La Scure :: Commenti alle storie
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Re: I dominatori (n.611/612)
I pugni, le sparatorie e gli inseguimenti non mi hanno annoiato, ma come al solito, nelle storie di Zamberletti-e mi sento di poter fare un quadro completo di questo autore, visto che è alla sua quarta storia- è che mancano i guizzi.
Guizzi che l'autore cerca non nella vicenda dei depositi di gas e petrolio che sono scoppiati, e che rimangono a fare da sfondo a una vicenda di frontiera, ma nella riabilitazione di Ayashi. Ed è proprio questo che mi è risultato stonato: ossia, come si può pensare che un padre riabiliti un figlio che lo ha tradito, fatto sconfiggere e rifugiato sopra le montagne, e che si sia dimenticato tutto, ma che anzi, sarebbe stato disposto anche a riabbracciare il figlio ?
Almeno Ayashi avesse compiuto qualche impresa per riscattare il suo popolo, e non aver ucciso semplicemente un paio di sgherri di Bonnet o aiutato Zagor a non far disperdere il petrolio nella vallata. Allora sì che avrei potuto capire il perdono da parte del padre e sarebbe stato un ottimo colpo ad effetto.
Almeno non mi ha annoiato, perché l'azione è gradevole, e anche qualche scena d'intermezzo è toccante(nell'albo precedente Ayashi in cella costretto a leccare il whisky per terra). Dialoghi più asciutti rispetto ad altre volte, tranne qualcuno raffazzonato (Craig dentro il tunnel con il bastone in mano: Zagor mi ha insegnato a non aver paura di nulla). Manca però qualche emozione, sembra una storia troppo ordinaria.
Personaggi molto stereotipati, inutile il significato della presenza di Craig.
Se Zamberletti ormai ho visto che è questo, sto preoccupato dal fatto che un ritorno di un personaggio importante e tanto atteso come Blondie, sia stato affidato a lui, e anche dal fatto che non riesce a fare qualcosa di diverso da solito schema western con il giallo e lo spionaggio di mezzo.
Davvero niente male Chiarolla (anche se non è il mio Zagor), a parte qualche posa innaturale e alcuni personaggi secondari che si somigliano un po' troppo(gli sgherri dello sceriffo e lo sceriffo stesso, durante la sparatoria per quanto erano uguali, non riuscivo a distinguerli).
Storia: 6,5
Disegni: 6,5
Guizzi che l'autore cerca non nella vicenda dei depositi di gas e petrolio che sono scoppiati, e che rimangono a fare da sfondo a una vicenda di frontiera, ma nella riabilitazione di Ayashi. Ed è proprio questo che mi è risultato stonato: ossia, come si può pensare che un padre riabiliti un figlio che lo ha tradito, fatto sconfiggere e rifugiato sopra le montagne, e che si sia dimenticato tutto, ma che anzi, sarebbe stato disposto anche a riabbracciare il figlio ?
Almeno Ayashi avesse compiuto qualche impresa per riscattare il suo popolo, e non aver ucciso semplicemente un paio di sgherri di Bonnet o aiutato Zagor a non far disperdere il petrolio nella vallata. Allora sì che avrei potuto capire il perdono da parte del padre e sarebbe stato un ottimo colpo ad effetto.
Almeno non mi ha annoiato, perché l'azione è gradevole, e anche qualche scena d'intermezzo è toccante(nell'albo precedente Ayashi in cella costretto a leccare il whisky per terra). Dialoghi più asciutti rispetto ad altre volte, tranne qualcuno raffazzonato (Craig dentro il tunnel con il bastone in mano: Zagor mi ha insegnato a non aver paura di nulla). Manca però qualche emozione, sembra una storia troppo ordinaria.
Personaggi molto stereotipati, inutile il significato della presenza di Craig.
Se Zamberletti ormai ho visto che è questo, sto preoccupato dal fatto che un ritorno di un personaggio importante e tanto atteso come Blondie, sia stato affidato a lui, e anche dal fatto che non riesce a fare qualcosa di diverso da solito schema western con il giallo e lo spionaggio di mezzo.
Davvero niente male Chiarolla (anche se non è il mio Zagor), a parte qualche posa innaturale e alcuni personaggi secondari che si somigliano un po' troppo(gli sgherri dello sceriffo e lo sceriffo stesso, durante la sparatoria per quanto erano uguali, non riuscivo a distinguerli).
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Re: I dominatori (n.611/612)
Su Blondie è difficile che faccia peggio, dacchè è un personaggio visto una sola volta e per sole 50 pagine, un personaggio appena abbozzato e poco sviluppato anche psicologicamente....se toppa anche lì, lo possiamo spedire direttamente su Dampyr e Tex
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Re: I dominatori (n.611/612)
Fuori dalla Bonelli!! Se sbaglia lì...
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Re: I dominatori (n.611/612)
Un'altra storia che passa e sarà dimenticata in fretta, certo meno peggio del "genio della lampada", ma adesso dopo una sfilza di storie mediocri mi aspetto un sussulto.
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Re: I dominatori (n.611/612)
Questa seconda parte della storia non mi ha fatto annoiare, nè mi ha entusiasmato.
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Re: I dominatori (n.611/612)
Storia di cui non sentivo certo il bisogno, le premesse per qualcosa di decente ci sarebbero anche, ma tra cattivi rimbecilliti che si fanno ammazzare da una penna, scene stucchevoli che manco sto a elencare, scarsa caratterizzazione dei personaggi, telecronache mentali e situazioni molto forzate non sono per nulla soddisfatto. Si salvano alcune scene d'azione e i disegni di Chiarolla pur non al meglio. Certo dopo l'immonda storia precedente un voto lo guadagna solo per il confronto
Voto storia:5.5
Voto disegni: 7
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Re: I dominatori (n.611/612)
KLAIN ha scritto:Su Blondie è difficile che faccia peggio, dacchè è un personaggio visto una sola volta e per sole 50 pagine, un personaggio appena abbozzato e poco sviluppato anche psicologicamente....se toppa anche lì, lo possiamo spedire direttamente su Dampyr e Tex
Sì però con uno sceneggiatore in palla con un ritorno del genere potrei sperare in una storia eccellente, con Zamberletti se il canovaccio e il modo di scrivere che usa è sempre questo di storie ordinarie western, dove magari tutto fila secondo logica, ma non ci sono emozioni, né ci mette qualche sua impronta come sceneggiatore, c'è poco da stare allegri.
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Re: I dominatori (n.611/612)
Walter Dorian ha scritto:KLAIN ha scritto:Su Blondie è difficile che faccia peggio, dacchè è un personaggio visto una sola volta e per sole 50 pagine, un personaggio appena abbozzato e poco sviluppato anche psicologicamente....se toppa anche lì, lo possiamo spedire direttamente su Dampyr e Tex
Sì però con uno sceneggiatore in palla con un ritorno del genere potrei sperare in una storia eccellente, con Zamberletti se il canovaccio e il modo di scrivere che usa è sempre questo di storie ordinarie western, dove magari tutto fila secondo logica, ma non ci sono emozioni, né ci mette qualche sua impronta come sceneggiatore, c'è poco da stare allegri.
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Re: I dominatori (n.611/612)
Vero, ma è altrettanto vero che l'idea, il soggetto, e' del Zamb....
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Re: I dominatori (n.611/612)
FIAMME SU BORINGWELL E LA MUTAZIONE GENETICA DI ZAGOR .
Il primo albo aveva creato delle premesse interessanti ( sorvolo sul piccolo anacronismo petrolifero , del resto siamo su Zagor ), nel secondo purtroppo tutto scade a solita storia Zamberlettiana, racconto che fai fatica a seguire e subito dopo a ricordare con solita sensazione di noia che pervade la narrazione. Non ho molto da aggiungere in commento a questa storia se non che racconti di questo genere vengono affibbiati troppo spesso a Chiarolla. Il bravo disegnatore ogni tanto meriterebbe qualche sceneggiatura più brillante . A pensarci bene qualcosa in più si può dire , perché a pagina 25 una battuta ricorrente negli ultimi decenni merita un approfondimento . Facciamo un bel balzo nel passato allo Zagor della nostra infanzia, quello delle origini, quello Nolittiano. In quello Zagor tanto caro ai vecchi lettori i cattivi sono personaggi sfumati, che hanno dalla loro qualche briciola di ragione … del resto la verità e la giustizia non stanno mai da una sola parte . Zagor questo lo sa bene, è un DNA filosofico che è ben impresso in una storia cardine: ZAGOR RACCONTA . Non è una questione fine a se stessa perché è con questa consapevolezza che Zagor da valore alla vita umana in se , la vita di chiunque , perché anche il cattivo in fondo può avere una parte di ragione o le sue ragioni . Zagor conosce il demone della vendetta, per usare un gergo alla STAR WARS, ha già lambito il cosiddetto lato oscuro , lui ne è uscito bene ed è per questo motivo che crede nella redenzione . Lo Zagor di Burattini e dei nuovi autori è “geneticamente” diverso . Burattini stesso dice di preferire dei cattivi più marcati . Il cattivo è spesso, quasi sempre un cattivo e basta , uno spietato monocromatico, talora meschino, cosi negativo che non si può provare pietà per la sua sorte, ce lo ricorda anche Zamberletti a pagina 25 dell’ultimo albo in edicola, si tratta di un nemico occasionale, di pochissimo conto, ma la frase è emblematica : << Non avrei voluto che finisse così , ma non verserò troppe lacrime >>. Ecco questo con lo Zagor delle origini filosoficamente non c’entra nulla . Capisco che ogni autore finisce per gestire il personaggio secondo la sua indole filosofica ma per favore , lo dico ai nuovi autori, non scriviamo più nulla in commento alla morte dei cattivi, è meglio.
Il primo albo aveva creato delle premesse interessanti ( sorvolo sul piccolo anacronismo petrolifero , del resto siamo su Zagor ), nel secondo purtroppo tutto scade a solita storia Zamberlettiana, racconto che fai fatica a seguire e subito dopo a ricordare con solita sensazione di noia che pervade la narrazione. Non ho molto da aggiungere in commento a questa storia se non che racconti di questo genere vengono affibbiati troppo spesso a Chiarolla. Il bravo disegnatore ogni tanto meriterebbe qualche sceneggiatura più brillante . A pensarci bene qualcosa in più si può dire , perché a pagina 25 una battuta ricorrente negli ultimi decenni merita un approfondimento . Facciamo un bel balzo nel passato allo Zagor della nostra infanzia, quello delle origini, quello Nolittiano. In quello Zagor tanto caro ai vecchi lettori i cattivi sono personaggi sfumati, che hanno dalla loro qualche briciola di ragione … del resto la verità e la giustizia non stanno mai da una sola parte . Zagor questo lo sa bene, è un DNA filosofico che è ben impresso in una storia cardine: ZAGOR RACCONTA . Non è una questione fine a se stessa perché è con questa consapevolezza che Zagor da valore alla vita umana in se , la vita di chiunque , perché anche il cattivo in fondo può avere una parte di ragione o le sue ragioni . Zagor conosce il demone della vendetta, per usare un gergo alla STAR WARS, ha già lambito il cosiddetto lato oscuro , lui ne è uscito bene ed è per questo motivo che crede nella redenzione . Lo Zagor di Burattini e dei nuovi autori è “geneticamente” diverso . Burattini stesso dice di preferire dei cattivi più marcati . Il cattivo è spesso, quasi sempre un cattivo e basta , uno spietato monocromatico, talora meschino, cosi negativo che non si può provare pietà per la sua sorte, ce lo ricorda anche Zamberletti a pagina 25 dell’ultimo albo in edicola, si tratta di un nemico occasionale, di pochissimo conto, ma la frase è emblematica : << Non avrei voluto che finisse così , ma non verserò troppe lacrime >>. Ecco questo con lo Zagor delle origini filosoficamente non c’entra nulla . Capisco che ogni autore finisce per gestire il personaggio secondo la sua indole filosofica ma per favore , lo dico ai nuovi autori, non scriviamo più nulla in commento alla morte dei cattivi, è meglio.
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Re: I dominatori (n.611/612)
non credo sia una questione di dettagliLiberty Secular Sam ha scritto: Capisco che ogni autore finisce per gestire il personaggio secondo la sua indole filosofica ma per favore , lo dico ai nuovi autori, non scriviamo più nulla in commento alla morte dei cattivi, è meglio.
e' proprio che questi autori non riescono ad emozionare
dopo anni di onorata carriera di lettore zagoriano sono riuscito per la prima volta a resistere alla lettura del primo albo e a leggere la storia per intero solo questo mese
e l'ho fatto pure imponendomi un approccio morbido,chiedendomi se per caso noi lettori quarantenni,cinquantenni non pretendiamo un po' troppo da questo fumetto, pensando di emozionarci come quando eravamo ragazzini...
niente, con tutte le buone intenzioni, questa e' una storia troppo piatta, sembra appartenere al grigio periodo toninelliano
e' un western loffio che non cattura, nemmeno la morte di Ayashi riesce a coinvolgere piu' di tanto
Chiarolla alla sua veneranda eta' disegna ancora bene,ma i suoi detrattori difficilmente cambieranno idea se costretti sempre a leggere sceneggiature al massimo sufficienti
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Re: I dominatori (n.611/612)
wakopa ha scritto:non credo sia una questione di dettagliLiberty Secular Sam ha scritto: Capisco che ogni autore finisce per gestire il personaggio secondo la sua indole filosofica ma per favore , lo dico ai nuovi autori, non scriviamo più nulla in commento alla morte dei cattivi, è meglio.
e' proprio che questi autori non riescono ad emozionare
Assolutamente d'accordo.
Se certe frasi dove Zagor si dispiace della morte di un nemico devono essere messe a caso per compensare la mancanza di sussulti, allora meglio che Zagor se ne freghi altamente se fa fuori qualcuno.
Ricordo che fu lo stesso Zamberletti in La legione degli assassini(storia del maxi dell'anno scorso), a far dire a Zagor "non volevo ucciderlo", quando fece fuori Cervo Veloce, quando è stato per buona parte della storia arrendevole con l'ufficiale arrogante.
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Re: I dominatori (n.611/612)
Faccio sempre moltissima fatica a leggere e commentare le storie disegnate da Chiarolla che, lo ripeterò all'infinito finchè avrò un alito di respiro, è un grande disegnatore, ma con Zagor non ha nulla da spartire.
Diversamente disegnata l'avrei letta e giudicata abbastanza positivamente, pur non essendo, quello texiano, il mio genere preferito in Zagor.
Un po' troppi anacronismi tutti insieme, per il resto mi accodo ad altri commenti già letti, quindi non mi ripeto qui.
Verrà ricordata, in ogni caso, per l'ultima vera copertina disegnata dal Maestro, I DOMINATORI, tra l'altro incredibilmente profetica visto il disastro ambientale di Genova dello scorso aprile.
Diversamente disegnata l'avrei letta e giudicata abbastanza positivamente, pur non essendo, quello texiano, il mio genere preferito in Zagor.
Un po' troppi anacronismi tutti insieme, per il resto mi accodo ad altri commenti già letti, quindi non mi ripeto qui.
Verrà ricordata, in ogni caso, per l'ultima vera copertina disegnata dal Maestro, I DOMINATORI, tra l'altro incredibilmente profetica visto il disastro ambientale di Genova dello scorso aprile.
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Re: I dominatori (n.611/612)
Questo è interessante: con Sergio Bonelli era divieto alla Bonelli far uscire storie che ricordavano la stretta attualità. Ad esempio: con il disastro di Genova, non sarebbe mai uscita questa storia, sarebbe uscita più avanti. Anche perché gli autori hanno un range di 14 storie pronte per l'anno in corso, quindi sono facilmente cambiabili (al momento non è mai successa l'esigenza di cambiarne tre)
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Re: I dominatori (n.611/612)
Ennesima storiella di questi tempi, che tra un paio di mesi finirà nel dimenticatoio.
L'azione non latita e non ci si annoia, ma non c'è uno spunto emotivo degno di nota, a partire dalla riscossa dell'indiano da vile a guerriero molto blanda.
Altri topos narrativi inseriti, sembrano inseriti in modo forzato dall'autore tanto per far vedere che conosce bene Zagor: dalla prova acrobatica nel dirupo con grido Ahhyaaak finale al dispiacere per il bandito trafitto da un tronco di legno appuntito.
Sembra un po' uno studente che si accontenta di fare il compitino da 6, senza puntare a stupire.
Non si percepisce neanche un minimo di epicità di fronte alla catastrofe ambientale che stava per scoppiare perché tutto si risolve in maniera molto compressa. Personaggi poi per nulla definiti e che interagiscono male tra loro.
Chiarolla e concordo con Wakopa, non capisco perché lo stiano sempre destinando a storie di transizione o di esordienti, quando meriterebbe di più e i suoi disegni dinamici e altamente espressivi, ne sono la riprova in questa storia. Spettacolari le tavole della sequenza dell'incendio, peccato che sia mancata per lui qualche bellezza femminile.
Storia: 5,5
Disegni: 8
L'azione non latita e non ci si annoia, ma non c'è uno spunto emotivo degno di nota, a partire dalla riscossa dell'indiano da vile a guerriero molto blanda.
Altri topos narrativi inseriti, sembrano inseriti in modo forzato dall'autore tanto per far vedere che conosce bene Zagor: dalla prova acrobatica nel dirupo con grido Ahhyaaak finale al dispiacere per il bandito trafitto da un tronco di legno appuntito.
Sembra un po' uno studente che si accontenta di fare il compitino da 6, senza puntare a stupire.
Non si percepisce neanche un minimo di epicità di fronte alla catastrofe ambientale che stava per scoppiare perché tutto si risolve in maniera molto compressa. Personaggi poi per nulla definiti e che interagiscono male tra loro.
Chiarolla e concordo con Wakopa, non capisco perché lo stiano sempre destinando a storie di transizione o di esordienti, quando meriterebbe di più e i suoi disegni dinamici e altamente espressivi, ne sono la riprova in questa storia. Spettacolari le tavole della sequenza dell'incendio, peccato che sia mancata per lui qualche bellezza femminile.
Storia: 5,5
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Ospite- Ospite
Re: I dominatori (n.611/612)
i dominatori
numeri 611 e 612, testi zamberletti, disegni chiarolla
storia burattiniana, il giacimento di petrolio, il giornalista turner, uno zagor duro e puro ("volevi sguazzare nel petrolio?")
dialoghi più scorrevoli di quelli di burattini, ma l'azione è poco studiata, quel che si dice un pim pum pam e nulla più
unico sussulto la sequenza di armi "improprie": il collo della bottiglia, la stilografica, il solito spuntone di roccia
il solito signorotto locale (vero tormentone zamberlettiano), i "tangheri" texiani, un'atmosfera "grezza" e insoddisfacente...
in "presa diretta" una lettura faticosa... a posteriori, le si potrebbe affibbiare anche una molto generosa sufficienza
in particolare merita di essere ricordato il toninelliano ayashi, indiano alcolizzato che si riscatta, finale malinconico
chiarolla in forma, buoni disegni western, bello soprattutto l'inferno delle trivelle, mi ha ricordato alcuni film
"il petroliere" di anderson, "il salario della paura" di friedkin, "apocalisse nel deserto" di herzog
buone copertine
voto 5/6
Ultima modifica di Kramer76 il Mar 23 Feb 2021 - 11:42 - modificato 7 volte.
Kramer76- Vincitore Champions league/Europa league/Supercoppa/Europeo
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Re: I dominatori (n.611/612)
Gialletto con l'indiano da scagionare e da riabilitare di modesto interesse, per colpa di una sceneggiatura fiacca e personaggi stereotipati, cui neppure le inquadrature di Chiarolla e la storia del petrolio che poteva essere sfruttata in altro modo riescono a porre rimedio.
Una storia che acquista un po' di brio solo con il bandito morto conficcato nello spuntone, e in Turner che accoltella con la penna è tutto dire..
C'è anche un ritmo che viene scandito bene, ma che se geometricamente è fatto bene, non ha sussulti e non aiuta a tenere gli occhi aperti, una sceneggiatura mal raccordata e Cico che ogni tanto corre dietro al cane, che cercano di riempirne i larghi vuoti.
Zamberletti sembra un incrocio tra il Burattini quando è meno ispirato e pensa che fare una storia costruita decentemente come un puzzle senza emozioni basti, e il peggior Toninelli, con la differenza che il Marcello da Siena almeno sapeva districarsi in altri generi diversi dal western texiano e il giallo-western.
E che spreco impiegare il maestro Chiarolla per certe storie !
Voto complessivo un 5 alla storia e un 8 ai disegni
Una storia che acquista un po' di brio solo con il bandito morto conficcato nello spuntone, e in Turner che accoltella con la penna è tutto dire..
C'è anche un ritmo che viene scandito bene, ma che se geometricamente è fatto bene, non ha sussulti e non aiuta a tenere gli occhi aperti, una sceneggiatura mal raccordata e Cico che ogni tanto corre dietro al cane, che cercano di riempirne i larghi vuoti.
Zamberletti sembra un incrocio tra il Burattini quando è meno ispirato e pensa che fare una storia costruita decentemente come un puzzle senza emozioni basti, e il peggior Toninelli, con la differenza che il Marcello da Siena almeno sapeva districarsi in altri generi diversi dal western texiano e il giallo-western.
E che spreco impiegare il maestro Chiarolla per certe storie !
Voto complessivo un 5 alla storia e un 8 ai disegni
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Re: I dominatori (n.611/612)
Non sono in grado di commentarla perche' e' una Storia talmente priva di pathos che l'ho dimenticata 5 minuti dopo averla letta......
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Re: I dominatori (n.611/612)
Probabilmente l'avanzare dell'età ha contribuito a smorzare il mio entusiasmo sulle storie dello spirito con la scure, di conseguenza, per la prima volta da quando leggo zagor, ho aspettato l'uscita del secondo albo per leggere la storia tutta assieme.
La potrei definire una storia senza infame e senza lode, un po' all'acqua di rose, che non riserva particolari emozioni. Il soggetto è tipicamente western, ossia il tipico signorotto arrogante che vorrebbe fare il bello e cattivo tempo, con la variante del petrolio. Sinceramente non mi faccio problemi circa l'originalità del soggetto, in quanto sono un amante del western classico, quello a cui invece pongo attenzione è di come il soggetto viene sviluppato. Posso dire che la storia si fa leggere, però quello che manca è il sussulto emozionale, il tutto scivola via senza lasciare tracce. Intendiamoci, non è che mi sia annoiato, ho letto i due albi uno di seguito all'altro, però non sono certamente questi racconti che possono sollevare le sorti di zagor, che in questo periodo mi sembra stia languendo.
Zagor ha personalità ed è al centro di tutte le azioni, però la trama è abbastanza scontata, il sacrificio di Ayashi era telefonato, il cattivo di turno (bonnet) non ha spessore e Cico, a parte rincorrere il cane, non fa niente.
La nota positiva sono invece i disegni. Personalmente sono un grande estimatore di Chiarolla, anche se sono conscio che i suo principale difetto è la discontinuità. In questa storia invece l'ho trovato molto in forma e più preciso che in altre sue precedenti prove
La potrei definire una storia senza infame e senza lode, un po' all'acqua di rose, che non riserva particolari emozioni. Il soggetto è tipicamente western, ossia il tipico signorotto arrogante che vorrebbe fare il bello e cattivo tempo, con la variante del petrolio. Sinceramente non mi faccio problemi circa l'originalità del soggetto, in quanto sono un amante del western classico, quello a cui invece pongo attenzione è di come il soggetto viene sviluppato. Posso dire che la storia si fa leggere, però quello che manca è il sussulto emozionale, il tutto scivola via senza lasciare tracce. Intendiamoci, non è che mi sia annoiato, ho letto i due albi uno di seguito all'altro, però non sono certamente questi racconti che possono sollevare le sorti di zagor, che in questo periodo mi sembra stia languendo.
Zagor ha personalità ed è al centro di tutte le azioni, però la trama è abbastanza scontata, il sacrificio di Ayashi era telefonato, il cattivo di turno (bonnet) non ha spessore e Cico, a parte rincorrere il cane, non fa niente.
La nota positiva sono invece i disegni. Personalmente sono un grande estimatore di Chiarolla, anche se sono conscio che i suo principale difetto è la discontinuità. In questa storia invece l'ho trovato molto in forma e più preciso che in altre sue precedenti prove
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Re: I dominatori (n.611/612)
Walter Dorian ha scritto:[font=Georgia][size=16]ra di nulla[/i]).
Se Zamberletti ormai ho visto che è questo, sto preoccupato dal fatto che un ritorno di un personaggio importante e tanto atteso come Blondie, sia stato affidato a lui, e anche dal fatto che non riesce a fare qualcosa di diverso da solito schema western con il giallo e lo spionaggio di mezzo.
Mi trovo d'accordo con te ; Zamberletti, fino ad adesso, non ha certo mostrato di essere un "fulmine di guerra". Quindi il fatto che sia lui a scrivere la sceneggiatura di uno dei personaggi (blondie) che sto aspettando con più impazienza mi lascia alquanto perplesso sul buon esito del racconto in questione
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Re: I dominatori (n.611/612)
storia tutto sommato gradevole, anche se la "dannata" programmazione obbliga a dividere le storie sempre (o quasi) in 2 albi. ancora una volta zamberletti da rivedere, no che non mi piaccia ma non riesce a catturarmi più di tanto. disegni di chiarolla a mio avviso molto buoni.
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Re: I dominatori (n.611/612)
Un misto tra la classica avventura texiana, col signorotto di turno che la fa da padrone nel paese, e l'avventura di genere catastrofico.
Zagor e Cico, quest'ultimo gestito decentemente, incontrano il giornalista Craig Turner che, a dir la verità, avrebbe anche potuto non esserci, e si schierano subito dalla parte dei più deboli dando vita ad una serie di azioni che vedono Zagor infallibile pistolero, così come piace a Zamberletti, e poco spirito con la scure.
La sceneggiatura è più che sufficiente ma non lascia il segno.
Zagor vince tutti gli scontri però, ogni volta che il suo avversario è a terra e sembra che sia tutto concluso, ecco che quello riesce ad armarsi ed a reagire contro il nostro rischiando di impallinarlo.
Tutti i cattivi sono inoltre poco o niente caratterizzati e non si riesce a dispiacersi per la morte di Ayashi, al quale il lettore non ha modo di affezionarsi.
Disegni appena discreti.
Voto alla storia:6,3
Voto ai disegni:7
Zagor e Cico, quest'ultimo gestito decentemente, incontrano il giornalista Craig Turner che, a dir la verità, avrebbe anche potuto non esserci, e si schierano subito dalla parte dei più deboli dando vita ad una serie di azioni che vedono Zagor infallibile pistolero, così come piace a Zamberletti, e poco spirito con la scure.
La sceneggiatura è più che sufficiente ma non lascia il segno.
Zagor vince tutti gli scontri però, ogni volta che il suo avversario è a terra e sembra che sia tutto concluso, ecco che quello riesce ad armarsi ed a reagire contro il nostro rischiando di impallinarlo.
Tutti i cattivi sono inoltre poco o niente caratterizzati e non si riesce a dispiacersi per la morte di Ayashi, al quale il lettore non ha modo di affezionarsi.
Disegni appena discreti.
Voto alla storia:6,3
Voto ai disegni:7
Ultima modifica di Andrea67 il Dom 5 Gen 2020 - 22:52 - modificato 1 volta.
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Re: I dominatori (n.611/612)
C'è poco da dire, tutto abbondantemente visto e stravisto, un condensato di vecchie storie condito in salsa sempre meno saporita. Questo secondo volume scorre via velocemente per l'azione praticamente continua ma si dimentica altrettanto in fretta per la scarsità di emozioni.
Chiarolla (sempre poco Zagoriano) non al meglio.
Chiarolla (sempre poco Zagoriano) non al meglio.
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Re: I dominatori (n.611/612)
Avventura tipicamente texiana.
Se c'era il buon ranger era un'altra cosa.
Storia di passaggio. In attesa del ritorno di Rakosi
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Winter Snake- DIPLOMATO IN ZAGOROLOGIA
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Re: I dominatori (n.611/612)
storiella da 4 soldi,niente di che,non mi ha commosso nemmeno la morte dell'indiano,chiarolla è meglio che fa il pittore
e ora sotto con rakosi,geni mi raccomando sputtaniamo pure lui,d'accordo????
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graziano- LAUREATO IN ZAGOROLOGIA
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